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Il colon e il retto

Il colon è suddiviso in quattro porzioni: colon ascendente, colon traverso, colon discendente e colon pelvico. Il colon ascendente si interconnette con il colon traverso attraverso la flessura destra, mentre il colon traverso si interconnette con il colon discendente con la flessura sinistra.

Il retto poggia la sua parete posteriore sull'osso sacro e la sua parete anteriore prende rapporti con i visceri pelvici. Il retto presenta diverse porzioni:

  • Ampolla rettale: è la prima porzione del retto, dove al suo interno troviamo numerose pieghe rettali con forma circolare.
  • Canale anale: è la porzione intermedia nella quale si osservano le colonne anali, che sono dei fasci di muscolatura a direzione longitudinale. Fra queste colonne troviamo delle valvole semilunari dette valvole anali, che portano alla formazione di seni rettali. Inoltre, qui abbiamo la presenza del plesso emorroideo interno, che rappresenta l'anastomosi di numerose vene.

esterno che troviamo verso l'orifizio anale.- SFINTERE ESTERNO DELL'ANO che è un rafforzamento della muscolatura striata dell'ultima parte del canale anale. Pagina 34

Istologia e anatomia

L'intestino Crasso essendo un organo cavo presenta diverse tonache:

  • tonaca mucosa: E' costituito da un epitelio di rivestimento cilindrico semplice, il quale ha la presenza di ghiandole tubulari semplici che contengono cellule chiamate enterociti e anche cellule caliciforme le quali secernano mucinogeno e le cellule ec che secernano serotonina e cellule di paneth che sono cellule antibatteriche, poi abbiamo la presenza della lamina propria con presenza di noduli linfatici.
  • tonaca sottomucosa: Costituita da Tessuto connettivo lasso con la presenza di vasi + plesso nervoso di Meissner.
  • tonaca muscolare: Costituita da fibrocellule muscolari lisce con andamento circolare interno e longitudinale esterno.
  • tonaca sierosa: Costituita da cellule mesoteliali che poggiano sul

tessuto connettivo avventiziale. La vascolarizzazione proviene dall'arteria mesenterica superiore e inferiore.

Pagina 35 Istologia e anatomia FEGATO: organo pieno

il fegato è una ghiandola il quale svolge duplice funzione ovvero funzione esocrina e funzione endocrina

funzioni fegato:

  • secerne la bile ovvero un insieme di acidi grassi capace di solubilizzare i grassi nel tratto digerente in modo da favorirne emulsione e assorbimento.
  • importantissimo nel metabolismo dei lipidi
  • metabolismo dei carboidrati e delle proteine
  • detossificazione di tossine
  • glicogeno lisi e glicogeno sintesi Pagina 36 Istologia e anatomia
  • risposta immunitaria attraverso le cellule di kupffer
  • produce i fattori della coagulazione
  • smaltimento della bilirubina
  • ciclo dell'urea

il fegato è un organo pieno ha forma ovoidale situata in ipocondrio destro e prende parte dell'epigastrio e ipocondrio di sinistra. e la ritroviamo nella parete addominale. il fegato lo dividiamo in due facce ovvero

faccia antero-superiore e faccia posteriore o viscerale:

Il fegato superiormente presenta un grande solco chiamato solco saggitale superiore e divide il fegato in due lobi, ovvero lobo sinistro e lobo destro. A livello di questo solco prende origine il legamento falciforme che interconnette la parte superiore del fegato con il diaframma.

Il fegato posteriormente è più complessa in quanto ha numerosi solchi. Infatti, abbiamo il solco saggittale destro, formato dalla fossetta che accoglie la cistifellea e la fossetta che occupa il passaggio della vena cava inferiore in alto. A separare queste due fosse ci sono due lobi, ovvero il lobo caudato superiormente, chiamato così per la presenza di una codina che avvolge la vena cava, e un lobo quadrato postoinferiormente, chiamato così in quanto è formato da tanti pezzetti quadrati di fegato. Poi abbiamo il solco saggittale sinistro e un solco...

trasversale posto centralmente tra i due solchi e corrisponde all’ilo epatico. Nella parte posteriore si individuano numerose impronte che indicano la faccia dei vari organi i quali si appoggiano sul fegato. Inoltre presenta una cupola e un margine anteriore e posteriore. Rapporti fegato: - Ha rapporti in basso con i visceri. - Ha rapporto in alto con il diaframma ed entra in contatto attraverso esso con il cuore. - Ha rapporti a destra con colon destro e flessura destra del colon, rene destro e surrene destro. - Ha rapporti medialmente con il duodeno, stomaco e esofago. - Ha rapporti posteriormente con la vena cava superiore al cui quest’ultima è ancorata per mezzo del legamento epato cavale e dalle 3 vene sopraepatiche. - Ha rapporti a sinistra con il rene sinistro che prende rapporto con il lobo sinistro del fegato. - Ha rapporti anteriormente con la colecisti che ha il ruolo di raccogliere e secernere la bile. Mezzi di fissità: Il fegato presenta diversi legamenti che

Legamenti del fegato:

  • Legamento falciforme: interconnette la faccia superiore del fegato con il diaframma.
  • Legamento rotondo: interconnette l'ilo epatico con il legamento ombellicale.
  • Legamento coronario: interconnette il diaframma con la parte superiore del fegato.
  • Legamenti triangolari: sono gli estremi del legamento coronario, quindi abbiamo quelli di destra e quello di sinistra.
  • Legamento epato-gastrico: interconnette l'ilo del fegato con la piccola curvatura dello stomaco.
  • Legamento epato-duodenale: interconnette il fegato con il bulbo duodenale.

La vascolarizzazione è garantita dall'arteria epatica, mentre il deflusso venoso è garantito dalla vena epatica che si riversa nella vena cava inferiore.

Il fegato inoltre raccoglie il sangue refluo, proveniente dall'intestino e dalla milza, all'interno dell'organo stesso con la vena porta.

Il fegato viene diviso in base al suo.

studio clinico in 8 segmenti e zone epatiche. La formazione di questi segmenti identificano non solo il punto in cui ad esempio si trova una lesione ma anche in quale maniera sezionare il fegato durante gli interventi. Ogni segmento infatti può essere considerato autonomo poiché ciascun segmento riceve un ramo dell'arteria epatica, un ramo della vena porta ed emette un ramo del dotto biliare ed è drenato da un ramo grosso delle vene epatiche.

Dal punto di vista microscopico, il fegato è un organo pieno quindi è formato esternamente da una capsula fibrosa chiamata capsula di Glisson che al livello dell'ilo si ispessisce e penetra internamente dividendolo in zone e lobuli attraverso dei setti connettivali che ne dividono il parenchima, il quale è formato da cellule chiamate epatociti.

Unità morfo-funzionale del fegato: lobulo classico, ha forma esagonale e si considera il singolo lobulo.

Il fegato quindi è diviso da esili setti.

Connetivali che partono dalla capsula e forma i lobuli. Ogni lobulo riceve in ogni suo angolo dei rami provenienti dalla vena porta dei rami provenienti dall'arteria epatica ed emette un ramo per i dotti biliari e sono vicini fra loro e li ritroviamo in degli spazi che prendono il nome di spazi portali. In ogni lobulo si ha la presenza di una vena centrolobulare che raccoglie sangue portandolo alle vene epatiche e infine in vena cava inferiore. All'interno del lobulo sono presenti gli epatociti, cellule bi polarizzate in quanto hanno una funzione selettiva e secretiva, che in base alla posizione in cui si trovano svolgono funzioni diverse. (produzione di bile, glicogeno lisi, glicogeno sintesi, beta ossidazione degli acidi grassi..)

L'acino epatico: se invece consideriamo gli spazi portali come il centro della funzione epatica che è l'insieme dei due triangoli uniti per la base e i loro vertici corrispondono alle due vene

centrolobulari. Se si considera uno spazio portale abbiamo un lobulo portale: ha forma di prisma tringolare. Ha la presenza del suo centro negli spazi portali i suoi vertici invece nelle tre vene centrolobulari più vicine. Pagina 39 Istologia e anatomia circolazione lobulo: A livello degli spazi portali arriva sangue della vena porta e dell'arteria epatica e il sangue di entrambi si mescola e si unisce in grossi capillari chiamati sinusoidi e il sangue viene confluito a livello centrale nella vena centro lobulare, poi nelle vene sottolobulari per finire fuori dal fegato attraverso la vena epatica. I sinusoidi sono capillari dotati di una parete sottile di endotelio e membrana basale. All'interno dei sinusoidi il sangue arterioso e quello che deve essere ripulito si mescola. Qui ci sono le cellule di Kupffer che hanno attività fagocitica. Il plasma può uscire naturalmente dai sinusoidi e invadere il cosiddetto spazio perisinusoidale di disse dove si trovano le

cellule di Ito o Lipociti che trattengono igrassi. Inoltre abbiamo anche la secrezione della bile che invece viene immessa in canalicoli biliari e poi neidotti biliari. Pagina40 Istologia e anatomia LA BILE La bile è un liquido di colore giallo-verde secreto dagli epatociti del fegato e viene poi immagazzinata e modificata nella cistifellea durante il periodo di digiuno e iniettata nel duodeno durante l'assunzione di cibo. La bile svolge due funzioni: - Collaborare ai processi della digestione e assorbimento dei grassi - Consente l'eliminazione dall'organismo di prodotti indesiderati. La bile è formata da acqua più soluti, ovvero i sali biliari, poi fosfolipidi e proteine (97% acqua e 2% salibiliari) e ne produce giornalmente circa 600/1000 ml. Pagina41 Istologia e anatomia LA COLECISTI O CISTIFELLEA La Colecisti o Cistifellea è un serbatoio preposto alla raccolta della bile prodotta dagli epatociti del Fegato. Essa è situata nella fossa cistica.del fegato è mantenuta in situ dal peritoneo. PERCORSO BILE: La bile prodotta dagli epatociti del Fegato viene convogliata all'interno dei dotti biliari del versante destro, ovvero dal dotto biliare destro, e dal versante sinistro, ovvero dal dotto biliare sinistro. Successivamente la bile viene convogliata in un unico dotto chiamato dotto epatico comune che si interconnette con il dotto cistico all'interno della Cistifellea nel periodo di digiuno, all'interno della quale la bile subisce modificazioni. Nel momento di digestione del cibo, essa viene convogliata all'interno del dotto coledoco (che si forma dall'unione del dotto epatico comune e dotto cistico) e riversa alla fine la bile all'interno dell'ampolla di vater, ovvero nel duodeno. Esso è un organo cavo, di conseguenza presenta una tonaca mucosa, tonaca sottomucosa, tonaca muscolare, tonaca sierosa. La cole
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cacciuttinabella di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi del Molise o del prof Guerra Germano.