RISONANZA MAGNETICA:
L’elevata risoluzione di contrasto,la multiparametricità e la multiplanarietà la rendono il gold standard nello studio
dell’apparato muscolo-scheletrico.
L’osso corticale appare ipointenso in tutte le sequenze di immagine; l’osso spugnoso presenta differente intensità di
segnale in base al contenuto di midollo giallo e rosso.
Midollo giallo: iperintenso in T1
ipo-isointenso in T2
Midollo rosso: iso-ipointenso in T1
ipointenso in T2
I muscoli e le parti molli presentano un’intensità di segnale intermedia tra osso spugnoso e corticale in tutte le
sequenze.
SPALLA
Prende anche il nome di articolazione scapolo-omerale, è un’enartrosi e consente movimenti su tutti i piani dello
spazio.
Le superfici articolari sono date dalla testa dell’omero e dalla cavità glenoidea della scapola.
Sul contorno della cavità glenoidea si fissa il labbro glenoideo,la cui faccia esterna dà attacco alla capsula fibrosa e ai
legamenti di rinforzo dell’articolazione.
SISTEMI DI RINFORZO
1. capsula articolare rinforzata da fasci fibrosi;
2. legamento coraco-omerale;
3. legamenti gleno-omerali (superiore, medio, inferiore);
Un ulteriore sistema di rinforzo dell’articolazione è costituito da un complesso muscolo-tendineo denominato cuffia
dei rotatori, formato dall’insieme di quattro muscoli e dai rispettivi tendini:
1. Muscolo sovraspinato
2. Muscolo sottoscapolare
3. Muscolo sottospinato
4. Muscolo piccolo rotondo
ANATOMIA RADIOLOGICA
RX
Proiezione A.P.
Consente la visualizzazione della testa omerale, dell’intera scapola e dell’articolazione acromion-claveare.
Può essere effettuata in intra ed extra-rotazione.
Proiezione obliqua
Consente lo studio dell’interspazio scapolo-omerale;
Proiezione Assiale
In questa proiezione le strutture anatomiche sono viste assialmente,ovvero sono rappresentate dal basso verso l’alto
o viceversa.
ECOGRAFIA
L’esame valuterà l'ecostruttura, lo spessore, l'integrità delle strutture tendinee e legamentose dell’articolazione.
Consente inoltre la valutazione delle borse sinoviali, del legamento coraco-acromiale e del tendine del capo lungo del
bicipite brachiale.
TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA
Consente uno studio più accurato dei capi ossei e una visualizzazione delle strutture muscolo-tendinee,ma trova
scarso impiego in quanto l'esame senza mezzo di contrasto è inficiato dalla presenza di artefatti provocati dalle
strutture ossee e valuta con difficoltà strutture articolari disposte nello spazio parallelamente al piano di scansione.
Risonanza Magnetica
E’ senza dubbio l'esame più completo attualmente a disposizione.
Rispetto alle altre procedure diagnostiche offre i seguenti vantaggi:
• evidenzia al meglio le parti molli muscolo ligamentose con un approccio tridimensionale
• non impiega mezzi di contrasto potenzialmente dannosi
• non espone a radiazioni
ha un risoluzione maggiore
Artro RM
L’ esecuzione di un'artrografia con Risonanza Magnetica (Artro-RM), che distende la capsula con introduzione di
fisiologica o soluzione di gadolinio diluita, rappresenta la soluzione migliore per ottenere una precisa identificazione e
definizione delle lesioni.
GOMITO
E’ un’ articolazione complessa costituita da 3 differenti giunzioni:
l’articolazione omeroulnare (troclea);
l’articolazione omeroradiale (condiloartrosi);
l’articolazione radioulnare prossimale (trocoide).
SISTEMI DI RINFORZO
I mezzi d’unione sono dati da:
1. Capsula articolare rinforzata anteriormente e posteriormente da fasci fibrosi
2. Legamento collaterale radiale
3. Legamento collaterale ulnare
4. Membrana interossea dell’avambraccio
ANATOMIA RADIOLOGICA
RX
Le proiezioni standard utilizzate sono l’A.P. e la laterale che consentono la visualizzazione delle principali strutture
ossee e di eventuali calcificazioni ed ossificazioni para-articolari.
Ecografia
Tecnica elettiva di studio insieme alla RM, valuterà l'ecostruttura, lo spessore e le lesioni o le degenerazioni delle
strutture tendinee e legamentose; consente inoltre la valutazione delle borse sinoviali e del trofismo dei capi
muscolari del braccio e dell’avambraccio.
Risonanza Magnetica
La sua elevata risoluzione anatomica la rende il gold standard nello studio di questa articolazione.
Oltre alla visualizzazione dei tendini e dei legamenti, consente lo studio delle strutture nervose.
POLSO
E’ una condiloartrosi cui prendono parte il radio dal lato prossimale e le ossa del carpo (scafoide e semilunare) dal lato
distale. L’ulna non fa parte dell’articolazione in quanto tra la sua estremità inferiore e le ossa del carpo si trova il disco
articolare.
SISTEMI DI RINFORZO
I mezzi di unione sono dati:
1. dalla porzione fibrosa della capsula;
2. dai legamenti radio-carpici, distinti in volare e dorsale;
3. dal legamento collaterale radiale del carpo;
4. dal legamento collaterale ulnare del carpo;
ANATOMIA RADIOLOGICA RX
Le due proiezioni standard utilizzate sono la P.A. (o dorso-palmare) e la proiezione laterale.
Talvolta si ricorre ad una proiezione obliqua che consente una migliore visualizzazione di scafoide, trapezio e
trapezoide.
ECOGRAFIA
L’esame valuterà l'ecostruttura, lo spessore, l'integrità delle strutture tendinee e legamentose dell’articolazione.
Consente inoltre la valutazione delle borse sinoviali e delle strutture nervose interessate da sindromi di
intrappolamento.
TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA
Trova specifica indicazione nella traumatologia delle ossa del polso, soprattutto nella ricerca di piccole fratture.
RISONANZA MAGNETICA
Esame d’elezione nella diagnostica del polso, consente la visualizzazione di lesioni e degenerazioni tendinee
(tenosinoviti) e legamentose, nonché di patologie a carico delle strutture nervose (sindrome del tunnel carpale).
LA COLONNA VERTEBRALE
E’ un complesso formato da segmenti ossei sovrapposti ed articolati tra loro, le vertebre; si estende in senso rostro-
caudale dal cranio con il quale si articola fino alla pelvi di cui entra a far parte. Ha anche funzione di contenimento in
quanto accoglie nel proprio interno il midollo spinale.
Le articolazione della colonna possono essere
INTRINSECHE: Intersomatiche (sinartrosi)
Tra i processi articolari (artrodie)
-
ESTRINSECHE: Articolazioni cranio-vertebrali (atlo-assiale mediana, atlo-assiali laterali, atlo-occipitale)
Articolazioni costo-vertebrali
- Articolazioni con le ossa dell’anca
-
ARTICOLAZIONI ATLO-ASSIALI
-Mediana (ginglimo laterale o trocoide)
-Laterali (artrodie)
MEZZI DI UNIONE
I dischi intervertebrali hanno la forma di lente biconvessa; vi si distinguono una faccia superiore, una faccia inferiore
ed una circonferenza.
Sono costituiti da una parte periferica (anello fibroso) e da una parte centrale (nucleo polposo).
Oltre al disco intervertebrale, i mezzi di unione sono dati:
• dai legamenti longitudinali anteriore e posteriore;
• dai legamenti gialli;
• dai legamenti interspinosi;
• dal legamento sovraspinoso;
• dai legamenti intertrasversari;
Le parti meglio evidenziate sono gli spazi intersomatici e il corpo della vertebra.
Le proiezioni standard utilizzate sono:
• la proiezione A.P.
• la proiezione latero-laterale;
Per lo studio di segmenti specifici si ricorre all’utilizzo di proiezioni aggiuntive (trans-buccale per lo studio del dente
dell’epistrofeo, proiezione obliqua per la valutazione dei forami di coniugazione; proiezioni dinamiche).
Presenta dei limiti nello studio del midollo spinale, delle sue radici, dello spazio epidurale e del disco intervertebrale.
TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA
La sua panoramicità e l’elevata risoluzione di contrasto, forniscono una visualizzazione di tutti gli elementi costitutivi
della colonna vertebrale; l’avvento di questa metodica ha favorito l’avanzamento dello studio della patologia del
rachide lombare, permettendo di individuare i rapporti tra disco intervertebrale, sacco durale e radici nervose e di
indagare in modo più dettagliato la morfologia del canale vertebrale.
Mostra dei limiti nella valutazione diretta del midollo spinale e degli involucri meningei.
RISONANZA MAGNETICA
Trova sempre maggiore impiego nello studio del rachide, grazie alla sua elevata risoluzione di contrasto, alla
multiplanarietà, all’elevato dettaglio anatomico e alla possibilità di utilizzare bobine dedicate che ne migliorano la
risoluzione.
Rappresenta al momento la metodica di elezione nello studio del midollo e delle sue radici, delle meningi e dei vasi;
consente inoltre di valutare le strutture muscolo-legamentose ed il disco intervertebrale
ANCA
E’ una tipica enartrosi che unisce il femore all’osso dell’anca; l’osso dell’anca vi concorre con una cavità articolare
quasi emisferica, l’acetabolo, e il femore con la testa femorale.
Un cercine glenoideo, il labbro dell’acetabolo, provvede ad ampliare la superficie della cavità e a renderla atta a
contenere la testa del femore.
MEZZI DI UNIONE
Sono rappresentati da:
• Capsula articolare cui si appongono tre legamenti di rinforzo (ileofemorale, ischiofemorale e pubofemorale);
• Legamento rotondo (legamento a distanza intraarticolare).
ANATOMIA RADIOLOGICA RX
Proiezione A.P.: ben visualizzabili bordo e tetto cotiloideo, profilo di testa e collo femorale e le due apofisi
trocanteriche.
Proiezione obliqua: scopo principale è studiare l’ala iliaca.
ECOGRAFIA
Utilizzata prevalentemente nello studio dell’articolazione coxo-femorale in età pediatrica per valutare la maturità
delle strutture cartilaginee (labbro cotiloideo e nuclei d’accrescimento); è indicata fin dai primi giorni di vita e fino al
quarto mese.
TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA
Utilizzata nella patologia traumatica fratturativa, dove offre importanti indicazioni (ricerca di frammenti ossei
intraarticolari).
RISONANZA MAGNETICA
Utilizzata prevalentemente nella patologia tendineo-legamentosa, nella valutazione delle prime fasi della necorsi della
testa femorale, nella patologia distrofica dell’osso.
GINOCCHIO
E’ un’articolazione complessa costituita da:
• Articolazione femoro-rotulea (artrodia);
• Articolazione femoro-tibiale (condilartrosi).
• Il femore partecipa con la superficie patellare anteriore foggiata a troclea e con le superfici articolari dei
condili. La tibia prende parte con l’estremità superiore, opponendo ai condili femorali le due cavità glenoidee.
MEZZI DI UNIONE
Sono rappresenta