Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 27
Anatomia Patologica - Patologia cutanea Pag. 1 Anatomia Patologica - Patologia cutanea Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Patologica - Patologia cutanea Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Patologica - Patologia cutanea Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Patologica - Patologia cutanea Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Patologica - Patologia cutanea Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Patologica - Patologia cutanea Pag. 26
1 su 27
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TUMORI EPITELIALI MALIGNI

I carcinomi della cute rappresentano una patologia estremamente più frequente rispetto ai melanomi, però questi ultimi sono caratterizzati in genere da una prognosi che può diventare sfavorevole; invece la maggior parte dei carcinomi sono rappresentati da carcinomi a cellule basali (in rapporto di 5:1 rispetto ai carcinomi a cellule squamose) non metastatizzano, mentre presentano un'alta frequenza di recidive e sono localmente infiltranti.

Carcinoma a cellule squamose

Sono tumori secondi per frequenza rispetto ai carcinomi a cellule basali, dimostrano una particolare incidenza in Australia anche in virtù della loro stretta associazione con:

  1. Esposizione cronica alle radiazioni solari; dunque sono tumori che insorgono in regioni foto-esposte del corpo, così come si può osservare nel caso della cheratosi solare, dunque sul volto, sulle orecchie, sul cuoio capelluto, sulle labbra.. Nell'eziopatogenesi dei carcinomi cutanei
cui il tumore può ripresentarsi nello stesso sito o diffondersi ad altre parti del corpo. Inoltre, se il carcinoma a cellule squamose si diffonde ai linfonodi o ad altri organi, può diventare molto più difficile da trattare. Per quanto riguarda la diagnosi, solitamente viene effettuata una biopsia del tumore per confermare la presenza di cellule cancerose. In alcuni casi, potrebbe essere necessario eseguire anche esami di imaging, come la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica, per valutare l'estensione del tumore. Il trattamento del carcinoma a cellule squamose dipende dalla sua localizzazione e dalla sua estensione. Le opzioni di trattamento possono includere la chirurgia per rimuovere il tumore, la radioterapia per distruggere le cellule cancerose e la terapia mirata o l'immunoterapia per bloccare la crescita delle cellule tumorali. È importante sottolineare che la prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di sviluppare il carcinoma a cellule squamose. È consigliabile evitare l'esposizione eccessiva al sole, utilizzare creme solari con un alto fattore di protezione e indossare indumenti protettivi, come cappelli a tesa larga e occhiali da sole. In conclusione, il carcinoma a cellule squamose è un tipo di cancro della pelle che può essere causato da diversi fattori, tra cui l'esposizione cronica alle radiazioni solari, la predisposizione genetica e lo stato di immunodepressione. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali per migliorare le prospettive di guarigione.caso di lesioni grandi e in caso di lesioni con basso grado di differenziazione. Istopatologia: le caratteristiche del carcinoma a cellule squamose della cute sono le stesse di tutti gli altri carcinomi a cellule squamose (ad esempio del polmone), dunque si riscontrano cellule ad ampio citoplasma eosinofilo con dettagli nucleari di malignità. Per parlare di carcinomi a cellule squamose bisogna naturalmente andare a cercare la presenza di cheratina e se si tratta di un tumore ben differenziato si troveranno grandi quantità di questa sostanza, mentre nel caso di uno poco differenziato la cheratina sarà poca perché la capacità di produrla viene persa gradualmente. Si distinguono diverse varianti istopatologiche: - Acantolitica - A cellule fusate - Adenoide-squamosa - A piccole cellule - Verrucoso La quinta forma rappresenta una entità a sé stante e insorge spesso a carico della pianta del piede, ma più frequentemente a.carico delle mucose orali; l'eziopatogenesi sembra correlata al tabacco per quanto riguarda le forme mucose. Tale lesione ha una capacità invasiva locale ma non metastatizza. Caratteristicamente è poco atipico e può dare problemi di diagnosi al patologo; presenta un'architettura verruciforme ma scarsa atipiacitologica; il fronte di crescita è espansivo. La diagnosi differenziale si pone principalmente rispetto ad un carcinoma squamoso ben differenziato e ad una iperplasia pseudoepiteliomatosa. Rischio di progressione metastatica Il rischio di progressione neoplastica è maggiore quando il carcinoma insorge su cute non foto-esposta, dunque: - Carcinoma a cellule squamose su cheratosi solare 0,5%; - Su cute non fotoesposta 2-3%; - 10% Se insorti a livello del labbro; - 20% Pazienti immunodepressi; - 30% Su osteomielite cronica. Dunque si può dire che in generale un carcinoma a cellule squamose presenta un rischio basso, mentre un rischio più elevato si ha quando insorge su cute non foto-esposta o in determinate condizioni come labbro, immunodepressione o osteomielite cronica.

Alto si può osservare quando il cancro si sviluppa in seguito ai descritti fattori di rischio, nel 75% dei casi con metastasi il decorso è fatale. Per quanto riguarda la stadiazione, questa si basa sul TNM. È importante valutare il fattore dimensionale della stadiazione.

Carcinoma a cellule basali. Rappresenta il tumore cutaneo in assoluto più frequente; viene definito anche basalioma e da solo costituisce l'80% di tutti i tumori cutanei. Insorge prevalentemente su cute foto-esposta e in età adulta-avanzata, anche se esistono delle forme più giovanili. Tipicamente di questo tumore presenta una crescita infiltrante e non metastatizzante, il problema principale dunque è legato allalocalizzazione della lesione e alla possibilità di procedere ad una asportazione completa: nel caso di una localizzazione palpebrale o nasale è evidente il maggior impatto di questa neoplasia per le maggiori difficoltà ad attuare la terapia.

chirurgica.
  • La forma più frequente (70%) del carcinoma cellule basali è rappresentata da quella nodulare, in genere al volto, che dal punto di vista istologico si caratterizza per la disposizione delle cellule "a palizzata", creando delle lacune nel tessuto.
  • Un'altra forma da ricordare è quella superficiale, che costituisce il 10-15% della patologia; è importante da sapere riconoscere per il suo carattere multifocale, infatti l'eventuale positività di un campione deve far pensare alla presenza di un altro nido neoplastico che deve essere asportato. Si definisce superficiale perché si possono osservare dei nidi localizzati connessi superficialmente all'epidermide. Rappresenta una forma caratterizzata da alta probabilità di recidive proprio per la sua multifocalità. Sede di insorgenza: dorso.
  • Un'altra forma è quella pigmentata e in tal caso è importante ispezionare il linfonodo.
sentinella per la diagnosi differenziale con il melanoma. Il pigmento deriva comunque sempre dalla melanina.
  • La forma sclerosante rappresenta il 15% circa ed è frequente nel volto. Viene definita sclerosante perché si possono osservare dei cordoni di cellule compresse da sclerosi. Tale tumore presenta un'alta incidenza di recidive.
  • Esiste poi una forma cosiddetta ulcus rodens, cioè ulcerata, che colpisce prevalentemente il volto a livello del naso. Lesioni di questo tipo possono essere estremamente destruenti, ma per fortuna abbastanza poco frequenti. Hanno spiccato neurotropismo e invasione vascolare.
  • L'ultima variante è rappresentata dal fibroepitelioma di Pinkus e corrisponde a un istotipo particolare del carcinoma a cellule basali caratterizzato da una crescita peduncolata, polipoide; colpisce tipicamente il dorso e al microscopio ottico le cellule appaiono immerse in una matrice fibro-mixoide. Tali lesioni vengono spesso confuse con fibromi o

contumori di fibro-epiteliali e a differenza di questi devono essere escisse, perché si tratta pur sempre di basaliomi. Fattori Prognostici Oltre a questi esistono molti altri istotipi di carcinoma a cellule basali, ma il motivo per cui è utile tale classificazione è la possibilità di distinguere tra forme ad alto rischio di recidiva locale e forme a basso rischio. Dunque tra le forme ad alto rischio di recidiva locale ricordiamo:

  • micronodulare
  • superficiale
  • infiltrante
  • sclerosante
  • basosquamosa (per le sue caratteristiche intermedie tra il carcinoma a cellule basali e quello a cellule squamose)

L'eventualità di recidiva si aggira attorno al 5-10%, a seconda della radicalità del trattamento (un banale shaving non basta!), dell'istotipo e della sede anatomica (vedi basalioma della palpebra!). Per quanto riguarda la capacità di metastatizzare è sempre la stessa per tutti i basaliomi (0,05%) a polmoni, ossa, linfonodi.

fegato.Carcinoma Neuroendocrino (a cellule di Merkel)

Modernamente definito carcinoma neuroendocrino primitivo cuaneo ad origine epidermica o annessiale.

Vienein soggetti di età avanzata VI-VII decade , prevalente nel sesso femminile. Circa il 50% si localizza al ditrettotesta-collo ed arti. Si presenta con lesioni singole o talora multiple sincrone o metacrone, emorragiche di colorerosso-vinaccai ulcerata.

Istologicamente il derma si presenta infiltrato da elementi linfocito-simili i nidi o trabecole.Raramente si osservano rosette o pseudorosette perivascolari con frequente necrosi e apoptosi. Produce stanzecome la cromogranina la sinaptofisina e la bombesina, postitivo per le citocheratine.

Può assumere diversi aspetti, simile a un linfoma, melanoma a piccole cellule, carcinoma apiccole cellulepolmonare,sarcoma di Ewing, neuroblastoma.

È molto aggressivo, frequentemente recidiva localmente in un terzo dei pazienti, un terzo ne sviluppa più diuna.

Metastasi ai linfonodi nel 50% dei casi e nel 40% a polmoni, fegato, ossa, encefalo anche fino a 8 anni dalla diagnosi di tumore primitivo. Un terzo dei pazienti è portato a morte dal tumore stesso.

18 Tumori Cutanei Vascolari

Sarcoma di Kaposi

Dal punto di vista clinico si possono identificare quattro forme di sarcoma di Kaposi:

  • Sarcoma di Kaposi Classico (sporadico)
  • Sarcoma di Kaposi Africano (endemico nell'Africa sub-sahariana)
  • Sarcoma di Kaposi Iatrogeno (post trapianto, per terapia immunosoppressiva o corticosteroidea, trapianti renali)
  • Sarcoma di Kaposi AIDS-correlato, di cui si è dimostrata una particolare incidenza nei maschi omosessuali con comportamenti promiscui; quest'altra forma però si può descrivere anche in pazienti tossicodipendenti, in pazienti emofilici o che hanno subito diverse trasfusioni.

Le diverse forme di sarcoma di Kaposi si distinguono per la diversa disposizione delle lesioni e diverso comportamento clinico.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
27 pagine
3 download
SSD Scienze mediche MED/08 Anatomia patologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia patologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Bianchi Simonetta.