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MALATTIA DI CROHN
È una malattia infiammatoria cronica intestinale che interessa sia il piccolo intestino che il grosso intestino o ambedue i tratti, con una flogosi transmurale che può causare ulcerazione della mucosa, fistole o stenosi del tratto interessato. In circa 1/3 dei casi si ha l'interessamento del piccolo e del grosso intestino e nel restante 15-20% dei casi si ha interessamento esclusivo del grosso intestino. La malattia di solito si presenta a partire dalla seconda decade di vita, con maggiore incidenza in soggetti bianchi nord-europei o nord-americani e tra gli ebrei, con un rapporto donna-uomo di 1,5:1. La malattia ha un'incidenza variabile da 0,5 a 5 per 100000 abitanti.
PATOGENESI: i fattori genetici evidenziano una aggregazione familiare ed un'aumentata incidenza nei gemelli monozigoti. Un locus di suscettibilità, l'IBD1, è stato individuato sul cromosoma 16 in regione pericentromerica. Altri loci IBD2, IBD3, IBD4, IBD5;
Quest'ultimo si associa ad unamalattia di Crohn a localizzazione perianale ed ad una più giovane età di insorgenza. Indipendentemente dai possibili meccanismi patogenetici della malattia, a livello della mucosa sono presenti alti livelli di ecucosanoidi, leucotrieni, ros e citochine. Questi mediatori aumentano l'attività del processo infiammatorio e la distruzione tessutale. La prolungata attività pro-infiammatoria svolta dalla via dipendente dal NF-kB porta all'iperespressione di molecole di adesione a livello degli endoteli vascolari, che richiamano le cell infiammatorie, quali i granulociti neutrofili, dal circolo periferico alla mucosa. Le citochine causano ulcerazione della mucosa attraverso il rilascio di metallo proteinasi. In particolare le collagenasi sono presenti ad alti livelli e attivate a livello extracellulare dai ros e dalla plasmina, iniziando così il processo di digestione del collagene nella lamina propria e nella
La membrana basale è responsabile della degradazione dei proteoglicani della lamina propria. I fattori ambientali sembrano giocare un ruolo limitato nel morbo di Crohn. Fa eccezione il fumo che sembra essere associato alla malattia di Crohn ma non alla retto colite ulcerosa.
MORFOLOGIA: la malattia di Crohn è caratterizzata da un'infiammazione transmurale della parete intestinale, dalla mucosa fino alla sierosa e da una localizzazione della malattia che alterna tratti di intestino sano ad altri che sono sede della malattia.
MACROSCOPICAMENTE la parete del piccolo intestino si presenta ispessita, stenosata, con fistole ed una sierosa opacata ed irregolare. La parete è aumentata di consistenza a causa della fibrosi sottomucosa e dell'ipertrofia della muscolatura propria. Il tessuto adiposo mesenterico è aumentato di consistenza, edematoso, fibrotico, circonda completamente le anse intestinali e tende ad aderire al tessuto adiposo omentale.
Le anse intestinali sono frequentemente adese l'una all'altra, creando le condizioni per la formazione di fistole tra diversi segmenti di intestino. Le fistole sono il risultato della progressiva penetrazione delle ulcere a fessura, che possono interessare a tutto spessore la parete intestinale. Le fistole, oltre che interessare tratti di intestino, possono anche penetrare nella vescica, nella vagina, nell'utero o manifestarsi a livello cutaneo, in particolare in regione perianale. Molte di queste possono creare delle cavità ascessuali a livello peritoneale, mesenterico o retroperitoneale, mentre le fistole perianali possono essere la prima manifestazione della malattia. Frequentemente i linfonodi mesenterici si presentano ingranditi ed iperplastici. L'alternarsi di edema e fibrosi a livello della mucosa può causare delle rilevatezze nodulari che fanno assumere alla mucosa l'aspetto a ciottolato. MICROSCOPICAMENTE la malattia di Crohn presenta,sottomucosa. Inoltre, la malattia di Crohn può causare stenosi, fistole e ascessi nella parete intestinale. Per quanto riguarda la diagnosi, vengono utilizzati diversi metodi, tra cui l'endoscopia con biopsia, l'analisi del sangue per rilevare marcatori infiammatori e l'imaging come la radiografia dell'intestino tenue o la tomografia computerizzata. Il trattamento della malattia di Crohn prevede l'uso di farmaci per ridurre l'infiammazione e controllare i sintomi, come corticosteroidi, immunosoppressori e farmaci biologici. In alcuni casi, può essere necessario ricorrere alla chirurgia per rimuovere le parti dell'intestino danneggiate o per correggere complicanze come le fistole. È importante sottolineare che la malattia di Crohn è una patologia cronica e non ha una cura definitiva. Tuttavia, con una gestione adeguata e un trattamento appropriato, è possibile controllare i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti.sottomucosa e che si possono osservare nei