Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 8
Anatomia patologica - early carcinoma Pag. 1 Anatomia patologica - early carcinoma Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 8.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia patologica - early carcinoma Pag. 6
1 su 8
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

INTESTINO

Anatomia

Il piccolo intestino è costituito dal duodeno e dall'intestino tenue, poi attraverso la valvola ileo-cecale si passa al grosso intestino. L'intestino tenue ha una funzione adsorbente, questa funzione la esplica mediante i villi intestinali. I villi sono delle protusioni con un asse vascolare e costituiti da cellule ciliate e cellule mucipare caliciforme. La superficie villosa della mucosa serve ad aumentare il contatto con ciò che deve essere assorbito. I villi, quindi, sono strutture che permettono di assorbire il materiale.

Malassorbimento

I pazienti che soffrono di malassorbimento soffrono di disturbi che vanno dal dimagrimento, alla diarrea (scatenata in particolar modo da alcune sostanze verso cui è intollerante), dall'anemia ipocromica (per mancato assorbimento di fattori vitaminici e altre sostanze fondamentali) etc.

Il malassorbimento è innanzitutto una sindrome clinica, piuttosto complessa, caratterizzata da una serie di...

Disordine organici funzionali, legati al malassorbimento delle sostanze nutritive, con una serie di manifestazioni cliniche che vanno dal dimagrimento alla deficit vitaminici etc. Essenzialmente è invece caratterizzato, dal punto di vista morfologico, da un'atrofia e da un'alterazione dei villi e della mucosa intestinale assorbente, quindi ha tutto l'intestino tenue. Né però utilizziamo duodeno per la diagnosi.

Dove si fa la biopsia per valutare la malattia? Anche qui bisogna fare almeno tre o quattro biopsie, bisogna farle al livello del duodeno distale al legamento di Treitz, e queste biopsie devono poi essere orientate, messe cioè sulla carta bibula, con l'asse parallelo alla carta, il modo di quando le includiamo possiamo tagliarle parallelamente all'asse del villo. È importante l'orientamento. Devono essere fatti quattro frammenti orientati e dobbiamo osservare la mucosa al microstereoscopio, e si va a vedere se la mucosa ha

un aspettovilloso, e vuol dire che i villici sono normalmente; se invece un aspetto al lingua o a foglia, ivilli sono ingrossati e rigonfi e sono più bassi che nella norma; se invece un aspettocerebriode, c'è un appiattimento, posso infine essere proprio piatti, sono cioè scomparsi,fino a somigliare avvolta la mucosa del colon dove di villi non c'è nessuno. Già questiaspetti corrispondono vari gradi d'alterazione. Con la biopsia si valutano anche le cripte.infatti dei villi si valuta anche l'aspetto ho infiammatorio, c'è andando a vedere se c'è unalesione infiammatorie atto, il cut off è di 40 linfociti per 100 cellule epiteliali).

Valutazione: stato villistato cripterapporto villi-cripteinfiammazione (dove si valuta la presenza anche di CD 3 linfociti T)

Tenete conto che villi sono ramificati, quindi dallo stelo si dipartono tre o quattro rami,mentre le cripte sono uniche, non sono ramificate. Quindi

Per ogni 3 o 4 villi c'è una solacripta in condizioni normali, questo per aumentare la superficie assorbente, più si ramificail villo. Quando c'è un'atrofia dei villi, l'albero perde rami e via via rimane solo lo stilo, quindi rapporto si riduce, da quattro a uno arriva a uno a uno, avvolti anche 0,5, c'è mezzovillo per ogni cripta. Questo rapporto da qui nella dimensione quantitativa di quello che ildanno determinato dalla malattia.

Il rapporto della cripta è:

  • grado 0: normale, assenza di malattia
  • grado 1: tra 2 e 2.5 (lieve)
  • grado 2: tra 1 e 2
  • grado 3: < 1
  • grado 4: < 0.5, l'epitelio è piatto, vi sono più villi che cripte

Malattia celiaca è una di queste patologie, forse la più importante. Vi ricordo che vi sono forme più pediatriche e dell'adulto, differenti clinicamente dal punto di vista Bioumorale. La malattia celiaca (detta anche sprue celiaca,

La sprue tropicale (o sprue non tropicale, o enteropatia da glutine) è unapatologia caratterizzata dall'assenza di alcuni enzimi che scindono questa sostanza e quindi da una serie di reazioni infiammatorie che si accompagnano a quelle morfologiche.

In questa forma, è importante la biopsia duodenale perché ci permette di confermare un quesito diagnostico e di valutare il grado delle alterazioni che ha determinato. Dal punto di vista morfologico, è caratterizzata dall'appiattimento della mucosa duodenale e soprattutto dal drammatico miglioramento, sia dell'aspetto clinico che morfologico, dopo l'eliminazione dalla dieta di questa sostanza che determina la malattia.

Macroscopicamente, abbiamo una riduzione o assenza dei villi. Istologicamente, abbiamo un'atrofia dei villi, ma soprattutto una concomitante flogosi, con aumento di linfociti e plasmacellule che secernono immunoglobuline nella lamina propria, e accumuli di grasso nell'epitelio di superficie.

Assenza di Alfa-antitripsina nelle cellule, aumento di linfociti T.

Valutazione: stato villistato cripte rapporto villi-cripte infiammazione (dove si valuta la presenza anche di CD 3 linfociti T).

Tenete conto che villi sono ramificati, quindi dallo stelo si dipartono tre o quattro rami, mentre le cripte sono uniche, non sono ramificate. Quindi per ogni 3 o 4 villi c'è una sola cripta in condizioni normali, questo per aumentare la superficie assorbente, più si ramifica il villo. Quando c'è un'atrofia dei villi, l'albero perde rami e via via rimane solo lo stilo, quindi il rapporto si riduce, da quattro a uno arriva a uno a uno, avvolti anche 0,5, c'è mezzo villo per ogni cripta. Questo rapporto da qui nella dimensione quantitativa di quello che il danno determinato dalla malattia.

Il rapporto della cripta è:

  • grado 0: normale, assenza di malattia
  • grado 1: tra 2 e 2.5 (lieve)
  • grado 2: tra 1 e 2
  • grado 3: < 1

grado 4: < 0.5, l'epitelio è piatto, vi sono più villi che cripte

Patologia del grosso intestino

Costituito dal cieco, colon ascendente, traverso, sigma retto e colon discendente.

Tra le patologie infiammatorie bisogna citare:

  • colite ulcerosa
  • morbo di Crohn o enterite regionale o terminale o colite granulomatosa

Queste due sono ad incerta eziologia e patogenesi e probabilmente su base autoimmune.

Queste rientrano nella malattia infiammatoria intestinale o IBD. Si intende con questo termine un gruppo di disordini infiammatori dovuti a un'inappropriata attivazione dell'immunità della mucosa in presenza della flora normale (sono escluse quelle infettive).

Retto colite ulcerosa

È una patologia che presenta due picchi: dai 20 ai 30 anni e dai 70 agli 80 anni. Ha un'eziologia sconosciuta, ha una durata prolungata spesso con fasi diverse; è quindi una patologia ricorrente, cioè alterna fasi di remissione clinica a fasi di riaccensione.

È unamalattia localizzata a sinistra, a differenza del Crohn che si localizza quasi tutto a destra, ed in genere in una buona parte dei casi si presenta con una localizzazione in sensocranio – caudale, cioè comincia dal retto e poi si estende al sigma e colon discendente. Visono però delle forme che restano localizzate al retto e prendono nome di proctiteulcerosa, poi vi sono forme diffuse più gravi che vengono definite pancolite ulcerose. All’anatomia patologica della RCU le lesioni sono focali, per cui vi sono aree più interessate ed aree meno interessate. Per cui, almeno per le forme non gravi, per cogliere la lesione è necessario che le biopsie siano multiple. Microscopicamente vediamo una mucosa congesta (che causa una diarrea emorragica), edematosa e nella fase iniziale abbiamo iperproduzione di muco; all’endoscopia si vedono delle petecchie emorragiche e delle ulcere sottominate (bottone di camicia). Microscopicamente è

presente una flogosi della mucosa e della sottomucosa con uninfiltrato linfogranulocitario nella lamina propria con i caratteristici aspetti criptici (cripta incui sono presenti linfociti, plasmacellule ma soprattutto granulociti), che però non sono patognostici della RCu. La deplezione delle cellule mucipare è un'altra caratteristica di questa malattia, e poi nelle forme provocate c'è un'iperplasia degenerativa dell'epitelio muciparo, molto importante perché da questa trasformazione può insorgere la displasia. Nelle forme datate c'è un'iperplasia dei cunicoli linfoidi, e una delle caratteristiche della RCU sono gli pseudopolipi che sono costituiti da tessuto di granulazione, da mucosa infiammata, talora con iperplasia epiteliale rigenerativa. Gli pseudopolipi sono delle escrescenze, quindi, di un tessuto di granulazione riccamente neovascolarizzato, con infiltrato infiammatorio, con varie ghiandole e infiltrato.

granulocitario. Nella fase di quiescenza la diagnosi di RCU è difficile perché in genere la mucosa appare anormale, le ulcere scompaiono, rimane solo una certa congestione e da un punto di vista istologico della lamina propria, l'infiltrato linfogranulocitario viene sostituito da infiltrato linfoplasmacellulare. Le ghiandole appaiono irregolari, l'epitelio muciparo, in genere, tende a rigenerarsi e quindi vi è soltanto una lieve diminuzione di quest'ultimo (la quale rappresenta un fattore diagnostico importante nel fare la diagnosi di RCU).

Si devono fare almeno 4 o 5 biopsie. Vi è anche la possibilità di un'iperplasia delle cellule endocrine e di trovare cellule adipose nella sottomucosa.

Le complicanze:

  • megacolon tossico: dovuto a un interessamento dei plessi sottomucosi, perché la RCU interessa la mucosa e sottomucosa, può determinare un ileo paralitico.
  • Perforazioni, piuttosto rare
  • Carcinoma, in quanto
È accompagnata da alterazioni displastiche. Anche se tale connessione viene fatta a retto colite ulcerose datate dapiù di 10 anni. C'è aumento di rischio: Nelle pancoliti→ Remissioni sono rare o assenti→ Malattia da più di 10 anni.→ Colangiti, colangiti sclerosanti e altre patologie autoimmuni.→In genere nelle RCU insorgono adenocarcinomi che sono poco differenziati o mucinosi equindi aggressivi, con prognosi severa. L'insorgenza del cancro è preceduta da alterazionidisplastiche sulla mucosa atrofica e non nell'iperplasia rigenerativa. La displasia va gradata: 1. negativo per displasia 2. indefinito per displasia (modo per tutelare l'anatomo patologo) 3. positivo per displasia a basso grado 4. positivo per displasia ad alto grado la valutazione del rischio può essere fatta in base a metodiche istochimiche e di biologiamolecolare. L'aumento delle sialomucine è un f
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
8 pagine
SSD Scienze mediche MED/08 Anatomia patologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia Patologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Agozzino Lucio.