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ISTOCITOSI A CELLULE DI LANGERHANS (o X o GRANULOMA EOSINOFILO)
I pz con granuloma eosinofilo polmonare, usualmente fumatori e di età
tra i 15 e 75 anni, presentano comunemente tosse, dispnea, febbre,
emottisi, dolore toracico e perdita di peso. Talvolta l’esordio della
malattia è caratterizzato da pneumotorace spontaneo recidivante. Gli
aspetti radiologici variano con l’età della lesione: in fase iniziale si
osservano usualmente noduli diffusi a distribuzione centroloulare, di
diametro variabile da 0,5-1 cm a carico dei lobi superiori, con risparmio
dell’angolo costo-frenico; nelle lesioni vecchie si possono osservare cisti
con o senza sovrapposto quadro di fibrosi. Il decorso clinico del
granuloma eosinofilo polmonare è benigno, talora con remissione
spontanea delle lesioni, anche se può raramente progredire verso la
fibrosi polmonare. L’istiocitosi a cell. di Langherans del polmone è un
processo evolutivo che progredisce da una fase cellulata ad una
acellulata, fibrotica. Macroscopicamente, si può presentare sotto forma
di noduli periferici, bilaterali, localizzati ai lobi superiori, sottopleurici, di
colore bianco-grigiastro, di 1-2 cm di diametro ben demarcati, di forma
ovoidale o irregolare, occasionalmente cistici; con il cronicizzarsi della
malattia ci può essere una progressione verso fibrosi polmonare.
Istologicamente, l’istiocitosi a cell. di Langerhans si presenta come una
lesione nodulare a distribuzione centro lobulare, con margini stellati che
si estendono all’interstizio circostante. L’infiltrato è composto da
aggregati di cell. di Langerhans provviste di grossi nuclei convoluti, con
piccoli nucleoli e citoplasma debolmente eosinofilo con bordi poco
definiti. Le cell. di Langherans, numerose nella fase attiva, sono aggregate
in ammassi ed associate ad altre cell. infiammatorie come eosinofili,
linfociti e plasmacellule; occasionalmente coesistono aree centrali di
necrosi. Gli infiltrati interstiziali patognomici del granuloma eosinofilo si
associano spesso ad accumulo intraalveolare di macrofagi con iperplasia
dei pneumociti e variabile grado di fibrosi interstiziale. Nelle fasi
avanzate, la lesione va incontro progressivamente a fibrosi con scomparsa
della componente cellulare e formazione di un’area cicatriziale di forma
stellata con possibile evoluzione in uno stato finale di fibrosi con polmone
a nido d’api. E arterie polmonari possono mostrare ispessimento fibroso
intimale ed un infiltrato infiammatorio spesso trans murale composto in
prevalenza da eosinofili. Le cell. di Langerhans, facilmente identificabili