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La milza è situata nell’ipocondrio sinistro della cavità addominale, appena

sotto il diaframma. La milza è in posizione anteriore rispetto al rene sinistro e

al colon discendente e posteriormente rispetto al fondo dello stomaco. Inoltre,

è frequente la presenza di piccole milze accessorie inserite nella doppia

ripiegatura della membrana sierosa che collega la milza allo stomaco.

La milza è circondata da una capsula fibrosa con estensioni dirette verso

l’interno che la dividono sommariamente in compartimenti.

Le arterie che arrivano a ciascun compartimento sono circondate da masse

dense (noduli) di linfociti in via di sviluppo. Questo tessuto è detto polpa

bianca.

Alla periferia di ciascun compartimento si trova la polpa rossa, formata da

una rete di sottili fibre reticolari immerse nel sangue che proviene dalle

arteriole circostanti. La rete della polpa rossa sostiene cordoni di globuli

bianchi e cellule affini circondati da sinusoidi pieni di sangue. Dopo essere

passato attraverso le fibre reticolari, il sangue si raccoglie nei seni venosi e

ritorna al cuore attraverso le vene.

La milza svolge molte funzioni diverse, tra cui:

-difesa: quando il sangue passa attraverso i sinusoidi della milza, le cellule

reticoloendoteliali (macrofagi) che delimitano questi spazi venosi rimuovono i

microrganismi dal sangue e li distruggono, fagocitandoli;

-ematopoiesi: gli agranulociti, ossia monociti e linfociti, completano il proprio

sviluppo e si attivano nella milza. Prima della nascita, anche i globuli rossi

vengono prodotti nella milza; 31

-distruzione dei globuli rossi e delle piastrine: i macrofagi che tappezzano

i sinusoidi della milza rimuovono dal sangue i globuli rossi esauriti e le

piastrine difettose e li distruggono fagocitandoli. Essi, inoltre, degradano le

molecole di emoglobina dei globuli rossi distrutti e recuperano il loro

contenuto in ferro e globina, restituendolo al torrente circolatorio perché

venga immagazzinato nel midollo osseo e nel fegato;

-riserva ematica: la milza e i suoi seni venosi contengono, in ogni momento,

una quantità di sangue considerevole. Il sangue, che pure circola lentamente

e in maniera continua attraverso la milza, può se necessario, abbandonare

rapidamente questo serbatoio per ritornare nel sistema circolatorio.

Apparato digerente

Gli organi dell’apparato digerente nel loro insieme svolgono una funzione di

vitale importanza: la preparazione degli alimenti affinchè siano assorbiti e

utilizzati da milioni di cellule del corpo. La maggior parte degli alimenti viene

ingerita in una forma in cui non può raggiungere le cellule (perché non può

attraversare la mucosa intestinale per arrivare al sangue), ne potrebbe

essere utilizzata dalle cellule qualora riuscisse a raggiungerle. Quindi gli

alimenti devono essere modificati sia nella composizione chimica, sia nello

stato fisico, affinchè le sostanze nutritive possano essere assorbite e usate

dalle cellule dell’organismo. L’intero processo di trasformazione della

composizione fisica e chimica degli alimenti ingeriti, tale da permettere

l’assorbimento e l’impiego da parte delle cellule corporee, viene definito

digestione.

Gli organi principali dell’apparato digerente formano un tubo che è aperto a

entrambe le estremità e attraversa tutte le cavità ventrali del corpo. Tale tubo

viene denominato canale alimentare. Il termine tratto gastrointestinale si

riferisce solo allo stomaco e all’intestino, ma a volte è usato con riferimento

all’intero canale alimentare.

Il tratto gastrointestinale è fondamentalmente un tubo con le pareti costituite

da 4 strati di tessuti: un rivestimento di mucosa, una tonaca sottomucosa di

tessuto connettivo che contiene i principali vasi sanguigni del tratto, uno

strato muscolare e uno strato fibrosieroso. I vasi sanguigni e i nervi

percorrono il mesentere per raggiungere il tubo digerente in tutta la sua

lunghezza. 32

Lo strato più interno della parete del tratto gastrointestinale (lo strato rivolto

verso il lime, o spazio cavo del tubo) è definito mucosa. Questa è costituita

da 3 strati: all’interno l’epitelio della mucosa, al centro uno strato di tessuto

connettivo lasso, la lamina propria, e infine, uno strato sottile di muscolatura

liscia.

Lo strato della sottomucosa del tubo digerente è composto da tessuto

connettivo, che è più spesso dello strato di mucosa. La sottomucosa contiene

numerose piccole ghiandole, i vasi sanguigni e i nervi parasimpatici che

formano il plesso sottomucoso.

La tonaca muscolare è uno spesso strato di tessuto muscolare che avvolge

la sottomucosa. Questa parte della parete è caratterizzata da uno strato

interno di muscolatura circolare liscia e da uno strato esterno di muscolatura

longitudinale liscia. Come la sottomucosa, la tonaca muscolare contiene i

nervi organizzati in un plesso, il quale si trova tra i due strati muscolari. Il

termino plesso intramurale viene usato per descrivere entrambi i plessi

(mioenterico e sottomucoso) che, insieme, svolgono un ruolo importante nella

regolazione dei movimenti e delle secrezioni del canale alimentare.

La sierosa è lo strato più esterno della parete del tratto gastrointestinale ed è

costituita dalla membrana sierosa. È lo strato viscerale del peritoneo (la

membrana sierosa che riveste internamente la cavità addominopelvica e i

suoi organi). Il rivestimento che è adeso a, e riveste le pareti della cavità

addominopelvica si definisce strato parietale del peritoneo. La piega della

membrana che collega il peritoneo parietale con quello viscerale è il

mesentere.

La bocca è denominata anche cavità orale. Le strutture che la costituiscono

sono: le labbra, che circondano l’orifizio della bocca e formano il confine

anteriore della cavità orale; le guance (pareti laterali); la lingua e i suoi

muscoli; il palato duro e il palato molle.

Le labbra sono ricoperte all’esterno dalla cute e all’interno dalla membrana

mucosa che continua nella cavità orale e riveste la bocca. Il punto di

congiunzione tra la cute e la membrana mucosa è particolarmente sensibile e

si irrita facilmente. Il labbro superiore è segnato vicino alla linea mediana da

una doccia verticale denominata filtro, che termina al punto di congiunzione

tra la cute e la membrana mucosa con una leggera sporgenza denominata

tubercolo. Oltre a mantenere il cibo nella bocca mentre viene masticato, le 33

labbra aiutano a percepirne la temperatura e la consistenza prima che entri

nella bocca. Le labbra sono necessarie anche per formare molti suoni del

linguaggio.

Le guance costituiscono i confini laterali della cavità orale. Nella parte

anteriore sono in continuità con le labbra e sono rivestite di membrana

mucosa che si riflette sulla gengiva e sul palato molle. Le guance sono

formate in gran parte dal muscolo buccinatore, che è disposto a sandwich,

insieme a una quantità considerevole di tessuto adiposo, tra la cute e il

rivestimento di membrana mucosa. Numerose piccole ghiandole che

secernono muco sono situate tra la membrana mucosa e il muscolo

buccinatore; i loro condotti si aprono di fronte all’ultimo dente molare.

Il palato duro è composto da parti di 4 ossa, due mascellari e due palatine.

Il palato molle, che forma una parete divisoria tra la bocca e la rinofaringe, è

costituito da muscoli collocati a forma di arco. L’apertura nell’arco conduce

dalla bocca all’orofaringe e viene denominata istmo delle fauci. Sospeso sul

punto mediano del bordo posteriore dell’arco si trova un piccolo

prolungamento a forma di cono, l’ugola.

La lingua è una massa solida di muscoli striati ricoperta dalla membrana

mucosa. Ha una radice smussata, un apice e un corpo centrale. La superficie

superiore della lingua è solitamente umida, rosea e ricoperta da rilievi ruvidi

detti papille, che possiedono organi di senso chiamati calici gustativi.

I quattro tipi di papille (circumvallate, fungiformi, foliate e filiformi) sono tutti

collocati ai lati o sulla superficie superiore della lingua.

Le papille circumvallate formano una fila a forma di V rovesciata che si

estende dal solco mediano sulla parte posteriore della lingua denominato foro

cieco. Una sostanza disciolta, per essere gustata, deve entrare in un solco

che circonda le papille, dove viene a contatto con i calici gustativi situati sulla

superficie laterale.

I calici gustativi si trovano anche sui lati delle papille fungiformi, localizzate

principalmente sui lati e sull’apice della lingua.

Le papille foliate sono rilievi a forma di foglia sui margini laterali posteriori

della lingua e possiedono anch’esse i calici gustativi. 34

Le numerose papille filiformi hanno l’aspetto simile a un filo, hanno una

colorazione biancastra e sono distribuite sui 2/3 anteriori della lingua, non

contengono calici gustativi.

Il frenulo linguale è una piega di membrana mucosa disposta sulla linea

mediana della superficie inferiore della lingua che consente di ancorare la

lingua al pavimento della bocca.

Una piega di membrana mucosa chiamata plica flimbrata si estende verso

l’apice della lingua su entrambi i lati del frenulo linguale. Il pavimento della

lingua e la sua superficie inferire sono abbondantemente provvisti di vasi

sanguigni.

I muscoli intriseci della lingua, hanno origine e inserzione nella lingua stessa.

Hanno le fibre orientate in tutte le direzioni, consentendo un’estrema agilità di

movimento. I cambiamenti nella dimensione e nella forma della lingua causati

dalla contrazione dei muscoli intrinseci favoriscono la collocazione del cibo

tra i denti durante la masticazione. Tali movimenti sono necessari anche per

articolare in modo appropriato le sillabe.

I muscoli intrinseci della lingua sono quei muscoli che si inseriscono nella

lingua ma hanno origine in altre strutture, ad esempio l’osso ioide. La

contrazione di questi muscoli è fondamentale durante la deglutizione e

l’articolazione del linguaggio.

Le ghiandole salivari sono collocate all’esterno del canale alimentare e

trasportano i propri secreti esocrini dalle ghiandole al lume del tratto

gastrointestinale attraverso i dotti.

Tre coppie di ghiandole salivari maggiori, le parotidi, le sottomandibolari e le

sottolinguali, secernono una quantità notevole di saliva, mentre le ghiandole

salivari minori (ghiandole buccali) presenti nella mucosa e che rivestono le

guance e la bocca forniscono meno del 5% del volume totale di saliva. La

secrezione delle ghiandole buccali, tuttavia, è importante per l’igiene e il

benessere dei tessuti della bocca.

Le parotidi sono le più grandi tra le ghiandole salivari. Sono situate tra la

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A.A. 2015-2016
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ale.chaos01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Falcieri Elisabetta.