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ARTICOLAZIONI METACARPO-FALANGEE

In generale queste articolazioni si hanno tra i capitelli delle ossa metacarpali e le basi delle prime falangi.

Articolazione del pollice:

Tipo d'articolazione: è considerata un ginglimo angolare.

Superfici articolari:

  • Sul capitello del 1° metacarpale c'è una superficie a forma di troclea.
  • Dal lato delle falangi si hanno superfici ovalari, concave, che sono ampliate da un cercine fibrocartilagineo. Nella fibrocartilagine della 1° articolazione metacarpo-falangea si trovano sempre 2 ossa sesamoidi, che si articolano con i 2 tubercoli articolari palmari del capitello del 1° osso metacarpale.

Articolazione delle altre falangi:

Tipo d'articolazione: sono condiloartrosi.

Superfici articolari:

Sulle facce distali di questi capitelli ci sono superfici convesse, più allungate in senso sagittale. Come accade nell'articolazione del 1° osso anche dal lato di queste falangi si hanno superfici ovalari, concave.

Le articolazioni metacarpo-falangee sono articolazioni sinoviali che collegano le ossa metacarpali alle falangi delle dita. Sono ampliate da un cercine fibrocartilagineo. Qui si possono trovare piccole ossa sesamoidi nei cercini della 2° e della 5° articolazione metacarpo-falangea.

Mezzi di unione:

  1. Capsula articolare: ha uno strato fibroso sottile, dietro, e spesso, ai lati dove formai legamenti collaterali e i legamenti accessori volari.
  2. Legamenti collaterali (radiale e ulnare): sono fasci robusti, che si fissano sulle depressioni laterali dei capitelli e si inseriscono nei tubercoli, che si trovano, lateralmente e anteriormente, sulle basi delle falangi.
  3. Legamenti accessori volari: vanno dalle facce laterali dei capitelli ai margini laterali dei cercini fibrocartilaginei.

Funzione dell'articolazione: queste articolazioni hanno un'ampia libertà di movimento, in particolare per la flessione e l'estensione. Sono più ridotte le capacità di abduzione, adduzione e rotazione. I movimenti di questa articolazione nel pollice sono più limitati.

141ARTICOLAZIONI INTER-FALANGEE Tipo d'articolazione: articola tra loro le falangi, che formano lo scheletro delle dita. Sono tutte ginglimi angolari. Sono 2 nelle ultime 4 dita; nel pollice, dove ci sono 2 falangi, si ha una sola articolazione inter-falangea. Superfici articolari: - Estremità distale: di una falange prossimale. Hanno la forma a troclea, che si estende di più sulla faccia volare, con una gola mediana e 2 salienze laterali. La troclea ha più estensione e perciò la superficie articolare della base delle falangi è ampliata dal labbro fibrocartilagineo, che si stacca dal margine volare. In questo labbro può esserci un piccolo osso sesamoide. - Estremità prossimale o base: di una falange distale. Hanno un rilievo mediano e 2 depressioni laterali. Mezzi d'unione: - Capsula articolare: si ispessisce, ai lati e nel mezzo, per formare i legamenti collaterali. - Legamenti collaterali: si staccano dai lati dell'estremo.

inferiore della falange prossimale e si dirigono in basso per dividersi in 2 fasci:

  • Fascio posteriore: si fissa sulla falange distale.
  • Fascio anteriore: si fissa al labbro fibrocartilagineo volare.

Funzione dell'articolazione: i movimenti consentiti sono di flesso-estensione, più ampi per le giunzioni tra la 1° e la 2° falange che tra la 2° e la 3°.

MUSCOLI DELL'ARTO SUPERIORE

Anche questi si distinguono in estrinseci ed intrinseci.

m.spinoappendicolari

Estrinseci m.toracoappendicolari già visti

Intrinseci che, in direzione prossimo-distale, si distinguono in:

M. della spalla

M. del braccio

M. dell'avambraccio

M. della mano 142

MUSCOLI DELLA SPALLA

Hanno tutti origine nella cintura toracica e si inseriscono nell'omero. Questi sono:

M. deltoide

M. sovraspinato

M. infraspinato

M. piccolo rotondo

M. grande rotondo

M. sottoscapolare

Muscolo deltoide

Si trova sopra la parte laterale dell'articolazione della spalla. E' triangolare e appiattito,

con la base in alto e l'apice in basso. Origine: dal terzo laterale del margine anteriore della clavicola, dall'apice e dal margine laterale dell'acromion, e dal labbro inferiore del margine posteriore della spina della scapola. Inserzione: i suoi fasci, separati da setti fibrosi, vanno in basso per inserirsi, grazie a un robusto tendine, nella tuberosità deltoidea dell'omero. Rapporti con altri muscoli: il m. deltoideo ha: - Faccia superficiale: è in rapporto con il foglietto superficiale della fascia deltoidea. - Faccia profonda: è rivestita dal foglietto profondo della fascia deltoidea e ricopre l'articolazione della spalla. Base: corrisponde all'origine. - Apice: corrisponde al termine. - Margine anteriore: è diviso dal margine superolaterale del grande pettorale da uno spazio triangolare a base superiore TRIANGOLO DELTOIDOPETTORALE. - Margine posteriore: passa sopra i m. infraspinato, piccolo e grande rotondo e ai capi

lungo e laterale del tricipite brachiale.

Innervazione: dal nervo ascellare (C4-C6).

Movimento: abduce il braccio di 90°.

Considerando le sue componenti:

Il fascio anteriore: ha un’azione di flessione, leggera adduzione e intrarotazione.

Il fascio posteriore: ha un’azione di estensione, abduzione ed extrarotazione.

Il fascio medio: massima abduzione sull’omero.

Muscolo sovraspinato

Si trova nella fossa sovraspinata della scapola e ha forma prismatica triangolare.

Origine: dai 2/3 mediali della fossa sovraspinata e dalla fascia omonima.

Inserzione: i fasci si portano lateralmente, passando sotto l’estremità acromiale della clavicola, all’acromion e al legamento coraco-acromiale e si inseriscono nella faccetta superiore della grande tuberosità dell’omero. Il tendine d’inserzione aderisce alla capsula fibrosa dell’articolazione della spalla.

Rapporti con altri muscoli: 143- Faccia superficiale: è ricoperta dalla fascia

con il m. deltoide e il m. teres minor. - La faccia profonda: si mette in rapporto con la capsula dell'articolazione della spalla. Innervazione: dal nervo sovrascapolare (C5). Movimento: contraendosi, ruota esternamente il braccio in sinergismo con il m. deltoide. Inoltre, stabilizza l'articolazione scapolo-omerale.coni m.trapezio e deltoide e con la cute.- La faccia profonda: è in rapporto con la fossa infraspinata e con la capsula dell'articolazione della spalla.Innervazione: dal nervo sovrascapolare (C5-C8).Movimento: ruota all'esterno il braccio e stabilizza l'articolazione scapolo-omerale.Muscolo piccolo rotondoE' allungato, appiattito e corrisponde al margine inferiore del m. infraspinato.Origine: dalla fossa infraspinata, a livello della metà superiore di una striscia ossea che passa vicino al margine ascellare.Inserzione: i fasci si portano in alto e lateralmente e si inseriscono, grazie ad un breve tendine, nella faccetta inferiore della grande tuberosità dell'omero. Anche il suo tendine d'inserzione aderisce alla capsula fibrosa dell'articolazione della spalla.Rapporti con altri muscoli:- Faccia posteriore: è in rapporto con i m. deltoide e grande rotondo.- La faccia anteriore: è in rapporto con il m. sottoscapolare,con il capo lungo del tricipite e con la capsula dell'articolazione della spalla. Innervazione: dal nervo ascellare (C5). Movimento: ruota all'esterno il braccio e ha un'azione stabilizzante sull'articolazione scapolo-omerale. Muscolo grande rotondo Si trova sotto al m. piccolo rotondo; è sempre allungato e appiattito, come il piccolo rotondo. Origine: al di sotto del piccolo rotondo, dalla faccia dorsale dell'angolo inferiore della scapola. Inserzione: in alto e lateralmente nel labbro posteriore e nel fondo del solco bicipitale dell'omero. Rapporti con altri muscoli: La faccia posteriore: è in rapporto con il m. gran dorsale e con il capo lungo del tricipite. La faccia anteriore: è in rapporto con i m. sottoscapolari, coracobrachiale, grande dorsale (che incrocia il m. passandogli sotto). Margine inferiore: insieme al grande dorsale, forma la parete posteriore della cavità ascellare. Il margine superiore: insieme con

L'omero con il margine inferiore del piccolo rotondo, delimita uno spazio triangolare detto il TRIANGOLO DEI MUSCOLI ROTONDI. Questo triangolo è diviso dal capo lungo del tricipite brachiale in:

  • Una parte laterale detta SPAZIO OMERO-TRICIPITALE, che serve per il passaggio dell'arteria circonflessa posteriore dell'omero e il nervo ascellare.
  • Una parte mediale detta SPAZIO OMO-TRICIPITALE, che serve per il passaggio dell'arteria circonflessa della scapola.

Innervazione: dal nervo sottoscapolare inferiore (C5-C7).

Movimento: ha un'azione simile ma meno potente del muscolo grande dorsale. Adduce, estende e intraruota l'omero.

Muscolo sottoscapolare

Si trova nella fossa sottoscapolare; è appiattito e ha contorno triangolare.

Origine: dal fondo della fossa sottoscapolare.

Inserzione: i suoi fasci si dirigono verso l'alto e lateralmente, passando sotto al processo coracoideo, avanti all'articolazione della spalla. Si inseriscono sulla

piccolatuberosità dell'omero. Rapporti con altri muscoli:

La faccia posteriore: appoggia sulla fossa sottoscapolare.

La faccia anteriore: è in rapporto con il m. dentato anteriore e con il fascio vascolo-nervoso dell'ascella. Il tendine d'inserzione aderisce, dietro, alla capsula articolaredell'articolazione della spalla.

Innervazione: dai nervi sottoscapolari (C5-C6).

Movimento: determina l'adduzione e rotazione interna del braccio e stabilizzal'articolazione scapolo-omerale.

BORSE MUCOSE

Sono annesse ai muscoli della spalla e servono per facilitare i movimenti discivolamento dei piani muscolari e dei tendini d'inserzione.

Le diverse caratteristiche dipendono dalle diverse articolazioni e dalle sue necess

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
216 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Giulisano Massimo.