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ARTERIE E VENE
Differenze tra arterie e vene:
1. Le pareti delle arterie sono più spesse rispetto a quelle delle vene. La tonaca media delle arterie contiene un
quantitativo maggiore di fibre muscolari lisce ed elastiche rispetto a quella delle vene. Tali componenti contrattili ed
elastiche offrono resistenza alla pressione generata dalla contrazione del cuore che pompa il sangue in circolo.
2. Quando non sono sottoposte alla pressione del sangue, le pareti arteriose si contraggono; quindi in sezione le arterie
appaiono più piccole rispetto alla vene corrispondenti. Poiché le pareti delle arterie sono più spesse e resistenti,
mantengono in sezione la loro forma circolare; le vene tendono a collassare e in sezione appaiono schiacciate o distorte.
3. Il rivestimento endoteliale di un’arteria non può contrarsi, così che quando un’arteria si contrae, l’endotelio si solleva in
pieghe. Il rivestimento di una vena appare invece privo di tali pieghe.
Capillari
Si distinguono 3 tipi:
1. Continui:
privi di fenestratura, presenti nel
cervello, pelle, muscolo, t.
connettivo, timo, polmoni, ghiandole
esocrine. Si possono osservare
vescicole pinocitotiche. E’ il tipo più
comune, il loro endotelio è un
rivestimento completo con cellule
endoteliali connesse tra loro per
mezzo di giunzioni strette e
desmosomi.
2. Fenestrati:
hanno un endotelio saltuariamente
interrotto da spazi, si trovano nel
rene, intestino e ghiandole
endocrine. Ha fenestrae di 60-80
nm. Permettono gli scambi tra il
sangue ed i tessuti. Hanno una
lamina basale continua.
3. Discontinui/sinusoidi:
hanno un endotelio incompleto e lamina basale più sottile. Hanno un diametro più ampio, rallentano la circolazione.
Fenestrae di 30-40 nm. Manca il diaframma. Si trovano nel fegato, nel midollo osseo e nella milza. Permettono un ampio
scambio di fluidi e grandi soluti, tra i quali proteine in sospensione, fra il sangue e il liquido interstiziale.
Apparato Digerente
Funzioni: Ingestione
Elaborazione meccanica
Digestione
Secrezione di sostanze che facilitano l’assorbimento
Assorbimento delle sostanze nutritive
Escrezione dei rifiuti prodotti e compattazione, con la progressiva disidratazione del materiale non digeribili (feci)
Cavità Orale
La cavità orale è rivestita dalla mucosa orale, costituita da un epitelio pavimentoso stratificato non corneificato. La mucosa delle
guance è supportata e formata da cuscinetti adiposi e da muscoli buccinatori. Anteriormente la mucosa delle guance si continua
con le labbra.
Vestibolo: spazio tra guance, labbra e denti. La gengiva (una cresta di mucosa orale) circonda la base di ogni dente. Il tetto della
cavità orale è formato dal palato (duro e molle), mentre il pavimento è occupato dalla lingua. Dal centro del margine posteriore del
palato molle pende l’ugola, che aiuta a prevenire l’ingresso prematuro di cibo in faringe.
Funzioni:
1. Analisi del cibo
2. Trattamento meccanico del cibo tramite lingua, denti e palato
3. Lubrificazione del bolo tramite il muco e le secrezioni salivari
4. Digestione da parte degli enzimi salivari.
Lingua
La lingua può essere suddivisa in: corpo anteriore e radice posteriore.
Superficie superiore: dorso; contiene proiezioni sottili dette papille. L’epitelio della lingua è umettata da secrezioni di piccole
ghiandole che si estendono nella lamina propria. Queste secrezioni contengono H O, mucine acquose e l’enzima lipasi linguale (da
2
inizio alla scissione dei lipidi, in particolare i trigliceridi). La lingua contiene due diversi gruppi di muscoli, intrinseci ed estrinseci,
tutti sotto il controllo del nevo ipoglosso (XII paio).
Funzioni:
1. Trattamento meccanico e manipolazione del cibo
2. Percezione dei sapori (funzione gustativa) grazie a particolari papille
3. Analisi sensoriale tramite recettori tattili, termici e gustativi.
4. Secrezione di mucine ed enzimi che aiutano la digestione dei grassi.
Ghiandole salivari
- G. Parotide: contenuta nella loggia parotidea, dietro al ramo della mandibola. Tubulo acinosa composta a secrezione
sierosa. Epitelio bacillare nel dotto escretore. Sbocca a livello del secondo molare, produce il 25% della saliva.
Amilasi salivare digestione carboidrati.
- G. Sottomandibolare: secrezione mista a prevalenza sierosa. Posizione sovraioidea in rapporto lateralmente con la
mandibola. Produce il 70% della saliva
- G. Sottolinguale: secrezione quasi completamente mucosa, situata nella sottomucosa del solco sottolinguale. Produce il
restante 5%.
In totale si produce circa 1,5-2 litri di saliva al giorno, gli enzimi che vi troviamo sono: amilasi, IgA, lisozima, defensine.
La saliva lubrifica la bocca, solubilizza il cibo, dissolve sostanze chimiche e ha effetto protettivo contro infezioni batteriche. La
salivazione è sotto il controllo del sistema nervoso autonomo.
Organi cavi
- Tonaca mucosa (lamina propria + epitelio)
- Tonaca sottomucosa (t. areolare)
- T. muscolare (t. muscolare liscio)
- T. sierosa
Peristalsi
1. Contrazione della muscolatura circolare dietro il bolo
2. Contrazione della muscolatura longitudinale davanti al bolo
3. Contrazione della muscolatura circolare: spinge il bolo in avanti.
Segmentazione
I movimenti di segmentazione coinvolgono principalmente lo strato di muscolatura circolare, agitando e rimescolando il contenuto
ma non determinano movimenti in una particolare direzione.
Esofago
Si trova posteriormente alla trachea, lievemente a sinistra rispetto alla linea mediana, prima di aprirsi nello stomaco; attraversa
la parete posteriore del mediastino, per poi entrare in cavità peritoneale attraverso un orifizio del diaframma, lo iatoesofageo.
Inizia a livello della cartilagine cricoidea della laringe e termina anteriormente a T7.
E’ vascolarizzato da:
1. Tronco tireocervicale e arterie carotidi, nel collo.
2. Arterie bronchiali e arterie esofagee nel mediastino
3. Arteria frenica inferiore e arteria gastrica sinistra, nell’addome.
Dopo il sangue passa dai capillari nelle vene: tiroidea inferiore, azygos, vene esofagea e gastrica.
L’innervazione avviene grazie al nervo vago del simpatico attraverso il plesso esofageo.
Nell’esofago l’epitelio di rivestimento è pavimentoso composto; mentre dallo stomaco fino al retto è cilindrico semplice.
Come tutti gli organi cavi, la sua parete è costituita da quattro tonache:
Tonaca mucosa, tela sottomucosa, tonaca muscolare, tonaca avventizia.
Le prime due si sollevano in pieghe consentendo l’ampiamento del lume durante il passaggio di un voluminoso bolo.
La tela sottomucosa, contiene ghiandole esofagee; tubulari semplici ramificate; secernono muco che lubrifica il bolo e protegge la
superficie epiteliale.
L’esofago porta il cibo dalla bocca allo stomaco, ha un epitelio9 squamoso stratificato, non cheratinizzato.
Per il terzo superiore è muscolo scheletrico, per il terzo inferiore è muscolo liscio e per la porzione intermedia è muscolatura
liscia.
Stomaco
Funzioni: Accumulo di cibo ingerito
Trasformazione meccanica
Digestione chimica
Lo stomaco, organo intraperitoneale, ha la forma di una grossa J. Occupa l’ipocondrio sinistro, l’epigastrio e parte delle regioni
ombelicale e lombare sinistra.
Lo stomaco può essere diviso in quattro regioni:
1. CARDIAS: porzione supero-mediale, 3 cm dove l’esofago si continua con lo stomaco. Orifizio cardiale: dove il lume
dell’esofago si apre nel cardias. Ghiandole a secrezione mucosa.
2. FONDO: posta al di sopra della ginzione gastroesofagea; in rapporto con la superficie postero-inferiore del diaframma.
Ghiandole a secrezione mucosa e succhi gastrici.
3. CORPO: tra il fondo e la curvatura della J. Parte più dilatata, dove avviene il rimescolamento del cibo con le secrezioni
gastriche. Ghiandole a secrezione mucosa e succhi gastrici.
4. PIROLO: curvatura della J, diviso in antro e canale pirolico. Cambia forma in seguito ai movimenti di rimescolamento.
Sfintere pilorico muscolare, regola il rilascio del chimo in duodeno. Ghiandole di due tipi: muco ed endocrine; gastrina.
Lo stomaco digerisce il cibo trasformandolo in chimo, è capace dell’assorbimento di sali, acqua, alcool e monosaccaridi.
Struttura
- Tonaca muscolare: muscolo liscio, tre strati che triturano il chimo e lo passano al duodeno
- Sottomucosa: priva di ghiandole, si possono vedere vasi e nervi
- Mucosa: profonda e ghiandolare, poca lamina propria. Produce enzimi acidi per la digestione.
La mucosa dello stomaco, è un epitelio cilindrico semplice costituito da cellule secernenti un muco che protegge l’epitelio dagli
enzimi e dall’acidità del succo gastrico. Funzione di assorbimento nella porzione luminale.
Fossette e ghiandole gastriche
Le fossette sono invaginazioni che uniscono il dotto delle ghiandole all’epitelio dello stomaco. Ciascuna fossetta comunica con
diverse ghiandole gastriche presenti nella lamina propria sottostante.
Le ghiandole gastriche sono tubulari semplici e ramificate, costituite da 4 tipi di cellule secernenti:
1. Cellule mucose del colletto: forma cilindrica, prodotto pre secrezione idrosolubile. Utilizzato per lubrificare il
contenuto gastrico.
Cellule parietali: secernono HCl e fattore intrinseco.
2. HCl: degrada il cibo, uccide i microrganismi, abbassa il pH dello stomaco
Fattore intrinseco: facilita l’assorbimento della B 12
3. Cellule principali: forma cilindrica, secernono pepsinogeno che a contatto con l’HCl si converte in pepsina.
4. Cellule enteroendocrine: tra cui le cellule G che secernono l’ormone gastrina.
Vascolarizzazione
Vene: gastrica e gastroepiploica
Arterie: gastrica sinistra, lienale o splenica, epatica comune
Intestino
Ha una funzione di assorbimento e digestione delle sostanze nutritizie.
E’ diviso in:
- Intestino tenue: a sua volta diviso in duodeno, digiuno e ileo. È un organo cavo lungo 5/6m e con diametro di 2,5/4 cm
- Intestino crasso: organo cavo lungo 170cm con diametro di 7 cm; diviso in: cieco colon e retto.
Intestino tenue
Duodeno: è retroperitoneale tranne per gli untimi 2,5 cm che sono intraperitoneali. E’ lungo 25 cm, ha la forma di una C.
La regolazione gastro-duodenale avviene tramite lo sfintere porilico. E’ un recipiente di mescolamento, riceve secrezioni
digestive da fegato (bile riversata dalla cistifellea; contiene i Sali biliari che hanno la funzione di emulsionare i grassi) e
dal pancreas (enzimi digestivi e una soluzione basica ricca di bicarbonato che neutralizza l’acidità del chimo).
Funzioni: neutralizza l’acidità dello stomaco, riceve il dotto biliare. Contiene le ghiandole di Brunner.
Digiuno: è lungo 2,5 m; qui avviene la digestione chimica e l’assorbimento dei nutrienti. E’ intraperito