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Il sistema arterioso negli embrioni e nei condroitti
Nell'embrione, gli archi aortici sono continui. Tuttavia, se l'embrione è destinato a diventare un vertebrato acquatico con respirazione branchiale, questi capillari devono creare dei letti capillari separati. Sia nei condroitte che negli osteitti, l'arco aortico continuo si capillarizza e si sviluppano due arterie:
- Un'arteria che porta il sangue non ossigenato alle branchie dall'aorta ventrale - ARTERIA AFFERENTE
- Un'arteria che raccoglie il sangue ossigenato dalle branchie - ARTERIA EFFERENTE
Per comprendere il sistema arterioso di un condroitto adulto, è necessario considerare sia la situazione embrionale che l'assetto branchiale dei condroitti. Nei condroitti, l'assetto branchiale è costituito da 4 paia di olobranchie, una pseudobranchia spiracolare e un'emibranchia.
ioidea.L'olobranchia è un setto che ha da un lato e dall'altro lato le lamelle branchiali, un arco aortico, una muscolatura, un nervo... L'emibranchia ioidea è in correlazione con l'arco ioideo e nello spiracolo (fessura faringea molto piccola) è presente una pseudobranchia (a livello di essa il sangue non si va ad ossigenare perché riceve sangue già ossigenato dal resto). Nell'adulto dei condroitti, la parte afferente del primo arco viene persa (sono 5), del primo arco rimane solo la parte efferente che va a formare l'arteria spiracolare che è in connessione con la pseudobranchia, la quale riceve sangue ossigenato che si è ossigenato nel secondo arco aortico. Rimangono gli altri archi aortici (II, III, IV e V) dove abbiamo sempre un'arteria afferente che porterà sangue non ossigenato e una parte efferente che è costituita da un'arteria efferente che però prima di essere un
Vaso impari si ramifica in due vasi che costituiscono due rami: ramo pretrematico e ramo posttrematico cioè ramo anteriore alla fessura faringea e ramo posteriore alla fessura faringea. Questi due rami poi si uniscono a formare l'arteria efferente. Il sangue non ossigenato viene portato alle branchie attraverso le arterie afferenti, il sangue si ossigena a livello dell'emibranchia ioidea e dell'olobranchia, da qui viene raccolto dalle arterie efferenti che portano il sangue all'aorta dorsale che poi lo distribuisce a tutti gli organi. Nella fase adulta si sviluppano arterie carotidi interne ed esterne che portano il sangue verso la testa, in particolare le arterie carotidi interne sono quelle che porteranno il sangue all'encefalo, le carotidi esterne portano il sangue alla parte mandibolare della testa. Le arterie carotidi interne nei condroitti adulti, in cui i vasi sono bilaterali, derivano dai rami dell'aorta dorsale embrionale, le carotidi esterne.
Sono un ramo efferente che deriva dal secondo arco aortico. Il cuore dei condroitti è fornito da un sistema coronario, le arterie coronariche che alimentano la muscolatura del cuore, prendono origine dall'arteria ipobranchiale che si forma dal terzo e dal quarto arco aortico, quest'arteria porta sangue ossigenato che va ad alimentare la parete del cuore inteso come organo e non come pompa del sangue.
SLIDE CONDROITTI:
- La parte ventrale degli archi aortici forma le ARTERIE BRANCHIALI AFFERENTI.
- La parte dorsale degli archi aortici forma ARTERIE PRETREMATICHE e POSTTREMATICHE che portano alle ARTERIE BRANCHIALI EFFERENTI.
- Del I arco aortico resta la parte dorsale che forma l'ARTERIA SPIRACOLARE.
- Le ARTERIE CAROTIDI INTERNE (rami pari dell'aorta dorsale) portano sangue alla testa; le ARTERIE CAROTIDI ESTERNE (ramo efferente del II arco aortico) irrorano la mascella inferiore.
- Le ARTERIE CORONARIE prendono origine dall'arteria commissurale o
SISTEMA ARTERIOSO IN UN OSTEITTO ATTINOPTERIGIO (TELEOSTEI)
- La parte ventrale degli archi aortici forma le ARTERIE BRANCHIALI AFFERENTI.
- La parte dorsale degli archi aortici forma le ARTERIE BRANCHIALI EFFERENTI.
- I e II archi aortici mancano.
- Le ARTERIE CAROTIDI INTERNE derivano dai rami pari dell'aorta dorsale e le ARTERIE CAROTIDI ESTERNE derivano dal terzo arco aortico.
- Le ARTERIE CORONARIE, se presenti, prendono origine dall'arteria commissurale o ipobranchiale.
Nei teleostei l'assetto branchiale è costituito da 4 paia di olobranchie. Nell'adulto dei teleostei il primo e il secondo aortico mancano, rimangono solamente gli altri archi aortici successivi (III, IV, V, VI). In ogni arco aortico si distingue sempre una porzione afferente ed efferente: arteria branchiale afferente e arteria branchiale efferente - tra le due ci sono i letti capillari localizzati a livello delle lamelle branchiali secondarie (sede degli scambi gassosi).
respirazione. Le valvole permettono di indirizzare il flusso sanguigno verso le branchie o verso i polmoni a seconda delle esigenze del pesce. Le arterie carotidi interne e esterne sono responsabili del trasporto del sangue verso la testa e il cervello del pesce. Le arterie coronarie forniscono sangue al cuore dei teleostei. I pesci polmonati dipnoi possono respirare sia attraverso le branchie che attraverso i polmoni. Gli adulti di questi pesci hanno un diverso schema di archi aortici rispetto agli embrioni. Alcuni archi aortici sono capillarizzati e sviluppano le branchie, mentre altri rimangono continui come nell'embrione. Le valvole presenti nel sistema circolatorio dei pesci polmonati dipnoi permettono di regolare il flusso sanguigno verso gli organi respiratori scelti dal pesce.Se il pesce respira per branchie, al cuore arriva sangue non ossigenato dalle diverse parti del corpo. Il sangue arriva negli archi capillarizzati forniti di branchie. Alla base del 3° e 4° arco aortico, le valvole si chiudono non permettendo più l'ingresso del sangue ossigenato, perché se fossero aperte il sangue andrebbe nell'aorta dorsale. Il sangue va alle branchie, si ossigena, viene raccolto dalla parte afferente degli archi aortici capillarizzati e viene portato come sangue ossigenato nell'aorta dorsale per essere distribuito ai vari organi.
Dal 6° arco aortico si differenzia un nuovo vaso chiamato arteria polmonare (sono due vasi): vaso che porta il sangue non ossigenato ai polmoni (per essere ossigenato) quando l'animale respira per polmoni. Alla base di questo vaso c'è un "rubinetto" che, quando l'animale respira per branchie, si chiude: il sangue ossigenato quindi è mandato tutto verso l'aorta dorsale.
Questo tratto che collega il 6° arco aortico con l'aorta dorsale viene chiamato dotto arterioso (il segmento restante del 6° arco aortico). Quando l'animale respira con i polmoni, al cuore arriveranno due tipi di sangue: sangue non ossigenato e sangue ossigenato. Il sangue nei dipnoi è parzialmente diviso, ma non del tutto. Alla parte destra del cuore arriva sangue non ossigenato attraverso il seno venoso. Il sangue non ossigenato deve andare ai polmoni e per far accadere questo i rubinetti degli archiaortici 2 e 5 si chiudono così il sangue va direttamente al 6° arco aortico (perché si sviluppano le arterie polmonari) da qui porta il sangue non ossigenato ai polmoni dove si ossigena; una volta il sangue diventato ossigenato dai polmoni si dirige al cuore attraverso le vene polmonari. Il sangue ossigenato viene immesso nella parte sinistra del cuore e arriva al cono arterioso, va verso la rampa ventrale e da qui prende la strada degli archi aortici continui (3 e 4).4) attraverso i quali viene portato all'aorta dorsale. Durante la respirazione branchiale all'aorta dorsale gli arriva il sangue ossigenato a livello delle branchie: saranno gli archi aortici capillarizzati (2,5,6)
TETRAPODI ADULTI
Nell'adulto di tutti i tetrapodi delle 6 paia di archi aortici ne rimangono 3 paia di archi aortici (il III, il IV e il VI). Eccezione: negli urodeli rimane anche il V.
Il terzo paio di archi aortici viene chiamato nell'adulto arco carotideo
Il quarto paio di archi aortici viene chiamato nell'adulto: arco sistemico
Il sesto paio di archi aortici viene chiamato nell'adulto: arco polmonare
ANFIBI ANURI ADULTI
Negli adulti degli anfibi anuri l'aorta ventrale si divide in due tronchi arteriosi ognuno con tre uscite: arco carotideo, sistemico e polmonare.
Il dotto carotideo è andato perduto, per cui il sangue ossigenato che entra nell'ARCO CAROTIDEO (III arco) viene inviato esclusivamente alla testa. Dagli
archi carotidei siformeranno le rispettive carotidi interne ed esterne
Il IV arco aortico (ARCO SISTEMICO) di ciascun lato è l'unico a restare collegato con l'aortadorsale per distribuire il sangue al resto del corpo. Gli archi sistemici formeranno l'aortadorsale (vaso sistemico che distribuisce sangue agli organi).
Il V arco aortico è andato perduto.
Il VI arco (ARCO POLMONARE) si differenzia a nell'ARTERIA PULMOCUTANEA che si biforca in arteria polmonare e arteria cutanea magna. (porta sangue non ossigenato ai polmoni)
Il dotto arterioso scompare. Quindi l'arco polmonare e l'arco carotideo non sono più collegati all'aorta dorsale. Solo gli archi sistematici sono collegati all'aorta.
Le ARTERIE CORONARIE derivano dall'arco carotideo.
RETTILINon essendoci più il cono arterioso le uscite del sangue partono direttamente dal o dai ventricoli.
Gli archi aortici (IV e VI) quindi emergono
direttamente dalle porzioni ventricolari del cuore: un arco polmonare e due indipendenti archi sistemici di destra e di sinistra. Il III arco (ARCO CAROTIDEO) non parte direttamente dal cuore ma contribuisce a formare le ARTERIE CAROTIDI che portano sangue alla testa ed è correlato solo all'arco aortico destro. Il IV arco forma gli ARCHI AORTICI DESTRO e SINISTRO che portano il sangue al resto del corpo. Il V arco è andato perduto. Il VI arco è parte delle ARTERIE POLMONARI. Le ARTERIE CORONARIE derivano dall'arco sistemico destro. UCCELLI Gli archi aortici emergono direttamente dai ventricoli del cuore: un ARCO POLMONARE (VI arco) impiantato sul ventricolo destro e un arco sistemico (IV arco) impiantato sul ventricolo sinistro. Le ARTERIE CAROTIDI si sviluppano dal III arco embrionale. L'arco sistemico sinistro scompare; permane l'ARCO AORTICO DESTRO o AORTA (IV arco). Il dotto carotideo e il dotto arterioso sono andatiperduti. Le ARTERIE CORONARIE (nutriscono il cuore come organo portando sangue ossigenato, s