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Midollo osseo

Importante nei mammiferi, meno importante negli altri vertebrati che può essere la milza. Quello rosso fa ematopoiesi. In altri vertebrati ci sono altri organi.

Borsa di Fabrizio

Presente solo negli uccelli, è una tasca a livello della cloaca che svolge funzioni simili al timo.

Milza

Funzione importante in tutti i vertebrati dal punto di vista embrionale, solo nei mammiferi non mantiene questa funzione nell'adulto. Funzione di riserva in tutti i vertebrati e coinvolta nella distruzione degli eritrociti ed agenti infettivi, funzioni svolte dai macrofagi. Nei pesci ed anfibi la polpa che prevale è quella rossa, nei tetrapodi più evoluti prevale la polpa bianca.

Polpa rossa, ricca di vasi venosi e numero elevato di eritrociti morti che fuoriescono dal torrente circolatorio. Polpa bianca, ricca di vasi arteriosi e numero elevato di linfociti. Nel corso dell'evoluzione si riduce la polpa rossa per aumentare quella bianca.

Linfonodi

Sono caratteristici dei mammiferi.

Alcuni anuri, coccodrilli e uccelli acquatici possono presentare dei noduli linfatici che però non sono paragonabili ai linfonodi dei mammiferi. Luogo di produzione dei linfociti oltre che di incontro tra gli antigeni e i linfociti. Dall'esterno verso l'interno c'è regione corticale (ricca di linfociti e con centri germinativi che si originano quando i linfociti là vengono attivati ed iniziano a proliferare) e midollare. Tessuto connettivo capsulare all'esterno, ha più vasi afferenti che hanno lo scopo di portare la linfa mentre hanno un solo vaso efferente. Vasi che formano apparato circolatorio. Divisi in base al diametro e funzione: arterie, che portano il sangue in senso centrifugo dal cuore ai tessuti, le vene, che riportano il sangue in senso centripeto dai tessuti al cuore e i capillari, che si interpongono tra arterie e vene e attraverso cui si realizzano gli scambi tra il sangue e i tessuti. Capillari, vasi con diametro molto piccolo, a

Livello di questi avvengono gli scambi tra il sangue e i tessuti. Possono essere arteriosi e venosi. C'è un arteriache si ramifica in capillari arteriosi che continuando diventano venosi. La loro parete è estremamente sottile delimitata da endotelio che è un tessuto epiteliale, epitelio monostratificato pavimentoso senza specializzazioni. In corrispondenza del nucleo delle cellule endoteliali si vede un rigonfiamento perché lo spessore di queste cellule è minore di quello del nucleo. I periciti sono cellule che avvolgono i capillari e hanno attività contrattile importante per regolare il calibro del capillare, contraendosi diminuisce la quantità di sangue che passa. In base alla continuità del tessuto endoteliale questi si dividono in: capillari continui (quando le cellule sono legate tra loro grazie a giunzioni occludenti, importanti perché lo scambio tra sangue e tessuto circostante avviene solo attraverso queste cellule endoteliali.

Lo scambio avviene grazie ad un meccanismo che prende il nome di pinocitosi: formazione di vescicole all'interno della cellula che migrano. Questi capillari si trovano in tessuti che hanno bisogno di molti scambi di sangue.

Capillari fenestrati hanno parete delimitata da cellule endoteliali che presentano fenestrature che regolano scambio tra sangue e distretti anatomici. Le fenestrature sono chiuse da diaframmi. Sono presenti dove c'è bisogno che lo scambio con il sangue sia veloce, ad esempio a livello del glomerulo renale, a livello della mucosa intestinale (organi endocrini, mucose). Passaggio di piccole molecole e proteine (es. ormoni).

Capillari sinuosoidi, cellule endoteliali fenestrate e l'endotelio presenta discontinuità, aperture molto grandi che consentono a questi vasi di fare scambio non solo di sangue ma anche scambio di cellule come alcuni globuli bianchi, soluti e proteine. Questi si trovano nel midollo osseo perché qua vengono formate le cellule.

del sangue e a livello della milza, i globuli rossi per poter uscire devono attraversare vasi per poi essere metabolizzati dai macrofagi. Si trovano anche nel fegato. I capillari sono importanti per gli scambi che avvengono a livello di quelli arteriosi che dipende dalla differenza di pressione idrostatica e pressione oncotica (pressione data dalla presenza di proteine all'interno del sangue) fra il capillare e lo spazio interstiziale, così le sostanze possono passare dal sangue ai tessuti. Nei capillari venosi invece è possibile che l'acqua e altre sostanze vengano riassorbite. I capillari arteriosi presentano una pressione alta, mentre quelli venosi una pressione bassa. Parte del liquido che viene rilasciato non viene riassorbito direttamente dal sistema venoso, ma da quello linfatico che sono una serie di vasi a fondo cieco perché non hanno una comunicazione coi vasi arteriosi. Arteriole e venule: vasi di calibro maggiore dei precedenti, abbastanza complessi da.

non permettere gli scambi con i tessuti.

Arterie: vasi di grande calibro che portano il sangue dal cuore ai distretti periferici. Nei vertebrati con doppia circolazione completa (uccelli e mammiferi) nelle arterie del circolo sistemico il sangue è saturo di O2 e in quelle del circolo polmonare invece è deossigenato.

A livello delle arterie troviamo 3 pareti che prendono il nome di: dall'interno alla parte esterna, (sono le cellule endoteliali, endotelio e lamina basale mediaco, è la più vicina al lume), (formata da connettivo denso e tessuto muscolare dove posso trovare fibre elastiche nelle arterie) e avventizia (formata da connettivo denso che contiene fibre elastiche, all'interno si trovano vasi lungo la parete dell'arteria, importanti perché le cellule vengono nutrite da questi vasi).

Arterie di tipo elastico sono quelle di grosso calibro e hanno elasticità molto importante.

Perché converte il flusso del sangue del cuore che è un flusso alternato cioè fase sistole di contrazione e fase diastole in cui il cuore si rilassa. Portano il sangue dal cuore alla circolazione.

Arterie muscolari sono quelle di medio calibro e si trovano alla periferia e sono importanti perché sono in grado di controllare la quantità di sangue tramite la contrazione di questa muscolatura. Portano il sangue dal cuore agli organi.

Vene: vasi di grande calibro, con direzione centripeta (dal circolo periferico al cuore). Nella parete la muscolatura e la componente elastica sono meno rappresentate o assenti. Tonaca intima, media e avventizia.

Vene, Dal punto di vista anatomico la differenza è che il sangue ha pressione minore rispetto a quello delle arterie, infatti le vene hanno uno spessore inferiore (a volte non si riesce a riconoscere la avventizia).

Vene di ricezione, più grossi che hanno funzione di riserva di sangue;

Vene di propulsione che hanno

Lo scopo delle arterie è portare il sangue dal tessuto al cuore, prevalentemente muscolari e provviste di valvole semilunari. Sono caratterizzate dalla presenza di fibre muscolari lisce e di lembi che sono valvole, sono sollevamenti della tonaca intima. Si trovano sulla parete del vaso in direzione del flusso. Quando c'è un reflusso queste valvole si portano al centro ed impediscono che il liquido torni indietro. Ci sono anche nei vasi linfatici. La parete dei vasi linfatici è molto sottile, così tanto che non sempre è facile riconoscere un vaso linfatico, per poterli osservare si mette un colorante fisiologico all'interno e si possono espandere insacche delle pareti. Non hanno connessioni con le arterie, quindi hanno origine dai tessuti da un fondo cieco. Il sistema arterioso (evoluzione degli archi aortici è importante perché l'anatomia degli organismi è dinamica e cambia in funzione di un'esigenza di tipo funzionale).

SVILUPPO–EMBRIONALE DEGLI ARCHI AORTICI (compare primo, secondo e terzo arco aortico, quando compare il terzo il primo e il secondo vanno in degenerazione, poi compare il quarto, in alcuni mammiferi anche il quinto. Poi c'è il sesto che rispecchia la situazione che troviamo nei dipnoi cioè che dà origine alla vena polmonare con quella dorsale, solo prima della nascita il dotto di Botallo viene riassorbito) [disegno quaderno]

Sistema degli archi aortici nell'animale primitivo: nei tetrapodi le branchie sono scomparse ma gli archi branchiali si sviluppano. Nell'anfiosso ugualmente nell'embrione. per l'alimentazione (infatti no rete di capillari), presenta aorta dorsale e ventrale, messe in comunicazione dagli archi aortici. No cuore, contrazione grazie all'aorta ventrale in grado di contrarsi. Si originano due vasi pari (uno va a sx e uno a dx) per ogni fessura branchiale.

Nei ciclostomi (agnati) archi interrotti da una serie di

capillari in corrispondenza delle 7 fessure branchiali (quindi 7 archi aortici) originati da un'aorta ventrale che raccoglie il sangue proveniente dal cuore. I capillari confluiscono dorsalmente in altre vasi arteriosi che trasportano il sangue ai vari tessuti del tronco e della testa. Dalla aorta ventrale parte un’arteria branchiale afferente (sangue non ossigenato che va al livello delle fessure branchiali, dove si ossigena) e dall’aorta dorsale parte una efferente. L’aorta dorsale in direzione rostrale si biforca a dare origine alla carotide interna che irrora il capo. A livello del III arco aortico c’è biforcazione e si forma la carotide esterna. Nella parte caudale del vaso ventrale è presente un bulbo arterioso. Nei condroitti ci sono 7/8 coppie di archi, mentre in altri condroitti sono 6 coppie. La prima coppia perde la porzione afferente e diventa lo spiracolo (= pseudobranchia che riceve il sangue ossigenato dalla porzione efferente del II).arano le arterie polmonari che portano sangue deossigenato ai polmoni. Dalle radici dell'aorta dorsale si formano le carotidi interne che irrorano l'encefalo. La carotide esterna, che parte dal secondo arco, irrora la mandibola. Dalle porzioni efferenti del terzo e quarto arco aortico si sviluppa l'arteria ipobranchiale che porta sangue ossigenato al cuore costituendo le arterie coronarie. Nei pesci ossei scompare la prima e la seconda coppia di archi branchiali, il terzo e il quinto si capillarizzano nelle quattro branchie funzionanti. La derivazione e il destino delle carotidi sono uguali a quelli dei condroitti. Lo spiracolo permane. Nei dipnoi (pesci polmonati) hanno una circolazione doppia incompleta. Il quinto e il sesto arco sono connessi con la metà dorsale del cono arterioso e si capillarizzano nel tessuto branchiale. Dal sesto arco si dip
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A.A. 2019-2020
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SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bcaimi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia comparata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Papait Roberto.