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SCHELETRO APPENDICOLARE

ARTO SUPERIORE

L'estremità è costituita dalle

ossa del cingolo scapolare,

dalla parte superiore del

braccio, dalla parte inferiore

del braccio, dal polso e dalla

mano. Due ossa, la

clavicola e la scapola,

compongono il cingolo

scapolare. Questo cingolo

forma un'articolazione

ossea con il tronco:

l'articolazione

sternoclavicolare tra stervo

e clavicola. La clavicola si

articola con la scapola, la

quale a sua volta si

congiunge alle coste tramite

muscoli e tendini.

Tutti i movimenti della spalla

coinvolgono l'articolazione

sternoclavicolare.

L'omero come altre ossa

lunghe è costituito da una

porzione allungata, o diafisi,

e due porzioni terminali, o epifisi. L'epifisi prossimale presenta alcune strutture

caratteristiche: la testa, il collo anatomico,

il tubercolo maggiore e minore, il solco

bicipitale e il collo chirurgico.

A livello della diafisi si trovano la

tuberosità deltoidea e il solco radiale.

L'epifisi distale ha quattro poiezioni (gli

epicondili laterale e mediale, il condilo e la

troclea) e tre depressioni (la fossa

oleocranica, la fossa coronoidea e la

fossa radiale).

L'omero si articola in sede prossimale con

la scapola e distalmente con radio e ulna.

Due sono le ossa che formano lo scheletro dell'avambraccio: il radio, dal lato del pollice, e

l'ulna, dal lato del mignolo. A livello dell'estremità prossimale dell'ulna il processo

oleocranico si proietta posteriormente, mentre il processo coronoedeo anteriormente. Vi

sono anche due depressioni: l'incisura semilunare sulla superifcie anteriore e l'incisura

radiale su quella laterale. L'estremità distale ha due proiezioni: una testa arrotondata e un

aguzzo processo stiloideo.

L'ulna si articola prossimalmente con l'omero e il

radio distalmente, oltre al radio, si articola tramite un

disco fibrocartilagineo con le ossa del carpo.

Il radio ha tre proiezioni: due a livello della sua

estremità prossinale, la testa e la tuberosità radiale,

e una alivello della sua estremità distale, il processo

stiloideo. Vi sono due articolazione prossimali: una

con il condilo omerale e l'altra con l'incissura radiale

dell'ulna. Le tre articolaizone distali sono quelle con

lo scafoide e l'osso semilunare del carpo e con la

testa dell'ulna.

Le 8 ossa carpali formano ciò che molti pensano sia

la parte superiore della mano, ma che in realtà,

anatomicamente arlando, è il polso. Solo una di

queste ossa è evidente dall'esterno, il pisiforme, che

si proietta anteriormente dal lato del dito mignolo

come una piccola escrescienza rotondeggiante.

Alcuni legamenti collgano in maniera molto stretta le

ossa del carpo in due file di quattro ossa ciascuna, la fila prossimale, dal mignolo al

pollice, pisiforme, piramidale, semilunare e scafoide, e la fila distale, uncinato, capitato,

priramidale e trapezio. Le articolazione tra le ossa del carpo e il radio permettono o

movimenti del polso e della mano.

Delle 5 ossa metacarpali che formano la struttura della mano, l'osso metacarpale del

pollice rappresenta l'articolaizone con maggiore libertà di movimento. Questa articolazione

permette anche movimenti tra il primo osso metacarpale e il trapezio. Le teste delle ossa

metacarpali si articolazno con le falangi.

ARTO INFERIORE

L'arto inferiore è costituito dalle ossa dell'anca, della coscia, della gamba, della caviglia e

del piede. Legamenti molto resistenti tengono insieme ogni osso coxale al sacro

posteriormente e l'una all'altro anteriormente a formare il cingolo pelvicolo. Il cingolo

pelvico funge da stabile base circolare che supporta il tronco e dà attacco agli arti inferiori.

La pelvi può essere divisa in due parti da un piano immaginario. Il bordo di questo piano è

chiamato stretto pelvico superiore. La struttura posta al di sopra di questo stretto,

denominata grande pelvi o falsa pelvi, è delimitata sul davanti da muscoli e dietro e ai lati

da ossa. La struttura al di sotto di questo stretto, la piccola pelvi o pelvi vera, è limitata

inferiormente da un altro piano immaginario il cui contorno è chiamato stretto pelvico

inferiore. È proprio nello stretto pelvico inferiore che sono accolti l'ultimo tratto dell'intestino

e gli orgnai riproduttivi femminili.

La sinfisi pubica, articolazione anteriore tra le due ossa coxali, permette l'ampliamento

dello stretto pelvico inferiore per consentire alla testa del neonato di passare attraverso il

canale del parto.

L'osso dela coscia, o femore, si

caratterizza per essere l'osso più

lungo e pesante del corpo. Molte

sono le proiezioni a livello di ogni

epifisi: a livello prossimale la testa e i

due trocanteri, grande e piccolo,

mentre in sede distale i condili,

mediale e laterale, e il tubercolo del

muscolo grande adduttore.

L'osso sesamoide pià grande del

corpo e costante in ogni individuo è

la rotula, o patella, localizzata

all'interno del tendine del quadricipite

femorale. Anche se alcuni individui

hanno ossa sesamoidi nei tendini di

altri muscoli, per la loro incostanza

queste sono solitamente incluse nel

numero totale.La tibia è il più grande

e resistente delle due ossa della

gamba, posto medialmente e

superiormente. La fibula è più piccola

ed è posta lateralmente e più in

profondità.

La sua estremità prossimale si rticola con il condilo laterale della tibia. L'estremità

prossimale della tibia, a sua volta, si articola con il femore a formare l'articolazione del

ginocchio. Distalmente, la tibia si articola con la fibula e anche con il talo. Quest'ultimo

trova posto in un incavo situato al di sotto dell'estremità distale di tibia e compreso tra i

due malleoli mediale e laterale.

La struttura del piede è simile a quella della

mano, con alcune differenze che lo

rendono adatto a sopportare il peso del

corpo.

Le ossa del piede sono tenute insieme in

un modo da formare archi elastici

longitudinalmente e trasversalmente.

Questo tipo di organizzazione è

strutturalmente solido, in quanto gli archi

forniscono più resistenza al carico di

qualunque altro tipo di costruzione.

L'arco longitudinale del piede possiede una

porzione interna e una porzione esterna.

Entrambe sono costituite dalle ossa tarsali

e metatarsali. Nello specifico, alcune ossa del tarso (calcagno, astragalo, scafoide e

cuneiforme) e le prime tre ossa metatarsali ( iniziando dal primdo dito) formando l'arco

longitudinale mediale. Il calcagno e il cuboide, insieme al quarto e al quinto metatarso,

costituiscono l'arco longitudinale laterale. L'arco trasverso del piede risulta formato dalla

fila distale delle ossa tarsali e delle 5 metatarsali.

ARTICOLAZIONI

CLASSIFICAZIONE DELLE ARTICOLAIZONI

Le articolazioni posso essere classificate in tre categorie principali in base a criteri

strutturali o funzionali. Secondo la classificazione strutturale, le articolazioni vengono

denominate a seconda del tipo di tessuto connettivo che unisce le ossa tra di loro o per la

presenza di una capsula articolare ripiena di liquido. Invece la classificazione funzionale

divide le articolaizoni in tre classi, in base all'ampiezza dei movimenti che permettono:

sinartrosi;

• anfiartrosi;

• diartrosi.

ARTICOLAZIONI FIBROSE

Le superfici articolari delle ossa che formano le articolaizoni fibrose sono strettamente

adese. Anche se la maggior parte di queste articolazioni è fissa, il tipo e la qualità di

tessuto connettivo associato possono permettere movimenti limitati. Le articolazioni

fibrose comprendono tre sottotipi:

SINDESMOSI, articolazioni in cui due ossa sono connesse da membrane fibrose.

• Esempio, la membrana interossea, posta nell'avambraccio tra radio e ulna che,

anche se limitato, permette qualche movimento grazie alla caratteristica flessibilità

dei legamenti.

SUTURE, si trovano nel cranio. In molte suture, proiezioni dentiformi aggettano

• dalle ossaadiacenti e si intersecano a vicenda con un cottile strato di tessuto fibroso

interposto. Le suture si ossificano nell'età adulta e formano linee di fusione

estremamente resistenti tra le ossa craniche coinvolte.

GONFOSI, sono articolazioni uniche, presenti tra la radice dei denti e il proprio

• processo alveolare. Tessuto costituito da piccoli legamenti che prendono il nome di

legamneti paradontali.

ARTICOLAZIONI CARTILAGINEE

Le ossa si articolazno a dormare le articolazioni cartilaginee sono unite insieme da

cartilagine sia ialina che fibrosa. Le articolazioni caratterizzate dalla presenza di cartilagine

ialina tra i capi ossei sono dette sincondrosi e quelle unite da cartilagine fibrosa sono

chiamate sinfisi. Le articolazioni cartilaginee permettono movimenti molto limitati.

SINCONDROSI, sono caratterizzate dalla presenza di cartilagine ialina tra i capi

• ossei articolari. Esempi di sincondrosi sono l'articolazione tra lo sfenoide e l'osso

occipitale, oppure l'articolazione tra le coste e lo sterno (sincondrosi

sternocostale).Il miglior esempio di sincondrosi è l'articolaizone presente durante la

crescita tra le epifisi di un osso lungo e la sua diafisi. Il disco epifisiario tra epifisi e

diafisi di un osso lungo è una sincondrosi temporanea che normalmente non è

dotata di un movimento. Il disco di cartilagine ialina è totalmente sostituite da osso

con la maturità ossea.

SINFISI, articolaizone caratterizzara da un territorio di cartilagine fibrosa posta tra

• due ossa. I duri dischi fibrocartilaginei in queste articolazioni possono permettere

solo movimenti molto limitati.

Gran parte delle sinfisi è localizzato lungo l'asse saggittale mediano, come ad

esempio la sinfisi pubica o l'articolaizone tra i corpi vertebrali di vertebre adiacenti. Il

disco intervertebrale in queste ultime articolaizoni è composto da fibrocartilagine

resistente ed elastica, con la funzione di assorbire pressioni, olyre a permettere

movimenti limitati. Le vertebre si articolano tra loro anche per mezzo di processi

articolari che però costituiscono articolaizoni sinoviali.

ARTICOLAZIONI SINOVIALI

Le articolazioni sinoviali sono articolazioni mobili e sono più numerose e anatomicamente

più complesse. La maggior parte delle articolazioni tra le ossa nello sheletro è

rappresentata da articolaizoni sinoviali.

Queste articolazioni si compongono di:

CAPSULA ARTICOLARE, forma un rivestimento completo intorno alle estre

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Publisher
A.A. 2014-2015
16 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marcimanu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Falcieri Elisabetta.