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Analisi Settoriale e Gestione Competitiva - l'impresa e la complessità ambientale Pag. 1
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I sistemi non lineari e la complessità

I sistemi non lineari possono avvicinarsi a modelli comportamentali prevedibili, preservando la loro nonlinearità. Si perviene così ad un livello intermedio tra ordine e caos in cui emergono forme di regolazione che caratterizzano la complessità. Questa proprietà si manifesta nei sistemi viventi i quali possono modificarsi in virtù dei cambiamenti di contesto al fine di raggiungere gli obiettivi. Questo accade anche nei sistemi lineari i quali sono in grado di autoregolarsi in presenza di eventi già previsti, in base ai quali adottano soluzioni preordinate dall'esterno. Quando i fenomeni sono imprevedibili, nel sistema non lineare emerge l'autoreferenzialità che consente di adottare idonei "aggiustamenti" della propria condizione tramite l'auto-organizzazione. Il "caso", così, può condurre all'eliminazione dell'intero o di una parte inefficace del sistema.

3. Causa, caso,

caosLa causa, per determinare l'effetto, richiede l'esistenza di un processo realizzato in una struttura. Essa può generare un effetto sempre uguale ovvero differente. La prima situazione si manifesta nei sistemi "senzamemoria", ovvero quelle entità che non si modificano in seguito all'attivazione di un processo. La seconda si attua in sistemi "con memoria", con cui si definiscono le strutture che subiscono variazioni di stato generale dall'input precedente e da feedback esterni. Il primo tipo è riferibile a realtà semplice di tipo deterministico, mentre il secondo riguarda i sistemi complessi nei quali collegata alla nozione di causa, vi è quella di caso. "Un evento accade per caso se non è possibile individuarne la causa; se i fattori che influiscono sulla produzione dell'evento sono numerosi ed articolati, l'evento può ritenersi prodotto casualmente. Tra causa e caso vi

è un legame di feedbackconcettuale in quanto se il caso deriva dall’ignoranza delle cause, anche la causa deriva dall’ignoranza deglialtri fattori che possono influire sull’effetto”.La non conoscenza diventa elemento condizionante lo sviluppo o la stessa sopravvivenza del sistema, ciò inquanto la non comprensione delle cause può tradursi in difficoltà di previsione. L’adozione di un approcciosistemico consente di analizzare contestualmente più fenomeni cercando di individuare i legami che licollegano.Il processo decisorio necessita della conoscenza degli input e degli effetti che conseguono alla decisione. Lacomplessità di una decisione dipende dal livello di consapevolezza posseduto dall’organo decisore. Inqualsiasi decisione, oltre alle informazioni sugli eventi, incide quasi sempre il caso che potrà condizionare irisultati della decisione.La complessità potrebbe definirsi come un fenomeno

importanza.

Non catalogabile nei valori normali, poiché si concretizza in sistemi con memoria che interagiscono con numerosi elementi in maniera non lineare. Ulteriori approfondimenti sui sistemi dinamici non lineari condussero allo sviluppo della teoria del caos secondo cui lievi modifiche dello stato iniziale di questi sistemi determinano profonde variazioni della loro condizione finale. Le lievi modifiche iniziali possono determinare il cambiamento del sistema portandolo da lineare a non lineare, quindi caotico.

Non per tutte le tipologie di sistemi non lineari diventa fondamentale la conoscenza del loro stato iniziale e degli eventi, in quanto non è possibile sapere il margine di errore della previsione effettuata. La teoria del caos insegna come per l'analisi dei sistemi dinamici non lineari sia necessario adottare un approccio sistemico che consideri tutte o la maggior parte delle variabili esterne ad esse che, pur apparendo irrilevanti, possono nascondere effetti di particolare importanza.

rilevanza con conseguenze imprevedibili. La complessità si presenta come un'area di confine tra ordine e disordine in cui non possono applicarsi le norme dell'approccio riduzionista, ma si rendono necessari un nuovo criterio scientifico, una nuova metodologia per analizzarla ed una nuova scienza quantitativa. Poiché i sistemi non lineari sono sensibili al loro stato iniziale, essi non hanno attrattori rappresentati da punti fissi ma hanno un attrattore strano ovvero un insieme dove si raccolgono diversi punti generati dal sistema la cui traiettoria non è pienamente prevedibile. La forma di questi attrattori è particolare e di difficile rappresentazione, infatti sono definiti frattali ovvero entità geometriche non appartenenti né a linee né a tradizionali superfici pur essendo molto vicine ad entrambe. La conoscenza esatta dello stato iniziale del sistema risulta, quindi, fondamentale per la previsione del suo stato futuro. La scopertadell’esistenza di processi strutturalmente instabili ha comportato la constatazione che il sistema caotico può sopravvivere, anche in condizioni di non equilibrio, grazie alla capacità di alimentarsi dalle perturbazioni provenienti dall’esterno. Gli eventi perturbanti vengono, così, considerati come fenomeni potenzialmente critici per la sopravvivenza, ma come stimolanti per lo sviluppo ed il miglioramento della performance. 4. L’approccio sistemico - La complessità può essere analizzata qualora si disponga di un adeguato bagaglio conoscitivo - Pur in presenza di ampia e profonda conoscenza, non si potrà pervenire ad un’esaustiva comprensione dei fenomeni complessi - La previsione del futuro assetto del sistema complesso non potrà mai essere esatta Lo studio della complessità consente l’analisi di un insieme di fenomeni che interferiscono tra loro, generando spesso forme sistemiche auto-organizzate le quali si

comportano in maniera difforme e nonregolare. La complessità è una caratteristica di un ambiente e dei sistemi che lo compongono. L'approccio sistemico appare come il metodo più consono per cercare di prevedere l'evoluzione di un contesto o di un sistema complesso.

Un sistema dinamico non lineare (ovvero caotico), pur manifestandosi in ambiti differenti, mantiene inalterate alcune caratteristiche come:

  • difficoltà di rappresentazione
  • dipendenza dall'ambiente in cui è inserito
  • sensibilità al suo stato iniziale

Questi sistemi appaiono come allocati in posizione mediana tra due estremi: i sistemi lineari, basati sul meccanismo "causa-effetto", e quelli random che rappresentano la mancanza di correlazione tra gli eventi che li caratterizzano. Gli studi sulla complessità consentono di individuare leggi generali di funzionamento dei sistemi. Questi studi, denominati system dinamics, hanno consentito di verificare come

alla superficie dei fenomeni, ma bisogna approfondire la comprensione delle dinamiche che li governano. L'approccio sistemico permette di considerare l'interazione tra le diverse variabili e di analizzare le relazioni che si creano tra di esse. Questo approccio è particolarmente utile nell'ambito economico, dove i sistemi sono spesso complessi e influenzati da molteplici fattori. L'analisi system dynamics si pone come un metodo intermedio tra l'approccio quantitativo e quello orientato alla verifica dei sistemi complessi. Per comprendere appieno la complessità dei fenomeni, è necessario adottare un approccio sistemico che consideri le interconnessioni tra gli eventi, non limitandosi al semplice rapporto causa-effetto. Inoltre, è importante cercare le relazioni organizzative tra i diversi fenomeni e i sistemi. Solo così si potrà andare oltre la superficie e approfondire la comprensione delle dinamiche che regolano i sistemi complessi.

alla semplice osservazione, ma bisogna cercare la comprensione per delineare il funzionamento dei vari sistemi presenti. La conoscenza e la comprensione dei fenomeni agevolano il processo decisionale, poiché consentono all'organo di governo di scegliere il percorso meno difficoltoso, ovvero quello in cui è meno probabile che si verifichino fenomeni improvvisi capaci di prevedere rischi e possibili perdite per l'impresa.

L'approccio sistemico, a differenza dei tradizionali modelli di analisi scientifica, prevede di individuare e poi valutare un fenomeno non già come un evento soggetto a prestabilite leggi, ma di considerarlo come l'effetto o la causa di funzionamento di un particolare sistema del quale occorrerà comprendere il funzionamento e le relazioni che attiva.

Un ulteriore elemento fondamentale per l'analisi fenomenica è rappresentato dalla ricerca dei feedback che permettono al sistema un'autoregolazione utile a

correggere eventuali errori nei processi. Nei sistemi non banali il feedback non può essere stabilito a priori poiché i processi al suo interno sono dotati di auto-organizzazione grazie alla quale il sistema è in grado di modificarsi in relazione ai cambiamenti richiesti dall'ambiente cui riferisce.

5. Complessità e gestione d'impresa

Lo studio della complessità è utile poiché consente di considerare l'impresa non come un sistema deterministico, ma bisogna intenderla come un sistema complesso in cui casualità e causalità si intrecciano inevitabilmente. Dalla complessità discende anche l'importanza della prospettiva relazionale che consente di studiare i comportamenti dei vari attori, quindi, di comprendere le loro aspettative, cercando di ritrovare un'adeguata sintonia.

La capacità del sistema impresa di ritrovare rapidamente l'equilibrio perduto per effetto di fenomeni esterni o

interni ad esso, discende dai meccanismi regolatori della struttura sistemica che possono risalire allo "schema organizzativo". L'organizzazione deriva dalle relazioni tra le varie componenti del sistema e il termine struttura si intende la rappresentazione "concreta" dell'insieme di componenti e relazioni che si presentano in un particolare ambiente. Mentre l'organizzazione per poter funzionare deve restare "chiusa", la struttura deve dialogare con l'esterno e deve essere aperta. Questa apertura non può essere totale, ma parziale. L'impresa dovrebbe ricercare di preservare la propria integrità dalle perturbazioni ambientali e dovrebbe controllare l'ambiente cercando di prevenire ulteriori negative evoluzioni. L'impresa può operare facendo uso di processi di delega ai suoi diversi sub-sistemi orientati verso il consolidamento dell'intera entità. Si assiste ad una ricerca di

flessibilità dettata dalla necessità di adeguamento strutturale al proprio ambiente di riferimento. Questo adeguamento discende dalla capacità di relazione intersistemica. Il manag

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
5 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lella192004 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi Settoriale e Gestione Competitiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Maizza Amedeo.