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Integrali Multipli
Il problema dell'integrazione di funzioni di più variabili reali è molto importante ad esempio per il calcolo di volumi, di momenti di inerzia, ecc.
Noi esamineremo il caso di funzioni di due o tre variabili. La definizione dell'integrale doppio ci permetterà anche di definire integrali su superfici nello spazio.
G.1. Integrale di Riemann
Vogliamo definire il concetto di funzione integrabile secondo Riemann nel caso di due variabili. Estenderemo a questo scopo le nozioni di partizioni, somma integrale funzione integrale, ecc.
Siano I = [a,b] e J = [c,d] gli intervalli limitati e sia
f : I x J ⟶ ℝ una funzione limitata.
Consideriamo due partizioni I di I e J
a = x0 < x1 < ... < xk = b
b = y0 < y1 < ... < yk = d
Chiamiamo partizione P dell'attraverso I x J l'insieme di tutti i rettangoli Rij = [xi, xi+1] x [yj, yj+1] dove i ed j variano da i, j.
Definiamo la misura elementare del rettangolo Rij, ponendo
m(Rij) = (xi+1 - xi) x (yj+1 - yj)
e poniamo
Mij = sup f(x,y)
mij = inf f(x,y)
Indichiamo con il termine somma integrale superiore di f rispetto alla partizione P, il numero
S(P, P) = Σi,j Πij m (Rij)
Indichiamo con il termine somme integrali inferiori di f relativa alla partizione P il numero
s(P, P) = Σi,j mij m (Rij)
Def. 27
Diciamo che f è integrabile secondo Riemann su I x J se esiste
{ sup s(P, P) = inf S(P, P) al variare di tutte le possibili partizioni P.Tale valore comune è l'integrale di f su IxJ e si indica con
∬IxJ f dx dy
Prop. 28
Caratterizzazione della integrabilità
Una funzione f : I x J ➝ ℝ limitata è integrabile ⟺
∀ ε > 0 ∃ partizioni di R t.c.
somma integrale sup - somma integrale inf di f relativa alla partizione P tale cheS(P, P) - s(P, P) < ε
Prop 28
Integrabilità delle funzioni continue
Se la funzione f : I x D ➝ ℝ è continua in I x J, allora f è integrabile in I x J.
Dimostrazione
Per il teorema di Weierstrass, poiché f è limitata e per il teorema di Heine-Cantor. ∀ ε > 0 t.c.
|x - y| < δ ⇒ |f(x) - f(y)| < ε/2 x, y ∈ R
Def
Sia E misurabile e f: E → ℝ limitata.
Sia R un intervallo t.c. E ⊆ R e sia f*: R → ℝ definita da
f*(x) =
- f(x) se x ∈ E
- 0 altrimenti.
La funzione f si dice integrabile su E se f* è integrabile su R e definiamo
∫E f(x) dx = ∫R f*(x) dx
Teorema: Formula di Riduzione
Sia E un insieme normale rispetto all'asse y e f: E → ℝ continua. Allora
∬E f(x, y) dxdy = ∫ab (∫α(x)β(x) f(x, y) dy) dx
Dimostrazione
Sia R un rettangolo t.c. E ⊆ R. Allora
∬E f(x, y) dxdy = ∫R f*(x, y) dxdy
= ∫ab (∫sS f*(x, y) dy) dx
= ∫ab (∫α(x)β(x) fc(x, y) dy) dx
= ∫ab (∫α(x)β(x) f(x, y) dy) dx = ∫ab dx ∫α(x)β(x) f(x, y) dy
F ⊆ ℝ² è normale rispetto all'asse y se esistono due funzioni α, β: [c, d] → ℝ continue con α(t) ≤ β(t) ∀t ∈ [c, d] t.c.
F = {x, y} : c ≤ x ≤ d, α(x) ≤ y ≤ β(y) ∀ x ∈]c, d[}
Def: Sia S una superficie regolare compatta ed F un campo
vettoriale continuo sul sostegno di S. Definiamo flusso
di F attraverso S il numero
∫S F·dσ = ∫X F(t(u,v))·(tu ^ tv) dudv
5a Lezione: Teorema della divergenza e formula di Stokes
Teorema della Divergenza - W.R2
Sia D un dominio regolare di R2. Se F: D → R2
è un campo vettoriale di classe C1, si ha
∫∫D divF dxdy = ∫∂D F ⋅ γ ds
dove
- ∂D denota le curve aventi la frontiera di D come sostegno;
- γ è il versore normale a ∂D orientato verso l'esterno di D;
- la divergenza di F, di F = (F1, F2) è data dadivF = ∂F1/∂x + ∂F2/∂y
Dimostrazione (Nel caso di un insieme A normale rispetto di R2)
A = {(x,y): x ∈ [a,b] ∃ α(x) ≤ y ≤ β(x) ∀ x ∈ [a,b]}
∀ x ∈ [a,b]
Dobbiamo provare che
1) ∫∫A ∂ρ/∂x dxdy = ∫γ ρx ds
2) ∫∫A ∂f/∂y dxdy = ∫γ γy ds