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Massimi e Minimi Vincolati
Consideriamo una funzione definita su tutto ℝ2
T = {x(t)}, 0 ≤ x ≤ 2, 0 ≤ y ≤ x (chiuso, limitato e compatto)
f(x,y) = 2x2 - xy
Fac. (Teorema di Weierstrass ho che
max f, min f
più in la scopriamo come si calcolano questi punti:
Def: Sia f: ℝk x ℝ → ℝ
S ≤ x
1. xo ∈ S è Punto di Minimo Relativo Vincolato per f|S
⇔ ∃ r>0, ∀ x ∈ Br(xo) ∩ S : f(xo) ≤ f(x)
2. xo ∈ S è Punto di Massimo Relativo Vincolato per f|S
⇔ ∃ r>0, ∀ x ∈ Gr(xo) ∩ S : f(xo) ≥ f(x)
Sia f: A ⊆ ℝn → ℝ. A aperto, f ∈ C(A) → derivate parziali continue esistono 3 tipi di vincoli:
- Vincolo Cartesiano
- Vincolo Parametrico
- Vincolo Implicito
(S: è il grafico di una funzione m variabili)
B ⊆ ℝk (k ≤ m-1) e aperto, e B → ℝm di classe C1(B, ℝn)
Ad esempio: c(t) = (cos(t), sin(t)), t ∈ [0, 2π]
Il vincolo è l'insieme delle soluzioni di un'equazione o di un sistema. Ad esempio: S f(x, 1) ∈ ℝr, x2 + y2 = a2
Teorema Moltiplicatori di Lagrange
Sia A ⊆ ℝn aperto...
Sia: F: A → ℝ di classe C1(A);...
Sia x0 ∈ ⪼ estremum relativo...
∇F(x0) = ∑i=0k di ∇Fi(x0)
Dimostrazione
...
Indichiamo con (x,y) un generico punto di A...
... estremum relativo ...
l'ipotesi (iii) dice che le funzioni non dipendono dalla curva
Non è restrittivo considerare A connesso, e quindi anche connesso per archi.
Fissiamo x0 ∈ A. Sia x ∈ A un punto arbitrario e sia ex0x: [a,b] → A una curva regolare t.c. ex0x(a) = x0 e ex0x(b) = x.
Definiamo φ(x) = ∫ex0x ω ∀γ ∈ A. Dall'ipotesi (iii) la definizione di φ non dipende dalla curva esaminata.
Dimostriamo che dφ(x)x = αx(x) ∀x
Poiché A è aperto ∃ r > 0 t.c. Br(x0) ⊂ A. Per ipotesi ∃ l ch
Consideriamo la curva
x∈[a,b] ⇒ ∃α: [a,b] → A t.c. γ(t) = x + (x0−x)[t−b]hex
consideriamo il rapporto incrementale
f(x + hex) − f(x) = 1/h [ ∫x f0(ω¦−ω) ] ∫x0x [ (ω) ∫x f0 ) lex(x) ] − fex (ω) ∫x0x ] ra ω
= 1/h ∑ ∫a αj (x(t)) ∂xj (t) d t = 1/h ∫x0x ∂xj (t) d t
Per il teorema della media dell'integrale ∃ξ ∈ [b,xj(t)] t.c.
= αx (γ(t)) = Qex (t) − Qex (x + (r−t−b) ) lem (x−x) − h → Qx (ω)
Questo vale ∀x ∈ A, ∀x x: m, dunque fx una primitiva e ω è esatta
Definizione: Soluzione Globale
Sia A = I × ℝm intervallo aperto.
γ: I → ℝm è soluzione globale del problema di Cauchy.
Se è soluzione locale e = I
In questo caso il dominio è un dato, che viene dato in importanza al contesto delle alte soluzioni, dove non si
Limite: Equazione di
Una funzione Y: I → ℝm di classe C() è soluzione del problema di Cauchy:
- '() = ƒ(, )
- (0) = 0
Dimostrazione
Intergando da t0 a
() = 0 + ∫t0t ƒ(s, ()) ds
Ho che
supt∈I ||yk+1(t) - yk(t)|| ≤ supt∈I (Hk+1 |t-t0|k+1 / (k+1)!) (M / (k+1)!)k+1
dove ∑k=0+∞ Hk / k!
Questi sono i termini generali di una serie esponenziale che è convergente. La convergenza totale implica la convergenza uniforme.
Chiamiamo y ∈ C⁰ (I, Bloc(ℝⁿ)) la somma della serie.
y0 + ∑k=0+∞ (yk+1(t) - yk(t)) = y(t) → SOLUZIONE
y(t) = limn→+∞ (y0 + ∑k=0n (yk+1(t) - yk(t))) =
limn→+∞ (y0 + y₁(t) - y0(t) + ... + yn+1(t) - yn(t))
= limn→+∞ yn+1(t) → yn converge uniformemente
Dunque (yk) converge uniformemente a y
sups∈I ||f(s, yk(s)) - f(s, y(s))|| ≤ k sups∈I ||yk(s) - y(s)|| → 0
k → +∞
Passando al limite, nello definiamo otteniamo
y(t) = y0 + ∫0t f(s, y(s)) ds ∀t∈I
Allora abbiamo trovato la soluzione del problema di Cauchy.
Per questo, basta osservare che tutte le derivate di v sono nulle,
e che ci(t0)=Ciu(t0) per i=0,...,k-1.
Per provare che v1,...,vk sono un sistema di generatori per Y0,
consideriamo c e Y0 e mostriamo che esistono costanti
C1,...,Ck t.c.
u(t)=∑i=1kCivi(t).
Fissato allora c e Y0, poniamo Ciu(0