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ESEMPI:
ESEMPIO: 2 2 2 2
{(, }
= ) ∈ ℝ : + ≤ 1 >
Dentro alla sopra alla parabola
Circonferenza di raggio
Osservazioni:
1. Le tre condizioni (esterno,interno, di frontiera) sono mutuamente esclusive e
comprendono tutte le possibilià.
2. Un punto esterno, chiaramente, appartiene ad E, “esterno” non appartiene ad E
I punti di frontiera possono appartenere o meno a E
DEFINIZIONE:
• Diciamo che un insieme è aperto se tutti i suoi punti sono interni
• Diciamo che un insieme è chiuso se il suo complementare è aperto
ESEMPI:
L’insieme dell’ultimo esercizio non è né aperto né chiuso:
• ∈ , ma D non è interno => E non è aperto
•
(è )
∈ , è è è =>
è ℎ
• 2 2
{ + < 1}è
• 2 2 2 2
{ ( {
+ ≤ 1}è ℎ = + > 1}è )
•
(ℝ (∅) )
ℝ è ℝ è ℎ =
• ∅ è ℎ ∅ è => Non posso contraddire questa affermazione
Sono gli unici insiemi ad essere aperti contemporaneamente aperti e chiusi.
• ℝ,
Caso particolare, n=1, gli intervalli aperti sono insieme aperti, secondo la nuova
definizione, idem per i chiusi.
Risultati utili per stabilire se un insieme è aperto o chiuso:
: ℝ → ℝ, , :
Sia • { { {
> 0}, < 0}, ≠ 0}
• { { {
≥ 0}, ≤ 0}, = 0} ℎ
, , … . , , … . . ,
Inoltre, se ho N insiemi aperti 1 2 1 2
è , è ,
⋃ ⋂
=1 =1
è ℎ , è ℎ
⋃ ⋂
=1 =1
ESEMPIO:
{ { {
≤ 0} ∩ ≥ 0} = = 0} ( è ℎ)
{ { {
> 0} ∪ < 0} = ≠ 0} ( è )
ESEMPIO: 1
(, ) =
1. Dominio di ln(+) { {
ln( + ) ≠ 0 => + ≠ 1} = ln(∙) : + > 0}
Dal denominatore inoltre, dominio
1
• {
è ( = + − 1 ≠ 0} => è }
1 1 1
• è => ∶ ∩ è
2 1 2
Definizioni:
̇ = =
= =
̅ ̇
= ℎ = ∪ ̇ ̅
⊆ ⊆ .
Lezione del 29/03/2021
CONTINUIAMO A PARLARE DI CONTINUITA’ E TOPOLOGIA
DEFINIZIONE:
⊆ ℝ è > 0 ℎ |||| ≤ ∀ ∈
Un insieme |||| ||||
≤ >
è è
DEFINIZIONE: (:connesso)
⊆ ℝ ℎ :
Un insieme
[0,1]
∀ , ∈ : → ℝ ℎ:
• (0) = , (1) =
• è .
Il sostegno di E è connesso E
Il sostegno di non è contenuto in E => E non è connesso
TEOREMA DI WEIERSTRASS
⊆ ℝ ℎ : → ℝ, .
Sia Allora f ammette minimo e
ℎ
massimo(assoluti) su E. Cioè esistono
) )
( ≤ () ≤ ( ∀ ∈
Punto di Punto di
Minimo Massimo
Compito:
Eliminare una delle ipotesi del teorema e costruire una funzione di due variabili che non ha
massimo (o minimo) su E.
()( ) (, ) = ()
Nota: da .
costante in
ESERCIZIO:
() = sin() → (, ) = sin()
TEOREMA DEGLI ZERI
⊆ ℝ : → ℝ
Sia , ∈ ℎ ()() < 0, ∈ ℎ () = 0.
Se esistono
Idea: (())
applico il teorema degli zeri per funzioni di una variabile
• ((0)) > 0
• ((1)) < 0
• ()è
(0,1):
∃ ∈ (()) = 0
= ()
DERIVATE PER FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI
ℝ:
In )
( + ℎ) − (
0 0
′ ( ) (
= lim è )
0 ℎ
ℎ→0 ∆ =
∆ ))
( , ( ( + ℎ, ( + ℎ))
0 0 0 0
Al limite
+ ℎ →
0 0 →
Rette secanti
∆ →
∆ →
rette secanti
2 ′
(. (…
ℝ ∶ : ) . . +ℎ) ,
In e poi passo al
ℎ → 0
limite per
Definisco quindi 2 derivate, una per ciascuna variabile:
) )
( + ℎ, − ( ,
0 0 0 0
( )
, = lim
0 0
ℎ
ℎ→0 ( )
( , + ) − ,
0 0 0 0
( )
, = lim
0 0
→0
(se i limiti esistono e sono finiti)
( )
ℎ , ,
0 0
( è )
Notazione
= = =
( = = = )
2
ℝ : :
Posso raccogliere le derivate parziali in un vettore in
) )( ))
∇( , = (( , ,
0 0 0 0 0 0
⃗
⃗ ()
ℎ ∶ ∇ = ∇ =
“Nabla”
⃗
⃗=
2
ℝ ) ∶ ∇ ( , )
Nabla è un operatore formale dato da (
ESEMPI: 2 2
(, ) = −
1 (2,1)
( , ) ,
0 0
• 2
= = 1 , (, 1) = − 1
Fisso 0
2
(2,1) = (, 1) { − 1} = 2
= = 4
“faccio il conto e poi sostituisco x = 2”
(2,1)
Calcolare
• Fisso x = 2
• 2
(2, ) = 4 −
Ottengo
• = 1 => −2
Calcolo in
Ora abbiamo usato la definizione. C’è un modo più rapido (che potrebbe non funzionare
′
∈ )
se 2 3
(, ) = :
2 3
(, ) = 2 ∗
Ora considero x costante e derivo rispetto a y:
2 2
(, ) = 3 ∗ , .
Così ottengo rapidamente le funzioni
(,
) ≠ (0,0)
2 2
+
(, ) = {
3 0 (, ) = (0,0)
Posso calcolare le derivate parziali in (0,0)?
Uso la definizione:
0
(0,0) = (, 0) = =0
2
Analogamente:
0
(0,0) = (0, ) = =0
2
Conclusione: usando la definizione ho trovato che le derivate parziali esistono e valgono zero in
(0,0)
Nota:
f non è continua in (0,0) (visto negli esempi sui limiti)
ma derivabile in (0,0) (,
) ≠ (0,0)
2 2
+
() {
3 ….segue 0 (, ) = (0,0)
Provo ora a fissare y costante e derivare in x, per poi calco