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La velocità di caduta di un corpo in presenza di forze di attrito
Nel vuoto la velocità crescerebbe indefinitamente con l'altezza, in presenza di forze di attrito la velocità cresce fino ad un valore limite, che corrisponde alla velocità che il corpo acquisirebbe cadendo in assenza di forze di attrito dall'altezza h.
La velocità di caduta in presenza di forze resistenti (a) e la velocità di caduta libera (b) sono in funzione dell'altezza h.
L'area del cerchio può essere calcolata considerando un cerchio di raggio r e dividendolo in n parti uguali.
La superficie del triangolino segnato in rosso sarà S=2s: πr^2.
Università degli Studi "La Sapienza" di Roma
Facoltà di Ingegneria - A.A. 2010-2011
Appunti delle lezioni di Analisi Matematica I, Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura
Prof. Franco Ciocci
sin(2α) = sin(2α) + cos(2α)
L'area del poligono di n lati inscritto nel cerchio e disegnato in figura sarà nS. Aumentando il numero di suddivisioni n, il poligono approssimerà sempre più il cerchio.
Per calcolare l'area del cerchio consideriamo un numero di suddivisioni n che tende a infinito:
πr2 = limn→∞ nπsin(π/n)2 = limn→∞ nπr2sin(π/n)2
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Appunti delle lezioni di Analisi Matematica I, Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura
Prof. Franco Ciocci
Esempio:
limx→1 (x2+1)/(x-1)
La sostituzione diretta del valore x=-1 dà luogo ad una forma indeterminata del tipo 0/0. Razionalizziamo il numeratore:
(x2+1)/(x-1) = ((x+1)(x-1))/(x-1) = (x+1)
limx→1 (x+1) = 2
limx→1 (x2 + x + 1) = -1
Semplificando e sostituendo il valore x=-1 otteniamo:
limx→-1 (2x2 + x + 1) = 1
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Appunti delle lezioni di Analisi Matematica I, Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura
Prof. Franco Ciocci
Teorema della permanenza del segno
Sia A un sottoinsieme di R contenente due intervalli aperti [a,c] e [c,b], dove c può anche non appartenere ad A.
Se f : R→R è una funzione continua in un intorno di c, allora:
- Se L>0, esiste un intorno di c in cui f(x)>0 per ogni x diverso da c.
- Se L<0, esiste un intorno di c in cui f(x)<0 per ogni x diverso da c.
Dimostrazione:
Sia ε>0. Per definizione di limite, esiste δ>0 tale che se 0<|x-c|<δ, allora |f(x)-L|<ε.
- Supponiamo L>0. Allora possiamo scegliere δ in modo che f(x)>0 per ogni x diverso da c nell'intervallo (c-δ, c+δ).
- Supponiamo L<0. Allora possiamo scegliere δ in modo che f(x)<0 per ogni x diverso da c nell'intervallo (c-δ, c+δ).
carabinieri per dimostrare che ancheg ( x ) Lne applicare il teorema ponte per concludere la dimostrazione. 13Università degli Studi “La Sapienza” di Roma Facoltà di Ingegneria – A.A. 2010-2011Appunti delle lezioni di Analisi Matematica I, Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura Prof. Franco Ciocci
TEOREMA dell’ unicità del limite
Una funzione y= f(x) non può avere due limiti diversi per x tendente ad c.
Dimostrazione
Supponiamo per assurdo che esistano due limiti diversi di f(x) per x chetende ad c: l diverso da l , allora per la definizione di limite avremo:
1 2 0 0 tale che x 0 x c f x l1 2
0 0 tale che x 0 x c f x l2 2
sommando si ha: f x l f x l1 2 2
Per le note proprietà del modulo possiamo anche scrivere f x
l l f x1 2Utilizzando la disuguaglianza triangolare possiamo scrivere f x l l f x f x l f x l l l1 21 22 12da qui l’asserto. 14Università degli Studi “La Sapienza” di Roma Facoltà di Ingegneria – A.A. 2010-2011Appunti delle lezioni di Analisi Matematica I, Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura Prof. Franco CiocciLimiti di funzioni compostelim f ( g ( x )) f ( g ( x ))ox xoRichiamiamo anzitutto la definizione di funzione composta: g : X R R , f : Y R R e g X YSiano f g : X RalloraIn altri termini sia g una funzione definita in un intervallo [a,b] e sia [c,d] la suaimmagine e sia f definita su [c,d] la cui immagine va in R , allora ha senso definire la H x f ( g ( x ))funzione .supponiamo che: 1) g ( x ) t per x xo o 2) lim f (t ) lt t o 3) g ( x ) t definitiva mente per x xo o
<p>Allora lim f ( g ( x )) l→x → xo → ∅ </p>
<p>La terza ipotesi vuol dire che dato un intorno (piccolo quanto si vuole) x ≠ 0, g ( x ) ≠ 0 risultano sempre o dimostrazione di f.</p>
<p>Fissiamo un intorno arbitrario ; allora, per la (2), ∃ δ > 0 ∀ ε > 0 tali che f (t ) ∈ I ∀ t ∈ I ∩ (t0 - δ, t0 + δ) ∀ t ≠ t0.</p>
<p>In corrispondenza di t0 per la (1), ∃ δ > 0 ∀ ε > 0 tali che g ( x ) ∈ I ∀ x ∈ I ∩ (x0 - δ, x0 + δ) ∀ x ≠ x0.</p>
<p>Quindi, ∃ δ > 0 ∀ ε > 0 tali che f ( g ( x )) ∈ I ∀ x ∈ I ∩ (x0 - δ, x0 + δ) ∀ x ≠ x0.</p>
<p>Ovvero: ∃ δ > 0 ∀ ε > 0 tali che | f ( g ( x )) - l | < ε ∀ x ∈ I ∩ (x0 - δ, x0 + δ) ∀ x ≠ x0.</p>
<p>Quanto esposto nella dimostrazione può essere rappresentato graficamente come segue:</p>
<p>I f(t) → Rl</p>
<p>It g(x) → R0</p>
<p>t > 0 → Ix → R0</p>
<p>x → x0</p>
<p>La rappresentazione grafica ci permette anche di chiarire come la</p>
(3) sianecessaria per non perdere di generalità nei casi: a ) f t non esiste ,0 b ) f t I0 l Il R??? ???lfIt R0 g f gt >0Ix R0 xx 0 16Università degli Studi “La Sapienza” di Roma Facoltà di Ingegneria – A.A. 2010-2011Appunti delle lezioni di Analisi Matematica I, Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura Prof. Franco CiocciTEOREMASe esistono, finiti, i limiti lim f ( x ) l , lim g ( x ) m l , m R x c x c allora esiste, finito, il limite della funzione somma (o differenza) ed è: lim f ( x ) g ( x ) l m , lim f ( x ) g ( x ) l m x c x cDimostrazioneDimostriamo nel caso dell’addizione . 0 , , 0 tali che:1 2 x x c f x l , x x c g x m1 2 min( , )Prendendo le due disuguaglianze valgono1 2contemporaneamente e applicando ladisuguaglianza triangolare si ha: ε⁄2 + ε⁄2 ≤ f(x) + g(x)⁄2 < f(x) + g(x)
Da cui segue l'asserto. Analogamente posso dimostrare per il caso della sottrazione.
TEOREMA
Se esistono, finiti, i limiti:
lim f(x) = l, lim g(x) = m, l,m ∈ R
Allora esiste, finito, il limite della funzione prodotto ed è:
lim f(x) * g(x) = lim f(x) * lim g(x) = l * m
Ovviamente se vale il teorema vale anche:
lim k * f(x) = k * lim f(x) = k * m, k ∈ R
Dimostrazione
f(x) * g(x) - l * m = (f(x) - l) * g(x) + l * (g(x) - m)
|f(x) * g(x) - l * m| = |(f(x) - l) * g(x) + l * (g(x) - m)|
≤ |f(x) - l| * |g(x)| + |l| * |g(x) - m|
≤ ε⁄2 * |g(x)| + |l| * ε⁄2
17Università degli Studi "La Sapienza" di Roma Facoltà di Ingegneria - A.A. 2010-2011 Appunti delle lezioni di
Analisi Matematica I, Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura Prof. Franco Ciocci Ovvero, per ogni x, esiste un valore l tale che: f(x) - g(x) ≤ l ≤ f(x) + g(x) Inoltre, per ogni ε > 0, esiste un δ > 0 tale che: |f(x) - l| < ε e |g(x) - l| < ε per ogni x con 0 < |x - a| < δ