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Risultati attesi
Definisco i risultati attesi (quello che mi attendo sarà al 31/12). Avrò una colonna a sinistra in riferimento al 2019 che rappresenta i dati storici che potrei trovare scritto come 2019 (dove A= actual, ad indicare che il dato è definitivo, approvato). L'anno 2021 lo possiamo trovare, analogamente al 2020, come 2021 o 2021 (dove F=E Fforecast, risultato atteso, pianificato a più lungo termine) e così via. I dati futuri potrebbero anche essere indicati tutto con la F senza distinguere tra expected e forecast.
Il business plan è solitamente a 3/5 anni. Qualcuno li fa a 3 con una visione a 5 cioè fa un piano analitico a 3 e poi aggiunge 2 anni dove proietta i risultati in modo meno analitico in quanto guarda ad un futuro più lontano.
La parte quali-quantitativa è data da:
- Contesto: ambiente di riferimento;
- Strategia: cosa voglio fare in un certo ambiente di riferimento;
- Struttura: come lo faccio (compresa la struttura).
Potremmo chiederci come stiamo andando rispetto a quale risultato indicato nel business plan: bisogna scegliere rispetto a quale variabile misurare lo stato di avanzamento del piano. Il secondo grande problema è come interpretare, una volta misurato il risultato parziale, eventuali differenze tra risultati conseguiti e risultati previsti.
Esempio:
Supponiamo che io abbiamo nel mio CE prospettico:
- fatturato pari a 100
- utile pari a 32
- flusso pari a 80
Queste sono le variabili scelte.
Ho conseguito:
- 90 di fatturato
- 30 di utile
- 50 di flusso di cassa
Oppure:
- fatturato 110
- utile netto 34
- flusso di cassa 85
La conseguenza del dire "sono andato peggio" (= failure) e "sono andato meglio" (= success) è nel primo caso quello di cambiare strategia mentre mantenerla inalterata nel secondo. La misurazione viene fatta per capire come stiamo andando rispetto al piano in quanto questo ci porta a capire se cambiare o meno strategia.
secondo→l’euristica per cui: successo = persisto, insuccesso = cambio a questo affianco l’analisi dei motivi per cui c’èuno scostamento.È molto difficile capire se il 90 di fatturato per essere interpretato come failure che implica decisione dicambiamento va bene oppure per essere qualificato come insuccesso quel valore doveva essere 85. Quindi,l’ulteriore tema è l’attribuzione di senso allo scostamento: differenza positiva o negativa tra obiettivi e risultati.Quindi, ricapitolando quanto detto al PUNTO 1 della lettura (Perché misurare?)Abbiamo evidenziato quali sono le esigenze che la misurazione della performance aziendale intendesoddisfare ovvero quali sono gli obiettivi della misurazione della performance:
- la misurazione della performance è al servizio della presa di decisioni di ordine strategico;
- pianificazione e controllo (→ concetto usato come “ponte teorico” di passaggio dal concetto
Decisione alla misurazione delle performance cioè il trade-off tra profitto, crescita e controllo, inteso come controllo delle performance aziendali;
Sistema di remunerazione delle persone in azienda;
Necessità di controllare per prendere le decisioni, intesa anche come necessità di verificare come l'azienda sta procedendo rispetto ai piani e ai risultati attesi;
Un piano aziendale, o piano strategico/piano economico-finanziario/business plan, delinea il futuro dell'impresa e i suoi contenuti variano a seconda del settore industriale e della dimensione dell'impresa;
Nonostante la variabilità di contenuto e dei metodi di elaborazione, esistono dei capisaldi in termini di contenuto che troviamo in qualsiasi piano industriale, riconducibili a:
- Analisi
del raggiungimento degli obiettivi strategici.➢ Pianificazione delle attività: una volta definite le azioni strategiche e le risorse necessarie, è necessario pianificare le attività specifiche che permetteranno di realizzare tali azioni. Questo include la definizione dei tempi, delle responsabilità e delle modalità di monitoraggio e controllo.➢ Implementazione e controllo: una volta pianificate le attività, è necessario metterle in pratica e monitorarne l'andamento. Questo permette di verificare se le azioni strategiche stanno producendo i risultati attesi e di apportare eventuali correzioni o modifiche al piano.➢ Valutazione dei risultati: infine, è importante valutare i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi strategici prefissati. Questo permette di capire se il piano è stato efficace e di trarre insegnamenti per futuri piani.perseguimento della strategia.
➢ Proiezioni economiche, finanziarie e patrimoniali
Per la definizione di ognuno dei pilastri e verificare in itinere (man mano che il piano è oggetto di implementazione) se il piano viene rispettato o meno, occorre misurare le performance e analizzarle. Oltre a questa esigenza che riguarda i decisori interni all'impresa, all'andamento dell'impresa rispetto al piano sono interessati anche soggetti esterni della più varia natura: investitori, creditori e, nell'alveo dei creditori, inseriamo tanto i fornitori (creditori commerciali) quanto le banche (creditori finanziari). Ulteriori soggetti interni interessati, oltre ai decisori, sono tutte le persone che lavorano nell'impresa, anche per effettuare delle valutazioni rispetto al proprio lavoro e, più in generale, rispetto a decisioni di cambiare azienda o posizione anche all'interno della stessa. Questo ci porta a sottolineare che l'esigenza di
Analizzare e misurare la performance non riguarda solo il confronto tra i risultati via via conseguiti e quelli pianificati, ma riguarda anche un’esigenza di confronto tra i risultati conseguiti da alcune divisioni d’impresa rispetto alle altre. L’analisi della performance è importante non solo per verificare come sta andando l’impresa rispetto al piano industriale, ma anche per confronti intra organizzativi per verificare la performance relativa di parti dell’impresa rispetto ad altre della stessa. Questa esigenza di confronto intra organizzativo è massima, o comunque trova una tipica casistica, con riguardo alle multinazionali: in quel caso la misurazione della performance assume rilievo sia a livello complessivo che a livello interno, intra organizzativo, relativamente a singole parti dell’organizzazione, per confrontare i risultati delle unità organizzative che nell’ambito della multinazionale presidiano specifiche zone del mondo.
Il sistema di misurazione delle performance all'interno delle multinazionali è normalmente molto evoluto. Il tema della misurazione dei risultati riguarda sia soggetti privati che soggetti pubblici. Le metodologie e le esigenze di misurazione dei risultati hanno riguardato in maniera crescente i soggetti pubblici e quindi imprese pubbliche (= imprese che anche essendo organizzate in forma privatistica della S.p.A. sono controllate da un ente pubblico territoriale quale un Comune o da un'articolazione del Governo, tipicamente un Ministero). Oltre a questi soggetti abbiamo anche enti pubblici non organizzati in forma di S.p.A., si pensi a qualsiasi ente pubblico sanitario o le università pubbliche: rispetto a questi soggetti, l'esigenza di analisi e misurazione della performance è cresciuta in maniera significativa nel tempo. In proposito è bene richiamare che la stessa Sapienza da diversi anni elabora e cura con estrema attenzione la misurazione.
delle performance e l'analisi delle stesse, sia sotto un profilo finanziario, ma anche da un punto di vista di obiettivi e risultati non finanziari che, come ente universitario, la Sapienza si pone.Categorie di misura
Qui si pongono una serie di classificazioni delle misure di performance. I risultati aziendali possono essere classificati come:
- "By level": Generali o specifici
Le misure di performance specifiche riguardano aspetti specifici dell'impresa. Quando parliamo di "aspetti specifici" intendiamo parti specifiche dell'impresa dal singolo prodotto fino ad unità organizzative più ampie, possono anche riguardare specifiche persone o gruppi di persone. Le misure specifiche possono essere anche perché riguardano risultati parziali o specifici di parti dell'impresa e quindi non il risultato complessivo.
Le misure di performance generali riguardano l'andamento dell'azienda nel suo complesso e i risultati
finali(e non risultati parziali). Troveremo in questa parte indici quali il ROI e ROE, cioè indicatori che tipicamente costruiamo in sede di analisi finanziaria, successivamente al momento di riclassificazione dei risultati aziendali. Il procedimento che utilizzeremo ci porterà a definire il set dei dati di partenza (documenti che costituiscono la base informativa di partenza per l'analisi finanziaria), un momento di riclassificazione di dati e informazioni che traiamo direttamente dai documenti di partenza (riclassificazione di SP, CE e del rendiconto finanziario) per poi determinare gli indicatori.
Gli indicatori generali che vengono elaborati a partire dai documenti contabili e che sono il frutto di un'attività di analisi finanziaria non devono limitarsi ad indicatori tratti da analisi di bilancio. Con l'analisi finanziaria andiamo ad includere nelle nostre analisi anche indicatori che hanno a che fare con documenti di bilancio, ma che includono anche
Aspetti/risultati/informazioni di mercato. Il passaggio da analisi di bilancio ad analisi finanziaria si deve intendere come "evoluzione" dell'analisi di bilancio. Gli indicatori di mercato si collegano ai documenti di bilancio, ma non si limitano ad essi. Un esempio è dato dal TSR (Total Shareholder Return).
Il TSR è un tipico esempio di indicatore che consideriamo in un'analisi finanziaria. Intende cogliere il rendimento complessivo per gli azionisti di un'impresa. Gli elementi che lo compongono sono:
- Dividendi
- Valore dell'azione sul mercato
- Prezzo di mercato delle azioni
Se il prezzo delle azioni aumenta, rappresenta un valore che l'azionista ha e che monetizzerà quando andrà a vendere le azioni sul mercato. Questo indicatore vuole cogliere entrambi gli aspetti: dividendi e apprezzamento del titolo, il quale rappresenta un rendimento monetizzabile alla vendita.
TSR = (Price - Price + Dividendi) / Price
beginbeginDove Price : prezzo dell'azione alla fine di un periodo;
Price : prezzo all'inizio del periodo con