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Reddito Operativo Caratteristico (ROC) + componenti accessori
Risultato Operativo Globale (ROG) - oneri finanziari
Risultato Ordinario di Competenza (RCM) +/- componenti (ricavi/costi) straordinari =
Risultato Ante Imposte (RAI) - imposte reddito =
Risultato Netto
Valore Aggiunto = PIL - consumi netti (costi esterni)
Prodotto interno lordo, vale a dire la produzione complessivamente realizzata dall'impresa, ossia i ricavi netti e le variazioni delle rimanenze.
Consumi netti, vale a dire l'ammontare dei beni e servizi (materie prime, energia, consulenze, lavorazioni esterne, manutenzioni, lubrificanti e carburanti, pubblicità, debiti passivi, leasing, ecc.) acquistati all'esterno da fornitori e impiegati per realizzare la produzione.
Valore aggiunto, cioè la nuova ricchezza generata (se positiva) o distrutta (se negativa) per effetto dei processi di trasformazione e distribuita dall'impresa nell'intero economico ai portatori dei vari fattori produttivi (strutture tecniche, lavoro, ecc.).
nanziatori, impresa, stato, propriet ).elasticit rigiditIl Valore Aggiunto pu essere visto come indicatore di o strutturale.valore aggiunto elevatoInfatti un evidenzia una situazione in cui molta parte del ciclo produttivosvolta all'interno (pochi costi esterni) dell'impresa con risorse proprie. Questo consente un fortecontrollo sull'utilizzo delle risorse stesse; per contro, per , provoca una maggiore rigidit nellastruttura aziendale e quindi una certa lentezza nel modi carla in caso di mutamenti intervenutinell'ambiente esterno o per adeguarsi alle esigenze del mercato.basso valore aggiuntoAl contrario avere un signi ca che l'azienda fa un ampio ricorsoall'esterno, per esempio delegando a terzi delle fasi del ciclo produttivo. Questo consenteall'impresa di garantirsi una elevata essibilit produttiva ed una pi alta capacit di risposta aimutamenti del mercato. Gli svantaggi, invece, sono legati alla dipendenza che si viene a creareverso i fornitori;
Diventa difficile, infatti, controllare la qualità complessiva del prodotto, ora dipendente dallo scrupolo dei nostri fornitori.
All'interno dello stesso settore, ed a parità di tecnologie utilizzate, è chiaro che se un'azienda può vantare un valore aggiunto superiore alla media:
- prezzo - o ha dei prodotti particolarmente apprezzati dalla clientela, che quindi paga per loro un prezzo più alto di quanto non sia disposta ad accordare alla concorrenza;
- maggiore forza contrattuale - o dispone di una o dei privilegi dal lato degli acquisti, e riesce, pertanto, a spiccare dai fornitori delle condizioni e dei prezzi più convenienti rispetto alle altre aziende operanti nel settore;
- efficienza - o, ancora, è più efficiente nell'utilizzare i fattori produttivi acquistati, ed è in grado, quindi, di costruire i propri prodotti e di approntare i servizi che offre ad un costo di realizzazione molto competitivo.
È difficile trovare un equilibrio tra questi fattori, ma è fondamentale per il successo dell'azienda.
destinativo - nanziario
Secondo questo criterio le poste vengono ordinate in base:
a) Prima alla destinazione d'uso prevista dagli amministratori per gli impieghi, distinguendo fra:
- Attivo corrente e immobilizzato (o sso), classificati per la loro fradurevolezza
- Capitale di terzi e proprio (autofinanziamento)
b) Poi, entro tale classificazione, al grado di monetizzazione, in particolare di liquidità per gli impieghi, distinguendo fra:
- Liquidità per l'attivo corrente
- Esigibilità per le fonti, distinguendo fra:
- Liquidità immediate, di eredità e rimanenze
- Passività correnti, consolidate e permanenti
(P)K = AC: LI (liquidità immediate già liquide) + LD (liquidità di eredità, diventano moneta entro 12 mesi) + M (rimanenze siche e contabili che si presume tornino liquide nei prossimi 12 mesi); + FP = T: PC (finanziamenti a breve) + PD (finanziamenti a medio/lungo); + N9fi à
il livello di liquidità dell'azienda. Se il margine di tesoreria è positivo, significa che l'azienda ha abbastanza disponibilità liquide per far fronte alle passività correnti. - MARGINE DI STRUTTURA (MS) = AC – PC Se > 0, l'azienda ha una struttura finanziaria solida. Questo indicatore misura la differenza tra le attività correnti e le passività correnti e indica la capacità dell'azienda di coprire le sue passività a breve termine con le sue attività correnti. - MARGINE DI AUTOFINANZIAMENTO (MA) = (AC – PC) – (FA – FP) Se > 0, l'azienda è in grado di finanziare i suoi investimenti con le sue risorse interne. Questo indicatore misura la differenza tra le attività correnti e le passività correnti, sottraendo le immobilizzazioni finanziarie nette. Un margine di autofinanziamento positivo indica che l'azienda è in grado di finanziare i suoi investimenti senza dover ricorrere a finanziamenti esterni. - MARGINE DI COPERTURA DEGLI INTERESSI (MCI) = (EBIT – Interessi) / Interessi Se > 1, l'azienda è in grado di coprire gli interessi sui suoi debiti. Questo indicatore misura la capacità dell'azienda di generare profitti sufficienti per coprire gli interessi sui suoi debiti. - MARGINE DI COPERTURA DELLE PASSIVITA' (MCP) = (EBIT – Interessi) / (Interessi + Ammortamenti) Se > 1, l'azienda è in grado di coprire le sue passività. Questo indicatore misura la capacità dell'azienda di generare profitti sufficienti per coprire sia gli interessi che gli ammortamenti sui suoi debiti. - MARGINE DI COPERTURA DELLE PASSIVITA' A LUNGO TERMINE (MCPLT) = (EBIT – Interessi) / (Interessi + Ammortamenti + Ratei e risconti passivi) Se > 1, l'azienda è in grado di coprire le sue passività a lungo termine. Questo indicatore misura la capacità dell'azienda di generare profitti sufficienti per coprire sia gli interessi, gli ammortamenti che i ratei e risconti passivi sui suoi debiti. Questi indicatori sono utili per valutare la solidità finanziaria dell'azienda e la sua capacità di far fronte ai suoi impegni finanziari.L'incidenza che ha il magazzino. Questo margine è più preciso del precedente.
MARGINE DI STRUTTURA (MS) = N-F
In molti casi l'MS è < 0 evidenzia che, l'azienda, per poter far fronte al finanziamento della propria struttura ssa, sia stata costretta a richiedere capitale esterno, almeno per la parte mancante. La negatività di questo margine, nonostante tutto, viene considerata normale, purché non superi determinati valori. Esso indica se e in quale misura l'impresa ha saputo coprire il fabbisogno finanziario connesso agli investimenti durevoli con i propri finanziamenti permanenti.
MARGINE DI STRUTTURA ALLARGATO (MASA) = N + PD - F
Se > 0, giudizio positivo sulla solidità patrimoniale. Indicatore di bilancio che permette di valutare la solidità dell'impresa attraverso la sua capacità di finanziare l'attivo sso attraverso un indebitamento sostenibile. Riesce a far fronte ad impieghi di capitale investito durevolmente.
= P+N=> AC+F = PC+PD+NCCN = AC-PC=> AC-PC = PD+N-F
Quindi il CCN è il margine di struttura allargato MASA. Fondamentale perché se il CCN è negativo l’azienda ha problemi di solidità e solvibilità sia nel breve che nel lungo: ci sarà una mancata coerenza temporale.
Situazione perfetta 1/3PC1/2 AC 1/3PD1/2 AF 1/3N10à fi fi ff fi à fi fi fi à fi
Esempi di situazioni patrimoniali
Lettura verticale vs Lettura orizzontale
Se il peso delle fonti provenienti da terzi è meno 66% del totale passivo la situazione è stabile.
Il patrimonio netto pesa 1/3 mentre le fonti esterne pesano 2/3. Quando si sorpassa il 66% la dipendenza da terzi bisogna accendere un allarme e se arriva al 75% si entra nel livello di scarsa patrimonializzazione.
A si caratterizza per una struttura del CI prevalentemente costituita da AF.
Struttura potenzialmente rigida nel BT ad adeguarsi alle mutevoli condizioni dell’ambiente esterno all’impresa.
composizione delle fonti di finanziamento non sembra coerente con la tipologia di impieghi. Infatti, AF solo in parte finanziata con fonti di finanziamento strutturali o permanenti (i mezzi propri) e con debiti di finanziamento a M/L T. Possibili tensioni di liquidità, poiché le risorse generate dagli impieghi a M/L T potrebbero non essere disponibili in tempi utili per rimborsare i debiti contratti nel BT.11 fi è fi fi fi à éDel tutto opposta invece B, in cui CI si caratterizza per una prevalenza delle AC, denotando, una significativa elasticità nel poter convertire le risorse investite nel BT alle nuove esigenze aziendali (struttura che non è adatta se il mercato è stabile e l'azienda è in crescita, in questo contesto sarebbe meglio convertire costi variabili in costi fissi per abbassare il costo fisso unitario, ma dipende anche dal settore).La situazione sembra essere migliore anche per la coerenza tra investimenti e finanziamenti: AF completamente finanziato con mezzi propri.permanenti e con debiti a medio/lungo termine e, addirittura,una parte di quest'ultimo finanzia anche AC.
La situazione di C forse la migliore delle quattro analizzate. La struttura del C è molto elastica(AC incide nella misura del 76%), LI+LD consentono di coprire i fabbisogni finanziari legati agli esborsi di BT. La struttura delle fonti di finanziamento inoltre piuttosto patrimonializzata rispetto alla tipologia degli investimenti.
D denota una situazione di non coerenza tra tipologie di investimenti e finanziamenti. AC solo in parte in grado di generare risorse per finanziare le necessità di breve termine (PC), che sembrano essere state determinate da una cattiva politica di finanziamento degli investimenti a medio/lungo termine (il N è più che sufficiente, ma in una struttura che ha una prevalenza di AF non può permettersi di avere delle PD così basse quindi non c'è una coerenza temporale tra fonti a lungo con attività consolidate e conseguentemente
nemmeno nel breve periodo l'azienda è stabile = MASA < 0 situazione patologica).12fi è fi è è à fi ffi fi fi fi è à fi fi fi fi fi è èINDICI PER L'APPREZZAMENTO DELLAREDDITIVITÀ E DELLA SOLVIBILITÀIl sistema degli indicatori• La sola riclassificazione migliora la leggibilità dei prospetti contabili, ma non è sufficiente e puòportare a valutazioni fuorvianti.↑, ↑ ↑Esempio: se ROG segnale positivo. Tuttavia se K in maniera più che proporzionale, all'del ROG, il giudizio non più così favorevole.• Necessità di correlare grandezze economiche e patrimoniali attraverso gli indici per relativizzarele variazioni intervenute nelle stesse• Significatività degli indicatori solo in caso di:f) bilanci veritieri e corretti;g) costanza dei criteri di valutazi