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La riclassificazione dei flussi nel rendiconto finanziario
Il rendiconto finanziario è un prospetto che fa parte del bilancio d'esercizio, in particolare in riferimento alle aziende che elaborano il bilancio in forma ordinaria, come quelle più grandi. Il sistema di reporting aziendale contiene tutti i report realizzati in azienda in termini di analisi economico-finanziaria di andamento dell'azienda; il bilancio di esercizio è anch'esso una forma di reportistica particolare, obbligatorio per legge, che contiene il rendiconto finanziario. Oltre al bilancio le aziende più grandi fanno altri report riferiti a specifiche modalità decise internamente sulla base del fabbisogno informativo, come sistema di analisi; essi supportano l'attività decisionale e la verifica che si stia raggiungendo quanto proposto dal core business. Il bilancio è obbligatorio sia per i principi nazionali OIC che per i principi contabili.internazionali IAS/IFRS; i principi internazionali convivono in parallelo alla normativa nazionale: essi devono obbligatoriamente essere seguiti dalle società quotate, dalle società finanziarie, da emittenti di strumenti finanziari, e possono essere adottati in via facoltativa dalle altre aziende, salvo che non siano aziende piccole. Del foglio di lavoro interessano solo i flussi globali, movimentazioni di risorse finanziarie in entrata e uscita determinate al lordo di eventuali compensazioni e variazioni solo contabili; essi vengono riclassificati nel rendiconto finanziario, che è un prospetto scalare. Così come il conto economico indica i flussi che hanno variazioni economiche di reddito, il rendiconto finanziario è un prospetto che indica tutti i valori flusso che hanno un valore finanziario. Le fonti identificate nel foglio di lavoro sono delle variazioni in incremento delle risorse finanziarie, quindi vengono riportate nel rendiconto con segno +; gliImpieghi vengono indicati con segno –, perché sono flussi che hanno ridotto le risorse finanziarie.
Nel rendiconto finanziario vanno inseriti tutti i flussi globali in maniera aggregata o disaggregata. Ad esempio, il valore degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali si può sommare a quelli delle immobilizzazioni materiali; in questo senso essi vengono aggregati.
Disaggregati significa che ad esempio il risultato economico viene visto disaggregato nelle aree reddituali che lo compongono. Il conto economico si può riclassificare in diversi modi: non si parte più dai valori di conto economico conosciuti, ma esso viene disaggregato per vedere quanto le varie gestioni hanno contribuito alla formazione del risultato dell'esercizio. La stessa cosa si può fare costruendo il rendiconto finanziario.
Il modello italiano attualmente in vigore è stabilito dall'OIC 10; in precedenza era previsto un principio contabile.
numero 12, che proponeva due modalità di redazione del rendiconto finanziario. Con l'ultima riforma a fine 2016, è stata emessa una nuova numerazione dei principi contabili. In precedenza venivano date due opzioni: liquidità e CCN; nell'ultima revisione hanno tenuto solo lo schema della liquidità, facendo poi qualche modifica per allinearsi allo schema revisionato di bilancio. Questa modifica è nell'ottica della progressiva armonizzazione dei bilanci: l'OIC va a riprendere e proporre uno schema di rendiconto finanziario quasi identico a quello proposto dallo IAS 7, è proprio un percorso di armonizzazione dei conti. IL RENDICONTO FINANZIARIO IAS 7 La configurazione di risorsa finanziaria che lo IAS 7 fornisce è quella della liquidità ed equivalenti: come ultima riga del rendiconto finanziario, denominato Statement of Cash Flows, la variazione totale di liquidità indica la variazione, quindi il flusso, di.quanto si è modificato durante l'esercizio l'aggregato di risorsa finanziaria composto da tutta la liquidità aziendale. La liquidità comprende il denaro in cassa, banche conto corrente, cassa assegni, eventuali scoperti di tesoreria, cioè momenti in cui il conto corrente per effetto del gioco di valute potrebbe essere negativo, ma viene comunque considerato; ci sono alcuni conti corrente che danno la possibilità, per effetti di elasticità di cassa, per certi importi limitati, di andare sotto, per via del gioco delle valute. Il valore dell'ultima riga indica il flusso, cioè quanto è variata la configurazione di risorsa finanziaria composta da tutte le liquidità sommate a tutti i mezzi equivalenti: essi sono tutti i valori dei titoli con scadenza entro i 3 mesi e facilmente liquidabili; sono investimenti di liquidità aziendale facilmente liquidabili, vendibili. Se ci sono delle liquidità elevate in
conto corrente le aziende più grandi, invece di tenere il denaro in contocorrente, dove è infruttifero, lo investono in titoli a breve scadenza, in modo da lucrare su quella parte diratei, cedole di cui possono beneficiare. Sono investimenti di liquidità che se l’azienda vuole liquidare anche prima della scadenza può farlo.
Si prendono tutte le voci dei flussi globali, da iscrivere con segno positivo o negativo, riclassificandole; esse vengono riportate in base alla loro natura in tre grandi macro aree, che sono le stesse sia nel prospetto del rendiconto finanziario IAS 7 che in quello OIC 10: attività operativa, attività di investimento, attività finanziaria.
Dalla somma dei tre flussi dati dal totale intermedio di ciascuna macro area si ottiene il flusso totale dell’anno, che dice nel complesso se la risorsa finanziaria liquidità ed equivalenti per effetto delle operazioni svolte durante l’esercizio si è
ridotta o è aumentata, e di quanto.
Attività operativa
La prima macro area può essere compilata in due modi alternativi: metodo indiretto, usato dal 99% delle aziende, che è più immediato e veloce perché si parte dal risultato economico d'esercizio; metodo diretto,
Noemi Ammirati che va ad elencare tutti gli incassi e tutti i pagamenti realizzati dall'azienda durante l'anno, quindi si deve andare a vedere la contabilità generale, non è sufficiente il conto economico.
Quest'area comprende tutti i flussi finanziari generati dall'attività principale dell'azienda; essa è legata a:
- Tutte le operazioni che vanno a incidere sulla creazione del risultato economico, dunque costi e ricavi; se non si distinguono le aree reddituali per costi e ricavi, ci sono anche quelli legati alle attività accessorie.
- Altri flussi che non rientrano nelle altre due tipologie di macro aree: se ci sono altri
flussi tra quelli globali che non rientrano nelle altre due aree, allora vengono ribaltati nell'attività operativa. Le altre casistiche indicate vanno dunque per esclusione.
Imposte sul reddito pagate dall'azienda, anche con l'analisi delle aree reddituali.
Facendo l'analisi delle aree reddituali, scorporando l'impatto economico determinato dalle varie aree gestionali, in modo unito a quel diverso impatto economico, ci sarebbe un potenziale impatto fiscale, ma lo IAS 7 dice che è talmente difficile e soggettivo andare a disaggregare l'impatto fiscale teorico potenziale associato alle diverse aree reddituali, che non viene richiesto.
Attività di investimento
Include tutte le entrate e le uscite legate a:
- Operazioni di acquisto e vendita (alienazioni) di immobilizzazioni tecniche, cioè materiali e immateriali, ma non gli ammortamenti perché sono valori economici. Vengono riportate al loro valore di realizzo, cioè
allareale entrata e uscita di risorse finanziarie.L’accensione e il rimborso di investimenti finanziari a medio-lungo termine, cioè quelli concessidall’azienda; non comprendono anche quelli concessi a breve, perché essi sono i titoli che costituiscono laconfigurazione di risorsa finanziaria che si vuole trovare, dunque se venissero inseriti qui non andrebbero adeterminare il flusso finale.
Sono tutte le accensioni e rimborsi di investimenti finanziari che non ricadano nei mezzi equivalenti, di cuisi vuole vedere la variazione come flusso finale.
Non ci sono qui i debiti, perché essi vanno nell’area finanziaria che rappresenta come l’azienda si finanzia,ma i crediti verso terzi più le altre forme di investimento finanziario che non rientrino nel concetto di mezziequivalenti. La casistica di prestiti a terzi è molto frequente ad esempio nei gruppi di società.
Attività finanziaria
Quest’area indica i flussi
relativi alle fonti con cui l'azienda si finanzia attraverso le due forme di capitale esterno, dunque rappresenta i debiti finanziari ottenuti da terzi. Si tratta di fonti esterne, cioè capitale proprio e capitale di terzi. Le fonti interne sono le fonti autoprodotte, l'autofinanziamento, già inserite nell'attività operativa. Vi rientrano qui i flussi generati da: tutte le variazioni subite dal capitale proprio, in termini di capitale sociale, cioè l'emissione a pagamento e il rimborso di azioni; le forme di finanziamento, ossia la contrazione e il rimborso di prestiti, cambiali e altri titoli a reddito fisso, di mutui; tutti i debiti di natura finanziaria, di terzi. In questo caso non interessa la scadenza temporale, ma solo che abbiano natura finanziaria, dunque si trovano debiti finanziari sia a breve che a lungo termine. Quest'area non racchiude i debiti di regolamento, di funzionamento, verso fornitori, tributari, verso istituti previdenziali.Perché legati alla normale operatività dell'azienda e quindi già inseriti nella gestione operativa. 26 Noemi Ammirati
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ATTIVITÀ OPERATIVA
In generale può essere compilata secondo due criteri alternativi, metodo indiretto e metodo diretto, previsti sia dallo IAS 7 che dall'OIC 10.
Nel metodo indiretto si parte dal risultato economico di esercizio, scopo principale dell'azienda, che è dato da nuove risorse economicamente create o distrutte; nel rendiconto finanziario bisogna passare da un concetto di competenza economica, a uno di competenza finanziaria, cioè nuove risorse create o distrutte in termini finanziari. Per fare ciò, si va dal concetto economico a quello di autofinanziamento.
Dopo il risultato economico di esercizio vengono individuati tre blocchi che incidono su quel valore: valori non monetari, variazioni delle voci di CCN (rimanenze, debiti e crediti commerciali), e componenti riguardanti la gestione
finanziaria e quella degli investimenti, che non rientrano nelle altre macro aree.
- Il valore economico del risultato dell'esercizio viene corretto per tenere conto di tutti i valori non monetari: