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Analisi del film: "A qualcuno piace caldo" di B. Wilder del 1959. A cura del Prof. Boschi e con l'ausilio del testo di Noel Simsolo, “Billy Wilder”, Maestri del cinema , Cahiers du Cinéma, 2011 Pag. 1 Analisi del film: "A qualcuno piace caldo" di B. Wilder del 1959. A cura del Prof. Boschi e con l'ausilio del testo di Noel Simsolo, “Billy Wilder”, Maestri del cinema , Cahiers du Cinéma, 2011 Pag. 2
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Analisi del film: "A qualcuno piace caldo" di B. Wilder del 1959. A cura del Prof. Boschi e con l'ausilio del testo di Noel Simsolo, “Billy Wilder”, Maestri del cinema , Cahiers du Cinéma, 2011 Pag. 6
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"L'Appartamento" e "Qualcuno come caldo": due capolavori di Billy Wilder

Considerata da molti come la migliore commedia hollywoodiana mai realizzata, "L'Appartamento" è stato prodotto nell'arco di due anni, dal 1959 al 1960. Questo film ha vinto ben 5 premi Oscar, tra cui miglior film, migliore sceneggiatura e migliore regia, tutti assegnati a Billy Wilder.

Le ambientazioni del film sono state realizzate negli studi ad Hollywood per gli interni, mentre gli esterni sono stati girati in location reali. Nonostante la trama si svolga principalmente a Chicago, molte scene che avrebbero dovuto essere girate lì sono state in realtà girate a Los Angeles, per comodità e per la presenza di strade anonime. La location più interessante è l'hotel di Miami, dove si svolge la parte finale del film. Questo bellissimo albergo in legno, che si trovava in realtà a San Diego, in California, è stato scelto perché a Miami non esistevano più hotel antichi.

Maestranze coinvolte nel progetto:

  • Charles Lang Jr. - direttore della fotografia

È stato direttore della fotografia anche nel film "L'Asso nella manica", la fotografia anche in questo caso è in bianco e nero, sia perché Wilder non amava molto il colore ma anche perché in questo caso i film di gangster degli anni 30 a cui il regista fa riferimento e parodizza, erano categoricamente in bianco e nero per cui sarebbe stato impossibile ricostruire quelle atmosfere utilizzando il colore.

Le riprese:

  • In primo luogo per insegnare a Tony Curtis e Jack Lemmon a vestirsi, muoversi ed atteggiarsi in modo femminile, Wilder ingaggiò Barbette, una drag queen molto famosa in Europa che eseguiva numeri da circo vestito in abiti femminili, alla fine di ogni spettacolo mostrava al pubblico di essere un uomo. Pur avendo un nome francese, Barbette era americano e si chiamava Wander Clyde, tuttavia mentre il performer si trovò benissimo con Tony Curtis
che seguiva lesue indicazioni, non riuscì a interagire con Jack Lemmon che non voleva seguirele sue direttive per interpretare la donna a modo suo, perché mentre Barbettetendeva a trasmettere movimenti delicati e femminili, lui voleva rendere ilpersonaggio di Jerry/ Daphne goffo, ad un certo punto Barbette abbandonò ilset.Le riprese si svolsero tranquillamente a parte il comportamento giàsperimentato in “Quando la moglie è in vacanza” di Marilyn Monroe, e quindi isuoi continui ritardi e difficoltà ad imparare le battute ed oltretutto era anchepeggiorata negli ultimi 4 anni, questo perché iniziò a fare uso di farmacimescolandoli con l’alcol. Diede molti problemi, si assentò per malattiaallungando i tempi e i costi di produzione, alla fine abbandonò il setprematuramente annunciando la sua gravidanza dall’autore drammaticoamericano Arthur Miller. A pochi giorni dalla fine della riprese perse il

Bambino, a causa di un aborto spontaneo, e di ciò venne in qualche modo accusato Wilder, a causa dello stress a cui il regista la sottopose durante le riprese, ci fu una grande polemica che rientrò in seguito all'uscita del film che ebbe un successo clamoroso. Alla fine la stessa Marilyn ha dichiarato che i suoi due film con Wilder siano stati i migliori della sua filmografia.

Con questo film Wilder ritorna alla vecchia abitudine di iniziare le riprese senza aver terminato la sceneggiatura, anche in questo caso come nel film "Sabrina", Wilder e Diamond non sapevano come si concludesse la storia. Il regista racconta due aneddoti:

L'entrata di Marilyn alla stazione, il treno sta per partire e lei fa la sua comparsa con il bagaglio e l'ukulele, la scena venne girata ma Marilyn si recò da Wilder dicendo che mancava qualcosa, il suo ingresso si limitava ad una semplice camminata, il regista doveva inventarsi qualcosa che desse un senso alla sequenza.

Così il regista rimase sveglio tutta la notte per capire quale gag introdurre per rendere più significativa la sua entrata in scena, allora pensò allo sbuffo del vapore del treno che colpisce Marilyn mentre di spalle si dirige verso le altre componenti della band, questo espediente ricorda molto il cinema muto dei film di Chaplin, che però assume altri significati se abbinato alle forme prosperose dell'attrice. La battuta finale pronunciata dal miliardario Osgood, spasimante di Jerry/Daphne. Mentre Jerry/Daphne tenta di spiegare all'uomo che c'è un problema perché anche lui è un maschio e si toglie la parrucca, Osgood senza "nessuno è perfetto", scomporsi minimamente afferma. Allora Wilder racconta che si trovava in studio con Diamond e si spremevano le meningi per trovare la battuta finale, a nessuno veniva in mente nulla fin quando Diamond, poco convinto, disse "Nobody's perfect".

Impazzire nessuno dei due ma inmancanza di idee decisero di utilizzarla provvisoriamente. Quando però il film viene distribuito nelle sale rimangono stupiti dalla reazione del pubblico che sentendola ride ogni volta fragorosamente, è un aneddoto che ci spiega che l'attore comico non sempre è consapevole dell'efficacia di una battuta o di un gag, infatti nemmeno Wilder e Diamond avevano capito la propria battuta. Wilder spiega la scena delle maracas, che vengono utilizzate per dare modo allo spettatore di ridere per le battute e la situazione divertente senza coprire le battute successive, altrimenti si perde il filo e il momento comico che sempre secondo il regista, una volta innescato deve essere sfruttato al massimo. Nel finale invece è importante dare una precisa direzione per il personaggio, che vada oltre le ultime scene viste dallo spettatore, afferma che il lieto fine per tutti sarebbe impossibile, non rispecchierebbe la vita vera, ad esempio.

La coppia Jerry/Daphne-Osgood non potranno mai stare insieme perché due uomini, almeno nell'America del 1959, a differenza di quanto potrebbe succedere nel contemporaneo. Quasi tutti i finali di Wilder sono aperti, lasciano immaginare o intuire allo spettatore come procederà la storia.

Colonna sonora

L'autore della colonna sonora è un musicista cinematografico hollywoodiano anche lui di origine europea, Adolf Deutsch (1897-1980). Tuttavia un ruolo molto importante nella scelta della musica e nella creazione della colonna sonora, è ricoperto da Matty Malneck (1903-1981), violinista, compositore e arrangiatore jazz che aveva già collaborato con Wilder in "Testimone d'accusa".

Il ruolo di Malneck in "A qualcuno piace caldo" è quello di scegliere i brani jazz d'epoca da accompagnare alle immagini del film, infatti le musiche non sono del tutto originali ma degli arrangiamenti di brani che risalgono.

All'epoca in cui il film viene ambientato, fra gli anni 20 e 30, e che svolgono un ruolo molto importante nel creare l'atmosfera. Il significato del film "A qualcuno piace caldo" si riferisce proprio all'hot jazz in contrapposizione al cold jazz che si sviluppa dopo la seconda guerra mondiale. L'apparizione di Sugar viene sempre accompagnata da un tema musicale che è suonato da una tromba con la sordina.

Marilyn era piuttosto brava come cantante, per cui in molti suoi film sono presenti delle canzoni da lei interpretate, in "Quando la moglie è in vacanza" non canta mai, ma in questo caso sono presenti tre bellissime canzoni:

"Running wild" 1922 → È la canzone che canta nel treno con l'orchestra e che si conclude con la caduta della fiaschetta del whiskey.

"I wanna be loved by you" 1928 → È una canzone del 1928 lanciata dalla cantante Helen Kane, famosa per aver ispirato il

Personaggio del cinema d'animazione Betty Boop. "I'm thru with love" 1951 → Canzone che interviene verso la fine dopo che Sugar viene piantata dal finto milionario. Durante l'interpretazione di queste canzoni, l'attrice indossa dei vestitini uno bianco e uno nero ai limiti del "pornografico" che sarebbero stati inconcepibili in un film hollywoodiano di qualche anno prima, e segnalano la trasformazione che si sta svolgendo nella morale del cinema hollywoodiano, anche la scena del party nel vagone letto sarebbe stata molto osé in precedenza. Fare il genere della commedia dal libro, il prof per questioni di tempo non lo tratta. 4 Dicembre

Accoglienza

Il film ottiene un grandissimo successo commerciale, ma sul piano della critica non venne accolto con grande entusiasmo, da una parte lascia perplessi i critici perché è una commistione fra la commedia e il film gangster e dall'altra, viene sottovalutato perché

Considerato solo un film divertente e superficiale. Non ottiene nessun Oscar, ma rimane un grandissimo successo nella carriera di Wilder, successo che si è mantenuto stabile nel tempo e a distanza di anni rivalutato dalla critica, che lo considera il miglior film della commedia classica hollywoodiana.

Temi

Elemento gangsteristico: è il tratto distintivo di questo film e viene inserito dal regista, in quanto presente nel film tedesco del '51 a cui si ispira, e lo fa per due motivi. Il pretesto economico non era sufficiente per spingere i due musicisti a travestirsi da donne e anche perché avrebbe giustificato la loro scelta di portare avanti la farsa per tutta la durata del film, è un elemento fortemente narrativo per la sceneggiatura. Altra ragione è il gusto personale di Wilder a cui piace mescolare i generi incompatibili, lo aveva già fatto in "Stalag 17" dove mescolava il dramma bellico ambientato in un campo di prigionia tedesco e la

commedia, e troviamo ugualmente la stessa commistione di generi anche nel film "L'appartamento", avviene sia a livello narrativo che nelle singole scene. I produttori non appoggiavano la scelta di Wilder e Diamond perché temevano che il pubblico potesse non apprezzare, per il pubblico fu un successo, tuttavia non incontrò il favore della critica. La contaminazione di generi nella commedia hollywoodiana classica non è un'invenzione di Wilder, la ritroviamo in diversi film precedenti come "Colpo di fulmine" del 1941 di Howard Hawks, (tra l'altro scritta da Wilder e Brackett, prima dell'esordio di Billy alla regia) in cui uno studioso di linguistica (Gary Cooper) per degli studi sulla lingua americana scopre lo "Slang" e affascinato da queste nuove espressioni si reca nel locale notturno dove viene maggiormente usato. In uno di questi incontra la protagonista (Barbara Stanwyck) che è la pupa di un G
Dettagli
A.A. 2019-2020
10 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.santamato di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del cinema e analisi dei film e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Boschi Alberto.