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Il rischio di esproprio, confisca e nazionalizzazione (ex. CEN)
Il rischio di esproprio, confisca e nazionalizzazione viene valutato attraverso diverse variabili di tipo qualitativo. Tale rischio si verifica maggiormente dove vi è un basso grado dello stato di diritto, governi fortemente interventisti e contesti deboli a livello giuridico per la tutela dei diritti della proprietà privata. Inoltre, il rischio è maggiore dove vi è poco controllo della corruzione nel paese e dunque tale corruzione risulta elevata.
Queste variabili vengono misurate attraverso delle statistiche che si basano su degli aspetti qualitativi che alcuni operatori specializzati possono mappare attraverso delle indagini. La Banca Mondiale, ad esempio, oltre a pubblicare un report annuale sulla governance dei vari paesi, mappa questi indicatori che ci possono dare il grado di governance di ogni singolo paese e dunque calcolare il rischio di esproprio. Si fa una prima media dei vari indicatori dando un primo score che va da 0 a 100 e si trova così il...
rischio di esproprio del paese). In secondo luogo calcolo il rischio di trasferimento e convertibilità che non è un rischio di cambio ma un rischio che un paese estero introduca controlli alla valuta estera in maniera temporanea o permanente. (Es: aerei in Venezuela pag. 2) Tale rischio si verifica maggiormente se la qualità della regolamentazione è bassa, il grado di libertà all'investimento è basso, idem per una libertà di tipo monetario e idem per una libertà di tipo finanziario (basso). Per tracciare questi indicatori abbiamo sempre degli operatori che fanno delle indagini attendibili e cercano di tirare fuori degli indicatori di sintesi di questi aspetti per ogni singolo paese, in questo caso non è la BM ma è la Heritage Foundation che fa queste indagini. Anche per calcolare tale rischio faccio delle medie dei vari indicatori e trovo così un secondo score provvisorio da 0 a 100. Il terzo rischio è il
rischio). Il punteggio finale per il rischio di violenza politica viene calcolato facendo la media dei vari indicatori e viene espresso anch'esso su una scala da 0 a 100.indicatore politico è chiamato "assenza di violenza politica" (absence of political violence) e viene fornito dalla Banca Mondiale (BM). Anche in questo caso, prendiamo questi 3 indicatori e calcoliamo una media ponderata. La media ponderata non è semplice come nei primi 3 rischi, ma tiene conto del fatto che l'indicatore di stabilità politica vale il 60%, mentre gli altri due indicatori valgono il 20% ciascuno. In questo modo otteniamo un quarto punteggio da 0 a 100 per il rischio di violenza politica. Quindi, alla fine abbiamo fondamentalmente 3 rischi politici, dato che il "breach of contract" può essere considerato un rischio di esproprio, poiché le variabili prese in considerazione sono le stesse. Nel corso del tempo, per il rischio di trasferibilità e convertibilità, si è osservato che ci sono altri indicatori da considerare rispetto a quelli definiti dalla Heritage Foundation. Questo rischio è il rischio di carattere politico, che ha la maggiore correlazione con i rischi di natura economica.rischio tende ad avvenire in quei paesi che hanno dei problemi nei conti con l'estero, nelle riserve, dunque in quei paesi che fondamentalmente sono a rischio di crisi valutarie. E' stato fatto un esperimento tra il 2011 e 2012 introducendo degli indicatori più robusti e meno qualitativi, in questo rischio sono introdotti degli indicatori di Transfer and Convertibility dati da S&P e Moody's, dunque le agenzie prendono in considerazione questo rating dato da queste 9 agenzie. Ad oggi si prende in considerazione come indicatore anche il regime del tasso di cambio di ogni paese guardando al report che fa l'FMI ogni anno di tutti i regimi di cambio di tutti i 198 paesi (anche se tale rischio non è un rischio di cambio), mano a mano che si passa da un tasso di cambio fisso a un tasso di cambio flessibile il nostro rischio di trasferimento e convertibilità diminuisce (tasso di cambio fisso si prende uno score di 100, tasso di cambio flessibile si prende uno score di 0).prende 0con tutte le variabili che ci stanno nel mezzo ovviamente). Inoltre si guarda alle riserve valutarie internazionali espressa con quell'indicatore chiamato import cover ovvero il rapporto tra le riserve valutarie internazionali (escluso oro) e 3 mesi di importazioni di beni e servizi (minore sarà questo rapporto più sarà alto il rischio di trasferimento e convertibilità mentre più sarà alto tale rapporto minore sarà il rischio di convertibilità e trasferimento, si da il solito score 0-100). Infine io voglio capire anche lo stato dei conti con l'estero di un paese e dunque guardo anche al saldo delle partite correnti in percentuale al PIL (do un'ulteriore score 0-100). Dunque guardo anche questi tre indicatori, faccio una media di questi 3 score e do un punteggio singolo per ogni paese. Per il rischio di esproprio oltre agli indicatori definiti dalla BM troviamo un tribunale internazionale che è deputato a
Risolvere le controversie derivanti da espropri e confische a livello internazionale, mentre per il rischio di violenza politica non abbiamo novità. È stato introdotto questo aggiustamento qualitativo per il calcolo dei vari rischi politici in maniera più precisa e dettagliata. Il rischio paese dunque è molte utile ma come definisce Keynes ha dei limiti. Es: l'operatività delle ECA ha un orizzonte temporale che più lungo è, meno questi indicatori riescono a darci delle risposte concrete (più guardiamo nel lungo periodo più questi strumenti devono essere visti in maniera più superficiale perché i limiti di questo studio diventano sempre maggiori). Skidelsky ci dice una cosa simile con il caso della Russia e ci dice che in alcuni tipi di valutazioni di rischio paese nel lungo periodo si tende a confondere il rischio con l'incertezza generando non pochi problemi.
SACE COUNTRY RISK MAP 2020: prodotta su base annuale,
ha capacità limitata perché non riescea cogliere un aspetto importante che è quello della multidimensionalità, essa è una mappainformativa dunque dove l’idea è di dare una rappresentazione visuale diretta ma con cautela. Intale mappa viene definito il rischio del credito dei vari paesi dunque viene fatta una media delrischio del credito sovrano, bancario e corporate che fa perdere la multidimensionalità ma nonviene mediato il rischio politico. Inoltre vi sono delle mappe divise per rischio di credito sul sitodella SACE. Dunque avremo mappe divise per il rischio di credito e politico.
Discorso delle medie che sono molto utili per aggregare alcuni variabili per i nostri indicatori.Esempi del Kazakistan e del Montenegro (il rischio di trasferimento e convertibilità è molto bassodato che esso è un paese eurizzato, dunque avremo un rischio politico basso).Attraverso gli score dei vari indicatori viene effettuata una
media di questi score così da trovare ilnostro rischio di credito o politico. Altro esempio il caso della Cina che è molto interessante suambo i lati di rischio, rischio medio/basso del paese: rischio politico di 41 e di credito di 44, rischimolto bassi dato il suo enorme potenziale di pagamento e la sua solidità di pagamento (circa 3mila miliardi di dollari).
Rischio politico: eventi che portano a tale rischio possono essere molteplici (esproprio, sequestro,guerre, confische, sabotaggio, guerre civili, tumulazioni civili, guerre, restrizioni valutarie,rivoluzioni ecc. ecc.) che per convenzione dividiamo nei 3 eventi di generazione di sinistro visti 10prima, essi hanno una caratteristica comune ovvero sono rischi FAT-TAIL dove tali eventi possonoportare ad effetti disastrosi se accadono, i rischi politici hanno dunque una bassa probabilità diverificarsi ma possono portare a perdite enormi e ingenti. Le probabilità di atti terroristici osabotaggi o
eventi naturali ecc. sono probabilità molto basse, non nulle, ma basse.
Il rischio politico come definito dalla MIGA: (l’agenzia della BM dedicata alla copertura dei rischi politici tramite sistemi assicurativi per gli investitori nei mercati in via di sviluppo) “è la probabilità di un’interruzione delle operazioni di imprese multinazionali causate da forze o eventi politici, sia avvenuti nel contesto nazionale che nel contesto internazionale. Nei paesi di destinazione il rischio politico è ampiamente determinato dall’incertezza sulle azioni non solo dei governi e delle istituzioni politiche ma anche di gruppi di minoranze come i movimenti separatisti.”
Tale rischio si può misurare in maniera qualitativa e in maniera quantitativa ma in maniera molto parziale, lo trattiamo in modo ordinale e non cardinale ergo non possiamo calcolare dei rating veri e propri di probabilità di default ma possiamo dare attraverso un sistema di
scoring delle probabilità di accadimento. Tale sistema dunque non è una scienza esatta ma è un'arte. Nella Slide successiva abbiamo un riepilogo dei vari rischi. Per quanto riguarda il rischio politico guardiamo alla definizione che da MIGA precedentemente descritta e anche quella di Meldrum, riportiamo invece definizioni più fini dei 3 famosi eventi generatori di sinistro che portano al rischio politico. Rischi: Esproprio (CEN: confisca, esproprio e nazionalizzazione), trasferimento e convertibilità valutari (Es. delle compagnie aeree in Venezuela) e violenza politica (legato a varie cause come sabotaggio, rivoluzioni, terrorismo ecc.). MIGA oltre ad essere un punto di riferimento per i rischi politici, ha sempre svolto un ruolo molto interessante con la produzione di un interessantissimo report annuale intitolato Investment and Political Risk (rapporto annuale molto ampio dedicato al panorama riguardante i rischi politici dovuti dagli IDE). Ad oggieffettuaindagini sul rischiopolitico come quellanel grafico.I vincoli più importantiper IDE secondo MIGAnei paesi in via disviluppo sonol’instabilità politica, la corruzione, la mancanza di trasparenza e la debolezza delle istituzioni.