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Principi di separazione in cromatografia
I componenti di una miscela si separano distribuendosi fra due fasi (FM e FS). La migrazione di una sostanza da una fase all'altra è regolata da una serie di interazioni tra una fase mobile (forza motrice) e una fase stazionaria o fissa (forza frenante). Se in fondo alla colonna cromatografica inserisco un sistema di rivelazione (es. UV), l'uscita di ciascun prodotto genererà un segnale cromatogramma che verrà rilevato sotto forma di picco, originando un cromatogramma.
In un cromatogramma viene riportato il segnale in funzione del tempo (ordinate: risposta del rivelatore; ascisse: i tempi di uscita delle varie sostanze).
CLASSIFICAZIONE: 19ffi fiffffi fi A fi fi ffi fi
Meccanismi di separazione (che sfruttano FS diverse in funzione della miscela di analiti da separare):
- Adsorbimento: i soluti vengono adsorbiti sulla superficie della FS (supporto solido);
- Ripartizione: gli analiti si ripartiscono tra due fasi (una FS e una FM) in funzione della loro natura (affinità per le...)
diverse fasi);
- Scambio ionico: analiti in forma carica che interagiscono con un supporto dove sono presenti delle cariche sse (interazioni ioniche);
- Esclusione molecolare (gel permanente): distinzione sulla base della forma e della dimensione degli analiti (passando su un supporto di opportuna porosità);
- A nità: elevata selettività e speci cità; gli analiti si legano ad una FS in cui è stato legato un ligando biologico (interazione altamente speci ca come ad esempio ligando biologico-recettore).
Le interazioni che si instaurano tra le sostanze da separare e le due fasi (FM e FS) sono deboli (perché devono essere reversibili):
- Legami a idrogeno;
- Interazioni dipolo-dipolo;
- Interazioni dipolo-dipolo indotto;
- Forze di Van der Waals;
- Formazione di composti di interazione (complessi e coppie ioniche);
- Attrazione columbiana;
- Interazioni steriche
Spesso possono essere presenti più tipi di interazione nello stesso processo cromatogra co.
Tali da assicurare il legame degli analiti che si desidera separare alla resina.
Eluizione: si effettua prima un lavaggio della FS con lo stesso tampone per eluire i componenti non legati, mentre i componenti legati alla FS vengono eluiti generalmente con un gradiente di forza ionica e/o pH.
CROMATOGRAFIA AD ESCLUSIONE MOLECOLARE
La fase stazionaria è costituita di granuli di gel (composti organici polimerici) con pori di dimensione controllata: le dimensioni dei pori dipendono dal numero di legami trasversali presenti nella matrice di cui è costituito il gel.
GFC: gel filtrazione (eluenti acquosi, sostanze idrosolubili); GPC: gel permeazione (eluenti di tipo organico, sostanze non idrosolubili).
Il gel funge da "setaccio".
I componenti della miscela vengono separati in funzione delle loro dimensioni e forma: le molecole si ripartiscono fra volume del solvente all'interno ed all'esterno dei granuli e vengono ritardate in maniera differente; la migrazione dipende
dalla capacità delle molecole di entrare in un reticolo. Le molecole più grandi sono eluite più rapidamente, mentre le molecole più piccole sono ritardate. Vari tipi di gel: - Al di sotto del limite minimo ogni analita viene trattenuto allo stesso modo. - Impieghi comuni: - Purificazione di macromolecole: proteine, enzimi, ormoni, anticorpi, acidi nucleici, polisaccaridi. - Desalting: allontanamento dei sali, poiché proteine ed altre macromolecole biologiche hanno dimensioni molto più grandi rispetto ai sali. - Determinazione del peso molecolare di proteine. ANALISI DEL PM: Si procede effettuando una cromatografia di calibrazione, costruendo una retta di taratura usando sostanze diverse a peso molecolare noto (log MW vs Volume eluizione). Questa ci consente di determinare il PM di un campione incognito conoscendo il suo volume di eluizione in una colonna specifica. CROMATOGRAFIA DI AFFINITÀ: Separa molecole sfruttando interazioni specifiche tra un ligando.immobilizzato sulla fase stazionaria e le molecole di interesse (impiego prevalente in ambito biochimico). Un ligando, molecola che si lega con alta specificità alla proteina di interesse, viene legato covalentemente ad una matrice inerte. Il ligando deve avere a nità elevata per catturare la molecola di interesse, ma non così elevata da impedirne il suo distacco senza denaturazione. A causa dell'alta specificità delle interazioni, la selettività della cromatografia per affinità è potenzialmente la più elevata tra i vari tipi di cromatografia, o rendo la possibilità di purificazione step di una molecola specifica da una miscela anche molto complessa. La proteina legata viene eluita mediante aggiunta di substrato o di ligandi per i quali la macromolecola ha una maggiore affinità rispetto a quella del ligando immobilizzato, o mediante soluzioni con pH o forza ionica diversi, che riducono l'affinità tra ligando e componente.
22fi fi ff ff fiffi fi ffi fi ’ fi fi ffi fi fi ff fi ff ffi fi
PARAMETRI CROMATOGRAFICI
Il comportamento di un soluto in un sistema cromatografico deve essere descritto in termini precisi mediante l’uso di opportuni parametri per effettuare confronti obiettivi fra i vari soluti, acquisire elementi utili alla loro identificazione e validare il metodo cromatografico.
Altezza del picco: distanza tra il massimo del picco e la sua base, misurata perpendicolarmente all’asse dei tempi.
Ampiezza del picco: segmento delimitato sulla base del picco dai punti di intersezione delle tangenti tracciate nei punti di esso da ambedue i lati.
Area del picco: dipende dalla quantità di sostanza in uscita dalla colonna e dalle caratteristiche del rivelatore.
Analisi quantitative: attraverso diverse metodologie di studio quantitativo come ad es. standardizzazione interna, standardizzazione esterna, metodo delle aggiunte ecc.
Tempo di ritenzione ( ): tempo totale impiegato dall’analita
Per percorrere la FS.R t + tTempo che impiega un componente della miscela ad uscire dalla colonna ( ) o,FS FMtecnicamente, ad essere rivelato come picco dal detector.Dipende dalla natura della sostanza, dalla colonna e dalle condizioni operative.
Analisi qualitative: confronto dei tempi di ritenzione tra la miscela in esame e sostanze pure o miscele acomposizione nota.
- t o tTempo morto ( ) : tempo impiegato da una molecola non trattenuta per percorrere la FS;M 0 t′ = t − t
- Tempo di ritenzione corretto ( ): tempo speso da un dato soluto nelle interazioniR 0Rcon la FS.
- VVolume di ritenzione ( ) : volume di eluente richiesto per l’eluizione di un’analita.R- V , VVolume morto ( ): volume di ritenzione di un composto non trattenuto (volume di eluente che si trova negli spaziM 0interstiziali).
Fattore di capacità