Anteprima
Vedrai una selezione di 18 pagine su 81
Analisi (Calcolo II) Pag. 1 Analisi (Calcolo II) Pag. 2
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 6
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 11
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 16
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 21
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 26
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 31
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 36
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 41
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 46
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 51
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 56
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 61
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 66
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 71
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 76
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi (Calcolo II) Pag. 81
1 su 81
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

R R R

n

R P

f := α m(I )

i i

n i=1

R

dove è una qualsiasi rappresentazione di .

ni=1

P

f = α χ f

i I i

Ma cosa stiamo misurando se l'integrale dipende dalla rappresentazione di ? Cambiando

f

rappresentazione cambia il valore dell'integrale?

Osseravzione 4 NON dipende dalla rappresentazione: prendiamo due funzioni e

R f

n

R

dimostriamo la validità di questa aermazione. Siano

n m

P P

f (x) = α χ (x) = β χ (x)

i I i J

i=1 k=1

i k

Non è restrittivo supporre . Abbiamo quindi che

6

α , β = 0

i k 5

˙ ∪

S

I = (I J )

i i k

1≤k≤m . Prendiamo quindi

Abbiamo poi che n

m ∩ ∩

P

P m(I J ), m(J ) = m(I J )

m(I ) = i k

i i k k 1

1 n

R P

f = α m(I ) =

i i

n

R

n m ∩

P P α m(I J ) =

i i k

i=1 k=1

m n ∩

P P α m(I J )

i i k

k=1 i=1 . 6

m n

⇒ ∩

P P

β m(I J ) = m(J )

k i k k

k=1 i=1

Proposizione 2 Siano , allora

n

∈ S(R ∈

f, g ), λµ R

1. 7

R R R

(λf + µg) = λ +µ g

n n n

R R R

4 indica il massimo.

5 L'inclusione è ovvia, infatti i singoli mentre per l'altra, preso

⊃ ∪ ⊂ ∈ 6 ⇒ ∃J

(I J ) I x I , f (x) = α = 0 :

i k i i i k

per denizione.

x J k

6 Questo è vero perchè se deve necessariamente essere perchè preso

∩ 6 ∈ ∩

m(I J ) = 0, α = β x m(I J )

i k i k i k

la funzione caratteristica vale 1 e allora per denizione.

f (x) = β = α

k i

7 è un funzionale su .

R S

f 51

2.1. INTEGRALE MULTIPLO SECONDO RIEMANN

2. se 8

≥ ⇒ ≥

R R

f g f g

n n

R R

Teorema di riduzione Sia allora

2

∈ S(R

f )

1. ∀x ∈ R

8 Monotonia dell'integrale. Ha come conseguenza che il modulo dell'integrale è dell'integrale del modulo.

52 CAPITOLO 2. INTEGRAZIONE MULTIPLA

Capitolo 3

Integrazione secondo Lebesgue

3.1 Funzioni semicontinue

Non sempre il limite di una funzione esiste: i queste situazioni sono di solito di aiuto il limite

destro e sinistro, che però, come il limite, non sempre esistono. e' possibile allora introdurre

in questi casi il concetto di (e l'analogo ) che possiede da una

massimo limite minimo limite

parte le proprietà del limite, dall'altra ricorda l'estremo superiore: come questo, infatti, esiste

sempre. Il massimo limite non è altro che una localizzazione dell'estremo superiore, il quale

però è per sua natura un concetto globale, cioè ha a che fare con i valori della funzione in

f

tutto l'insieme di denizione, mentre il massimo limite dipende solo dai valori della funzione in

Denizione

un intorno di un punto . Sia una funzione reale denita in un insieme A

x f (x)

0

e sia un punto di accumulazione di A; diremo che un numero reale è maggiorante locale

x M

0

per se esiste un intorno di tale che diverso da .

→ ≤ ∀x ∈ ∩

x x I x f (x) M, A I, x x

0 0 0

Se la funzione non ha maggioranti locali, diremo che il suo massimo limite è , altrimenti

+∞

massimo limite

chiameremo della funzione per l'estremo inferiore dei maggioranti

f x x 0

locali, e lo indichiamo con 1

lim sup f (x)

x→x 0

Analogamente un numero reale m si dice minorante locale se esiste un intorno di tale

J x 0

che per ogni . Se la funzione non ha minoranti locali si dice che il suo

≥ ∈ ∩ −

f (x) M x A J (x )

0 minimo limite

minimo limite è , altrimenti si chiama della funzione l'estremo superiore

−∞

dei minoranti locali e si indica con 2

lim inf f (x)

x→x 0

1. Il valore della funzione in non ha alcun eggetto sul valore del massimo e minimo limite;

x 0

2. poichè se ed sono un minorante e un maggiorante locale risulta si ha

m M m M

1 Sia di accumulazione per A; prendiamo il e ne prendo il limite per : questo è

x sup f (x) δ 0

0 ∩A−(x

x∈B )

0

δ

il massimo limite. Restringendo il sup diminuisce perchè funzione monotona di : farne il limite come trovarne

δ δ

l'estremo inferiore per .

δ > 0

2 Analogamente a quanto detto sopra, il minimo limite è funzione decrescente di . Esistono sempre entrambi

δ

e se coincidono esiste il limite (in generale non è necessario che lo facciano).

53

54 CAPITOLO 3. INTEGRAZIONE SECONDO LEBESGUE

;

lim inf lim sup

x→x x→x

0 0

3. se vale Se

a > 0 lim sup[af (x)] = a lim sup f (x); a < 0 lim sup[af (x)] = a lim inf f (x)

4. se in un intorno di allora

f (x) g(x) x 0

infatti ogni maggiorante locale della lo è anche della e

lim sup f (x) lim sup g(x) g f

ogni minorante locale della lo è anche della .

f g

Anche il concetto di funzione continua si biforca in due.

Denizione semicontinua

Sia e sia ; diremo che la funzione è

→ ∈

f : A R x A f

0

superiormente (SCS) in se

x 0 ≥

f (x ) lim sup f (x)

0 x→x 0

semicontinua inferiormente (SCI)

e analogamente si dirà se

.

f (x ) lim inf f (x)

0 x→x 0

Una funzione è continua in un punto se e solo se in quel punto è SCS e SCI.

f (x)

La funzione caratteristica di un insieme è SCI, quella di un insieme chiuso è .

aperto SCS

Valgono proprietà simili a quelle del e

lim sup lim inf .

1. Se è SCS, è SCS se e SCI se ;

f af a > 0 a < 0

2. se e sono SCS, allora è SCS;

f g f + g

3. se e sono SCS in un punto, anche il massimo tra e e il minimo tra le due sono

F g f g

SCS in quel punto.

Teorema Una funzione è SCS in se e solo se per ogni successione a

→ ∈

f : A R x A x

0 n

valori in e convergente a si ha

A (x ) x

0 0 ≥

f (x) lim sup f (x )

n

n→+∞

Analogamente è SCI se e solo se per ogni successione a valori in si ha

A (x )

0

f (x) lim inf f (x )

n→+∞ n

Teorema (proprietà di reticolo) Se è una famiglia di funzioni SCI in un punto,

f , t T

t

allora F (x) = sup f (x)

t

t∈T

inviluppo

denito è SCI in quel punto.

Dimostrazione Si ha e quindi

f (x) F (X)∀t

t .

≤ ≤

f (x ) lim inf f (x) lim inf F (x)

t 0 x→x t x→x

0 0

Poichè vale per ogni , prendendo l'estremo superiore rispetto a vale

t t

F (x ) lim inf F (x)

0 x→x 0

che è la denizione di funzione SCI.

Allo stesso modo si mostra che l'estremo inferiore di una famiglia di funzioni SCS è SCS.

55

3.1. FUNZIONI SEMICONTINUE

3.1.1 Il teorema di Weierstrass

Teorema Una funzione SCS in un insieme compatto K ha massimo; una SCI in un compatto

K ha minimo.

Dimostrazione Sia SCI in K, vogliamo dimostrare che ha minimo, ossia esiste un

f f

punto . Sia una successione in tal che tende

∈ ≤ ∈

x K : f (x ) f (x)∀x K x K f (x )

0 0 n n

all'estremo inferiore della in K. Poichè K è compatto possiamo estrarre una sottosuccessione

3

f

convergente a un punto , che, essendo estratta dalla ha come limite .

x x K f (x ) inf f (K)

k 0 n

n

Per la semicontinuità di f ≤ ≤

f (x ) lim inf f (x ) = inf f (K) f (x )

0 n→+∞ k 0

n

da cui si ha e dunque è punto di minimo.

f (x ) = inf f (K) x

0 0

3.1.2 Approssimazione delle funzioni semicontinue

Teorema Sia SCI allora esiste una successione crescente di funzioni continue tale

f (x) f (x)

n

che .

f (x) = lim f (x) = sup f (x)

n→inf ty n n∈N n

Dimostrazione Per prima cosa dimostriamo il teorema per : faremo vedere che la

f 0

successione −

f (x) = inf [f (y) + n|x y|]

n y∈R

ha le proprietà richieste.

Posto risulta e in particolare

≤ ≤

Φ (y, x) = f (y)+n|x−y| f (x) Φ(y, x)∀y f (x) Φ(x, x) =

n n n

. Faremo la dimostrazione in 3 passi, dimostrando cioè la monotonìa, la continuità e la

f (x)

convergenza.

Monotonia

La successione è crescente, infatti risulta e preso il sup si trova

f Φ (y, x) Φ (y, x)∀y

n n n+1

.

f (x) f (x)

n n+1

Continuità

Prendiamo due punti : vogliamo limitare l'oscillazione ;

|f − ≥ ∈

x , x (x ) f (x )|, n x , x R

0 1 n 1 n 0 1 0

partiamo senza il modulo. Essendo SCI, ∃y ∈ |

R : f (y ) + n|x + y < inf[f (y) + n|x + y|] + =

0 0

⇒ ≤ −y |−f −y |+ ≤ −x −y |+

f (y)+ f (x )−f (x ) f (y )+n|x (y )−n|x n|x +y =

n n 1 n 0 1 0 1 0

.

− |

n|x x +

1 0

quindi non c'è più la dipendenza da e preso otteniamo una funzione lipschitziana

y = 0

con , e dunque continua.

L = n

3 Esiste per denizione di estremo inferiore, infatti non è un minorante di e dunque per

inf f (K) + 1/n f (K)

ogni esiste un punto . La successione tende a .

n x : f (x ) inf f (K) + 1/n f (x ) inf f (K)

n n n

56 CAPITOLO 3. INTEGRAZIONE SECONDO LEBESGUE

Convergenza

Tenendo conto della denizione di estremo inferiore, per ogni esiste un punto che lo

n N y

n

approssimi a meno di , ovvero

1/n .

− − ≤ ≤

f (y ) + n|y x| 1/n f (x) f (x)

n n n

Allora − ≤

lim inf [f (yn) 1/n] < lim inf f (x) f (x)

n→∞ n n

Ma a sua volta 4

− ≥ ≥

lim inf [f (yn) 1/n] lim inf f (y) f (y) = f (x)

n→∞ y→x

⇒ ≤ ≤

f (x) lim inf f (x) f (x)

n

e dunque .

f (x) = lim f (x)

n→∞ n

Per eliminare ora 'ipotesi di positività della basta dimostrare che esiste una funzione

f g(x)

continua, : basterà quindi applicare il teorema a ; detta infatti

≤ ≥

g(x) f (x) f (x)−g(x) 0 g (x)

n

una successione crescente di funzioni continue, che tende a ,

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
81 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Totpic di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Calcolo 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Cannarsa Piermarco.