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PROCEDIMENTO:

1-2) Precipitazione come bromuro d’argento

- In una provetta da centrifuga mettere una punta di spatola di sale incognito e

aggiungere 1-2 ml di acqua. Sciogliere completamente.

- Acidificare con HNO dil per avere un pH=0 ( controllo con cartina indicatrice )

3

- Aggiungere alcune gocce di AgNO (reagentario comune) . Si osserverà la

3

precipitazione di AgBr (giallo chiaro caseoso)

- Centrifugare (2000 giri x 3’)

- Eliminare il surnatante con una pipetta Pasteur

- Lavare il precipitato con acqua deionizzata.

- Aggiungere NH dil (reagentario personale): AgBr non solubilizza

3

- Aggiungere NH conc. (reagentario comune): AgBr solubilizza

3

3-4) Dissoluzione con acqua di cloro

- Preparare una soluzione acquosa del sale

- Acidificare con H SO dil

2 4

- Aggiungere alcune gocce di cloroformio (CHCl ) o di cloruro di metilene (CH Cl ).

3 2 2

La fase organica serve per estrarre il Br dall’acqua rendendo più evidente la

2

colorazione

- Aggiungo ipoclorito (=acqua di cloro)

- Agitare fortemente: in presenza di bromuri in fase organica si colorerà di

arancio/bruno.

RICONOSCIMENTO DEGLI IODURI (I )

-

 1) Precipitazione come ioduro d’argento:

- + 

I + Ag AgI (giallo caseoso)

+ - -17

AgI Ag + I Ks= 8.0 x 10 ( AgI è praticamente insolubile in NH a qualunque conc)

3

2) Ossidazione con nitrito:

- .

2I I +2e

2

2- + . 

NO + +2H +e NO + H O X2

2

- 2- + 

2I +2 NO +4H I + 2NO +2H O (si sviluppa una colorazione giallo-bruna che può

2 2

arrivare al nero se abbiamo messo troppo sale)

3) Ossidazione con acqua di cloro:

- -

2I + Cl 2Cl + I (bruno)

2 2

3- + .

I + 6 H O 2IO + 12 H +10 e ( non deve succedere perché vuol dire che c’è stata

2 2

un’ossidazione eccessiva)

. .

Cl + 2e 2Cl X5

2 - 3- +

I + 5Cl + 6 H O 10Cl + 2IO +12H (incolore)

2 2 2

4) Ossidazione con ipoclorito:

- - + -

2I + ClO + 2H Cl + I + H O (viola)

2 2

- -

2I I +2e

2

- + - -

ClO + 2H +2e Cl + H O

2

- - + -

2I + ClO + 2H Cl + I + H O

2 2

PROCEDIMENTO:

1) Precipitazione come ioduro d’argento

- In una provetta da centrifuga mettere una punta di spatola di sale incognito e

aggiungere 1-2 ml di acqua. Sciogliere completamente.

- Acidificare con HNO dil per avere un pH=0 ( controllo con cartina indicatrice )

3

- Aggiungere alcune gocce di AgNO (reagentario comune) . Si osserverà la

3

precipitazione di AgI (giallo caseoso)

- Centrifugare (2000 giri x 3’)

- Eliminare il surnatante con una pipetta Pasteur

- Lavare il precipitato con acqua deionizzata.

- Aggiungere NH dil (reagentario personale): AgI non solubilizza

3

- Aggiungere NH conc. (reagentario comune): AgI non solubilizza

3

2) Ossidazione con nitrito

- In una provetta mettere una punta di spatola di sale incognito e aggiungere 1-2ml

di acqua

- Acidificare con H SO dil

2 4

- Aggiungere NaNO e osservare la comparsa di una colorazione giallo-bruna

2

3) Ossidazione con acqua di cloro

- In una provetta mettere una punta di spatola di sale incognito e aggiungere 1-2ml

di acqua

- Acidificare con H SO dil

2 4

- Aggiungere alcune gocce di cloroformio (CHCl ) o di cloruro di metilene (CH Cl ).

3 2 2

- Aggiungere ipoclorito

- Agitare fortemente: in presenza di ioduri la soluzione è rosso-viola

SCHEMA ALOGENURI

Soluzione acquosa del sale

+HNO dil + AgNO

3 3 Precipitato

No precipitato (sol. Limpida )

- - -

[Non possono essere Cl , Br , I ] GIALLO CHIARO GIALLO

BIANCO (Insolubile in NH (Insolubile in NH

( Solubile in NH dil) 3 3

3 solubile in NH conc) insolubile in NH conc)

3 3

-

I

- -

Cl Br

ARANCIONE VIOLA

H SO

Soluzione acquosa del sale + 2 4

dil + NaClO ( ipoclorito )+

Interferenze: diclorometano (reag. comune)

 32-

TIOSOLFATI (S O ):

2

32- + 

S O +2Ag AgS O (bianco)

2 2 3

In breve tempo il precipitato assume una colorazione bruna e poi nera per la formazione di solfuro

d’argento (Ag S) secondo la seguente reazione:

2

Ag S O +H O Ag S +H SO (nero) ( per accelerarla la si può mettere a bagnomaria).

2 3 2 2 2 4

Solitamente i solfuri sono neri tranne quello di Zn che è bianco.

 3-

IODATI (IO ):

3- + 

IO +Ag AgIO (bianco)

3

AgIO è solubile in NH come AgCl fare riconoscimento degli iodati

3 3 + 3-

AgIO + 2 NH [Ag(NH ) ] + IO

3 3 3 2

 32-

SOLFITI (SO )

32- + 

SO +2Ag AgSO (bianco)

3 + 32-

2

AgSO + 4 NH [Ag(NH ) ] + SO

3 3 3 2

32- +

SO +2H H SO

2 3

H SO SO +H O

2 3 2 2

 METABISOLFITO (S O )

2 5

È solubile in Ag ma a volte precipita, quindi è una possibile interferenza

IODATI (IO )

3-

1) Ossidazione dello ioduro:

(È la reazione principale. Se non avviene non proseguo con le altre perché vuol dire che lo

iodato non c’è. Le altre prove sono solo di conferma.)

3- - + 

IO + 5I +6H 3I +3H O (bruno)

2 2

- -

2I I +2e X5

2

- + - 

2 IO + 12H +10e I +6H O

3 2 2

3- + - 

2 IO + 12H + 10I 6I + 6H O

2 2

2) Precipitazione con nitrato d’argento a pH=0:

3- + 

IO + Ag AgIO (bianco caseoso)

3

AgIO è solubile in NH dil.

3 3

3) Precipitazione con cloruro di bario:

3- 2+ 

2 IO + Ba Ba(IO ) (bianco)

3 2

Ba(IO ) è poco solubile in HCl dil ma solubile in HCl conc.

3 2

PROCEDIMENTO:

1) Ossidazione dello ioduro

- In una provetta mettere una punta di spatola di sale incognito e aggiungere 1-2 ml

di acqua

- Acidificare con HCl dil

- Aggiungere poco KI

- In presenza di ioduro si forma una colorazione bruna a causa dello iodio ( giallino

non va bene, il saggio è negativo, non faccio ulteriori prove )

2) Precipitazione con nitrato d’argento a pH=0

- In una provetta mettere una punta di spatola di sale incognito e aggiungere 1-2 ml

di acqua

- Acidificare con HNO dil

3

- Aggiungere AgNO 3

- In presenza di iodati si osserva un precipitato bianco caseoso di AgIO solubile in

3

NH dil

3

3) Precipitazione con cloruro di bario

- In una provetta mettere una punta di spatola del sale incognito e aggiungere 1-2 ml

di acqua

- Aggiungere BaCl 2

- In presenza di iodati si osserva un precipitato bianco di Ba(IO ) poco solubile in HCl

3 2

dil, ma solubile in HCl con ( 6M )

SOLFITI (SO )

32-

-14

Ag SO Ks=1.5 x 10 precipitato BIANCO, solubile in NH dil

2 3 3

-8

BaSO Ks=1.0 x 10 solubile in acidi forti

3 -11

PbSO Ks=1.0 x 10 solubile in HNO

3 3

 Riconoscimento solfiti

32- + 

SO +2H SO +H O ( l’anidride solforosa che si sviluppa ha un odore molto pungente

2 2

ma in laboratorio è difficile individuarlo perché ci sono altri odori, quindi bisogna usare altri

metodi per verificare la sua esistenza )

Per vedere il colore si usa una REDOX:

42- + -

SO + 2H O SO +4H +2e X3 OX

2 2

-2 - + 3+

Cr O +6e +14H 2Cr +7H O RED

2 7 2

-2 + 3+ 42-

3 SO + Cr O + 2H 2Cr +H O + 3SO

2 2 7 2

GIALLO VERDE

[Il cromo è nocivo, quindi non va buttato nel lavandino ma nel bidone dei reflui]

PROCEDIMENTO:

- Preparare un bagnomaria ben caldo

- Preparare una carta da filtro ( 1x3 cm) imbevuta di bicromato di potassio (la cartina deve

essere giallo-arancio)

- Preparare una provetta con una spatolata di sale incognito e trattarla con HCl dil

- Porre la provetta nel bagnomaria e avvicinare la cartina all’imboccatura della provetta (si

può anche appoggiarla sopra). L’anidrire solforosa evaporata entrerà in contatto con la

72-

cartina e reagirà con Cr O . Se la reazione redox è avvenuta si nota un colore verde sulla

2

cartina che comparirà gradualmente perché la reazione è lenta. ( La cartina deve rimanere

umida, quindi questa operazione va svolta in fretta )

Interferenze: in questa reazione possono risultare positivi anche i tiosolfati e i metabisolfiti.

TIOSOLFATI (S O )

32-

2

1) Sviluppo di SO per decomposizione con HCl:

2

3-2 + 

S O +2H S +SO +H O

2 2 2

3-2 + - 

S O +6H +4e 2S + 3H O

2 2

3-2 - +

S O +H O 2SO +4e +2H

2 2 2

32- + 

2S O +4H 2S + 2SO +2H O

2 2 2

32- + 

S O +2H S + SO +H O

2 2 2

Questa è una reazione di disproporzionamento perché è la stessa sostanza che si ossida

e che si riduce.

L’anidride solforosa è rilevata con la stessa procedura dei solfiti ( con la cartina )

2) Precipitazione con AgNO :

3

3-2 + 

S O +2Ag Ag S O +H O (bianco)

2 2 2 3 2

Ag S O + H O Ag S +H SO (nero)

2 2 3 2 2 2 4

PROCEDURA:

1) Decomposizione con HCl

- Preparare un bagnomaria

- Preparare la cartina al bicromato ( come per riconoscimento solfiti )

- In una provetta porre una punta di spatola di sale incognito con HCl (soluzione

lattiginosa)

- Porre la provetta nel bagnomaria e avvicinare la cartina all’imboccatura della provetta.

Se è presente il tiosolfato, la cartina diventa lentamente verde.

2) Precipitazione con AgNO 3

In una provetta da centrifuga mettere una punta di spatola di sale incognito e 1-2

- ml di acqua

- Acidificare con HNO dil e controllare che il pH sia 0

3

- Aggiungere alcune gocce di AgNO (reagentario comune). Precipiterà Ag S O di

3 2 2 3

colore bianco che diventerà bruno e poi nero.

- Centrifugare per 3 minuti a 2000 giri

- Eliminare il surnatante con una pipetta Pasteur

- Lavare per due volte il precipitato con acqua deionizzata ( Aggiungere acqua,

centrifugare, eliminare il surnatante, mettere acqua nuova, ricentrifugare, eliminare

ancora il surnatante)

- Aggiungere NH dil e il sale solubilizzerà.

3

3) Misurazione del pH: Deve essere neutro o leggermente basico

METABISOLFITI (S O )

52-

2

Sono positivi alla reazione con la cartina al bicromato:

5-2 + 

S O +2H 2O +H O

2 2 2

Non si nota un’ opacizzazione come nei tiosolfati e per distinguere i metabisolfiti dai solfiti si

misura il pH.

32- 3- -

SO + H O HSO + OH (pH leggermente basico )

2

52- 3-

S O + H O 2HSO

2 2

3- 32- +

HSO + H O SO + H O (3<pH<5)

2 3

Il pH va misurato prima di mettere l’acido.

SOLFATO (SO )

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
21 pagine
5 download
SSD Scienze chimiche CHIM/08 Chimica farmaceutica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Paolina28 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi delle sostanze inorganiche di impegno farmaceutico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Pedretti Alessandro.