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AMMONIO4+NHSi ottiene per reazione acido-base tra ammoniaca eprotone:Azione farmacologica e tossicologica22
In forma di soluzioni diluite o sali, NH è uno stimolante respiratorio che3agisce attraverso l’irritazione periferica dei recettori sensori presenti nellemucose nasali, esofagee, gastriche. Viene quindi utilizzata come debolestimolante per il trattamento o la prevenzione dello svenimento.
Ha anche azione espettorante dovuta alla irritazione delle mucose delle vierespiratorie. La soluzione idroalcoolica serve per contrastare l'irritazioneprovocata dalla puntura degli insetti.
Un eccessivo accumulo nel sangue può portare al collasso per squilibrio+elettrolitico dato dalla competizione con lo ione K (stesso raggio ionico).
Composti di Interesse Farmaceutico
Ammoniaca NH : in piccole concentrazioni è uno stimolante respiratorio e 3cardiaco. Le soluzioni acquose si ottengono facendo gorgogliare il gas inH O. L'ammoniaca soluzione concentrata
è una soluzione con NH in2 3quantità 25 - 31%, a seconda della farmacopea, la soluzione diluitacontiene NH a circa il 10%.3Ammonio cloruro NH Cl: espettorante, mucolitico, disinfettante delle vie• 4urinarie.
Reazioni Analitiche
- (Eur. Ph.) I sali di ammonio trattati con sodio idrossidoliberano ammoniaca volatile (con odore caratteristico),che colora di blu la cartina al tornasole.
- (Eur. Ph.) Per aggiunta di una soluzione di sodio cobaltinitrito R, preparatadi recente, si forma unprecipitato giallo di esanitrocobaltato di ammonio:
SAGGI ALLA FIAMMA
Esistono alcuni elementi che possono impartire una colorazione caratteristicaalla fiamma ossidante (azzurra) di un bunsen. La parte della fiamma che siusa è la parte più alta della fiamma interna.
Si prende il filo e si controlla sia pulito, si prende una provetta con HCl 6N, sibagna il filo in HCl e si controlla che la colorazione sia incolore. Se c’è unacolorazione allora inizio a fare “acido-fiamma”
va bene una leggera colorazione aranciata (è del HCl), a questo punto si immerge nell'HCl, poi si prende un cristallino di sale (POCO!!) e si osserva la colorazione, poi si pulisce e si fa quello dopo. Fare come ultimo il sodio!! Si fa aderire un po' di sostanza al filo di platino previamente umettato di HCl 6N, si porta poi il filo sulla fiamma dove avvengono reazioni caratteristiche come lo scambio anionico con formazione del cloruro più volatile ed evaporazione dello stesso. C'è lo scambio dell'anione, il sale diventa il cloruro e poi si libera l'anione. Usiamo il cloruro perché è il sale più volatile. Successivamente i legami covalenti Me-Cl subiscono scissione omolitica; l'atomo assume così la sua struttura elettronica fondamentale, si formano il cloro e il metallo 0. Ad alta temperatura l'atomo Me assorbe energia per fare compiere agli elettroni dell'orbitale più esterno transizioni dallostato fondamentale adorbitali più energetici assumendo così lo stato eccitato Me*:1) Me + E → Me* 2) Me* → Me + hv
Lo stato elettronico eccitato è instabile e subisce rilassamento: l'elettrone decade allo stato fondamentale riemettendo una energia uguale alla differenza fra i due livelli energetici sotto forma di energia elettromagnetica radiante.
Alcune di queste radiazioni cadono nel campo del visibile - da 360 nm (azzurro, maggior energia) a 800 nm (rosso, minor energia) - e la più intensa conferisce il colore dominante alla fiamma, per transizioni con ΔE corrispondente ad una lunghezza d'onda specifica per quella sostanza.
Per alcuni elementi questa energia cade nel range del visibile.
L'emissione persiste fino a completa evaporazione del sale.
Ogni atomo ha le proprie caratteristiche elettroniche, ognuno avrà quindi emissioni diverse.
Elemento Transizione Colorazione Emissione
Li. Li* 2s1. 2p1 Rosso-viola 671
Na. Na* 3s1. 3p1
Giallorosso 589K. K* 4s1. 4p1
Violetto 768, 694,404Ca. Ca* 4s1. 4p1
Rosso mattone 629Ba. Ba* 6s1. 6p1
Verde 593, 533Cu. Cu* 4s1. 4p1
Verde-azzurra 541B. B* 2p1. 3s1
Verde 550
Il saggio alla fiamma risulta essere quindi un primo esempio di un metodo di spettroscopia atomica di emissione di energia, direttamente provocato e osservato alla fiamma ossidante, visibile solo per quegli elementi che danno transizioni il cui spettro è all'interno del visibile.
Questi elementi assorbono energia sotto forma di energia termica e la emettono sotto forma di energia radiante ad una determinata lunghezza d'onda: si ottiene emissione di colore caratteristica.
ELEMENTI DI TEORIA DEL COLORE
Il colore è uno degli elementi più importanti ed evidenti nelle reazioni chimiche di riconoscimento (precipitati, soluzioni, cartine...).
La banda del colore visibile dall'occhio umano va da 400 a 800 nm.
Una sostanza colorata ci appare tale quando viene esposta alla luce solare (non al buio o a
luce colorata). La luce solare è generalmente bianca, è l'effetto della somma di tutte le frequenze colorate del campo visibile sulla nostra retina. Un sistema nero non invia al nostro occhio alcuna frequenza visibile.
Il colore percepito dalla retina è prodotto dall'interazione con essa dei fotoni visibili che non sono stati assorbiti dal sistema osservato (il colore di una sostanza rappresenta il complementare di quello assorbito).
Perché una specie chimica possa apparire colorata deve avere delle caratteristiche elettroniche ben precise.
I fotoni del visibile verranno assorbiti da una sostanza quando l'energia da loro trasmessa renderà possibili transizioni elettroniche tra orbitali atomici o molecolari fondamentali e orbitali superiori, la cui differenza di energia (ΔEhv) corrisponda all'energia di uno o più fotoni incidenti. Se si realizza questa possibilità il fotone verrà assorbito e la sua energia
utilizzata per farecompiere agli elettroni la transizione corrispondente.I composti inorganici colorati sono di solito quelli dei metalli di transizione o diioni che presentano orbitali d incompleti, questo perché le transizioni di questielettroni presentano un corrispondente ai fotoni del visibile. Il colore non dipende quindi dalla configurazione elettronica esterna, ma da elettroniinterni Elettroni d Elettroni d spaiati Colore (H O)2+Cu 10 10 Incolore2+Zn 10 10 Incolore2+Cu 9 1 Azzurro2+Ni 8 2 Verde2+Co 7 3 Rosa2+Fe 6 4 Verde3+Fe 5 5 Rosa/lilla2+Mn 5 5 Rosa tenue2+Cr 4 4 Azzurro3+Cr 3 3 Viola2+Ca 0 0 Incolore+K 0 0 IncoloreIl colore può dipendere anche dallo ione complessante:L’energia fotonica può indurre anche ‘trasferimenti di carica’ (spostamenti didensità elettronica) fra atomi diversi di una molecola con legami covalenti.+ 10 - 6Es. AgI (Ag d , I 5p ): i due ioni sono bianchi, il colore è dovuto altrasferimento di
caricaAgI → Ag+I - causato da hv. 4- 42-Gruppi cromofori sono anche MnO , CrO , NO .2ANALISI SISTEMATICA DEI CATIONISe si ha una sostanza incognita contenente uno o più cationi, è possibile effettuare una ricerca 'ordinata' che permetta di identificarne i diversi componenti: si fa una analisi sistematica.Essa consiste nel suddividere i diversi cationi in gruppi analitici mediante reattivi di gruppo: con questo reattivo tutti i cationi di uno stesso gruppo si comportano allo stesso modo, cioè precipitano.In questo modo, ottenendo un precipitato con un certo reattivo, la ricerca si restringe all'interno di quel determinato gruppo di cationi (che possono essere separati dagli altri). Successivamente, sia che si sia ottenuto o meno un precipitato, si procede con la ricerca introducendo il reattivo per il successivo gruppo analitico, e così via.Per identificare poi il singolo catione si sfruttano le diverse proprietà chimiche degliElementi che compongono il gruppo, quali le proprietà ossido-riduttive, anfotere, la diversa solubilità dei sali, la tendenza a dare complessi o adismutare. Quando l'elemento è stato identificato se ne cerca la conferma con una reazione caratteristica di riconoscimento, che dà un risultato molto evidente e appariscente, come un precipitato o un complesso caratteristici e colorati. La ricerca dei diversi cationi si può effettuare per via umida (soluzione) o per via secca (calore). I gruppi analitici sono sei. I cationi dei primi quattro gruppi si ricercano per via umida, per i cationi dei gruppi 5 e 6 è più sicuro lavorare per via secca (formano composti ionici molto solubili in acqua).
GRUPPO reattivo generale: HCl 2N (diluito). Se vedo il precipitato può essere Ag o Pb, adesso scaldo la soluzione, se si scioglie è PbCl2, altrimenti è AgCl e poi faccio le reazioni di conferma (per l'AgCl aggiungo ammoniaca, visto
che so che l'Ag fa il complesso con ammoniaca)Il GRUPPO reattivo generale:Na2S (tioacetamide) in HCl (pH2= 0-1)
Tutti i solfuri tranne l'HgS sisciolgono in HNO3, quindi3faccio questa reazione. Se hoprecipitato è HgS, altrimentiaggiungo ammoniaca, perché ilCu fa il complesso di coloreblu, mentre il Pb e il Biprecipitano come idrossidi. Seho gli idrossidi per distinguerliaggiungo NaOH, il Pb fa uncomplesso e viene liberatol'anione. Se rimane ilprecipitato bianco era bismuto.Poi faccio le reazioni diconferma.
III GRUPPO reattivo generale:NH4OH/NH4Cl (tampone).
Potrebbero precipitare ferro ealluminio come idrossidi. Possonoessere bianchi o colorati (il ferrodiventa rosso mattone). Seaumento il pH l'idrossido di ferrorimane uguale, mentre l'alluminio che è anfotero riprecipita. Reazioni diconferma26
IV GRUPPO reattivogenerale: Na2S2(tioacetamide) inNH4OH/NH4Cl, riaggiusto4 4il solfuro perché ungruppo di solfuriprecipita a
pH neutro/leggermente basico. I precipitati di manganese e zinco sono più chiari, quelli di cobalto e nichel più scuri. Zinco e manganese si sciolgono in HCl, quindi lo aggiungo. Per differenziarli aggiungiamo NaOH per aumentare il pH, il manganese fa l'idrossido e precipita perché è anfotero, mentre lo zinco rimane in soluzione.
Se non si è trovato nulla, si ricerca il Mg con le sue reazioni caratteristiche.