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Estratto del documento

20/02/19

Strutture di ℝn

  • Spazio Vettoriale

somma vettori: u + v = (u1 + v1, ..., un + vn) ∀ u, v ∈ ℝn

prodotto per uno scalare: αu = (αu1, ..., αun) ∀ α ∈ ℝ, u ∈ ℝn

def Dato u1, ..., uk ∈ ℝn si pone SPAN {u1, ..., uk} come l'insieme delle combinazioni lineari cioè {α1u1 + ... + αkuk , αi ∈ ℝ}

es

SPAN {u} = {tu | t ∈ ℝ} (retta).

SPAN {u, v} (piano).

  • Spazio Affine

traslazione degli spazi vettoriale

es, Se P ∈ ℝn e u1, ..., uk ∈ ℝn allora:

P + SPAN {u1, ..., uk} | P + ∑ki=1 αiui , αi ∈ ℝ}

P + SPAN {u1, ..., uk}

Traslazione dello SPAN dei vettori {u1, ..., uk} passante per P.

SPAN {u1, ..., uk}

  • Spazio Normato

def Dato x ∈ ℝn si pone ||x||= √(x12 + ... + xn2) norma di x

Oss Possiamo intendere la norma come distanza tra l'origine e il vettore

Proprietà della norma:

Nat. x,y ∈ ℝⁿ

  1. l. ||x|| ≥ 0 ∀x = 0 ⇔ x = 0 (Positività)
  2. ||λx|| = |λ| ||x|| ∀λ ∈ ℝ, ∀x ∈ ℝⁿ (Omogeneità)
  3. ||x + y|| ≤ ||x|| + ||y|| ∀x,y ∈ ℝⁿ (Disuguaglianza Triangolare)

def 1 dato x₀ ∈ ℝⁿ r > 0, n. palla di centro x₀ e raggio r

B(x₀,r) = {x ∈ ℝⁿ |||x - x₀|| < r}

  • SPAZIO METRICO
  • def sia A ∈ ℝⁿ, x ∈ ℝⁿ, si dice che:
    • x e interno ad A se ∃ r > 0: B(x,r) ⊆ A
    • x e di aderenza per A se ∀r > 0 ∃a ∈ A: a ∈ B(x,r)
    • x e di accumulazione per A se ∀r > 0 ∃a ∈ A con a ≠ x: a ∈ B(x,r)
    • x e di frontiera per A se ∀r > 0 ∃a ∈ A, b ∉ A: a,b ∈ B(x,r)

Si pone:

  • Interno di A, Int(A) = {x ∈ ℝⁿ | x e interno ad A}
  • Chiusura di A, A = {x ∈ ℝⁿ | x e di aderenza per A}
  • Derivata di A, D(A) = {x ∈ ℝⁿ | x e di accumulazione per A}
  • Bordo di A, Fr(A) = {x ∈ ℝⁿ | x e di frontiera per A}

def sia s ∈ ℝⁿ, si dice insieme aperto se s = int(s).

def sia A ∈ ℝⁿ, si dice insieme chiuso se A = A.

s dice limitato se ∃ M > 0: ||x|| ≤ M ∀ x ∈ A, ossia A ⊆ B(O,M).

s dice compatto se e limitato e chiuso.

OSS:

  • (l) A e chiuso ⇒ D(A) ⊆ A
  • (ll) s e aperto ⇒ ∀ x ∈ s ∃ r > 0: B(x,r) ⊆ s
  • (lll) B(x₀,r) e un insieme aperto, ||Bk(x, r)||, = {x ∈ ℝⁿ | ||x - x₀|| < r }.
  • Fn (B(x₀,r)) = {x ∈ ℝn | ||x - x₀|| = r}

df: sia 1 f:A⊂Rn→Rm x0∈D(A) l∈Rm si dice che f ha x0 se si verifica che:

∀ε>0 ∃S(ε)>0 : ∀x∈A |x-x0|0 : ∀x∈A |x-x0| f(A) e compatto

df: sia A⊆Rn n dice che A e connesso per archi: quando si verifica: ∀ coppe di punti x0, y0∈A ∃φ : [a,b]≠Rn con a,b∈R talc che:

  1. φ∈C([a,b],Rn)
  2. φ(a)=x, φ(b)=y
  3. φ([a,b])≠A

22/02/19

Teorema di valori intermedi di Bolzano

sia A⊆Rn conesso per archi se f∈C(A,Rm) allora f(A) e anchesso connesso per archi

DIM

A→Rn

A1, A2∈A: b1=f(a1) e b2=f(a2)

28/02/19

Teorema (differenziabile totale)

Sia f da Ω ⊆ ℝⁿ a ℝᵐ, Ω aperto.

Supponiamo che f verifichi:

∃ D₁f(x), ..., Dₙf(x) ∀ x ∈ Ω e le funzioni D₁f, ..., Dₙf sono continue in Ω

df = In tal caso si dice che f è di classe C¹, cioè f ∈ C¹(Ω, ℝᵐ)

Se f ∈ C¹ (Ω, ℝᵐ) allora è differenziabile ∀ x ∈ Ω

Oss: Riassumendo

  • (1) ∃∂f/∂v ∀ v versore ⇏ f differenziabile
  • (2) f ∈ C¹n ⇒ f differenziabile
  1. Controesempio
  2. f(x,y) =
    • x²y/x² + y² se (x,y) ≠ (0,0)
    • 0 se (x,y) = 0

in questo caso = ∂∂f/∂v (0,0) = v₁,+v₂

ma non vale la formula df/∂v (0,0) = <Df(0,0), v>

quindi f non è differenziabile in (0,0)

  • (••) Vedi: proprietà delle funzioni differenziabili
  • (•••) Controesempio
  • f: ℝ → ℝ
  • f (x) =
    • x²sen(π/x) se x ,0
    • 0 se x = 0

f è derivata in x = 0 (cioè differenziabile in ℝ) ma f ∉ C¹2 poiché f non è continua in x = 0.

  • (iv) Vedi: teorema del differenziale totale

Teorema (Classificazione di una forma quadratica mediante autovalori)

Sia A matrice n×n simmetrica allora esistono gli autovalori di A λ₁,λ₂,...,λₙ ripetuti secondo le loro molteplicità algebriche. Allora:

  • (i) A é definita positiva ⟺ λ₁,...,λₙ > 0
  • (ii) A é definita negativa ⟺ λ₁,...,λₙ < 0
  • (iii) A é semidefinita positiva ⟺ λ₁,...,λₙ ≥ 0
  • (iv) A é semidefinita negativa ⟺ λ₁,...,λₙ ≤ 0
  • (v) A é indefinita ⟺ ∃ i, j : λᵢ > 0 e λⱼ < 0

OSS.: La matrice nulla è sia semidefinita positiva sia semidefinita negativa.

es. A = 3-123 autovalori: det (A - λI) = det -λ + 33 =

= (λ - 1)(λ + 2) - 9 = λ² - 3λ + 1 λ₁,₂ = 3 ± √3 2 indefinita

Massimi e minimi relativi

def Sia f: A⊆Rⁿ → R, X₀∈A allora:

  • (i) X₀ è un punto di massimo relativo per f se ∃ r>0 : f(X) ≤ f(X₀) ∀X∈A ∩ B(X₀,r)
  • (ii) X₀ è un punto di minimo relativo per f se ∃ r>0 : f(X) ≥ f(X₀) ∀X∈A ∩ B(X₀,r)
  • (iii) X₀ è un punto estremante relativo per f se è un punto di massimo o minimo relativo

OSS:

Potremmo studiare il comportamento dei punti del bordo per trovare massimi e minimi assoluti: studieremo solo gli estremanti relativi interni cioè nell'interno topologico del dominio.

def Sia f: A⊆Rⁿ → R, n aperto, X₀ ∈ a allora X₀ è punto critico per f

se f è differenziabile in X₀ e ∇f(X₀) = 0.

ossia: (Df)i(X₀) = 0

(Df)i(X₀) = 0

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
71 pagine
3 download
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nenefrost di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi matematica 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bonfiglioli Andrea.