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Analisi 2

Intervalli Aperti e Chiusi

Insieme aperto = ogni punto ha un intorno che è interno all'insieme

I punti a e b non fanno parte dell'insieme

Def: l'insieme A è aperto se ogni suo punto è punto interno

Esiste un intorno tutto contenuto nell'insieme

Se il punto P non è interno, allora esistono punti di A e punti che non appartengono ad A.

Punti di Frontiera

Def: l'insieme A è chiuso se fanno parte di A tutti i suoi punti di frontiera.

Esistono 2 insiemi che non sono aperti, che chiusi (un solo insieme e il suo complementare): l'universo

Insieme limitato = Esiste disco/iperpiano centrato nell'origine che contiene l'insieme

Insieme convesso = Per ogni coppia di punti P e Q ∈ A, la linea che collega P e Q non esce da A

Insieme semplicemente convesso = Se ogni linea chiusa può essere ridotta a un punto senza uscire da A (funziona solo nel piano \(R^2\))

Es.

∫(x,y)=√xy x,y >0 1o & 3o quadrante con inclusione

CHIUSO e punto di frontiera non gli esclusi

LIMITATO

(con i SEMI)

∫(x,y)=√xy x,y + 1

CE non ∫xy >0 x,y ≡1

Non è ne chiuso ne aperto (gli ara con funno portati D, non sono i rami dei parabole)

∫(x,y)=√(x2+y2)

CE non (x2+y2) >0

2πτ ≤ Λ ≤ (2k+1)π

-0 < x2+y2 < τ

2π ≤ x2+y2 ≤ 3π

CURVE CIRCOLARI

Considerare la generica retta

y = √rx

limx→0 f(x,y) = limx→0 x2 / (x2 + y2) = 1/2

COORDINATE POLARI

f(x,y) = limρ→0 cosφ / (tanφ)

Il limite dipende da φ → F limiti

Il risultato deve essere un n° (es. 4,5,10...)

Es. f(x,y) = x(4) / (x2 + 3y2)

limρ→0 ρ3 cosφ / (ρ2 cos2φ + 3ρ2 sin2φ) = limρ→0 (cosφ) / (2 + 1/2 sin22φ)

= 0 indeterminato da φ

DIFFERENZIABILITÀ

y0 + m(x - x0) eq. generica retta passante per un punto

errore: discrepanza tra punto f(x0 + Δx) e retta

limΔx → 0 errore = 0 (per) ∀m

limΔx → 0 errore (su) Δx = limΔx → 0 f(x0 + Δx) - f(x0) - mΔx/Δx =

= limΔx → 0 [f(x0 + Δx) - f(x0) - m] /Δx = f'(x0) - m

(rapporto incrementale derivato nel punto)

la retta che approssima meglio l'errore nel punto è la retta tangente

Δf = f'(x0) Δx

DIFFERENZIALE della funzione f in x0

Teorema di Schwartz

Se \( f(x,y) \) è continua con le sue derivate prime e seconde, allora:

\(\frac{\partial}{\partial y} \left(\frac{\partial f}{\partial x}\right) = \frac{\partial}{\partial x} \left(\frac{\partial f}{\partial y}\right)\)

non solo, \( f \) è continua in \( A \) ma anche le sue derivate parziali sono continue in \( A \).

A

\( f \)

Derivata di funzioni a 2 variabili

\( f : \mathbb{R}^2 \rightarrow \mathbb{R} \)

\( g : \mathbb{R} \rightarrow \mathbb{R} \)

pullback o anche "g composta f"

\( g \circ f : \mathbb{R}^2 \rightarrow \mathbb{R} \)

  • \( \left[ g \circ f \right]_x = g' \left( f \left( x,y \right) \right) \cdot f_x \)
  • \( \left[ g \circ f \right]_y= g' \left( f \left( x,y \right) \right) \cdot f_y \)

\( x,y : \mathbb{R} \rightarrow \mathbb{R} \)

Se x e y sono funzioni di 1 variabile la funzione composta

\( f \left( x(t), y(t) \right) \)

\( f \) è funzione di 2 variabili

\( x \, y \) di 1 variabile

  • \( \left[ \beta (x(t), y(t)) \right]' = \beta_x (x(t), y(t)) \cdot x'(t) + \beta_y (x(t), y(t)) \cdot y'(t) \)
  • oppure
  • \( = \nabla \beta (x(t), y(t)) \cdot \left[ x'(t), y'(t) \right] \)
  • prod. scalare

a h2 + 2 b h k + c k2 = [h k] [a b] [h] [b c] [k]

= [h k] [a h + b k] [b h + c k]

= a h2 + b h k + b h k + c k2

Se il determinante non varia indipendentemente da h e k chi fa variare il segno è la matrice [a b] [b c]

  • Se tutti gli autovalori sono positivi => SEMPRE POSITIVO V h,k MINIMO
  • Se tutti gli autovalori sono negativi => SEMPRE NEGATIVO V h,k (Mi pare autovalore λ positivo) MASSIMO
  • Se almeno 1 autovalore è positivo e 1 autovalore negativo (⇒ CAMBIA SEGNO => PUNTO DI SELLA

Se un autovalore = 0 => DUBBIO Valido anche per 3 variabili => matrici 3x3

  • a = ∂2f/∂x0∂x0 c = ∂2f/∂y0∂y0
  • b = ∂2f/∂x0∂y0

[∂2f/∂x0∂x0] [∂2f/∂x0∂y0] [∂2f/∂x0∂y0] [∂2f/∂y0∂y0]

MATRICE HESSIANA

Nelle matrici 2x2 il det. prodotto dagli autovalori

  • ⇒ DET. > 0 MAX/MIN
  • DET. < 0 PUNTO DI SELLA
  • DET = 0 DUBBIO

in (0,0)

H = 2 0     0 0       → Non possiamo dire nulla

- lungo x: fx(x,0) = x2 → si vede un minimo

- lungo y: fy(0,y) = 2y4 → si vede un minimo

Proviamo lungo retta y = mx: f(x, mx) = x4+3mx2x+2mx+1

È un polinomio con --> 0 È asintotico a x2

fc(x,y) = (x+4x2)(x+4y2)

Il primario → ≠ ‰ x = -y2

Il 2o → ≠ ‰ x = 2y2

Nell'intorno che contiene l'origine ci sono zone che sono

positive e negative   nell'origine   NON CI SONO MAX e MIN

f

f(x,y) = x2y4 - 2xy2 + y4

fx = 2xy2 - 2y4

fy = zxy4 - xy + 4y3

  • 24x2(x-1)= 0
  • 24(x2-2x+2y2)= 0

Pd(x=1, y=0)    → con y=0 tutti i punti devono valere

(1, ±\sqrt2), tutto una linea di punti dove H = 0

g(x,y) = x4

A = { x4 (y - 2) ≤ 1 } di un disco di r = 1 centrato in (origine o coordinata) chiuso e limitato

Poniamo trasformare la funzione in una funzione ad 1 variabile - PARAMETRIZZAZIONE

circ. con centro (x0, y0) e raggio R

  • x = x0 + R cos t
  • y = y0 + R sin t
  • 0 ≤ t ≤ 2π

Nel nostro caso:

  • x = cos t
  • y = 2 + sin t
  • 0 ≤ t ≤ 2π

g(x,y) = x4 = cos t2 + sin t funzione g(t) ad 1 variabile

Studiare g(t) per trovare min e max

g'(t) = -sin t (2 + sin t) - cos t (cos t)(2+sin t)2 = -2sin t - sin2t - cos2t(2+sin t)2

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
163 pagine
3 download
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Angila945 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi matematica II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Boella Marco Ugo Claudio.