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Teoria di Analisi 1: 1a Prova
1. Non esiste alcun razionale il cui quadrato sia 2. Dim: Per assurdo, supponiamo di prendere due numeri, m e n, e fra i loro quozienti formanti pari, essendo che esiste un numero razionale il cui quadrato è 2, (m/n)2 = 2, m2 = 2n2, quindi m2 è pari. Moltiplichiamo per m0 che è pari, anche m2 e n pari [...] assurdo per ipotesi.
2. Assioma di Comunità/Completezza [...figura...] Siano A, B due sottoinsiemi non vuoti di R, x € A, y € B, risulta a € A, b € B. Proprietà: stabilisce che esiste almeno un elemento separatore fra a e b: a ≤ b, perché b € B [...] maggiormente, b ≥ a, allora b è il più piccolo dei maggiori, z = sup a.
3. d'enso in R. Per ogni coppia di numeri reali, x y, con x < y esiste almeno un numero razionale a tale che x < a < y. Dim: Consideriamo il caso o < x < y, per la proprietà archimedea di R, presi x y estere almeno un numero naturale n, nel cui n(x-y) ≥ 1, nx-ny+1; ho cioè nx e ny distano tra loro più di 1, ed esiste quindi un numero naturale m compreso tra loro: m < m < y x < m/n, y con m/n numero razionale.
4. Cardinalità di Q Presi x y € Q, con x < y, esiste un numero razionale z € Q tale che x < z < y. Dim: Consideriamo la media z = (x+y)/2 essistono infiniti numeri razionali tra x e y.
5. Teorema di permanenza del segno se an → a e an ≠ 0 allora an ≠ 0 Dim: Fissato un ε, per definizione di limite si ha an ε ! a + ε, perchè an o scrivo un ε>0 tale che n < ε > 0, da ciò an ≠ 0 definivamente
6. Teorema del confronto o dei due carabinieri: se an ≤ bn ≤ cn e an → l e cn → l allora bn → l
Dim: Siano an ≤ bn ≤ cn ∀ n ≥ N L + ε an ≤ L + ε cn ≤ L + ε bio con L – ε ≤ an e bn ≤ cn ≤ L + ε e quindi L – ε ≤ bn e bn ≤ L + ε dunque bn → l
7. Teorema degli zeri: sia f: [a, b] → ℝ continua se f(a) f(b) < 0 ↦ esiste almeno un punto c ∈ [a, b] con f(c) = 0
Dim: Consideriamo il punto c = a+b / 2 (punto medio di [a, b]) se f(a) f(c) < 0 considero l'intervallo [a, b1] con a1 = a b1 = bo = c;
se f(c) f(b) < 0 " con a1 = o c b1 = b
poniamo ora o1 come nuovo punto medio nel nuovo intervallo [ao;, bo]; proseguiamo cosi finché non troviamo f(cn) = 0
8. Teorema di Weierstrass: sia f: [a, b] ⟶ ℝ continua sull'intervallo chiuso e limitato [a, b] ; esiste xm (punto di minimo) e xM (punto di massimo) tali f(xm) ≤ f(x) ≤ f(xM)
Dim: Sia l = sup {f(x)} (x ∈ [a, b]) con il metodo di bisezione costruiamo una catena di intervalli [an, bn] con le proprietà:
- l = sup {f(x)} x ∈ [a2, b3]
bn, an sono successioni monotone limitate con bn – an ↦ 0
Per argomento #xo esiste x0 = [a2, b2] tale che l = f(x2) ( x3) ↦ ...
l = xM = 1 / 2 x [...f(x2)] { } ... possono al limiti lim (...-1/2) {...} lim f(xn) = lm i poiché an < xn bn non ...lim xn = ; e lim xn < lim xn: e lim f(xn)
Teorema del confronto: lim xn ↦ −an e lim xn ↦ ... e lim an lim f(xa); x del punto di massimo
9. Teorema dei valori intermedi: sia f: [a, b] → ℝ
una funzione continua sull'intervallo chiuso e limitato [a, b] ; siano H, m il massimo e il minimo di f su [a, b]; ∀ y₀ ∈ (m, H) esiste x0 ∈ [a, b] tale chef(x0) = y₀.
o-piccolo: dire che f(x) è o-piccolo di g(x) per x → x0 se
lim f(x) / g(x) = 0 si scrive f(x) = o(g(x))
x → x0
In questa definizione f può anche essere ±∞
20. Definizione di limite: lim an = l è definito come
n → +∞
∀ε > 0 ∃nε ∊ ℕ : |an - l| < ε ∀n > nε
21. Funzione derivabile in un punto. Diciamo che ft(x) è y0 fi : R → R è
una funzione derivabile in un punto x = c banino b di f se
lim f(xo+h) - f(xo