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Integrali
Parola chiave: AREA
y = x2
(i i+1n)
[x0, xn] = [0, 1]
[x1, x2] = [1n, 2n]
Area Sn = somma aree dei rettangoli
Si può dim. che (per induz.)
n-1 Σ 1 i=1 (i(n-i)(2n-i)) / 6n3
conclusione area = lim Sn
Considero una f: [a, b] → R limitata
Consid. la suddivisione di [a, b] ind. dai punti x0=a
x1 < x2 < … < xn-1
xn = b
con xj = a + j (b-a)/h
missione intervalli [xj-1, xj]
costruisco la somma di Cauchy-Riemann
Sn = n Σ f(ξj)(xj - xj-1)
= b-a nΣ f(ξj)/n
esiste finito lim Sn e tale limite non dipende da
come abbiamo scelto i punti ξi
In tal caso si pone limn→∞ Sn = ∫aⁿb f(x)dx
Interpretazione geometrica
f ≥ 0 e f continua:
∫aⁿbf(x) dx definisce l’area
del trapezoide individuato da f
(delimitata sotto da fì grafico)
oss. se φ cambia segno, integrale
cambia segno
qui l’integr. è pos.
qui è neg.
esempio: ∫0ⁿ2π sinx dx = 0
Interpretazione fisica
sopponiamo che un pto materiale si muova con velocità
v(t) t ∈ [0, T]
Quanto spazio ha percorso?
• suddivido [0, T] in n intervalli [tj-1, tj]
• approssimo v(ti)≈v(ξi) dove ξj è un pto fissato in
[tj-1, tj]
• spazio percorso in [tj-1, tj] ≈ v(ξj) (tj - tj-1)
• spazio percorso in [0, T] ≈ Σ v(ξj) (tj - tj-1)
• al decrescere di n una somma di Cauchy-Riemann
approssimazione sempre
migliore
spazio percorso in [0, T] = ∫0ⁿT V(t)dt
Nella pratica verificare se una f è integrabile usando la
definizione è molto difficile
* teorema: se g : [a, b] → R è continua allora è integrabile
ma non vale viceversa
(ciò sottintende che è limitata)
essendo integrabile (perché continua).
Teorema fondamentale del calcolo (C2)
{ab} → integrabile allora detta F(x) = ∫ax f(t)dt
F è continua in [a,b]
Se f è continua in [a,b] allora F è derivabile
∀x ∈ [a,b] c ≤ c ∀x ∈ [a,b]
- ∃y ∈ [a,b] fisso. Considero F(y + Δy) - F(y)=
= ∫yy+Δy f(x) dx = f(c) Δx + f(c) Δx ±
f(y+Δy)-f(y) = ∫yy+Δy f(x) dx modulo ≤ costante
Conclusione:
Per il teorema del confronto fortifica continua
- Y ∈ (y, y+Δy)
divido
=>
se devo calcolare ∫ab β(x)g(x) = β(x)g(x)|ab - ∫ab β'(x)g(x) dx
Problema: identificare chi sono β e g
esempio: ∫x sin x dx = -x cos x + ∫ cos x dx = -x cos x + sin x + c
β(x) - g'(x)
g(x) = cos x
se le avessi prese al contrario
∫(x) × (sin x) dx = x/2 sin x (-x/2cos x) più complicato
g''(x) = -x/2
g(x) = x/2
In generale per calcolare ∫xⁿβ(x)dx con n≥1 e β(x)=sinx, cosx, eˣ, eⁿˣ sinx, dx.
∫ si integra per parti n volte, abbassando sempre la potenza.
=1/1(n)∫xⁿ⁻¹β(x) dx
Ma in generale: si integra con la stessa tecnica + ∫ integr. per scomposizione un polinomio del tipo
(pₙ(x)β(x) β(x) = sinx, cosx, eˣ, eⁿˣ, sinx
=1/n∫(3xⁿ-ωxⁿ⁻¹+xⁿ) eˣdx
esempio: ∫eˣ sinx dx = eˣ sinx - (∫eˣ cosx dx = eˣ sinx - eˣ cosx +
g(x) - g(x)
-∫eˣ sinx dx ⇒ 2∫eˣ sinx dx = eˣ(sinx-cosx) + c
integ di ∫eˣ sinx dx = 1/2 eˣ (sinx-cosx) + c
in generale: ∫β(x)g(x)dx β(x) = (eαx
la tecnica sopra è spesso utile
esempio: ∫β(x)dx = ∫∫ x β(x) dx = x lβ(x) - ∫x dx = x lβ(x) - x + c
g(x) - β(x) g(x) - x
In generale la generica matrice mn si scrive
A = [aij] con i=1,...,m
Notazione abbreviata: A(aij) e i, j sono pedici muti
Def Se m=n la matrice si dice quadrata di ordine m.
Def Due matrici di tipo (m,n) (dello stesso tipo) si dicono uguali se sono uguali i rispettivi elementi A=(aij) e B=(bij) sono uguali (A=B) se aij=bij ∀i, ∀j.
Somma di Matrici
Def Se A=(aij) e B=(bij) sono matrici di tipo m,n si dice somma tra A e B la matrice A+B=C se e solo se C=(cij) con cij=aij+bij
esempio:
A = [7 8 -3] B = [-1 0 0] => A+B= [1 8 -3] [3 2 4] [0 3 0] [3 5 4]
NB: Non si possono sommare matrici che non siano dello stesso tipo, come
A = [3 0] B = [8 8 9] [1 2] [-1 0 -1]
oss: A+B = B+A (La somma è commutativa)
(u)
Il vettore opposto -V di un vettore V con la proprietà che V + (-V) = (-V) + V = 0.
Notazione: la somma V + (-w) si indica con V – w detta differenza tra V e w.
Moltiplicazione vettore per scalare
V vettore, t ∈ ℝ. Il prodotto tV è il vettore che ha modulo |t| |V| (modulo di V).
Stessa direzione di V, stesso verso se t ≥ 0, verso opposto se t < 0.
La moltiplicazione soddisfa le seguenti proprietà:
- V = V
- s(tV) = (st) V
- t(V + w) = tV + tw
- (s+t)V = sV + tV
V, s, t ∈ ℝ
Ogni vettore di modulo unitario si chiama versore (detto V ≠ 0). Posso costruire un versore dividendo V per |V|.
Questa procedura si chiama normalizzazione. Il modulo di un vettore si dirà NORMA.
Equazione retta nello spazio
Geometria analitica nello spazio e nel piano
- retta: 3 modi
- 1 punto di passaggio e vettore direzione
- 2 punti
- 2 piani non // a cui la retta è intersezione
caso 1 - 1 punto di passaggio e vettore direzione
Una retta nel piano è il luogo geometrico dei punti {(x,y): ax+by=c} con a,b,c ∈ R e a,b non nulli contemporaneamente:
- se b=0 → a≠0 → ax=c → x= c/a (retta vert.)
- se b≠0 → by=c=ax → y= a/b (coeff. ang.) → q (ordinata intercetta)
coesistenziali della retta:
P1(x1, y1) P0(xo, yo) V=(a,b)
P1±tV al variare di t ∈ R descrive la retta
Il generico vettore P(x,y) della retta soddisfa:
P= Po+tV
- eqq. param della retta
- {x=xo+ta
- y=yo+tb
- t ∈ R
La procedura si estende in modo analogo nello spazio:
Dato Po(xo, yo, zo) {p.t. di passaggio} e dato V=(a,b,c) {vettore direzione} il generico punto P=(x,y,z) sulla retta soddisfa:
p= po+tV t∈ R In componenti:
- x=xo+ta
- y=yo+tb
- z= zo + tcc
- con t ∈ R = eqq. parametrica
x=xo+ta, y=yo+tb, z=zo+tc
t= x-xo/a
t= y-yo/b
t= z-zo/c
x= x-xo/a, y= y-yo/b, z= z-zo/c
(equazione cartesiana retta nello spazio)