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Amelia Rosselli, Letteratura italiana contemporanea Pag. 1
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Amelia Rosselli nasce a Parigi nel 1930 dove rimane fino all'età di 10 anni.

Carlo Rosselli suo padre è un esule antifascista, che viene ucciso nel 1937 su

ordine dei vertici fascisti insieme al fratello Nello. La madre è inglese. Amelia

vive negli Stati Uniti, in Inghilterra e poi a Roma in seguito alla morte della

madre. Parla correttamente tre lingue: francese inglese e italiano. Lavora nelle

case editrici come traduttrice, qui conosce Pasolini, Bellezza, Penna, Bertolucci

e il critico militante Garboli. Negli anni 60 prende distanza dalla neoavanguardia,

idee troppo maschiliste. La sua vita è totalmente segnata dalla sua malattia

mentale, per la quale spesso si sottoponeva ad elettroshock volontari, che le

causavano perdite di memoria e spaesamento. Questo segna ulteriormente una

vita già dolorosa. Si suicida l'11 febbraio 1996, lo stesso giorno di Sylvia Plath,

per una scelta lucida di morte annunciata: "Scrivere è sapere com'è il mondo,

quando uno sa già tutto non ha più bisogno di scrivere, per questo molti poeti

muoiono giovani". Amelia non si sente normale, ma dopotutto secondo lei la

poesia non si addiceva alla normalità; la poesia è una scelta sofferta e faticosa,

ricerca del proprio linguaggio: nel caso della Rosselli ancora più difficile ricerca,

poiché tutte e tre le lingue conosciute non la rispecchiavano, per questo dovette

trovarne una quarta tutta sua, insieme delle tre.

L'intuito di Pasolini scopre il talento della poetessa: nel 1963 viene pubblicato sul

Menabò il suo testo teorico "Gli spazi metrici"; Pasolini dirà "non ci ho capito

niente, ma so che è importante". Mengaldo chiamerà la sua una "poetica del

lapsus", poiché l'opera della Rosselli presenta vuoti mnemonici dovuti all'uso

contemporaneo delle tre lingue. Lei si ribella, non condivide la sintassi classica,

sostiene che la poesia è razionale, c'è necessità che tutto torni di fronte ad

un'irrazionalità di superficie. la sua poesia è connubio di pittura, musica e

matematica (razionalità + arte).

La sua prima raccolta è intitolata "Variazioni Belliche" pubblicata nel 1964: il

titolo presenta il termine tecnico musicale legato alla guerra violenta (la Seconda

Guerra Mondiale). Segue "Spazi Metrici" trattato teorico che parla della SUA

metrica, le sue regole basate su una tridimensionalità della parola scritta sulla

pagina che prende spazio visivo, legato ad un progetto di armonia mai

raggiunto. Altra sua raccolta è "Serie Ospedaliere": il titolo riprende il termine

matematico (successione di qualcosa, ritmo, note, colori) con la psichiatria a lei

ben presente. Rapporto di numeri ed effetti visivi, presente anche nelle sue

opere di pitture; ricerca di lingue nuove, parole inventate. "Documento" è una

raccolta politica degli anni di piombo, su attentati mai risolti, storia e cronaca.

Amelia continua ad avere delle crisi, che provocano nella sua poesia squilibri

metrici e linguistici. Nel 1981viene pubblicato "Impromptu", improvvisazione, nel

1992 "Sleep", poesie in inglese.

Tornando al discorso della lingua: Amelia Rosselli ricerca una quarta lingua

sintesi delle tre, per esprimere la sua ANORMALITÀ. Le parole sono scelte per

la loro fonetica e per associazione, non si menzionano le sillabe né i versi; le

poesie della Rosselli sono un composto di MUSICA + MATEMATICA +

PITTURA, strumenti per raggiungere il suo linguaggio, la sua parola strana e

deformata. Nella parola vengono trasferite la sua patologia, la lacerazione

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Publisher
A.A. 2013-2014
3 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher agna.nya di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Salibra Elena.