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Coltivazioni autunno-primaverili e primaverili-estive

Autunno-primaverili: si semina in autunno e si raccolgono in primavera (avena, orzo, frumento, segale, veccia, trifoglio, favetta)

Primaverili-estivi o estivi: si seminano verso aprile-maggio e si raccolgono in estate (sorgo, mais, barbabietola)

Foraggi di leguminose

Tra le leguminose foraggere maggiormente diffuse la più importante è l'erbamedica, in quanto, oltre a migliorare la fertilità e la struttura dei terreni, possiede notevoli proprietà nutritive, in particolare per il bestiame da latte.

Essa, infatti, è in grado di fornire un notevole apporto di proteine e si distingue per l'elevato contenuto di calcio e magnesio presenti nelle foglie in forma altamente assimilabile.

La somministrazione di questo foraggio normalmente avviene sotto forma di fieno e in tal senso bisogna fare particolare attenzione alle tecniche di raccolta che se non condotte in modo razionale comportano ingenti perdite di foglie che compromettono il valore nutrizionale dell'alimento.

Per sopperire a questi inconvenienti è preferibile ricorrere alla disidratazione che permette il mantenimento quasi integrale dei contenuti proteici e di elementi minerali.

Le leguminose foraggere, in generale, negli stadi giovanili presentano una digeribilità degli steli simile a quella delle foglie; con la maturazione, invece, la digeribilità delle foglie rimane costante mentre quella degli steli diminuisce fortemente. È importante, quindi, che abbiano un buon rapporto foglie/steli.

Foraggi di graminacee

Le graminacee, così come le leguminose, costituiscono una famiglia molto importante per il settore agro-zootecnico. Esse presentano negli stadi giovanili una digeribilità degli steli simile a quella delle foglie; con la maturazione, invece, la digeribilità degli steli e delle foglie diminuisce rapidamente.

L'impiego di queste foraggere avviene prevalentemente sotto forma di fieno. Molto importante è distinguere e riconoscere le varie

Fasi di sviluppo, dette fasifenologiche, in modo da valutare al meglio quale sia il momento ideale per la raccolta.

Fasi fenologiche:

  • Accestimento
  • Fine accestimento
  • Inizio levata
  • Botticella
  • Spigatura
  • Fioritura
  • Conservazione dei foraggi

Il principale scopo della conservazione dei foraggi è rappresentato dalla necessità di poter impiegare questi alimenti in periodi dell'anno durante i quali manca un'adeguata produzione. La conservazione degli alimenti è possibile quando ci sono le condizioni tali da ostacolare fenomeni di degradazione della materia organica attraverso la riduzione, in modo naturale e/o artificiale, del contenuto di acqua o favorendo la formazione di ambienti anaerobi acidi o basici. I metodi di conservazione dei foraggi più utilizzati sono due:

  1. Fienagione
  2. Questo processo ha come obiettivo quello di ridurre rapidamente l'umidità del foraggio sino a livelli che inibiscono lo svolgersi delle reazioni chimiche

La fienagione può essere:

  • Tradizionale: l'essicazione avviene completamente in campo
  • In due campi: l'essicazione viene effettuata parzialmente sul prato e completata in seguito in fienili dotati di apposite attrezzature che permettono la ventilazione della massa foraggera con aria calda o a temperatura ambiente.

La fienagione è un processo utilizzato prevalentemente sui foraggi verdi.

La fienagione avviene in seguito a:

  • Sfalcio:

La scelta del momento ottimale del taglio dell'erba rappresenta uno dei punti essenziali della fienagione, in quanto condiziona la produzione sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Infatti, il taglio in epoca giovanile consente l'ottenimento di un fieno di alto valore nutritivo ma minori produzioni in termini di SS.

Per le graminacee il momento ottimale del taglio è tra botticella e inizio spigatura, mentre nelle leguminose è quando si ha...

Il 10% delle gemme fiorite. Il tenore medio di acqua al momento della raccolta è compreso tra 75-90% a seconda del foraggio, dello stadio di maturazione e delle condizioni meteorologiche. L'obiettivo dello sfalcio è quello di ridurre rapidamente l'umidità del foraggio sino ai livelli che inibiscono lo svolgersi di reazioni chimiche e la crescita di microrganismi.

Andanatura:
È un'operazione che consiste nella movimentazione del foraggio sfalciato allo scopo di raccoglierlo in cumuli detti andane. Essa si esegue con macchine agricole che sostituiscono l'uso manuale del rastrello e prendono il nome di ranghinatori. Durante quest'operazione è importante prestare attenzione al tipo di andanatore utilizzato e al tipo di danni meccanici che potrebbe provocare e al valore di umidità. Il valore ottimale di umidità deve essere del 50%.

Pressatura:
È un'operazione che va effettuata quando il valore di

1. Pressatura

L'umidità è del 20%, affinché vengano ridotte le perdite meccaniche. Durante la pressatura bisogna fare attenzione al tipo di pressa, ai danni meccanici, alla densità delle presse e al materiale di legatura. Tale operazione serve per raccogliere e comprimere il materiale in balle di varia forma, legate con fili di ferro o nylon, reti o teli prefabbricati.

2. Insilamento

È un metodo di conservazione del foraggio alternativo o complementare alla fienagione per foraggi non adatti a quest'ultima o per far fronte a condizioni meteorologiche non favorevoli. Un esempio di foraggi che si possono insilare sono quelli che presentano un elevato contenuto di zuccheri e proteine. L'obiettivo dell'insilamento è quello di conservare il prodotto con il più alto valore nutritivo possibile, riducendo i processi di respirazione della pianta, tramite eliminazione dell'ossigeno, e riducendo velocemente il pH, portandolo a valori da 3,8 a 5, in base

Al tipo di insilato, al fine di eliminare tutti i microrganismi. Le fasi dell'insilamento sono:

  • Sfalcio
  • Trinciatura: è una fase di notevole importanza che accelera l'uscita dalle cellule vegetali dei succhi che costituiscono il substrato ottimale per l'attività dei batteri lattici. In tal modo per tutti i tipi di foraggio è possibile migliorare la qualità dell'insilato e ridurre le perdite. Ovviamente più il foraggio viene tagliato corto meglio si pressa e minore è la quantità d'aria che rimane nel silo.
  • Carico
  • Trasporto
  • Scarico
  • Compattamento: L'obiettivo di tale operazione è quello di eliminare l'ossigeno; più rapida e completa sarà, meno rilevanti saranno le perdite dovute a fermentazioni dannose. Per ottenere buoni risultati è necessario:
    • trinciare a lunghezza ottimale: insilato mais 0,5cm - erba 1cm
    • insilamento veloce e compattazione interna
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
4 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/18 Nutrizione e alimentazione animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fede.m8 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di nutrizione e alimentazione animale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Sassari o del prof Cannas Antonello.