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DNA/RNA
Magnesio 20-28 g, 60% in Metabolismo, Passivo, attivo Improbabile. Nausea, vomito 250 mg/die Frutta, Cereali e
tessuto osseo enzimi saturabile Attenzione a oltre 3-5 g/die verdure a derivati
fibra foglia verde
Ferro 2,2-3,8 g, 68% Trasporto, Diverso per Anemia Acuta e cronica 20 mg/die Frattaglie di Carne bianca e
emoglobina enzimi, riserva Fe /ferro-eme sideropenica animali rossa, cereali e
2+ derivati
Zinco 2 g, 60% Metabolismo, Attivo Improbabile Improbabile 12 mg/die Carne, Carne, legumi,
muscoli ormoni tiroidei, saturabile legumi, latte latte e derivati
antiossidante e derivati
Alimentazione e Nutrizione Umana Matteo Corradi
Elemento Quantità Funzioni Assorbimento Carenza Tossicità Raccomandazioni Alimenti ad Fonti
nell’organismo principali alto alimentari
contenuto
Rame 110-120 mg Metabolismo, Passivo Improbabile, Improbabile, 1 mg/die Cereali e Cereali e
antiossidante neonati supplementi verdure verdure
precoci
Manganese 10-40 mg Metabolismo, Attivo, passivo, Improbabile Eccessi di 3 mg/die Verdura e Cereali e
enzimi bassissimo esposizione ortaggi, derivati
cereali e
derivati
Iodio 20 mg Ormoni tiroidei, Nel tenue, poi Gozzo, Gozzo, 150 μg/die Pesci Carne, latte e
metabolismo trasformato in ipotiroidismo ipertiroidismo derivati, uova
ioduro
Selenio 3-30 mg Enzimi, Attivo, come Rara, Improbabili, 55 μg/die Pesce, Pesci, carne,
antiossidante, selenio- cardiomiopatia supplementi carne, cereali e
ormoni tiroidei metionina e cereali e derivati
selenio-cisteina derivati
Fluoro 200-2000 mg/kg Mineralizzazione Elevato (90%), Rischio carie Fluorosi smalto, 3,5 mg/die Acqua, Acqua, pesci,
denti, come ione mineralizzazioni pesci dentifricio
antibatterico fluoruro ossee 67
Alimentazione e Nutrizione Umana Matteo Corradi
Le vitamine
9.
Le vitamine sono sostanze organiche con struttura, funzione e assorbimento diversi da lipidi, carboidrati e
proteine. Sono comunque considerati nutrienti perché l’organismo necessita di vitamine per poter adempiere
al mantenimento delle funzioni fisiologiche.
Sono micronutrienti essenziali perché o non le produciamo o se le produciamo non lo facciamo in quantità
sufficiente (ad eccezione delle vitamine D, K2, B3, B9 e B12 la maggior parte non è sintetizzata a livello
endogeno). Sono necessari in quantità inferiori rispetto a grassi, proteine e carboidrati.
Le vitamine non hanno funzione né energetica né strutturale. Sono associate a reazioni metaboliche come
cofattori di enzimi che catalizzano reazioni sia cataboliche che anaboliche di sintesi di macronutrienti, ma dalla
loro degradazione non si ricava energia e tantomeno sono depositate per la creazione di strutture.
La loro assenza causa patologie specifiche anche gravi.
Le vitamine sono costituite da un insieme di molecole le quali hanno attività vitaminica. Queste sostanze sono
dette vitameri. La vitamina B2 non è una singola molecola, ma è composta da più molecole con attività
vitaminica dette vitameri.
Esistono anche le previtamine: è il caso di tutti i precursori delle vitamine, come i carotenoidi. Si tratta di
composti con struttura simile alle vitamine, che in seguito a certe reazioni diventano vitamine. Quindi i
carotenoidi non sono vitamine ma sono precursori di vitamine.
La vitamina A è composta da tutti i vitameri propri della vitamina A, mentre il carotene è la previtamina che
viene convertito a retinale o acido retinoico, forma biologicamente attiva della vitamina A.
Le vitamine si possono discriminare in base alla solubilità:
I. Liposolubili, come A, D, E, K. Il loro assorbimento è simile a quello lipidico, quindi passaggio
per diffusione nell’enterocita, inglobamento nei chilomicroni, circolo linfatico e solo in un secondo
momento giungono al circolo sanguineo.
II. Idrosolubili, come vitamina C e vitamine del gruppo B. Il loro assorbimento è simile a quello di
carboidrati e proteine, quindi entrano nell’enterocita tramite trasportatori specifici, poi entrano in
circolo sanguineo tramite trasportatori sulla membrana vaso-laterale dell’enterocita.
Tutte le vitamine sono trattate con lo stesso approccio dei minerali. Per le raccomandazioni ci si riferisce ai
LARN e al Regolamento Europeo.
9.1 Vitamine idrofobiche
Per le vitamine liposolubili il metabolismo segue quello dei grassi, quindi le micelle aumentano la
solubilizzazione, l’assorbimento nell’enterocita è prevalentemente passivo tranne in alcuni casi in cui si hanno
trasportatori specifici attivi, poi giungono nei chilomicroni, nel circolo linfatico, poi nel sanguineo e da qui al
fegato.
9.1.1 Vitamina A
Comprende tre vitameri principali che sono:
I. Retinolo;
II. Retinale;
III. Acido retinoico.
Alimentazione e Nutrizione Umana Matteo Corradi
La vitamina è composta da un anello, una catena isoprenoide e il gruppo terminale che differenzia i tre
vitameri:
- Aldeide (-CHO terminale) per il retinale;
- Alcool (-CH OH) per il retinolo;
2
- Gruppo carbossilico (-COOH) per l’acido retinoico.
La vitamina A ha dei precursori, ovvero molecole non vitaminiche che all’interno del nostro organismo sono
convertiti in vitamina A. È il caso dei carotenoidi, ma non tutti i carotenoidi sono previtaminici. Ad esempio
il β-carotene è il precursore principale della vitamina A, invece il licopene non è un precursore della vitamina
A.
I depositi di vitamina A si trovano in:
- Fegato;
- Rene;
- Mucose;
- Occhio.
La vitamina A si trova negli alimenti principalmente in forma esterificata, quindi il vitamero è legato ad un
gruppo estereo. La presenza di micelle lipidiche a livello intestinale aumenta la solubilizzazione della vitamina
A. In ambiente intestinale perde il residuo estereo (idrolisi del retinil-estere), si libera la parte vitaminica che
è assorbita. Essendo idrofobica segue il metabolismo dei lipidi, per cui una volta nell’enterocita rientra nel
chilomicrone, tramite il quale passa nel circolo linfatico e poi nel sanguineo per poi giungere al fegato.
Nell’enterocita poi la vitamina A viene riesteririficata, importante per il suo trasporto. Si lega poi ad una
proteina specifica ed è trasportata nei chilomicroni.
Una volta giunta al fegato la vitamina A può essere:
- Depositata;
- Legare due proteine specifiche, ovvero la RBP (Retinol Binding Protein) e la transtiretina, le quali portano
la vitamina A ai tessuti. Nei tessuti la vitamina può essere depositata come retinale o come acido
retinoico. In realtà la conversione del retinolo a retinale è reversibile, mentre l’ulteriore modifica del
retinale ad acido retinoico è irreversibile, quindi una volta che l’acido retinoico è creato non può essere
più riconvertito nelle sue forme aldeidiche e alcoliche.
I carotenoidi, data la loro liposolubilità, o sono inglobati dall’enterocita come tali per essere convertiti poi a
retinolo, oppure giungono nel chilomicrone senza subire modificazione alcuna.
Le funzioni della vitamina A sono:
I. Visione. Importanti depositi di vitamina A sono presenti nell’occhio. La vitamina A è presente
come retinale forma cis che si lega ad una proteina formando la rodopsina. L’impulso elettrico
dato dalla luce provoca un cambiamento conformazionale del retinale da cis a trans, che origina
dei segnali e delle reazioni a cascata che favoriscono la visione notturna;
II. Differenziamento cellulare;
III. Sviluppo cellulare.
Le ultime due funzioni sono legate alla vitamina A in forma di acido retinoico, all’interno della cellula forma
complessi con recettori specifici che entrano nel nucleo cellulare, si legano al DNA ed influenzano
l’espressione dei geni del differenziamento cellulare, della sintesi di ormoni tiroidei e della crescita. Da qui
l’importanza della vitamina A per lo sviluppo del soggetto. 69
Alimentazione e Nutrizione Umana Matteo Corradi
Studi recenti mostrano come la vitamina A possa avere funzioni immunitarie, favorendo la riduzione delle
infezioni (meccanismo non molto chiaro, funzione recente, ma importante).
I carotenoidi hanno come principale funzione l’attività antiossidante, grazie alla loro struttura caratterizzata
da legami doppi coniugati, che portano alla formazione di radicali molto stabili per risonanza (caratteristica
di tutti i carotenoidi, non solo dei previtaminici. Il carotenoide previtaminico oltre ad avere attività
antiossidante la mantiene anche quando convertito in vitamina).
La carenza di questa vitamina porta a:
- Difficoltà nella visione notturna;
- Secchezza dell’occhio;
- Ulcerazioni della cornea;
- Cecità.
La tossicità avviene per dosi superiori ai 300 mg/die, tuttavia la principale tossicità è data dalla teratogenicità
in donne incinta che consumano livelli eccessivi di vitamina A, con sviluppo non adeguato del feto a livello
morfologico e neuronale.
Anche i carotenoidi hanno effetto negativo che si ripercuote sulla colorazione della pelle (ipercarotenemia),
che diventa di colore aranciato (risolvibile).
Le raccomandazioni, essendo attivi tutti e tre i vitameri, sono espresse come Retinolo Equivalenti, perché si
tengono in considerazione di tutte le forme. Si raccomandano circa 700 μg/die.
Si ritrova molto in alimenti di origine animale, soprattutto frattaglie di animali come il fegato, ma non sono
la fonte più importante dato il basso consumo. Il latte e i derivati sono la fonte principale di vitamina A. Parte
del fabbisogno giornaliero è dato da frutta e ortaggi di colore arancione per la presenza di carotenoidi.
9.1.2 Vitamina D
Anche per la vitamina D si hanno diversi vitameri:
- D2, ergocalciferolo, specifico per prodotti vegetali;
- D3, colecalciferolo, specifica di prodotti animali;
Le forme attive per l’organismo sono idrossilate, e sono le seguenti:
- 25-idrossicolecalciferolo, con idrossilazione in posizione 25;
- Diidrossicolecalciferolo, con idrossilazioni in posizione 25 e 1.
La struttura della vitamina D è simile al colesterolo, infatti la vitamina D può essere sintetizzata a livello
endogeno. La sintesi endogena ha luogo nell’epidermide, in cui si trova il diidrocolesterolo che se colpito dai
raggi UV del sole è convertito a pre-vitamina D e infine in vitamina D3, la quale lega delle proteine di
trasporto specifiche ed è veicolata nell’organismo per raggiungere organi target come il fegato.
La sintesi endogena di questa vitamina è insufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero, soprattutto perché
l’esposizione al sole non è uguale in tutto l’arco dell’anno e non tutte le classi di soggetti hanno la stessa
esposizione (anziani e bambini).
La vitamina D è presente negli alimenti come vitamina D2 e D3 in prodotti vegetali e animali.
L’assorbime