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Estratto del documento

Ripasso

N ⊆ Z ⊆ Q ⊆ R ⊆ C

Comunque si possono considerare "inclusioni" in quanto

∃ f: N → Z iniettiva ecc...

ma dire che R ⊆ C è un abuso poiché i numeri complessi sono coppie, i reali sono numeri.

Quindi si perde anche l'ordine.

Def: Norma dei Numeri Complessi

Nc : C → R+

(α + iβ) → α2 + β2 quando il quadrato del modulo

oss. α2 + β2 = (α - β)(α + β) = z̅ . z

Prop:

z ∈ C z = α + iβ

Nc(z) = 0 ⇔ α2 + β2 = 0 ⇔ α = β = 0

unico z complesso con norma 0 è 0

quindi ∀ z ∈ C & z ≠ 0 ⇒ Nc(z) > 0

Prop:

z1, z2 ∈ C

Nc(z1 · z2) = Nc(z1) · Nc(z2)

La norma è moltiplicativa

Dunque Nc(z1 · z̅2) = z1 · z̅ = z2 · z̅1 = z2 · z̅2 = z̅2 · z̅1 = (z3 · z̅3)(z2 · z2) = Nc(z2) · Nc(z̅2)

associativa e commutativa

ok

Prop:

z1, z2 ∈ C1

Nc(z1 + z2) ≠ Nc(z1) + Nc(z2)

La norma non è additiva

Controesempio

z1, z2 ≠ 0 z = α + iβ z̅ = -α - iβ

Nc(z1 + z̅2) = Nc(0) = 0

Nc(z1) + Nc(z̅2) > 0 + 0 = 0

ok

Teoria dei Gruppi

Def

  • * è un'operazione binaria interna su un insieme X
  • * : X x X -> X è un'applicazione data un prodotto cartesiano in X

(X, *) è una struttura algebrica semplice

Def

Nella struttura algebrica (X, *) vale associativa (X, *) è semigruppo

Def

Il semigruppo (X, *) v/e e : e ∈ X : e * x = x * e = x ∀ x ∈ X:

(X, *) è monide

Prop

Il monide è dotato di un unico e elemento neutro

Supponiamo e, e' ∈ I neutri

  • e * e' = e (per Def. di e')
  • e * e' = e' (per Def. di e)

=> e = e'

Def

Nel monide (X, *) ∀ x ∈ X ∃ x' ∈ X t.c. x * x' = x' * x = e

(X, *) è gruppo

Prop

∀ x ∈ X ∃! x' t.c. x * x' = x' * x = e con (X, *) gruppo

  • Suppongo x e x' inversi a x
  • x * (x * x') = x * e = x' (per ident.)
  • (x * x') * x' = e * x' = x'

Def

Nel gruppo (X, *) vale commutativa per (X, *) è gruppo abeliano

OSSERVAZIONE

(N, e) è un mondo ma NON sottogruppo di (ℤ, +)

perché non è finito

Prop

f : A → B con A, B finiti

allora f è iniettiva ⇔ f−1 suriettiva

  • ⇒ A = {a1, …, an}

    B = {b1, …, bm}

    f : A → B iniettiva

    aibi

    f è iniettiva ⇒ ∀a∈A ∃b∈B t.c. f(a) = b con i=1,...,m

    A(A)= {b1, ..., bm} ⊆ B ⇒

    f è suv OK.

  • ⇐ B= {b1, ..., bm}

    A={ a1, ..., am}

    f : A → B suriettiva

    aibi

    f è suriettiva ⇒ ∀b∈B ∃a∈A t.c. f(a) = b

    =>B = { b1,b2 ... bm} = {f(ai), ..., f(am)} = {a1, …, am} ∈ A

    ⇒ f è iniettiva OK.

OSSERVAZIONE

g:ℕ → ℕ

 m → m+1

g è iniettiva ma NON suriettiva,

infatti     è  infinito

Prop

G è finito x∈G

m∈Z\{0} : xm = e

     => x è periodico e o(x)|m

Dim

Se o(x) = d

  considero la divisione euclidea di m per d

=> m = dq + r   m = dq + r   con 0 ≤ r < |d|

  xm = xdqxr

  xm = (xd)qxr

  e = e · xr = xr = e

  r = 0   altrimenti     ok

Def

G gruppo x∈G

m∈Z\{0}

   m è esponente    se

    di x    xm = e

     x è periodico

Prop

G gruppo x,y∈G

x y = y x

<x> ∩ <y> = {e}

   => o(x·y) = mcm(o(x), o(y))

Dim

Se o(x) = s o(y) = t    t

e o(x·y) = m e mcm(s,t) = m

=> s|m e t|m   => ∃k,ℓ∈Z tc. m = sk   e m = tℓ

(x·y)m = xm ym

  xm = xsk

  x·y = x·x·y·y

...\m volte ym y2

    ym yt

(x·y)m(x·y)t

  (xk)e = e   e = e = e = e

=> m è un esponente per xy

DEF.

s ∈ Sn

s(1)=a1 s(2)=a2 ... s(m)=am

V ∀ s ∈ Sm

con i1,i2,1 ≤ im ≤ m

⇒ s 1 2 3 ... m

a1 a2 a3 ... am

s(i1)=ai1, s(i2)=ai2, s(im)=aim

QUANDO NON SARANNO IN QUESTA SCRITTURA È INUTILE SONO ORDINATI OSSERVATA

DEF. PERMUTAZIONE CICLICA (o CICLO)

(Sm, o)

s ∈ Sm

s è una permutazione ciclica ⟺

sop(s)={a1, ... ak}⇒sop(s)=k

s è una permutazione se di lunghezza k (k−ciclo)

s (a)=ai+1 ∀ i=1, ... k−1

s(ak)=a1

QUINDI

s=(a1, a2 ... ak-1, ak)

DEF TRASPOSIZIONE

(Sm, o)

s ∈ Sm

s è un 2−ciclo ⇒ s: UNA TRASPOSIZIONE

TEOREMA

V ∀ s ∈ Sm

s si scrive come PRODOTTO FINITO DI CICLI DISGIUNTI

IN MODO ESSENZIALMENTE UNICO (A MENO DELL’ORDINE)

(NO DVL)

ORDINALMENTE?

s = (23)(24)(25) = (132)(15) = (15)(132)

COMMUTANO

PERCHE SONO DISGIUNTI

SONO UNA COMPOSIZIONE TRA UN 3−CICLO E UNA TRASPOSIZIONE

s = (23) (21,5)

s−1 = (23) (1,5)

s= (1,5)(23)(1,32)(1,5)(22,4)

INIZIO DA DX E CERCO 1 (O PASSO AL SUO EQUIVALATO A DX CHE CERCO SEGUENDO VADO SX….

FINO CHE 1 NON RITORNA DOVE LO AVVISO DA 2 E CHIUDO IL CICLO

POI ESISTENDO NUMERI NON USATI (NON ELEMENTI DI A DESTRA) HO DIVERSI

SE HO UN CICLO CON UN UNICO ELEMENTO IN L’INTERNO POSSONO ESSERIVI CON ALTRI

SONO DESSI ANCHE LUI QUINDI POSSONO NON ESSERLO

DEF. L'INVERSO DI UN CICLO C

c: a r−ciclo c: (a1, ... ar) ⇒ c−1 = (ar... a1)

a=ar, ir+1 s=a1, =Ids

(Ids)−1 = Ids

(a1, ... ar)−1 = Ids

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
52 pagine
1 download
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/02 Algebra

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher el_ces_94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Algebra II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Lorenzini Anna.