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Estratto del documento

Determinante

Determinante matrice quadrata (n = m)

  • m = 1 → L'elemento stesso
  • m = 2 → |A| = a11a22 - (a12a21 = a21a12)
  • m = 3 → Regola di Sarrus |A| = a11a22a33 + a12a23a31 + a13a21a32 - (a31a22a13) - (a32a23a11) - (a33a21a12)

Complemento algebrico

Sia A matrice m = n. Si elimina una i-esima riga e j-esima colonna e si calcola il determinante della matrice rimanente (il segno dipende da se i + j è pari (+) o dispari (-))

Es. Complemento algebrico di A32

  • A = | 3 4 2 a21|
  •       | 2 1 | = [3 . 1 - (-5) . 2 . 1 - (-5)] = 5
  •       | 3 2 doppia |-1

Regola di Laplace

Il det. di una matrice quadrata è dato dalla somma dei prodotti degli elementi di una riga o colonna per rispettivi complementi algebrici

Es. A = | -2 0 2 3 o

| 4 1 -5  fixiamo la terza riga (contiene pulsieri)

Complemento algebrico di a11, a22,

  • |   4 1 -5 5 6 4 4 1 col |-2 . (2 . 1) - 5 . (2 . 1) . 2 . | -2 5 fuma . 4 . 5 su
  • |    5 . 2 - 5 + 12 . 5 . 13 + 13

Combinazione Lineare

  • 1   2   3 A1|
  • 3 A2
  • A3 si può ottenere con A1 + 2A2 (secondo coefficienti 1, 2) Il determinante è 0

Matrice inversa e Determinante

Matrice con def ≠ 0 “Non singolare”

Teorema

Una matrice A quadrata di ordine m è invertibile ↔ det A ≠ 0.

Data una matrice quadrata si verifica che def ≠ 0, si costruisce la matrice dei compl. algebrici degli elementi diSi dividono gli elementi della matrice ottenuta per il det. dell’ultima matriceOttenuta sia A . A-1 = I matrice unita trasposta righe e colonne invertite

Es. A-1 = | 0 (0 -2 . 2) + 2 | -2 + 2 . 0 = 4 | 0 -2Il determinante è 6

A11 = -1 A120 | -1 A13 = -1 0 A21 = -1&Uubar;0 A32

-2 + 2 -2 - 2 = 2

A23 = 2 | 2 | 2     -2 | -2 | 2     2 | -2 | 2

0 | -2     -1 | 0     2     -A32 = 1 | 1

det(A)         A-1 = 13 -13 -13 | 0 | 0 | 0 | 0

= | = 13     Verifica A · A-1 =     A

A = ( ) = prodotto tra matrici si può fare =     ( ) = I

Se le colonne di A sono uguali

det A-1 = 1detA,     det At = det A

Matrice ortogonale e determinante

Matrice ortogonale se At = A-1

Teorema: Se A è una matrice ortogonale il suo det. = ±1

Dim: At = A-1 ⇒ det At = det(A-1) ⇒ det(A) = 1det(A) ⇒ (det(A))2 = 1 ⇒ det(A) = ±1

Matrice triangolare

Se gli elementi al di sotto o al di sopra della diagonale princ. sono tutti = 0

Es: A = 13 ( ) Matrice diagonale superiore , A = [ ] Matrice diagonale superiore

A = ( ) Matrice diagonale , (elementi ≠ 0 solo sulla diagonale princ.)

Proprietà dei determinanti

1) det A = det(At)

2) Se si scambiano 2 righe e 2 colonne, il det cambia segno.

3) Se una riga o una colonna ha tutti 0 = det A = 0

4) Se due righe o colonne sono proporzionali det A = 0

5) Se una riga o colonna è combinazione lineare delle altre det A = 0

6) Se A è = k det(A)

7) Se si moltiplicano gli elementi di una riga o una colonna per k = k ·

det(A)

8) det di una matrice triangolare è dato dal prodotto degli elementi della diagonale

9) det(A · B) = det (A) · det (B) (Teorema di Binet)

10) det(A-1) = det A

Rango di una matrice

Matrice estratta — è una sottomatrice con elementi comuni alla principale

Rango – ordine della sottomatrice più grande che si possa estrarre che abbia det ≠ 0

Le classi di resto del modulo p di Z

con p primo sono campi. Se p non è primo non abbiamo insiemi di classi di resto che costituiscono un campo.

Es. Z5 = [{0}, {1}, {2}, {3}, {4}]

Z3 = [{0}, {1}, {2}]

Z3 = [{0}, {1}, {2}, {3}]

Z4 = [{0}, {1}, {2}, {3}] non è un gruppo perché la classe [2] non ha il simmetrico rispetto a [2] - [2] = [0] = [2] - [2] = [0]

nessuna combinazione che dà l'elemento neutro [1].

Spazi Vettoriali

Siano uno spazio vettoriale V ≠ ∅, in cui sono definite due operazioni: una detta addizione che ad ogni coppia (u, v) ∈ V associa uno e un solo elemento di V, indicato con u + v, e una detta moltiplicazione per uno scalare che ad ogni numero reale α e ad ogni elemento v ∈ V associa uno ed un solo elemento di V, indicato con αv. Si dice spazio vettoriale su R se sono verificate le seguenti proprietà:

  • Per l'addizione: associativa
  • Per la moltiplicazione per uno scalare: α(βu) = (αβ)u
    • 3. elem. neutro
    • (∀u, v ∈ V, ∀α, β ∈ R)
    • 4. elem. opposto
    • Associativa
    • Commutativa
    • α(u + v) = αu + αv
    • (α + β)u = αu + βu
    • 1R v = v

Gli elementi di uno spazio vettoriale sono vettori.

Es. ℝn = spazio vettoriale (in particolare ℝ2, ℝ3)

Dimostriamo che ℝ2 è gruppo abeliano: u = {x1, x2, x3} v = {y1, y2} w = {z1, z2} ∈ ℝ2 risulta (u + v) + w = u + (w + v)

(u + v) ∈ ℝ2 tale che 0 + u = 0 = u

Opp (−x1, −x2) tale che u + 0 = 02

u + v = v + u

Insiemi di funzioni {V = {f:ℝ→ℝ3}} e insiemi di matrici (Mmn(ℝ)) sono spazi vettoriali.

(idem per insiemi di polinomi)

Es. p = a5x3 + a4x3 + a4x2 + x2 + x + a0

q = b3x3 + b2x2 + b1x + b0

p + q = a5x5 + a5x4 + a3x3 + (a1, b1)x + a0 + a0b0

Vettori

u = 02v = 0t

v ∈ Vo

w ∈ Vo (regola del parallelogramma).

Vo = insieme di vettori nell'origine.

u = 0pkik = 0q͞ con ||i∥||

  • t copii con direz. e senso di 0͞q con queste operazioni.
  • Sono soddisfatte le 4 prop. per essere considerato spazio vett.
  • Partendo tutti dall'origine, le operazioni possono essere effettuate con i punti di arrivo invece che vettori.
o a __ a‖ A b‖ b‖ b‖ b __ a c1,-a1,-a b1,b1,b1 b +

Somma tra punti è più semplice

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
35 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/03 Geometria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sickdomm di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geometria e algebra lineare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Bari o del prof Pepe Francesco.