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A A A A d
t t
( ) ( )
−1 −1
t t
= =I =Id
A A A A d
Lezione 22
Struttura dell’insieme delle soluzioni di un sistema lineare
- Caso 1: sistema omogeneo
Ax=0
L’insieme delle soluzioni è il ker, definita K la dimensione del Ker,
l’insieme delle soluzioni si scrive come
+
x=c v …+c v
1 1 k k
Nota bene: x=0 è sempre una soluzione
- Caso 2: sistema non omogeneo
Ax=b ∈ ℑ
Il sistema può avere una soluzione (c’è l’ha se e solo se b , cioè allo
x
span delle colonne di A), supponiamo che si sia una soluzione ,
0
allora tutte le soluzioni sono del tipo
−c +…+c
x=x v v
0 1 1 k k =b
x A x
Verifica: sia una soluzione
0 0
Sia x un’altra soluzione Ax=b
( ) = =b−b=0
A x−x Ax− A x
Allora 0 0
=c +…+c
x−x v v
Ma allora 0 1 1 k k
x
Porto a destra e ho finito, tutti gli x con la forma data sono soluzione
0
( )
+c +…+c = + +…+ = =b
Ax= A x v v A x c A v c A v A x
0 1 1 k k 0 1 1 k k 0
+5
Es: x+ y−z=3, 2 x z−w=2
( ) ( )
−1 −1
1 1 0 3 1 1 0 3
−1 −2 −1 −4
2 0 5 2 0 7
⇒−2 =−4+7
w=t,z=s -2y+7z-w=4 y+7 s−t=−4 →−2 y s+t
7 1
y=2+ s− t
2 2 7 1 5 1
=3+ +
x+ y−z=3 → x z− y=3+ s−2− s t=1− s+ t
2 2 2 2
5 1
x=1− s+ t
2 2
(x (−5,7,2,0)+t (1
, y , z , w)¿(1,2,0,0)+s ,−1,0,2)
Lezione 23
Determinante n
è una funzione che prende in imput n vettori di e restituisce in
→ R
⇔
output un numero, il quale viene 0 i vettori sono linearmente dipendenti
funzione che prende in imput una matrice e restituisce un numero
→ n ×n
Indice:
1. Definizione n
Det: (n vettori in ) numero
→
R
( ) =1
det e , e , … , e
D1. base canonica come matrice sarebbe quella
→
1 2 n
identica
D2. Se tra gli n vettori ce ne sono 2 uguali, allora Det=0
( ) =λDet (v )
Det v , v , λ v , λ v , … , v , … , v
D3. (se moltiplico per uno
λ
+1
1 i−1 i 1 n 1 n
dei vettori, allora il Det si moltiplica per )
λ
D4. Le somme escono fuori
( )
+ ^
det v ,… , v v ,… , v
1 i i n
( ) + ( ^ )
det v ,… , v , … , v det v , … , v ,… , v
1 i n 1 i n
2. Prime conseguenze
D5. Se scambio due vettori tra loro, il determinante cambia segno
( ) ( )
=−Det
Det v , … , v , … , v , … , v v , … , v , … , v , … , v
1 i j n i j i n
Dim:
( )
+v =0
v , … , v ,… , v
1 i j n
( ) ( ) ( ) ( )
¿ + +det +
det … , v , … , v det … , v , .. , v , … … , v , … , v , … det … , v , … , v , …
i i i j j i j j
Gli altri 2 hanno somma nulla da cui viene la tesi
D6. Le combinazioni lineari escono fuori
( ) ( ) ( )
+ =c +…+
Det v , … , c w …+ c w , … , v det … , w , … c det … , w , …
1 1 1 n n n 1 1 n n
Dim: uso la D4 per far uscire le somme e uso la D3 per fare uscire le
costanti
D7. Se uno degli n vettori è combinazione lineare dei restanti, allora
Det=0 v
Dim: suppongo che sia una combinazione lineare degli altri, cioè
1
=c +…+
v v c v allora
1 2 2 n n
( ) ( ) ( ) ( )
=det + =c + =i
Det v , v ,… , v c v …+c v , v ,… , v Det v , v , … , v c Det v , v , … , v termini sono
1 2 n 2 2 n n 2 n 2 2 2 n 3 3 2 n
( )
v , … , v
D8. Se sono linearmente indipe de ti , allora per forza di cose si
1 n
ha Det=0
Dim: se sono linearmente indipendenti allora almeno uno si può
scrivere come combinazione lineare dei restanti, e a quel punto applichiamo
la D7
3. Caso speciale 2× 2
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) (
+d =aDet +d + +d =acDet +adDet +bcDet
Det a e , c e e e , c e e bDet e , c e e e , e e , e e , e
1 1 2 1 1 2 2 1 2 1 1 1 2 2 1
In conclusione Det=ab−bc
( )
a b =ad −bc
Det
In termini di matrici c d
Lezione 24 ( )
a b c
4. Determinante 3 ×3 d e f
g h i
( ) ( ) (
+ +c + + + +i =aDet + +e + +h + +bDet
Det a e b e e , d e e e f e , g e h e e e d e e f e , g e e ie e , … , …
1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 1 2 3 1 2 3 2
Espandendo tutto si anno circà 27 termini, di cui molti nulli perché
contengono vetttori ripetuti, alla fine i termini ≠ 0 sono 6 :
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
+bfg +cdh + + +
aei × Det e , e , e × Det e , e ,e × Det e , e , e ceg × Det e , e , e bdi × Det e , e , e af
1 2 3 2 3 1 3 1 2 3 2 1 2 1 3
( )
Conclusione: Det aei+ bfg+ cdh−ceg−bdi−afh
Regola di sarrus:
Lezione 25
5. Determinante e algoritmo di gauss
Se A e una matrice , e ci lavoro alla gauss, si hanno due
n ×m
operazioni:
I. Scambiare 2 righe → Det cambia segno
+
R R b R
II. Sostituire riga con
j j i
L’operazione 2 in versione molto grossolana non cambia il
+b
R → a R R
determinante, in versione normale con , in
a ≠ 0
J J i
conseguenza alla fine dell’algoritmo otteniamo una matrice a scala, se
sappiamo calcolare, il suo det, allora abbiamo finito
6. Sviluppi di laplace
I. Rispetto alla 1° colonna sia A la matrice n ×n
n
∑ i+1
( )= (−1 )
Det a a × Det A
i , 1 i , 1
=1
i
( )
a b c
A= la formula ci dice che :
Es: d e f
g h i
( ) ( ) ( )
e f b c b c
( )=a −d +
Det A × Det × Det g × Det
h i h i e f
II. Rispetto alla j-esima colonna
n
∑ i+ j
( )= (−1 )
Det a a × Det A
i , j i , j
=1
i
I segni si prendono a scacchiera
III. Rispetto alla i-esima riga
n
∑ i+ j
( )= (−1 )
Det a a × Det A
i , j i , j
j=1
7. Teorema di binet
Se A e B sono matrici , allora
n ×n
( )=Det ( ) ( )
Det AB A × Det B
Conseguenza: sia A matrice allora:
n ×n
⇔
I. A è invertibile DetA ≠ 0
II. Se esiste l’inversa allora
1
( )
−1 =
Det A ( )
Det A
Lezione 27
8. Applicazioni:
Formula misteriosa per vettori ortogonali
→
( )
¿ ¿ ¿ ( )
v v v −v −v −v
→ v w w , v w w , v w w
1 2 3 2 3 3 2 3 1 1 3 1 2 2 1
w w w
1 2 3 ( ) ( )
v , v , v−3 e a w , W , w
Dico che il vettore scritto è perpendicolare a 1 2 1 2 3
( )
v v v
1 2 3 =v −v +
0=Det Det A Det A v Det A
v v v
Consideriamo 1 1,1 2 1,2 3 1,3
1 2 3
w w w
1 2 3 ( )
⃗ =
v v , v , v
Corrisponde al prodotto scalare tra e il vettore prodotto
1 2 3
dalla formula misteriosa
Metodo di cramer
→
Ho un sistema di n equazioni in n incognite non omogeneo
Ax=b
Suppongo , allora la soluzione è unica
Det ≠0 ( )
Det a
1
=
x i ( )
Det A
A
Dove è la matrice ottenuta a partire da A sostituendo la I-esima
i
colonna con b ( )
2 5 3
det −1
1 1
( )
{ 2 1 3
+ +3
Es: 2 x y z=5 −1
1 1
A y= che risolvo con 2 sarrus
−1
1 0
x−z=1 ( )
Det A
−1
1 1
+
x− y z=−1
formula per matrice inversa
→
Per calcolare l’inversa di A si può usare il seguente algoritmo.
A
I. i, j
II. Segui
III. Trasposta
IV. Divido per Det
( )
1 0 1 det=−1+0+8+1−0−12=−4
Es: −1
2 3
1 4 1
¿ ogni posizione scrivo Det A
1) i , j
( )
−13 −1 9
−4 0 4
−1
1 1
2) applico il pattern dei segni
( )
−13 1 9
−4
4 0
−1 −1
1
3) trasposta
( )
−13 4 1
−1
1 0
−4 −1
9
4) divido per il determinante
( )
−1
13 −1
4 4
−1 1 −1
= A
0
4 4
−9 1
1
4 4
Quindi in conclusione per calcolare l’inversa di una matrice possiamo usare
Gauss a partire da (A,Id) per arrivare a (B|Id), oppure con il metodo usato ora
dei determinant
Lezione 28
Rango di una matrice
Def: sia A una matrice m× n
- Si dice R-rango di A il massimo numero di righe linearmente indipendenti
- Si dice C-rango di A il massimo numero di colonne linearmente
indipendenti
- Si dice D-rango di A il massimo K per cui una sottomatrice con
k × k
Det ≠0
Possiamo dire che R−rango=C−rango=D−rango
Lezione 29
Rango e sistemi lineari
Teorema di Rouchè-capelli
consideriamo un sistema lineare con m equazioni in n incognite, lo possiamo
scrivere come Ax=b ( )
⇔ )
Il sistema ha soluzione se ci sono soluzioni, queste
Rango A 0=ango( A '
dipendono da un numero di parametri uguali a n−rango( A)
Lezione 31
Basi ortogonali
Def: { } n
∈
siano dico che costituiscono una
v , … , v R
1 n ∀
¿ >¿
v , v 0 i≠ j
- Base ortogonale se i j
- Base ortonormale se sono una base ortogonale e in aggiunta
{
0 se i ≠ j
| |
| | ¿ v , v ≥
∀
=1
v i=1 ,… , n questo è come dire che i j
i 1 se i= j
{ } n
⊆
Esempio classico: la base canonica è ortogonale, siano v , … , v R
1 n
vettori non nulli e a 2 a 2 ortogonali, allora per forza sono una base
Dim: basta che dimostrare che sono linearmente indipendenti, sia
+
c v c v =0 una loro combinazione lineare nulla faccio il prodotto clalare
1 1 n n
v
con i ∀
+…+ < >+ <v >¿ < > =0
0=¿ c v c v , v ≥ c v , v …+c , v c v , v per forza c i=1 , …. , n
1 1 n n i 1 1 i n n i i i i i
Per produrre una base ortogonale uso Gram-schmidt è un algoritmo che
{ }
v , … , v
prende in partenza una base qualunque e restituisce alla fine
1 n
{w }
,… , w
una base ortogonale :
1 n
{ } { } ∀
=span
Span v , … , v w , &helli