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DÜRER E LA "MANIERA MODERNA" DI FIRENZE

Dalla biografia su Andrea Del Sarto di Giorgio Vasari, si evince il forte ascendente che Dürer esercita su Del Sarto, primo caposcuola fiorentino della cosiddetta "maniera moderna". Vasari più propriamente si rifà a due affreschi del Del Sarto nel Chiostro dello Scalzo: - "Predica di Giovanni Battista" (1515 circa) - "Battesimo delle turbe" (1516 circa) Secondo il Vasari, l'idioma oltramondano avrebbe avuto un fortissimo impatto nel secondo decennio del 1500. Nelle stampe di Del Sarto sono palesi i riverberi e le citazioni da Dürer. Il gruppo in alto nel "Battesimo delle turbe" si può evocazioni vengono anche da Luca di Leida, desumere dal "Battesimo di Cristo" di Luca. Più perspicua è l'attrazione dei modelli di Dürer verso Del Sarto: - "Natività di Maria" (1514) => lunettone chiostrino.

de' voti- a Firenze fa ricorso alla storia di identicosoggetto di Dürer. Andrea non voleva affatto celare le fonti forestiere, al contrario le mescolava alla più pura tradizione fiorentina. La Natività è legata anche a Domenico Ghirlandaio che dipinse nell'abside di Santa Maria Novella. Fonti disparate sono presenti nella composizione di Del Sarto. Sulla base della VARIETAS, curata dagli umanisti fiorentini del 1400 sulle orme di Cicerone, gli intellettuali continuavano a svolgere le loro riflessioni: VARIETAS = ECLETTISMO (indagini espressive degli artifici operosi all'epoca della gestazione della maniera moderna). A Firenze si guardavano le forme al di là delle Alpi. Gli artisti a cavallo tra il 1400 e il 1500 trovano nella scultura ellenistica un caratteristica importante, decisa: Piero Della Francesca, Bellini, Botticelli, Mantenga => Lacoonte, Venere, Cleopatra, l'Ercole e il Torso di Belvedere, Apollo

…Naturalismo languido dei marmi, attorcersi delle membra, volti ispirati, prolungati sentimentiattraggono, si avverte la possibilità di sommuovere gli affetti; tutto questo in linea con Cicerone =conoscenza dell’animo umano indispensabile all’oratore per toccare le corde intime di ognuno.Gli affreschi con le storie della “Passione di Cristo” si attengono letteralmente alla serie di xilografie diDürer, pubblicate nel volume del 1511.DüRER E RAFFAELLODürer e Raffaello sono i protagonisti della pittura del Rinascimento, rispettivamente in Germania e inItalia. “culto del genio”Nel 1800 furono considerati i soggetti per eccellenza del .aveva disegnato una composizione in cui l’allegoria dell’arte irradia comeNel 1810 FRANZ PFORRsole la sua luce in prossimità di Raffaello e Dürer. I due artisti compaiono in prima linea, mentre Roma eNorimberga sono sullo sfondo.Entrambi gli artisti hanno segnato

L'immaginario collettivo europeo da più di 500 anni; entrambi erano ammirati per il connubio tra maestria + virus + pietas.

1790 ANGELO COMOLLI (abate) elabora il confronto tra i due artisti:

  • i loro padri sono artisti poveri
  • entrambi vengono educati dai padri
  • imparano gli elementi del disegno dai padri
  • vengono affidati a diversi maestri
  • studio accurato e di perfezione
  • ammirabili per il corpo e lo spirito
  • morti entrambi in un venerdì santo
  • 153 anni dopo ebbero iscrizioni gloriose sulle loro tombe
  • Vittime entrambi di donne

Il rapporto evocato dall'abate Comolli si basa su poche notizie, e fonti, tra cui le "Vite" del Vasari.

Un altro documento è rappresentato da una nota autografa di Dürer, sul margine di un famoso disegno di nudi di Raffaello (oggi all'Albertina di Vienna): "1515 Raffaello di Urbino, che è stato così altamente questi uomini nudi e là ha mandati a Dürer per mostrargli la sua.

La "Battaglia di Ostia" di Raffaello (affresco) si collega alla xilografia "Martirio dei diecimila" (1496) di Dürer, in quanto Raffaello inserisce un gruppo di prigionieri con le mani legate alla schiena, che ricordano l'xilografia.

Lo scambio di doni tra i due artisti è un fatto eccezionale. Raffaello è stupito da Dürer, proprio dalla sua arte di dipingere alla stregua di un acquerello, sfruttando lo sfondo bianco della tela. Gli invia un disegno sullo studio dei corpi nudi e virili, resi in euritmia all'antica.

Raffaello sostiene che la divina perfezione dell'arte è basata sulla sapienza delle proporzioni: greci e romani. L'arte antica che egli poté studiare.

I disegni che Raffaello invia a Norimberga nel 1515 personificano l'arte antica che egli poté studiare.

Dürer vuole frequentare i maestri migliori, ma a Strasburgo e in Italia trova Schongauer e Mantegna morti. Egli conosce Bellini, De' Barbari.

Agostino da Lodi, ed ha contatti diretti e indiretti con Leonardo, anche se non viene citato nei suoi scritti. L'iniziativa di Dürer di inviare a Raffaello il suo ritratto su tela di bisso, pongono il problema se i due abbiano avuto la possibilità di conoscersi. Forse si incontrarono a Firenze nel 1506, dove Dürer si andava informando sui monumenti sepolcrali e Raffaello lavorava nella vicina Perugia. Un loro probabile incontro potrebbe essere avvenuto a Venezia, dove Raffaello intendeva recarsi per la Pala di Monteluce. Un incontro tra il 1506 e il 1507 è probabile, perché la Pala del rosario di Dürer suscitò lo stupore generale di tutti. Presumibilmente Raffaello conobbe le stampe di Dürer da MARCANTONIO RAIMONDI, almeno fino al periodo in cui Marcantono pubblicò e diffuse le composizioni di Raffaello attraverso la sua grafica. Già in epoca giovanile Raffaello si interessò alle stampe di Dürer: i cinghiali

cavalcati dai putti in un cartone del 1503 sono tratti dall'opera di Dürer "Figliol prodigo" (1496 - incisione), mentre la fonte letteraria è "Uberto e Filomena" ripresa dal Boccaccia:

Il giovane Raffaello sembra interessato alla resa degli animali, e alla fantasia di Dürer, nel piccolo dipinto "San Michele a piedi che combatte il drago" (1505) la testa del drago sotto il piede dell'arcangelo deriva "La donna vestita di sole e il drago a sette teste" (dell'Apocalisse) dalla xilografia di Dürer.

Il fatto che l'arcangelo schiacci col piede rimanda alla lotta si san Michele col drago della stessa "Apocalisse" di Dürer.

Il modello dell'arcangelo sopra la bestia era consueto nella scultura e nella grafica: Schongauer, mal'accento sull'azione è tradotto elegantemente dal piccolo dipinto di Raffaello.

Il dipinto di Raffaello "San Giorgio" (1506)

assimila elementi compositivi dell'incisione di "Piccolo Dürercavallo": posizione del cavallo e del cavaliere visti di schiena, spontanea introduzione della figura corriere adel campo delle immagini. Anche nella "Santa Caterina" (1518) di Raffaello l'orrenda coda del drago si avvinghia verso l'alto, Dürer, in questi casi l'arte di Raffaello corrisponde a ciò che Vasari dice dell'come nella xilografia di "Apocalisse" di Dürer: fece cosi celesti. Le stampe di Dürer sono presenti anche nei disegni di Raffaello per la volta della stanza di Eliodoro in Vaticano. L'arte del paesaggio nella "Deposizione" 1507 di Dürer esercitò un fascino straordinario per Raffaello: (galleria Borghese) sullo sfondo si rintracciano svariati stimoli artistici: Mantegna, Signorelli, Perugino, per l'impostazione del paesaggio, visto Michelangelo, gli esempi di Dürer sono un punto di riferimento.riferimenti come ambiente avvolgente e aperto verso lo spazio in cui si svolge la scena delle figure. Nella "Santa Margareta" (1518) del Louvre, di Raffaello c'è lo scenario simile a quello del Dürer in "Cavaliere, la Morte e il Diavolo". La fantasia spaziale di Dürer è interesse delle opere mature di Raffaello, in particolare del dipinto di "Ezechiele". Nelle Logge di Raffaello, al Palazzo del Vaticano sono state individuate (Da Dacos) delle citazioni letterarie dalle stampe di Dürer: in "Rachele al pozzo" è inserita la roccia a sinistra dell'incisione di "San Girolamo nel deserto"; il gruppo degli alberi centrali nell'incisione dell'"Invidia"; vista verso il lontano paesaggio nell'incisione "Mostro marino"; illustra la testimonianza di Ludovico DOLCE nell'"ARETINO": Raffaello teneva esposti nel suo studio i.disegni di Dürer e là lodava. I suggerimenti compositivi del "gran Druvido Durero" sono accolti e trasformati attraverso lo stile di Raffaello: - resa figure in immediato primo piano - qualità superfici - temi compositivi Nell'affresco di Raffaello "Disputa" (Vaticano, 1508) Eraclito è raffigurato come Michelangelo, è isolato di "melanconia creativa", che si rifà a "Melanconia I" (1518) dagli altri scienziati, ed è in un atteggiamento di Dürer. Il "San Michele" di Raffaello si differenzia da quello di Dürer, di venti anni precedente alla creazione di Raffaello, per l'impeto dell'azione drammatica della storia. Negli "Arazzi" (Musei Vaticani) di Raffaello, la critica ha sottolineato come lo spazio di alcune scene venga aperto da una piattaforma asimmetrica con scalinate che scendono immediatamente verso l'interno della scena, introduzione tipica.

dell'immediatezza di Dürer, che ha ispirato l'invenzione di Raffaello. La "Salita al Calvario" (o "Spasimo di Sicilia") dipinta da Raffaello + assistenti per la Chiesa dello Spasimo di Palermo (1517) ha subito diverse considerazioni: influenzata dall'incisione dell'analogo tema della "Grande Passione" di Dürer, oltre che da una stampa di Luca di Schongauer o dalla xilografia (1498) di Leida.

La xilografia di Dürer appare fondamentale per Raffaello: espressione affetti e pietas.

TOMMASO VINCIDOR, allievo di Raffaello nel 1520 si reca a Bruxelles, in seguito ad Anversa per cercare di incontrare Dürer: si ritraggono a vicenda, Dürer lo disegna, Vincidor dipinge il ritratto di Dürer; in questo periodo i rapporti Raffaello-Dürer vengono intensificati.

Nell'opera di Dürer, dalla formazione allo sviluppo, secondo ROBERTO SALVINI contribuiscono: Giovanni Bellini, altri veneti, Leonardo.

Raffaello è stato uno dei più grandi pittori del Rinascimento italiano. Le sue opere sono caratterizzate da una straordinaria bellezza e perfezione tecnica. Alcune delle sue opere più famose includono:

  • La scuola di Atene: un affresco che rappresenta i più grandi filosofi dell'antichità.
  • La Madonna Sistina: un dipinto che ritrae la Madonna con il bambino Gesù.
  • La Trasfigurazione: un dipinto che raffigura la trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor.
  • La Madonna del Cardellino: un dipinto che ritrae la Madonna con il bambino Gesù e San Giovanni Battista.
  • La Madonna della Seggiola: un dipinto che ritrae la Madonna con il bambino Gesù e San Giovanni Battista.

Queste sono solo alcune delle opere più celebri di Raffaello, ma la sua produzione artistica è vasta e comprende numerosi altri capolavori.

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Publisher
A.A. 2012-2013
10 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte e dello spettacolo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Macioce Stefania.