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SVILUPPO MOTORIO COME FATTORE DI RISCHIO

Bambini con maggiore persistenza di riflessi hanno padri con maggiori tratti autistici nelle abilità sociali e nella comunicazione, e madri con maggiori tratti autistici nelle abilità sociali.

Broder Autism Fenotipe = classificazione di persona con tratti autistici più accentuati rispetto agli altri, ma non rientrano nei cut off clinici, non hanno diagnosi.

Paralisi cerebrale infantili: GMs sono utilissimi per scoprire possibili danni cerebrali. Abilità posturali influenzano lo sviluppo cognitivo e sociale osservazione e valutazione nei primi mesi di vita: ritardo significativo nello sviluppo posturale a 5 - 6 mesi che poi sono stati diagnosticati con autismo.

Lezione del 20/10/2021

LEZIONE 9: INDAGINE DELLE COMPETENZE PERCETTIVE E COGNITIVE NELLA PRIMA INFANZIA

Quando emerge secondo Piaget la PERMANENZA DELL'OGGETTO? Intorno ai 2 anni, nel passaggio dallo stadio sensomotorio a quello preoperatorio. È la

conquista cognitiva più importante dello stadio sensomotorio. Intorno ai 9 mesi non ha ancora una rappresentazione. Secondo nuovi studi con Eye tracker: il bambino dopo un po' anticipa con lo sguardo l'uscita dell'oggetto (già a 5 mesi). Secondo questi nuovi studi la nozione di permanenza dell'oggetto è acquisita prima di quanto pensava Piaget. E allora perché i bambini di 8/9 mesi non ricercano l'oggetto quando viene nascosto? La ricerca sotto lo stesso tovagliolo implica una risposta automatica, i bimbi più piccoli fanno fatica ad inibire questa risposta automatica appena appresa. Quali abilità sono coinvolte nella ricerca di un oggetto da una posizione A a una posizione B? - Discriminazione di due posizioni spaziali simili difficile - Memoria di lavoro = il bambino osserva movimenti e manipola informazione. Potrebbe essere un problema di memoria di lavoro non ancora funzionante e non di permanenza dell'oggetto - Inibizione di

risposta dominante (rafforzata)

Non è tanto questione di permanenza dell'oggetto, ma potrebbe essere un limite nella pianificazione dell'azione (funzione più alta).

Le nuove metodologie ci insegnano che è importante studiare i costrutti di base di un'azione o di una competenza indipendentemente dal fatto che venga messa in atto. Mi interessa il come ci arrivi o come non ci arrivi. Superamento di un grande limite a livello metodologico.

Rivalutati lo studio e l'indagine delle competenze percettive dei bambini fin da subito:

  1. Consapevolezza che l'attività percettiva svolge un ruolo più rilevante dal punto di vista cognitivo rispetto all'azione nelle prime fasi dello sviluppo, quando il sistema motorio è ancora immaturo, mentre tutti i sistemi sensoriali possiedono già un discreto livello di maturità funzionale
  2. Nascita di nuove tecniche di indagine ed ideazione di specifici paradigmi

PROBLEMI DI METODO

Nello studio di sviluppo percettivo nella prima infanzia. Sensazione diverso da percezione.

SENSAZIONE = Avviene quando gli stimoli esterni vengono a contatto con i nostri recettori sensoriali (naso, occhi, pelle, orecchie, ecc)

PERCEZIONE = Interpretazione di ciò che viene sentito (livello di elaborazione più elevato)

3 motivi per cui è difficile studiare lo sviluppo percettivo nei primi mesi di vita:

  • Livello di attenzione (span attentivo ridotto al minimo). Bisogna cogliere l'attimo esatto in cui i bambini ti danno attenzione
  • Alta variabilità neurocomportamentale (pianto, sonno, fame, ecc)
  • Repertorio comportamentale limitato
  • Non sono in grado di apprendere istruzioni, privi di linguaggio = togliere compiti che richiedono istruzioni verbali

Creare prove consapevoli di quello che vogliamo avere dal bambino e creare strumenti ad hoc per ricavare informazioni che mi servono consapevoli dei limiti del bambino.

PARADIGMI COMPORTAMENTALI:

  • Preferenza visiva
  • utilizzano stimoli nuovi e familiari per valutare la reazione del bambino) →Se il bambino mostra interesse per lo stimolo nuovo, significa che ha riconosciuto la differenza rispetto allo stimolo familiare e quindi ha appreso la rappresentazione. Se invece mostra disinteresse, significa che non ha appreso la rappresentazione e quindi non riconosce la differenza tra gli stimoli.3.VIOLAZIONE DELL’ASPETTATIVAIl bambino ha una rappresentazione mentale dell’oggetto e delle sue caratteristiche. Viene presentato uno stimolo che viola l’aspettativa del bambino (ad esempio, un oggetto che sembra fluttuare nel vuoto). Si osserva la reazione del bambino per valutare se mostra sorpresa o interesse per la violazione dell’aspettativa. Se il bambino mostra sorpresa o interesse, significa che ha una rappresentazione mentale dell’oggetto e delle sue caratteristiche e quindi ha una comprensione più avanzata. Se invece non mostra sorpresa o interesse, significa che non ha una rappresentazione mentale dell’oggetto e delle sue caratteristiche e quindi ha una comprensione più limitata.

    èabituato) viene presentato uno stimolo nuovo accanto a quello vecchio. Se bambino si è abituato a stimolovecchio guarderà di più lo stimolo nuovo. Se torna al familiare potrebbe essere che non l’ha codificatoabbastanza (criterio di abituazione deve essere più lungo).

    Modello comparativo di Sokolov:

    Il decremento nei tempi di fissazione è la conseguenza della costruzione da parte del bambino di unarappresentazione mentale o traccia mnestica dello stimolo ripetutamente presentato, che vienecontinuamente arricchita fino a sovrapporsi allo stimolo stesso.

    Ampiezza della risposta attentiva decresce progressivamente in funzione del crescente grado di somiglianzatra informazione esterna e rappresentazione interna.

    3.VIOLAZIONE DELL’ASPETTATIVA

    Variante dell’abituazione.

    Consente di studiare nei bambini di età preverbale abilità di tipo rappresentativo e non solo percettivo (es.capacità di comprendere ed anticipare il)

    comportamento degli oggetti del mondo fisico e sociale).→Sfrutta la tendenza del bambino ad agire con sorpresa ad eventi fisicamente impossibili guarda di piùevento impossibile significa che ha nozione. Gli eventi impossibili sono quelli che violano le aspettative delbambino, ossia la rappresentazione mentale che il bambino possiede rispetto all’evento osservato.

    Eye tracker: metodo che ci aiuta ed è molto valido quando utilizziamo questi 3 paradigmi perché èun’aggiunta al livello metodologico. Ci dà indicazioni su competenze attentive, dove sta guardando non soloin direzione ma anche in porzione dell’oggetto che sta guardando (mappe di salienza).

    L’Eye tracker è una misura qualitativa di scanning visivo.È utile nel caso di studi che implicano lo studio di variabili attentive molto specifiche che richiedono una→misurazione precisa latenza saccadica = tempo in cui il nostro cervello compie un processo

    (fissazione dapunto a evento target). Nell'autismo i volti vengono guardati, e quindi elaborati in modo diverso rispetto allo sviluppo tipico.

    Lezione del 25/10/2021

    SVILUPPO DELLA MEMORIA - seminario con prof.ssa Silvia Benavides Varella ->

    Cognitivismo e l'approccio all'elaborazione delle informazioni: metafora del computer secondo questo approccio la mente è suddivisa e ogni suo elemento può essere misurato in modo separato. L'informazione passa da un componente all'altro della memoria. La memoria è considerata come l'insieme dei processi coinvolti nella conservazione, nel recupero e nell'utilizzo delle informazioni (stimoli, immagini, eventi, idee e abilità) dopo che le informazioni non sono più presenti.

    La memoria è anche l'informazione che abbiamo già immagazzinato; importante che il bambino sappia anche utilizzare l'informazione che ha immagazzinato.

    Uno degli aspetti

    Uno dei compiti più importanti è il recupero delle informazioni.

    Fasi:

    • Codifica = comporta la formazione di un codice o di una rappresentazione in memoria (informazione presa dall'ambiente)
    • Immagazzinamento = comporta il mantenimento delle informazioni codificate in memoria nel tempo (come viene mantenuta)
    • Recupero = comporta il recupero di informazioni dall'archivio di memoria
    • Consolidamento = definito come un processo dipendente dal tempo e come un processo di trasformazione dell'informazione nella memoria a lungo termine.

    Flusso di informazioni e processi di controllo: Modello di Atkinson e Shiffrin (1968, 1971)

    Uno dei primi modelli dell'architettura della mente = esistono dei componenti della memoria:

    • Sensoriale
    • A breve termine (la differenza tra le prime due è il tempo di mantenimento dell'informazione)
    • A lungo termine (memoria con capacità illimitata e l'informazione si mantiene).

    L'apprendimento richiede il trasferimento

    di probabilità di ricordare le prime e le ultime parole della serie rispetto a quelle nel mezzo. Questo effetto è chiamato effetto primacy ed effetto recency. L'effetto della ripetizione dilazionata, o spacing effect, dimostra che la ripetizione di informazioni nel tempo, con intervalli di tempo tra le ripetizioni, porta a una migliore memorizzazione rispetto alla ripetizione immediata. Le strategie di controllo cognitivo delle informazioni includono le ripetizioni, che consistono nel ripetere le informazioni da memorizzare ad alta voce o mentalmente; la codifica, che consiste nel trasformare le informazioni in un formato più facilmente memorizzabile, ad esempio associandole a immagini o creando una storia; le decisioni, che consistono nel prendere consapevolmente decisioni su cosa memorizzare e cosa no; e le strategie, che consistono nell'utilizzare tecniche specifiche per migliorare la memorizzazione, come l'uso di mnemoniche o la creazione di associazioni. Per quanto riguarda i componenti hardware della memoria, diventiamo operativi fin dalla nascita. La capacità della memoria aumenta con lo sviluppo, ma è difficile stabilire una capacità specifica in termini di quantità di informazioni che possiamo memorizzare. La velocità di elaborazione delle informazioni aumenta anche durante lo sviluppo, ma anche in questo caso è difficile stabilire una capacità specifica. I processi di controllo, o software, diventano attivi fin dalla nascita, ma si sviluppano e migliorano nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza. Il bambino è in grado di creare diverse rappresentazioni a diverse età. Ad esempio, nei primi mesi di vita, il bambino può creare rappresentazioni sensoriali delle esperienze, come immagini visive o suoni uditi. Con il passare del tempo, il bambino sviluppa la capacità di creare rappresentazioni più complesse, come immagini mentali o concetti astratti. Per rivelare meglio queste capacità, possono essere utilizzati diversi metodi di ricerca, come test di memoria, test di riconoscimento o test di recupero. Questi test possono essere somministrati in diversi contesti, come laboratori di ricerca o ambienti scolastici, per valutare le capacità di memoria dei bambini.facilità a ricordare la prima e l'ultima per ordine. Lo spacing effect mostra che più informazioni sono codificate nella memoria a lungo termine da sessioni di studio dilazionate piuttosto che da una presentazione di massa. Test eye tracker della memoria infantile: Nella fase di familiarizzazione il bambino ascolta una sequenza di sillabe seguite poi da una parola target (che precede la comparsa di un pupazzo o a dx o a sx dello schermo). Nella fase di test viene presentata la stessa situazione ma non viene fatto comparire il pupazzo. Il bambino tende a cercare il pupazzo nel punto dello schermo dove era stato presentato prima con la parola target. Possibili variabili dipendenti: tempo di fissazione totale, numero di sguardi, latenza di risposta, durata della prima fissazione, fissazione più lunga. Lo stesso test è stato fatto anche per dimostrare l'effetto primacy e l'effetto recency: in una fase test vengono scambiate le sillabe interne e inun'altra fase t
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
44 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ele_p97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo cognitivo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Di Giorgio Elisa.