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Estratto del documento

FRANCESCO HAYEZ

Capo di una scuola romantica in Italia che porta in pittura il romanzo storico. Studia a Roma nell’ambiente

neo-classico del Canova e del Camuccini, ma essendo laico, si ricollega alla pittura storica di Ingres.

Il significato civile della pittura di Hayez è anche connesso al contributo ideologico della committenza

aristocratico-liberale milanese.

- “La congiura dei Lampugnani” (1826): raffigura il momento in cui il 26 Dicembre 1476 tre giovani

milanesi, Giovanni Andrea Lampugnani, Girolamo Olgiati e Carlo Visconti, stanno sfoderando i pugnali per

assassinare il Duca Galeazzo Maria Sforza nella Chiesa di Santo Stefano per porre fine alla sua tirannide.

I tre giovani si trovano in primo disposti su una diagonale sotto la Statua di Sant’Ambrogio. Cola Montano,

inginocchiato, ideatore della congiura, li fomenta. Sullo sfondo vediamo la folla e un fascio di luce che

illumina il Duca. L’ambientazione è gotico-romanica (volte a sesto acuto/arco a tutto sesto).

- “Gli abitanti di Parga che abbandonano la loro patria” (1826-31): si ispira al dramma della Grecia

oppressa dai Turchi come evento contemporaneo ma lo riporta ad un evento precedente quando gli abitanti

di Parga, città ceduta nel 1818 dagli Inglesi ai Turchi; ciò susciterà l’indignazione dei progressisti europei.

Qui Hayez sviluppa le potenzialità drammatiche del soggetto accentuando nella descrizione del popolo

greco emozioni patriottiche facilmente percepibili e condivise dal pubblico italiano.

- “Pietro l’Eremita predica la Crociata” (1827-29): considerato il manifesto della pittura civile di Hayez.

Esposto a Brera nel 1829 fu assai lodato dalla critica perché vi ravvisò evidenti allusioni alla storia

risorgimentale italiana. L’azione si svolge nell’Italia medievale: Pietro l’Eremita chiama gli Italiani per liberare

Gerusalemme indicendo e fomentando la Prima Crociata (1096-99). Lo spazio è dominato da un gruppo di

Crociati e popolano che si accalcano attorno al frate cenobita, raffigurato a cavallo mentre fomenta la folla.

Vi sono poi dei gruppi distinti di persone: alle estremità dx e sx dei familiari, ai suoi piedi due donne che si

prostrano al suo cospetto, il gruppo in fondo vicino al castello e l’uomo in primo piano che bacia una croce.

La composizione è studiata in modo da evidenziare il protagonista grazie alle direttrici che portano fino a lui,

posto più in alto di tutti gli altri personaggi. Le dissonanze e i contrasti coloristici sono ben studiati. Il nesso

tra scelte iconografiche e messaggio nascosto è evidente nell’ambientazione alpestre sullo sfondo, nei

gruppi familiari che esprimono gli affetti domestici cari all’etica risorgimentale (nonché alla morale cristiana

Dio-Patria-Famiglia), nella coralità dell’azione che sottolinea la condivisione dei medesimi ideali, le due

donne che si alzano da terra a simboleggiare un risolleva mento della condizione della Nazione e della sua

popolazione. Hayez, a sottolineare il suo entusiasmo per gli ideali risorgimentali e il suo impegno politico, si

ritrae nel Crociato con l’elmo in testa sulla sx del frate.

- “Vespri siciliani” (1846): si dichiara anti-austriaco. Non rivive il fatto storico nel furor del fare pittorico, lo

colloca sulla scena del teatro. Episodio dell’insurrezione del 1282. Acquistava significato simbolico nel

Risorgimento di rivolta contro lo straniero. Figure con pose teatrali. Precisione nel disegno. Collocato nel

Romanticismo solo per soggetto e contenuto: riferimento alla storia del Medioevo che ha un messaggio di

contenuto patriottico-risorgimentale.

- “Il bacio” (1859): viene interpretato come l’addio del cospiratore all’amata a causa del volto coperto di lui

e perché il pubblico era abituato a leggere le opere in chiave politica e ritrovava nel giovane un combattente

del Risorgimento. Il piede sx di lui è appoggiato sul primo scalino come se stesso per andare via da un

momento all’altro. Il pugnale è appoggiato contro il fianco della ragazza che si inclina. L‘intensità dello

sguardo di lei, pesantezza e corposità degli abiti, tridimensionalità tramite pennellate e luce. I due giovani si

baciano furtivamente e appassionatamente, l’abbraccio è forte. Le ombre sulle scale si scagliano contro una

parete monocroma e l’ambientazione è medievale.

CARNOVALI detto IL PICCIO

Raggiunge i risultato più alti nell’ambito della pittura italiana di paesaggio. Ha saputo coniugare in modo

originale la sensibilità romantica con le tendenze realiste fino a proporre una pittura ‘alternativa’ rispetto ai

suoi contemporanei. I due viaggi a Roma, da Bergamo, lo avvicinano alla pittura di Corot e di Delacroix ma

tali esperienze rafforzare una spontanea predisposizione: nei suoi due generi preferiti, paesaggio e ritratto,

il disegno non delinea mai i contorni ma rafforza i toni della sua pittura giocata su trasparenze e velature.

Da lui nasce un filone romantico lombardo. Invece di portare avanti la ricerca si volta indietro a rintracciare

le premesse, nei veneti e nei lombardi.

- “Agar nel deserto” (1863): morbidezza delle carni, fluidità delle vesti. Continuità delle pennellate.

Tocco luminoso. Dipinto che si collocherebbe nella seconda metà del ‘700. Nel Romantico c’è una ripresa del

Barocco.

Questo filone passa poi per la ‘Scapigliatura’ lombarda di Tranquillo Cremona (pittore di fine ‘800) che

esaspera forma e colore per paura di non essere moderno, e Ranzoni che non cerca di rifare in pittura la

letteratura degli Scapigliati.

Romanticismo in Germania

Unificazione nazionale avvenuta nel 1870. Con BISMARK si crea un sistema culturale che fa convergere tutte

le forze nello sviluppo di una poderosa tecnologia industriale come strumento dell’egemonia politica

tedesca. La musica è considerata la vera espressione artistica dell’anima tedesca.

Nel XVIII secolo, in contrasto con l’Illuminismo, si era creato lo “STURM UND DRANG”, l’arte come

espressione dell’irrazionale, degli impulsi dei sentimenti. Riflette la lotta dell’uomo contro la natura nemica

ricordata nelle saghe popolari e nelle fiabe.

WAGNER

Trasformò il pensiero musicale con la sua idea di ‘opera totale’, sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e

drammatiche. Tutto ciò trova realizzazione nel teatro da lui costruito per la rappresentazione dei suoi

drammi, il ‘Festspiele Haus’ di Bayreuth’. In esso non troviamo palchi laterali, gli arredi interni sono semplici,

la disposizione della sala è semicircolare e il posto per l’orchestra è ricavato ai piedi del palcoscenico.

FRIEDRICH

Esprime l’alta, sublime, malinconia, la solitudine, l’angoscia esistenziale dell’uomo di fronte alla natura.

RUNGE

Ritrova il disegno analitico, penetrante, cercando di recuperare così il loro senso religioso della realtà. Dietro

gli antichi maestri vede il vecchio popolo tedesco di artigiani legati alla tradizione dei padri.

OVERBECK

Attorno a lui si è formata, nel 1810, la “CONFRATERNITA DEI NAZARENI”, con l’intento di dar vita a una

pittura religiosa ispirata ai maestri del ‘400 e ‘500. Qui discende il Purismo. Partecipa poi al movimento

Modernista che ha il suo centro a Monaco e da dove si irradia lo “JUGENDSTIL” e dove si forma la prima

Secessione (1892).

Romanticismo in Inghilterra

RUSKIN

Si rende conto che in quella società moderna non può esistere un’arte moderna. Bisognava cambiare la

società e questa era la missione degli artisti. Sostiene il ritorno ai primitivi. Sarà il difensore della

CONFRATERNITA DEI PRERAFFAELITI formata nel 1848 da Hunt, Everette, Millais, Rossetti. Il movimento ha i

suoi precedenti in Dyce che aveva portato la poetica purista e nazarena, e in Brown che auspicava a un

ritorno alla pittura storico-religiosa. Non prendono i primitivi come modelli formali, ma solo come esempi

morali.

DANTE GABRIEL ROSSETTI

- “Ecce ancilla domini” (1850): i particolari sono resi con grande cura ma anche con attenzione passiva, con

il pensiero rivolto al mistero dell’Annunciazione. Ha seguito un percorso dal ‘naturale’ al ‘metafisico’.

Secondo Rossetti l’artista deve insegnare a fare cose che siano naturali, quindi belle, e spirituali, quindi

buone.

MORRIS

Pittore, scrittore, propagandista. Socialista, muoveva dal pensiero di Ruskin: < non è importante che l’artista

si faccia operaio ma viceversa > . Parla di lotta tra uomo e natura. Si fece costruire dall’architetto Webb, una

casa che rompe con le tradizioni ma risponde alle esigenze concrete della vita. Formò la ditta

“Morris,Marshall,Faulkner”, creò una cerchia di artisti che erano specializzati in arredamento e

decorazione (tappezzeria, vetrate, stoffe); questi collaborarono con i Preraffaeliti. Nonostante il successo la

ditta si sciolse nel ’74 e si riformò sotto il solo nome di Morris. L’obiettivo a cui mirano è: fissata l’autonomia

dell’arte, bisogna trovare la sua funzione nel contesto socio-culturale e coordinarla alle altre attività sociali.

REALISMO

1848= in tutta l’Europa è l’anno delle Rivoluzioni. In Francia gli operai costringono il Re Luigi Filippo

d’Orléans a lasciare il trono e proclamano la Seconda Repubblica presenziata da Luigi Napoleone III

Bonaparte, che ripristinerà l’Impero nel 1852. In Italia non esiste uno stato unitario e l’insurrezione del ’48

culminerà con la Prima Guerra d’Indipendenza. Con la Rivoluzione Industriale il proletariato acquista

coscienza della sua importanza. Nasce una nuova borghesia imprenditoriale e un mercato dell’arte poiché i

borghesi impongono il loro gusto agli artisti favorendo la circolazione delle loro opere e dando vita a una

dinastia di mercanti.

Movimento artistico sviluppatosi intorno alla metà del XIX secolo. In linea generale, il termine ‘Realismo’

indica la traduzione fedele della realtà nella rappresentazione artistica. La sua definitiva consacrazione

avviene quando Gustave Courbet, pittore e teorico del Realismo, scrive nel 1855 la poetica realistica in un

opuscolo in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi. Nel contempo Courbet apre il provocatorio

“Pavillon du Réalisme”, padiglione nel quale espone le sue tele. Nel 1857 lo scrittore Champfleury pubblica

un volume intitolato “Réalisme”. Questi sono gli atti costitutivi di questo movimento.

Nel 1833 il critico Gustave Planche entrava in polemica con il Romanticismo e l’Eclettismo e rivendicava

un’arte che fosse puramente imitazione del vero libera dalle idee e d

Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
35 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Poggiogufo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Covre Iolanda.