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ATP
UDP-Glucosio Glucosio
Glicogenosintesi
2. Incorporazione del Glucosio
1-P nell‛UDP-Glucosio UTP
reazione 1
irreversibile PPi 2 fosfogluco
mutasi esochinasi
UDP-glucosio reazione reversibile
pirofosforilasi (nel fegato,
glucochinasi)
Glucosio 1-fosfato Glucosio 6-fosfato ADP
ATP
UDP-Glucosio Glucosio
Glicogenosintesi
UTP
reazione 1
irreversibile PPi 2 fosfogluco
mutasi esochinasi
UDP-glucosio reazione reversibile
pirofosforilasi (nel fegato,
glucochinasi)
Glucosio 1-fosfato Glucosio 6-fosfato ADP
ATP
estremità non riducente di una
catena con “n” residui di Glucosio
UDP-Glucosio Glucosio
3. Incorporazione del residuo
di Glucosio dell‛UDP-Glucosio Glicogeno
nel glicogeno sintasi
reazione irreversibile 3
nuova estremità
non riducente catena di glicogeno allungata di
un residuo di Glucosio (n+1) Glicogenosintesi
UTP
reazione 1
irreversibile PPi 2 fosfogluco
mutasi esochinasi
UDP-glucosio reazione reversibile
pirofosforilasi (nel fegato,
glucochinasi)
Glucosio 1-fosfato Glucosio 6-fosfato ADP
ATP
estremità non riducente di una
catena con “n” residui di Glucosio
UDP-Glucosio Glucosio
4. Rigenerazione, ATP-dipendente,
Glicogeno dell‛UTP
sintasi
reazione irreversibile 3 4 ATP
nuova estremità
non riducente nucleoside
difosfato chinasi
ADP
catena di glicogeno allungata di UTP
un residuo di Glucosio (n+1)
SINTESI DI GLICOGENO de NOVO:
estremità Ogni catena ha
non riducenti NB: Questa sintesi (deposizione di glucosio) avviene a livello di piccoli nuclei di glicogeno già
12-16 residui di glicogenina
presenti, che vengono quindi ingrandite. La (core proteico), essendo una proteina,
Glucosio ha un suo turnover => alcune molecole di glicogeno vengono degradate e devono poi essere
ri-sintetizzate da capo, a partire proprio dalla glicogenina = proteina che ha un residuo di
tirosina, che dona il suo gruppo OH nella catena laterale come punto di innesco per il legame
con una molecola di Glu donata dall'UDP-Glu. Il 1º legame che si forma non è un leg α1,4, ma
un leg tra l'OH in 1 del Glu con l'OH della glicogenina (tirosina). Questa reazione è catalizzata
glicogenina
dalla stessa (=> ha attività catalitica). Si libera UDP, che verrà poi ri-fosforilato in
glicogeno sintasi,
UTP per formare altro UDP-Glu. Interviene a questo pto la che allunga la
catena saccaridica formando legami α1,4. Quando questa catena è abb lunga, interviene
l'enzima ramificante che idrolizza uno di questi legami interni formando la prima
NB:
ramificazione. Si formano cosí le prime 2 estremità non riducenti. L'enzima ramificante
sposta catene saccaridiche gia formate dalla glicogeno sintasi, enzima che poi allunga le
ramificazioni aggiungendovi singole molecole di UDP-Glu.
Di questi 3 enzimi, quello che subisce
glicogeno sintasi
regolazione è la (tappa
catena lunga 12-14 residui di Glc limitante), regolata differentemente in base
al fatto che ci si trovi in fegato/muscolo.
8-10 residui di Glc vengono trasferiti amilo ( 1 4) ( 1 6)
Enzima
estremità non transglicosidasi
riducente ramificante (o glucan transferasi)
estremità non
riducente estremità non
riducente de novo”
Sintesi del glicogeno “
* ATP
ADP * *
NB: Deposizione sequenziale avviene sia per la sintesi de novo, sia per l'ingrandimento di nuclei di glicogeno già formati
REGOLAZIONE
Avviene a livello della glicogeno sintasi, enzima che catalizza la tappa limitante
FEGATO glicogeno sintasi
Nel si ha una regolazione allosterica e covalente dipendente dagli ormoni: l'enzima
può esistere in forma fosforilata / defosforilata: ATTIVA = defosforilata (glicogeno sintasi A) INATTIVA = fosforilata
(glicogeno sintasi B)
Questo enzima possiede più siti di fosforilazione, regolati quindi da chinasi diverse: alcuni siti vengono
◦ PKA, glicogeno sintasi chinasi 3
fosforilati dalla altri dalla (GSK3) —> portano all'inzattivazione
dell'enzima. fosfoprotein fosfatasi 1
L'attivazione è invece catalizzata dalla (PP1), che defosforila.
◦
Questi enzimi sono a loro volta regolati ormonalmente:
• L'insulina (alta disponibilità di Glu) attiva la sintesi di glicogeno, perchè attiva la glicogeno sintasi, attivazione
dovuta a fosfatasi
A. Attivazione della che defosforila l'enzima, attivandolo
GSK3,
B. Inibizione della enzima che ne causerebbe la fosforilazione => inattivazione
Glucagone adrenalina, PKA
• e che inibiscono la deposizione di glicogeno, attivano la che inattiva la glicogeno
sintasi, fosforilandola.
Questa regolazione covalente ormone-dipendente è una regolazione a lungo termine che avviene lentamente e
dura per più tempo in quanto serve la produzione e la secrezione degli ormoni e, successivamente la loro azione.
Per una regolazione più veloce e immediata proprio sulla sintesi di glicogeno, si ha una regolazione allosterica da
G6P
parte del –> il Glu, ad es dopo un pasto, entra nell'epatocita, dove viene fosforilato dalla gluco chinasi =>
aumentano i livelli di G6P che vanno ad attivare la forma inattiva dell'enzima, fosforilata, in modo che si possa
iniziare a sintetizzare glicogeno; successivamente arriva anche il segnale ormonale dell'insulina che defosforila
D,
l'enzima, aumentando notevolmente la sua attvità. La forma inattiva fosforilata è detta infatti anche forma
dipendente I, indipendente
perchè dal G6P, mentre quella attiva è detta anche forma perchè dai livelli di G6P (non
risente del suo effetto allosterico positivo).
Questa regolazione allosterica da parte del G6P è presente solo nel fegato: solo il fegato infatti deposita Glu allo
scopo di regolare la glicemia –> elevati livelli glicemici, grazie all'attivazione del processo glicolitico, deteminano
una contnua acquisizione di Glu dal sangue e quindi un continuo accumulo sottoforma di Glu.
MUSCOLO
Anche nel vi è regolazione allosterica e ormonale, ma nn è il G6P a far sentire il suo effetto allosterico
glicogeno
sull'enzima, ma è il che, una volta prodotto in quantità massime in relazione a quelle che il muscolo può
glicogeno sintasi,
ospitare, agisce sulla inibendola (meccanismo a feedback negativo). Il G6P nel muscolo è infatti
immediatamente utilizzato e non si accumula. insulina adrenalina
Anche qui c'è una regolazione mediante fosforilazione e defosforilazione mediate da e nello
stesso modo di come avviene nel fegato (non risente del glucagone perchè non ha i recettori!).
In aggiunta, nel muscolo, lo stato di fosforilazione e defosforilazione avviene anche mediante altre 2 proteine
GSK3 GSK1
chinasiche: oltre alla (che risponde all'insulina), sono presenti anche una (la cui attività è regolata da
GSK2
AMP), e una (la cui attività è regolata dal Ca). Questi 2 enzimi, una volta attivati, vanno a fosforilare =>
inattivare l'enzima.
Elevate conc di Ca e AMP attivano due diverse forme di chinasi che fosforilano la glicogeno sintasi e queste
condizioni si verificano durante la contrazione muscolare => quando il muscolo non ha bisogno di depositare
glicogeno, ma di utilizzarlo e demolirlo perchè necessita Glu.
Regolazione della glicogeno sintasi
nel fegato
Insulina
Insulina Glucagone
Adrenalina
Proteinchinasi A (PKA)
(glicogeno sintasi
chinasi-3)
Glucosio
6-fosfato Glicogeno Glicogeno
sintasi b sintasi a
forma “D”
(dipendente da
Glucosio-6-P) (Fosfoprotein forma “I”
fosfatasi 1) (indipendente da
Glucosio-6-P)
Insulina Glucagone
Insulina Glucosio
Adrenalina Regolazione della glicogeno sintasi
nel muscolo
Insulina
Glucagone 1. Controllo allosterico
Adrenalina 2. Controllo ormonale
Insulina
Adrenalina Ca ++ GSK2 (Ca -regolata)
++
AMP GSK1 (AMP-regolata)
Glicogenolisi
Il gruppo fosfato Legame
fosforila (1,4)
l'idrossile del
gluppo
idrossimetilico Legame (1,4) Legame Legame (1,4)
(1,4) Pi
Glicogeno fosforilasi
PALP (glicogeno ( 1,4) glican fosforilasi)
Glucosio 1-fosfato
Piridossalfosfato
(derivato della
vitamina B )
6 Meccanismo di reazione della glicogeno fosforilasi
Estremità non riducente catena di glicogeno con
‘n‛ molecole di glucosio
Glicogeno
fosforilasi (glicogeno ( 1,4) glican fosforilasi)
(PALP)
Estremità non riducente Glucosio 1-fosfato
Glucosio 1-fosfato catena di glicogeno accorciata
di un residuo di glucosio
Legame
(1,4) enzima deramificante (attività
oligo ( 1,4) glucan transferasica)
Legame
(1,6) enzima deramificante (attività
amilo ( 1 6) glicosidasica)
glicogeno fosforilasi
GLICOGENOLISI
Quando la glicemia tenderebbe ad abbassarsi (in caso di digiuno), la demolazione del glicogeno epatico risponde
ai livelli di glucosio nel sangue (glicemia). Il glicogeno contenuto nel muscolo e negli altri tipi cellulari non ha invece
la funzione di regolare la glicemia, ma serve solo a liberare Glu da usare nella cellula stessa in cui avviene il
processo glicolitico (scopo energetico della cellula stessa) => anche la glicogenolisi è regolata in modo diverso a
seconda che ci si trovi in fegato/muscolo.
1) glicogeno fosforilasi transferasi
A livello delle estremità non riducenti agisce il 1º enzima = = che trasferisce un
G1P
singolo residuo di Glu dall'estremità non riducente sul P inorganico libero, formando => si ha fosforilazione di
coenzima vitaminico PALP
un metabolita senza consumo di ATP. Questo enzima richiede un = (piridossal fosfato),
derivato della vitamina B6 —> tutti gli altri enzimi che lo necessitano come coenzima, il centro reattivo è il C
aldeidico; mentre in questo caso è il gruppo P, non tanto perchè è lui che si lega al Glu (che infatti si lega al P
inorganico libero), ma probabilmente perchè le cariche - del P stabilizzano l'enzima e il suo sito attivo, che
altrimenti non potrebbe svolgere la sua azione. L'enzima procede fino a che sull'estremità della catena ramificata
su cui sta agendo, rimangono 4 residui di Glu;
2) deramificante
a questo punto interviene l'enzima che
A. dapprima promuove il trasferimento di 3 unità di Glu dei 4 residui rimasti (in blocco) sull'estremità non
riducente di un'altra catena, lasciando un solo residuo di Glu legato con legame α1,6 alla catena lineare
principale
B. poi, grazie ad un'a