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Estratto del documento

Caratteristiche

Riprende una tradizione latina e si basa su due trasformazioni principali:

1. accoglie i fedeli in uno spazio coperto (prima, copertura piana), copertura a volta non

più lignea, quindi adattamenti strutturali che prevedevano grandi masse murarie di sostegno che

rendevano buio l'interno dell'edificio → legato alla liturgia del timore di Dio

2. Ampliamento della parte absidale che permetteva di girarvi tutto attorno e che si

arricchisce di una serie di cappelle esterne

In epoca romanica c'è la spedizione dei normanni in Italia Meridionale

Mentre in Germania i Guelfi e i Ghibellini sono due carati (Nord, Baviera, e Sud, Svevia), in Italia intendiamo il favore

al Papa o all'Imperatore, rispettivamente

“Stile”: canonizzazione astratta, identificazione tipologica, ora poco usata perchè ci sono molte differenze →

“Linguaggio”

Il linguaggio romanico fu definito dall'archeologo francse De Caumont: periodo molto lungo (V-XII secolo) focalizzato

su massa e pesantezza delle strutture (1824)

Anche le lingue derivanti dal latino erano definite “romanze”, c'era una comparazione tra studio e filologia romanze e

storia dell'architettura derivante dal latino

Pur traendo spunti dall’architettura tardoantica e da schemi paleocristiani e bizantini, questa architettura ha

carattere nuovo ed originale: poderose strutture architettoniche e forte senso espressivo

unitario →

- Carattere intima connessione delle strutture con decorazioni scultoree e pittoriche

simbolico →

- Carattere linguaggio simbolico

Universale →

- Carattere caratteristiche comuni in Europa

popolare →

- Carattere declinazione locale

Successivamente, l'architettura romanica fu sino ad oggi riferita ad un periodo più ristretto: XI-XII secolo, c'è un

riferimento all'architettura precedente, longobarda

Ha diffusione nell'ambito europeo e caratteristiche unitarie che si diffondono, anche grazie alle maestranze e agli

insediamenti monastici (ordini cistercense, cluniacense ecc.)

Linguaggio simbolico molto forte e di carattere religioso; le decorazioni erano di insegnamento, concetti teologici

Struttura muraria molto possente e pesante perchè deve assorbire le forze → questo determina dei forti chiaroscuri

sia all'esterno che all'interno dell'edificio

Molti mezzi di trasmissione del carattere liturgico per mezzo visivo: es. portale di accesso all'edificio romanico, che

anticipa la complessità della liturgia che si predica all'interno (nella figura, avviene attraverso una coppia di leoni,

forza creatrice, oppure andamento a spirale con tralci di vite, linfa vitale e albero della vita); la lunetta del portale ha

l'apocalisse all'esterno e la vita del fedele all'interno (rigenerazione, uomo di dio); gli archi del portale raffigurano la

volta celeste, liturgia rinnovata

Dalla Terra Santa arrivano le reliquie dei santi (molti sono falsi) → si vengono a formare le “Chiese di Pellegrinaggio”:

si allargano le navate per accogliere più fedeli possibili, più altari da cui si svolgevano le liturgie

contemporaneamente

Le reliquie venivano poste sotto l'altare o nella parte absidale, si crea così un “percorso devozionale” legato al

pellegrinaggio tutto attorno alle reliquie e in senso circolare

In tutta Europa ci sono edifici importanti:

Francia

⁃ (scuole differenti come in Borgogna - Cluny, Vezelay -, Provenza - S. Gilles du

Gard, Montmajour -, Normandia - Mont St Michel – ecc.)

Germania

⁃ (L’architettura di età ottoniana evolve in forme romaniche a S. Michele di

Hildesheim e nelle cattedrali di Spira e Worms, a Colonia con S. Maria e S. Gereone)

Inghilterra

⁃ (Cattedrali di Durham, Whinchester, Ely)

ma ci concentriamo di più su quelli italiani

⁃ Santiago de Compostela

⁃ Sainte Foy a Conques

⁃ Maddalena a Vezelay

Caratteri costruttivi

Grande utilizzo dei materiali locali, molte volte bicromia (es. bianco e nero in Liguria o bianco e verde in Toscana)

Molti archetti ciechi o gallerie alla base del tetto: elementi ereditati dalla fase precedente che costituiscono il

linguaggio esterno dell'architettura romanica

1. Facciata: ormai canonizzata a occidente, in epoca romana si configura come “facciata a

capanna” (con due falde, che se la navata maggiore molto più alta delle laterali viene definita

è

“monocuspidata”)

2. Portale: può prevedere le coppie di leoni stilofori che reggono una struttura aggettante

(“protiro”) con caratteristiche diffuse come strombatura, architrave spesso decorata, lunetta, archivolto

ecc. (es. in foto Modena)

Viene ripresa la pianta basilicale, ci può essere il transetto aggettante o inscritto, frequenti le 3 navate, pilastri

abbastanza complessi, arco a tutto sesto, copertura a botte o a crociera

Successione di spazi lungo il percorso longitudinale, attraverso gli “archi trasversi” (navata divisa in campate

quadrate o quadrangolari)

Tra la navata centrale e il transetto si trova spesso una struttura a cupola spesso poligonale che all'esterno non viene

percepita (“tiburio”: struttura cilindrica o poligonale nella quale la cupola si inserisce, gli elementi di raccordo sono

delle nicchie angolari) - cupola a spicchi

All'interno della navata c'è un livello superiore a livello della navata principale, il “matroneo”, che ha diverse genesi e

etimologie: per donne negli edifici monastici o comunque parte autonoma che si affaccia sulla navata principale

Torri campanarie in facciata molto frequenti (derivano dal Westwerk) con struttura quadrangolare o cilindrica

LOMBARDIA

S. Michele a Pavia

XI secolo

Colonnine nel sotto-tetto

Lesene che si sviluppano per tutta l'altezza

In facciata di distinguono già le 3 navate, facciata a capanna

Pietra arenaria grigio-dorata

Croce latina

Volta a crociera che identifica uno spazio quadrato (due nella navata centrale, quattro nelle laterali)

Elementi comuni: muratura perimetrale serrata e solida e ampliamento della parte absidale

Specificità: volontà di illuminare lievemente la navata centrale → rialzandola non si ha la navata cieca

S. Abbondio a Como

Seconda metà dell'XI secolo

Lungo una via di pellegrinaggio che portava, attraversando la parte ovest di Como, verso i valichi alpini (Svizzera e

Francia) → caratterizzata come via di pellegrinaggio

5 navate su archi e colonne

Campate rettangolari

Priva di transetto ma con absidi al termine di ciascuna navata (quattro minori e uno principale)

Torri derivanti dal Westwerk

S. Fedele a Como

XI secolo

Pianta data dall'innesto del corpo longitudinale con una parte trilobata

Afflusso dei pellegrini che genera un percorso autonomo lungo il perimetro interno

Duomo di Modena

Facciata monocuspidata notevolmente più alta delle laterali, 3 navate totali

Rosone (elemento caratterizzante ma non obbligatorio)

Matronei e protiro (accesso laterale aggettante)

Campate con pilastri robusti che reggono la volta, gni campata racchiude due arcate sostenute da una colonna

intermedia

Duomo di Parma

XII secolo

Gallerie con loggetta superiore praticabile, seguono l'inclinazione del tetto

Facciata a capanna

Protiro in facciata con leoni stilofori

Croce latina con una serie di absidi

Volte a crociera

Interno completamente rifatto dal periodo barocco

Battistero di Parma

Benedetto Antelami

1196, di (importante dell'architettura romanica)

Pianta ottagonale

Struttura in marmo di notevole pregio

Organizzazione interna in 5 ordini di loggette

Serie di affreschi importantissimi

Vasca battesimale ottagonale

S. Zeno a Verona

XII secolo

Campata con pilastri principali intervallati da fasci di colonne

Facciata monocuspidata

Arco a tutto sesto ripetuto due volte lungo la navata principale

Protiro di accesso

Croce latina

Rosone in facciata per illuminazione interna

ligneo “a carena di nave rovesciata”

Più esile, il soffitto (non una novità ma già ad Aquileia era stata utilizzata),

è è

spazio avvolgente e con l'eliminazione del peso

S. Ambrogio a Milano

Ha una stratificazione complessa, nella parte absidale vengono trovate le spoglie dei martiri Gervaso e Protasio e del

fratello di Ambrogio (“apostolorum”)

Citazione nel portico realizzata nel IX secolo su modello paleocristiano

Facciata a capanna

Serie di arcate a tutto sesto che vanno a costituire il portico (5, solo 3 visibili perch le altre 2 sono incorporate nel

è

quadriportico)

Una delle organizzazioni planimetriche più rigorose e perfette: 3 navate con 4 campate in successione nella navata

principale e 8 nelle laterali di dimensioni dimezzate rispetto a quelle centrali (l/2)

L'imposta della volta a crociera della navata centrale incrocia quelle laterali, in particolare nel matroneo → metodo

lineare man mano digradante che porta a scaricare il peso sulle murature perimetrali (dotate di contrafforti e

sostegni strutturali)

Il transetto inscritto

è

3 absidi

? una dei canonici e una dei ?

Pianta quadrata molto diffusa, qui utilizzata la scansione dello spazio in modulo quadrato (quadrato perchè legato

alla dimensione umana e terrena del fedele diversamente dal cerchio divino) → denotata una componente umana

molto forte di attraversamento di questo percorso verso il presbiterio, la parte più liturgica

Una campata rettangolare accelera il percorso, mentre la quadrata attesta la pacatezza dell'uomo, la dimensione

tranquilla terrena (nel gotico: campate rettangolari)

Tamburo ottagonale che chiude la struttura

In tutte le architetture sopra riportate (dal Duomo di Modena) stata utilizzata la pietra, a Milano la chiesa romanica

è

per antonomasia ha delle spiecificità: struttura in laterizio! Il motivo che nelle precedenti la facciata era a vista e

è

quindi monumentale, mentre qui c'è un quadriportico e non era necessario

TOSCANA

Pisa

Una delle quattro repubbliche marinare, ha colonie in tutto il Mediterraneo → zone nella città che riprendevano

questa importanza e mostravano l'espansione del potere: Campo dei Miracoli (parte Nord-Ovest della città, al di fuori

delle mura) ⁃ Duomo

⁃ Battistero

⁃ Torre Campanaria

⁃ Recinto (Giovanni di Simone)

Duomo di Pisa Buscheto

Data l'importanza dell'edificio, c'è un magister: (1063)

Pianta longitudinale con ampio transetto

5 navate

Navata centrale costituita da archi su colonne

Struttura interna di colonne con archi a tutto sesto lungo le navate che vengono prolungata dall'intervento di

Rinaldo (XII secolo)

Sistema di colonne e archi con dinam

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Publisher
A.A. 2015-2016
5 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martina_b96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Iacobone Damiano.