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Stili architettonici dell'antica Grecia

IONICO

Le sue forme sono agili ed eleganti, legate alla raffinata cultura orientale. Rispetto all'ordine dorico, la colonna ha un numero maggiore di scanalature e poggia su una base, che poteva essere ionica (plinto-scozia-scozia-toro) o attica (plinto-toro-scozia-toro). Il capitello è caratterizzato da un echino di piccole dimensioni, due eleganti volute e un abaco molto sottile. L'architrave è composto da tre fasce lisce, il fregio è continuo e la cornice è decorata con dentelli. L'altezza del piedritto si attesta in età classica intorno ai 8/9 moduli, mentre quella del capitello a 1/3 del modulo. Il problema dell'angolo nell'ordine ionico è nel capitello, perché le volute non potevano essere in entrambi i lati, quindi decisero di posizionare la voluta dell'angolo a 45.

CORINZIO

L'ordine corinzio si è diffuso in Grecia a partire dalla fine del V secolo a.C. È una variazione delle forme ioniche, caratterizzata da un capitello decorato con foglie di acanto. Le colonne corinzie sono slanciate e raffinate, con un numero maggiore di scanalature rispetto all'ordine ionico. L'architrave è composta da tre fasce lisce, il fregio è continuo e la cornice è decorata con dentelli. L'altezza del piedritto si attesta in età classica intorno ai 9/10 moduli, mentre quella del capitello a 1/3 del modulo.

forme dell'ordine ionico ed è caratterizzato da una maggiore altezza e leggerezza. Le colonne diventano più esili di quelle ioniche, presentano fitte scanalature e poggiano su una base attica. Il capitello si arricchisce di forme naturalistiche e riproduce motivi floreali, quali le foglie di acanto e i fiori, e si conclude con quattro volute, con un'altezza di circa 1 modulo. Alla base dell'ordine è il concetto estetico di Mimesi, ovvero di imitazione della natura, (un'opera d'arte era migliore quanto più fedelmente imitava la natura). Secondo la metafora antropomorfica usarono i rapporti proporzionali del corpo umano; secondo la metafora naturalistica la colonna derivava da una pietrificazione degli antichi tronchi d'albero (tempio: capanne lignee). Nell'architettura romana, oltre agli ordini greci che subirono leggere modifiche, si aggiunsero il tuscanico e il composito, maturati nel periodo etrusco-romano. Col tempo

Si creò negli alzati degli edifici a più piani, una specie di sequenza canonica degli ordini in relazione alle proporzioni (dal più tozzo al più snello). L'entasi è il rigonfiamento del fusto della colonna a circa un terzo della sua altezza.

TUSCANICO
Riprende le peculiarità più importanti dell'ordine dorico. Il fusto liscio poggia su una base, costituita da un semplice toro sul plinto. Il capitello tuscanico ha un abaco più grande ed echinos schiacciato ma più rigonfio. La trabeazione resta pressoché equivalente a quella dorica, con meno decorazioni.

COMPOSITO
L'ordine composito è caratterizzato dalla sintesi dell'ordine ionico e corinzio. Fu inventato dai romani dopo che Vitruvio descrisse tutti gli ordini, i primi resti si hanno sull'Arco di Tito. La colonna è formata da una base attica o composita ed è molto slanciata (10 moduli), il capitello unisce le volute.

dell'ordine ionico sugli spigoli e le foglie d'acanto dell'ordine corinzio. - Declinazioni romane L'ordine dorico si differenzia in altezza tra 7/8 moduli e poggia su una base attica. L'architettura romana rinuncia ad avere un triglifo come chiusura del fregio, mantenendo l'assialità tra triglifo e piedritto, e la porzione scoperta viene riempita con una mezza metopa. L'ordine ionico rimane uguale al greco; in corrispondenza della voluta sono presenti dei fiori. L'ordine corinzio si sviluppa fino a 9,5 moduli, il capitello è più complesso ed enfatico e il fusto poggia su una base attica o composita (toro-scozia-scozia-toro). - Forme piedritto: Colonna libera è utilizzata nei portici con il sistema architravato (struttura portante), oppure in associazione all'arco come decorazione. Colonna alveolata è libera e parzialmente inserita in una nicchia scavata nella muratura. Semicolonna è incassata nella parete euna porzione del fusto sporge per metà o tre quarti. Lesena o Parasta, elemento sporgente di poco; la prima con funzione decorativa, mentre la seconda con funzione strutturale. -Modanature Listello: un sottile elemento di separazione squadrato; Tondino: elemento di separazione con profilo a semicerchio convesso, detto anche astragalo; Toro: stesso profilo del tondino, ma con dimensioni maggiori; Scozia: modanatura a semicerchio concavo, compreso spesso tra due listelli; Echino: modanatura a quarto di cerchio convesso; Gola rovescia: profilo ad S con curva convessa sporgente e concava rientrante; Gola diritta: profilo ad S obliquo, con curva concava sporgente e convessa rientrante. -Teatro Greco In senso architettonico, il teatro è propriamente il luogo dello "stare a guardare". Il teatro greco si articola attorno a un'area centrale di forma circolare, detta orchestra, in cui viene rappresentato lo spettacolo. Intorno a questo recinto è disposta la cavea per.gli spettatori, di forma semicircolare espansa a gradoni, che sfrutta la pendenza naturale del terreno, permettendo una perfetta visibilità e un'ottima acustica da tutte le posizioni. Si accede tramite due accessi scoperti, che separano l'edificio scenico dalla cavea. Dalla parte opposta dell'orchestra è collocato il palcoscenico, una pedana rialzata che presentava sul fondo una schermatura in tavolato ligneo. Teatro Romano I Romani utilizzarono il modello del teatro greco, apportandovi alcune modifiche essenziali. Il teatro romano dell'età imperiale è un edificio costruito sopra il piano di calpestio e non su un declivio naturale, e ha una forma chiusa, che rendeva possibile la copertura con un velario. Il palcoscenico è più ampio rispetto a quello greco, mentre le gradinate semicircolari della cavea erano divise in settori, che poggiano su archi e volte in muratura; un portico in cima ai gradini e dei loggiati laterali permettono.è occupato da un'arena, circondata da gradinate a forma di ellisse che possono ospitare il pubblico. Le gradinate sono divise in settori da corridoi e scale che consentono l'accesso e lo spostamento delle persone. L'arena è circondata da un muro esterno decorato con arcate e colonne. Alcuni anfiteatri, come il Colosseo a Roma, sono famosi per la loro grandezza e maestosità.

È costituito dall'arena e tutto attorno si sviluppa la cavea, dove prendevano posto gli spettatori, che entravano e uscivano attraverso apposite porte interne e ingressi esterni differenti. Tutti i corridoi e le scale si trovavano sotto la cavea. Ad esempio, l'anfiteatro di Verona e di Roma.

Anfiteatro Flavio: “Colosseo” La costruzione iniziò sotto l'imperatore Vespasiano, fu inaugurata da Tito nell'80 d.C. e terminata da Domiziano negli anni successivi; è in grado di contenere circa 50.000 spettatori. Sotto l'arena ovale (86 × 54 m) erano stati realizzati ambienti di servizio. La struttura portante è costituita da pilastri in blocchi di travertino, che erano collegati da setti murari in blocchi di tufo nell'ordine inferiore e in laterizio superiormente, mentre la cavea era sostenuta da volte in opus caementicium. Gli spostamenti all'interno dell'edificio avvenivano grazie a una doppia galleria.

La facciata esterna in travertino si articola in quattro ordini, secondo uno schema tipico di tutti gli edifici da spettacolo romani: i tre registri inferiori con 80 arcate rette da pilastri, ai quali si addossano semicolonne, e il quarto livello (attico) costituito da una parete piena, scandita dalle sene in corrispondenza dei pilastri delle arcate. Gli ordini per ogni piano in sequenza sono: tuscanico-dorico, ionico, corinzio e composito per l'attico (corinzio semplificato).

Nei tratti di parete tra le lesene si aprono piccole finestre, con sopra delle mensole sporgenti nelle quali erano alloggiati i pali di legno utilizzati per aprire e chiudere il velarium, costituito da teli che proteggevano gli spettatori dal sole, lasciando scoperta l'arena centrale.

Nel primo ordine sono presenti 80 ingressi di cui 4 riservati ai gladiatori e alle autorità come l'imperatore, posti sugli assi dell'ellisse. Al secondo e terzo livello gli archi sono bordati da

unparapetto continuo, in corrispondenza del quale le semicolonne presentano una base. Nell'area scelta si trovava un lago artificiale, fatto scavare da Nerone per la sua Domus Aurea.

Circo romano: Era il luogo nel quale si disputavano le gare equestri e il percorso di gara aveva la forma di un anello. La distanza tra le due mete era variabile (circa 200 metri), nei circhi più grandi poteva essere maggiore. La pista aveva la forma di un rettangolo molto allungato: uno dei due lati corti era arrotondato, mentre lungo l'altro si allineavano i box dai quali prendevano il via le gare. Il percorso era separato da una spina, ornata da vari oggetti preziosi. Su tutto il resto del perimetro erano costruite le gradinate per il pubblico. La facciate esterna si sviluppa come quella dei teatri. Ad esempio, il Circo Massimo a Roma.

Stadio romano: Lo stadio di Domiziano è il primo esempio di stadio dell'antichità, riservato a competizioni atletiche. Avevano uno schema simile.

al circo(forma e struttura), senza la spina centrale e condimensioni inferiori. Attualmente nella posizione dell'arena è collocata piazza Navona.

L'associazione arco ordine consiste in un'articolazione sulla parete muraria caratterizzata dal succedersi di interassi scanditi dall'ordine architettonico, con paraste o semicolonne, al cui interno si apre un arco a tutto sesto o una serie di archi (sintagma romano). L'ordine ha un ruolo portante nullo e viene realizzato perché è considerato l'essenza dell'architettura.

Archi di Trionfo: Un arco trionfale è una costruzione con la forma di una monumentale porta ad arco, costruita per celebrare una vittoria in guerra, per volontà politica (del senato). Originariamente erano semplici e avevano una sola apertura, in età tardoimperiale si arricchirono con fornici laterali e rilievi scultorei decorativi. Sulla sommità, detta attico, erano poste statue e quadrighe.

guidate dall'imperatore. In età augustea si aggiunsero rilievi in marmo oi
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A.A. 2019-2020
26 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michele.20 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Giustina Irene.