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FERTILITÀ

La fertilità è la capacità di iniziare e mantenere un'attività riproduttiva regolare. Ciclo riproduttivo (ideale) della bovina: Dopo il parto inizia la lattazione che dura 305 giorni (secondo lo standard). Tra il 45-85° giorno dopo il parto si effettua l'inseminazione. Al termine della lattazione segue un periodo di asciutta che dura 60 giorni, dopo di che avviene il parto successivo. In una bovina da latte c'è una sovrapposizione tra la lattazione e la gravidanza. La gravidanza si instaura sempre durante la lattazione e questo comporta dei problemi di fertilità. Ciclo riproduttivo della bovina ideale e prolungato: La bovina ideale viene rappresentata in rosso, la sua lattazione si conclude intorno ai 10 mesi dopo il parto, successivamente c'è un periodo di asciutta e dopo si ha il nuovo parto. La bovina reale partorisce nuovamente 15 mesi dopo il parto, ha lattazioni più lunghe.

l'intervallo interparto più lungo (>12 mesi). La bovina perfetta:

  • A 15 mesi ha cicli regolari.
  • A 15 mesi pesa il 60% del peso da adulto.
  • Ha un elevato tasso di concepimento.
  • Partorisce per la prima volta a 24 mesi.
  • Ha intervalli parto-concepimento <100 giorni.
  • Interparto < 400 giorni.
  • Lattazione <320 giorni.
  • Asciutta di 60 giorni.

Evoluzione dell'intervallo parto-concepimento e della produzione lattea delle bovine italiane:

Dal grafico si evince che negli ultimi 40 anni è aumentata la produzione di latte/capo, mentre è peggiorata la fertilità (misurata in giorni parto-concepimento).

L'attuale intervallo parto-concepimento è mediamente di 132 giorni; mentre nel 1974 la media era di 100 giorni.

All'aumentare della produzione la fertilità diminuisce.

Ereditabilità e correlazione genotipiche e fenotipica tra alcuni parametri produttivi e riproduttivi:

Nella tabella vengono riportati alcuni parametri come:

  • intervallo
  • parto-concepimento (days open: giorni di vaccavuota, non gravida)-vita produttiva (longevità)-latte.

    Vi è una correlazione positiva genotipica tra produzione di latte e l'intervallo parto-concepimento: maggiore è la produzione di latte più si allunga l'intervallo parto-concepimento.

    C'è una correlazione negativa tra il periodo parto-concepimento e la vita produttiva.

    L'ereditabilità della lunghezza del periodo parto-concepimento (della fertilità) è molto bassa, pari al 1-3%.

    Questo significa che l'influenza ambientale sui caratteri di fertilità è molto elevata.

    Tra tutti i fattori quello più limitante è l'alimentazione.

    Per quanto riguarda le correlazioni genotipiche e fenotipiche si denota un certo antagonismo tra la produzione di latte e sulla fertilità che può essere ampiamente compensato da un buon management.

    Le aziende con più alta produzione media

    di latte prodotto complessivamente. Questo perché le vacche hanno meno tempo per riprendersi e prepararsi per la successiva lattazione. Inoltre, le lattazioni prolungate possono causare un calo della produzione di latte nel corso del tempo. Per garantire una buona fertilità e una gestione ottimale della produzione di latte, è importante adottare pratiche di allevamento e di gestione corrette. Ciò include una corretta alimentazione, un adeguato controllo sanitario e una gestione attenta dell'intervallo tra il parto e il concepimento. In conclusione, una buona fertilità delle vacche da latte è fondamentale per garantire una produzione di latte efficiente e sostenibile. Una gestione accurata dell'intervallo parto-concepimento può contribuire a migliorare la fertilità e a ridurre i costi di produzione.

    latte. Nell'immagine sono rappresentate delle curve di lattazione. A inizio lattazione la bovina produce più latte e ha un maggior indice di trasformazione degli alimenti. Una volta raggiunto il picco di emissione del latte la curva tende a diminuire. Allungando il periodo di lattazione la produzione diminuisce, questo non è conveniente sia in termini economici sia per quanto riguarda lo stato di salute della bovina che tende a mangiare tanto, produrre poco e di conseguenza ingrassare. Nel caso A in 4 anni e mezzo ci sono 5 picchi di lattazione. Nel caso B sono presenti meno picchi e più periodi di bassa produzione, si produce circa il 9,2% di latte in meno.

    Principali fattori che influiscono sulla fertilità della mandria:

    • Gestione delle rimonte
    • Età al primo parto. Se le rimonte vengono ben allevate è possibile avere il primo parto a 24 mesi.
    • Stato nutrizionale delle bovine. La bovina 2 mesi prima del parto è inasciutta e ingerisce

    11-13Kg di sostanza secca al giorno. Con l'avvicinarsi del parto (momento zero) l'ingestione tende a calare a causa dell'ingombro del vitello, il quale occupa gran parte dello spazio addominale, comprimendo gli organi (tra cui il rumine, l'intestino, l'abomaso...) e per questioni ormonali. Il giorno del parto l'ingestione del cibo da parte della bovina è scarso/nullo. Dopo il parto riprende l'ingestione. Nell'asse delle ordinate sono rappresentate diverse variabili, ciascuna rappresentata da una curva e sull'asse delle ascisse sono rappresentate le settimane dal parto. La produzione del latte (curva rossa) è caratterizzata da una rapida crescita a inizio lattazione, tra le 5-6 settimane (45-60 giorni) viene raggiunto il picco di lattazione e poi la produzione decresce gradualmente fino al momento dell'asciutta. Le concentrazioni di grasso e proteine sono piuttosto elevate nel colostro e nel latte scendono specularmente rispetto alla

    curva di lattazione, a causa dell'effetto diluizione. Verso la fine della lattazione il grasso e le proteine tendono ad aumentare specularmente alla discesa della curva di produzione del latte.

    L'ingestione della sostanza secca viene rappresenta dalla curva arancione. Il massimo di ingestione di sostanza secca non coincide con il picco di lattazione (quando si ha il maggior fabbisogno da parte dell'animale) ma qualche settimana dopo.

    Dal parto al picco di lattazione l'animale si trova in una situazione di bilancio energetico negativo: la quantità di alimenti che ingerisce non compensa la quantità di latte prodotto e di conseguenza dimagrisce.

    Il peso vivo (curva blu) cala dal parto fino alle 8-10 settimane di lattazione.

    Per fronteggiare il bilancio energetico negativo deve utilizzare le proprie riserve.

    La riproduzione è possibile solo in condizioni di abbondanza.

    Lo stato nutrizionale e il bilancio energetico influiscono sull'attivazione

    dell'asse ipotalamo-ipofisi-ovaie che consente la produzione che regolano il ciclo estrale: - fattori di rilascio delle gonadotropine (GnRH), prodotti dall'ipotalamo - gonadotropine (FSH e LH), prodotte dall'ipofisi - ormoni ovarici (estrogeni e progesterone), prodotti dalle ovaie. L'ordine di priorità dell'uso delle risorse nutritive sono: - mantenimento, come il funzionamento dell'organismo, termoregolazione... - crescita - lattazione - crescita del feto - riproduzione - riserve adipose. L'animale a inizio lattazione si trova in un bilancio energetico negativo (di conseguenza dimagrisce) e soddisfa solo i bisogni di mantenimento e di lattazione. BCS: Il body condition score (BCS) permette di valutare lo stato nutrizionale degli animali. Consente una stima rapida dello stato di ingrassamento dell'animale e quindi del suo stato nutrizionale. Si effettua una valutazione visiva di 8 zone anatomiche, con un punteggio da 1 a 5. Il BCS ideale alla messa in

    asciutta e al parto è pari a 3-3,5.Il BCS minimo in lattazione è pari a 2,75-3.Le variazioni di BCS in lattazione sono inevitabili ma devono essere il più possibile contenute.Le zone di valutazione sono:

    • punta dell'anca
    • punta dell'ischio
    • trocantere (testa del femore)
    • processi trasversi delle vertebrelombari
    • legamenti sacrali
    • legamenti della coda
    • profilo dei processi spinosi

    Effetti della perdita di BCS dopo il parto sulla fertilità:

    Se la perdita di BCS tra il parto e il picco di lattazione è eccessiva (>1BCS) la percentuale di gravidanza è del 17%; se il bilancio energetico è meno negativo e la perdita di BCS è di 0,5-1 la percentuale di gravidanza è del 53%. Un dimagrimento eccessivo (>1 punto) ritarda l'ovulazione. Se la perdita di BCS dopo il parto è eccessiva (> 1 punto) si riduce la fertilità e si possono avere patologie come la chetosi (malattia metabolica).

    Come favorire

    L'ingestione di alimento per limitare la perdita di peso e di BCS nel post-parto: è necessario alimentare correttamente l'animale durante la lattazione precedente e in asciutta, bisogna mantenere le variazioni di BCS contenute. Una vacca se arriva grassa al parto dopo aver partorito mangerà ancora meno e dimagrirà tanto in poco tempo, aumentando il rischio di chetosi e riducendo la fertilità. Se l'animale dimagrisce questo avrà ripercussioni oltre che sullo stato di salute della vacca anche sulla salute del vitello. Bisogna somministrare foraggi di ottima qualità: foraggi poco lignificati, con fibra digeribile e un buon rapporto foraggi: concentrati. La razione deve essere appetibile, la razione va distribuita frequentemente, non vanno somministrati alimenti poco appetibili, poco sani o alterati. Disponibilità continua della razione fresca e di acqua, somministrare l'unifeed ad libitum, gli avanzi devono rappresentare una

    piccola quota (5-10%), le somministrazioni e gli avvicinamenti devono essere frequenti edevono esserci sufficienti posti in mangiatoia.

    Il rumine delle bovine deve trovarsi in buone condizioni.

    Bisogna ridurre lo stress da caldo; questo è particolarmente deleterio per le bovine da latte a iniziolattazione

    Bisogna aumentare il tempo per l'alimentazione, riducendo ad esempio il tempo in sala di attesa

    Bisogna prestare attenzione alle patologie, soprattutto quelle podali.

    Bisogna creare opportuni gruppi di stabulazione e di alimentazione, riducendo la competizione tra glianimali.

    Suddivisione della mandria in gruppi:

    Le aziende con meno di 50 capi tendono a creare un unico gruppo.

    I gruppi vengono divisi per:

    -stadio di lattazione

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
129 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/17 Zootecnica generale e miglioramento genetico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Dianetta11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zootecnica agraria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Sandrucci Anna.