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Destino delle sostanze azotate nel rumine
Fattori limitanti la sintesi di proteina grezza microbica:
- Azoto disponibile (NPN + amminoacidi)
- Contenuto di proteina degradabile nel rumine apportata dall'alimento RDP
- Disponibilità dei glucidi
- Scheletri carboniosi degli amminoacidi per nuovi amminoacidi
- ATP
La sintesi di proteina grezza microbica a livello ruminale richiede la contemporanea presenza di glucidi e azoto disponibile.
La dieta influenza la quantità di proteina microbica che raggiunge il piccolo intestino.
Se la produzione di NH3 non è accompagnata dalla utilizzazione dei batteri, l'NH3 in eccesso si accumula nel rumine, passa dal rumine al sangue, dal sangue al fegato, dove viene detossificata in urea.
UREA NH2-CO-NH2 -> poco tossica, escreta nell'urina, torna nel rumine via saliva.
L'efficienza del riciclo dell'N diminuisce all'aumentare della ingestione di N.
CICLO DELL'UREA
L'azoto è riciclato
di continuo nel rumine dove viene riutilizzato, più del 90% dell'ureaplasmatica può essere riciclata nel rumine con diete povere di proteine, e più del 75% dell'urea plasmatica può essere escreta nell'urina con diete ed elevato contenuto di proteine.
L'urea plasmatica entra nel rumine tramite la salive e diffonde dal sangue attraverso la parete ruminale. Questo comporta spreco di proteine alimentari che vengono degradate senza poter essere utilizzate né dai batteri né dai ruminanti. Causa uno stato di affaticamento epatico e talvolta di intossicazione all'animale.
Al contrario, carenza di proteine alimentari con buona disponibilità di energia comporta mobilizzazione delle proteine corporee e riduzione della moltiplicazione batterica.
In buone condizioni passano nell'abomaso 100-200 g di proteine/kg si S.O fermentata nel rumine + la proteina by pass.
Il 75% della PG che esce dal rumine è proteina.
batterica.LIPIDI NELLA DIETA DEI RUMINANTII
I lipidi contenuti nei foraggi sono lipidi strutturali, mentre nelle granelle sono presenti lipidi di deposito. I glicolipidi presentano il 30-50% dei lipidi di membrana, la clorofilla il 10-20%. Gli acidi grassi rappresentano meno del 50% dei lipidi totali. La composizione degli acidi grassi è basata su 5 acidi grassi che rappresentano circa il 90% del totale. La composizione degli acidi grassi varia in funzione della fase fenologica (fase vegetativa, fase riproduttiva), della tecnica di conservazione. I lipidi di deposito delle piante si trovano nel frutto, nel seme, o in entrambi. I lipidi sono depositati come trigliceridi. Diete basate su foraggi freschi o conservati, contengono basse quantità di lipidi e l'acido grasso più rappresentato è l'acido alfa-linolenico. ECCEZIONE -> INSILATO DI MAIS RICCO DI ACIDO LINOLEICO. Diete ad altro contenuto di concentrati contengono quantità più elevate di.
lipidi(trigliceridi) e l'acido grasso più rappresentato è l'acido linoleico. ECCEZIONE -> IL LINO È RICCO DI ACIDO ALFA-LINOLEICO.
LIPOLISI E BIOIDROGENAZIONE
Sono i principali processi sviluppati dai microrganismi ruminali nei confronti dei lipidi della dieta.
Dopo la lipolisi dei trigliceridi e dei fosfolipidi, gli acidi grassi sono rilasciati nel rumine e possono essere successivamente bioidrogenati dai microrganismi ruminali.
ANAEROVIBRIO LIPOLYTICA è uno dei batteri con maggior capacità lipolitica, agisce sui trigliceridi.
Gli acidi grassi liberati possono essere originati anche dai fosfolipidi e dai galattolipidi per azioni di specifici enzimi. In questo caso sono coinvolti batteri del genere BUTYRIVIBRIO.
LIPOLISI
In condizioni normali di alimentazione più dell'85% degli esteri lipidici della dieta sono idrolizzati ad acidi grassi liberi.
BIOIDROGENAZIONE
È un processo biochimico applicato da alcuni ceppi batterici del rumine,
responsabile dell'ariduzione dei doppi legami degli acidi grassi insaturi contenuti nella dieta. Normalmente gli acidi grassi insaturi sono rapidamente bioidrogenati nel rumine. Il tasso di bioidrogenazione varia dal 60 al 90% a seconda della composizione della dieta, della specie animale e dei batteri ruminali.
L'APPARATO ENDOCRINO è composto da ghiandole a secrezione interna, prive di condotti escretori. I prodotti sono ormoni, versati direttamente nel circolo sanguigno. Gli ormoni sono messaggeri chimici capaci di controllare e regolare l'attività di tessuti e organi anche molto lontani che possiedono recettori specifici per l'ormone. I recettori sono siti specifici in grado di legare e trattenere un determinato ormone, particolarmente abbondanti nei tessuti degli organi bersaglio ovvero gli organi su cui gli ormoni esercitano attività specifica. Gli ormoni sono normalmente presenti in concentrazione bassissima, 10^-9 g.
Una classificazione dei segnali extracellulari
è basata sulla distanza alla quale il segnaleva ad agire:
Nei segnali endocrini, le celluledegli organismi endocrini rilascianoormoni, sostanze segnale, cheagiscono su un gruppo di celluledistanti.
Normalmente è il sangue atrasportare gli ormoni endocrini dalsito dove sono stati rilasciati fino alloro bersaglio, ma talvolta vi è ancheuna segnalazione neuroendocrina,quando sono le cellule nervose arilasciare segnali chimici nel sangue.
Nei segnali paracrini, invece, le cellulebersaglio sono vicine alle cellule da cuiparte il segnale, che agisce solo su diesse.
Le sostanze chimiche che servono perquesto tipo di trasmissione sono dettemediatori chimici locali.
La conduzione di un impulso elettricoda una cellula nervosa a un'altra, oppurea un muscolo, è possibile utilizzandocome segnali sostanze chimicheextracellulari, dette neurotrasmettitori.
I neurotrasmettitori sono un esempio disegnali paracrini.
Un terzo tipo di segnali è costituito dai segnali autocrini,
in cui le cellule rispondono a sostanze rilasciate da loro stesse. GHIANDOLE ENDOCRINE IPOFISI (ghiandola pituitaria) Piccola ghiandola unita alla parte ventrale del diencefalo (ipotalamo) mediante il peduncolo ipofisario. La connessione tra ipofisi e ipotalamo è così intima che si parla di sistema ipotalamo-ipofisario. È composta da due parti: - neuroipofisi, posta nel lobo posteriore: è sede di deposito di 2 ormoni prodotti dai nuclei ipotalamici, chiamati nuclei sopraottico e paraventricolare. Produce la vasopressina, un ormone antidiuretico, favorisce il riassorbimento renale dell'H2O e quindi diminuisce il volume di urina escreta che risulta più concentrata di urea e sali. Produce anche ossitocina, ormone che influenza le contrazioni uterine nel parto e la contrazione mioepiteliale negli alveoli mammari che facilitano l'eiezione del latte. Una volta rilasciata nel sangue ha azione limitata nel tempo perché inattivata molto velocemente. L'azionedi contrazione causata dall'ossitocina durante il parto favorisce anche il secondamento (fase di espulsione della placenta).
- adenoipofisi, che si trova sul lobo anteriore, e produce:
- Ormone somatotropo, o ormone della crescita dei tessuti corporei (STH)
- Prolattina, favorisce la lattogenesi e la mammogenesi (sviluppo della ghiandola mammaria) e sviluppo degli alveoli mammari. (PRL)
- Ormone tireotropo (TSH), che ha il compito di stimolare la tiroide a produrre diversi ormoni T3 e T4, aumenta la capostazione dello iodio e la formazione del colloide.
- Gonadotropine ipofisarie che producono ormone luteinizzante (LH) e follicolostimolante (FSH) che agiscono sull'apparato genitale favorendo le sviluppo di cellule germinali e la produzione di ormoni sessuali in testicoli e ovaie.
- Ormone adrenorticotropo (ACTH) che regola la secrezione dei glucocorticoidi, da parte della ghiandola surrenale.
TIROIDE
La tiroide situata nella parte frontale del collo, poco al di sotto della laringe,
addossata agli anelli tracheali. Ha colore rosso scuro nel vitello, ma si attenua nell'animale adulto. È composta da due lobuli di 5-6 cm di lunghezza ciascuno.
L'ormone tiroideo si presenta in due forme:
- Triiodotironina (T3) contiene 3 atomi di Iodio, circa il 10% in forma attiva, di pronto impiego.
- Tiroxina (T4) che contiene 4 atomi di Iodio, è la più abbondante, presente per il 90% in forma non attiva con funzione di riserve. La sintesi di questo ormone è legata alla disponibilità di Iodio assunto nella dieta.
- Calcitonina, che controlla il metabolismo del Calcio, con un'azione antagonista a quella svolta dal paratormone, secreto dalle paratiroidi. Questo ormone si oppone alla mobilizzazione del Calcio dalle ossa e riduce quindi la calcemia ematica.
Una carenza di Iodio nella dieta non consente la sintesi degli ormoni tiroidei, questo comporta una maggiore sintesi di TSH da parte della ipofisi che stimola la tiroide a produzione di
colloide che può comportare ipertrofia della ghiandola con comparsa di gozzo. EFFETTI DI CARENZA DI IODIO E IPOTIROIDISMO NELL'ANIMALE Nei bovini e ovini la carenza di iodio nella dieta può avere ripercussioni negative sulla riproduzione, ritardo o arresto dello sviluppo fetale, riassorbimento fetale, mortalità fetale nelle prime fasi di sviluppo; aborti spontanei, mortalità neonatale, allungamento della gestazione, ritenzione placentare e bassi livelli di ormoni tiroidei. Pecore sottoposte a un'alimentazione sperimentalmente carente di Iodio (5-8 μg I/μg d/40 kg BW) hanno mostrato un aumento degli aborti, della mortalità neonatale, un minore peso fetale, ritardi nello sviluppo scheletrico, deformità del cranio, peso ridotto del cervello e minor numero di cellule cerebrali. Ipotiroidismo materno a inizio gravidanza nel ratto comporta riduzione del peso alla nascita, riduzione del numero di embrioni, del peso del cervello ei alta intensità. La melatonina regola il ritmo circadiano e ha un ruolo importante nel controllo del sonno e della veglia. TIMO Il timo è una ghiandola a forma di farfalla situata nella parte superiore del torace, dietro lo sterno. È responsabile della produzione di linfociti T, che svolgono un ruolo chiave nel sistema immunitario. SURRENI Le ghiandole surrenali sono situate sopra i reni. Sono composte da due parti: la corticale e la midollare. La corticale produce ormoni come il cortisolo, che regola lo stress e il metabolismo, e gli aldosteroni, che regolano il bilancio idrico e salino. La midollare produce ormoni come l'adrenalina e la noradrenalina, che sono responsabili della risposta al pericolo e dello stato di allerta. PANCREAS Il pancreas è una ghiandola situata dietro lo stomaco. È responsabile della produzione di insulina, che regola i livelli di zucchero nel sangue, e del glucagone, che aumenta i livelli di zucchero nel sangue quando sono troppo bassi. GONADI Le gonadi sono le ghiandole sessuali, ovvero le ovaie nelle donne e i testicoli negli uomini. Sono responsabili della produzione di ormoni sessuali come gli estrogeni e il progesterone nelle donne e il testosterone negli uomini. Questi ormoni sono responsabili dello sviluppo sessuale e della regolazione del ciclo mestruale nelle donne e della produzione di spermatozoi negli uomini.