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GESTIONE DEI SUINETTI MANUALITA’ ED INTERVENTI:

Somministrazione di ferro per via parenterale o orale entro i 3 giorni dalla nascita

• Resezione o limatura dei denti se necessario e con cautela entro i 3 giorni

• Tatuaggio entro i 15 giorni

• Taglio della coda non bisogna tagliare troppo vicino al corpo per rischio infezione, non

• prima dei 3 giorni

Castrazione manuale entro la prima settimana di vita

• Igiene del cordone ombelicale tagliare almeno 2 cm dall'inserzione per evitare l'insorgenza

• di ernie, bisogna farlo il prima possibile.

GABBIE E STRUTTURE

Raccomandazioni per costruire ed operare in una sala parto ventilata artificialmente:

I liquami vanno rimossi più volte al giorno dalla fossa con un flushing (acqua di ricircolo).

• Il fabbricato deve essere particolarmente coibentato

• La superficie interna deve essere facilmente pulibile e non essere danneggiata da lavaggi ad

• alta pressione, da detergenti e da disinfettanti.

Ricambio d’aria continuo e ben distribuito.

• In estate si accetta un rialzo termico massimo interno rispetto all’esterno di 2,8°C

Raccomandazioni per la gabbia:

Essere rialzate rispetto al canale dei liquami

• Avere una larghezza regolabile dai cm 48 ai 64

• Avere una lunghezza regolabile dai cm 198 ai 215

• La sbarra posteriore deve essere a 24-25 cm dal pavimento

• Il materiale del pavimento deve assicurare un veloce allontanamento delle deiezioni

Si hanno tre tipi di pavimentazione:

Pavimento pieno in cemento prima del parto

• Grigliato in tondino di acciaio zincato evitata durante ed immediatamente dopo il parto

• Grigliato rivestito in PVC utilizzato in buona misura, ma solo dopo il parto.

Si hanno tre larghezze per le gabbie:

450 mm in minor misura

• 750 mm

• Preferite durante e dopo il parto

1200 mm

Secondo Zhensheng L. e Hurnik J. F. [1994] comparando la gabbia ellissoidale a quella

tradizionale emerge come unica differenza la maggior possibilità di movimenti della scrofa senza

aumentare le perdite di suinetti per schiacciamento. Non vengono rilevate differenze per i parametri

produttivi.

Weary D., Pajor E., Fraser D. e Honkanen A. [1996] confrontarono due tipologie di gabbia parto

nei confronti della mortalità da schiacciamento 24 suinetti morti durante la prova:

4 in gabbia tradizionale

• 20 in gabbia aperta

Secondo il DLG 543/92 : dal 01/01/96 aboliti gli attacchi per le nuove porcilaie; dal 01/01/2001

aboliti per tutte le porcilaie; entro il settembre ‘97: parere della commissione CEE sul benessere

delle scrofe allevate in maggiore o minore isolamento.

Nella gestazione si possono avere:

Posta singola

• Box multipli con fissazione biologico

• Box multipli con fissazione meccanica

• Box multipli con autoalimentatori con pavimento pieno, fessurato o paglia

• Allevamento all'aperto.

Rist et Al [1989] indicarono una temperatura ottimale dell’aria di 33°C alla nascita con possibilità

di diminuire il livello termico di 2°C ogni successiva settimana. Le Dividich e Noblet [1982] i

suinetti dall’età di 3 settimane a quella di 9, temperatura ambiente da 28°C a 22°C. Close e

Stammer [1984] con suinetti dell’età di 14 giorni rilevò le migliori performance produttive e la

minore perdita di peso con 23°C. Jacobson et Al [1984] prove su suinetti appena svezzati con

confronto delle performance a differenti temperature ambiente (15°C, 20°C, 25°C, 30°C) nessuna

variazione significativa imputabile ai diversi livelli termici su:

Velocità di crescita Consumo di alimento ICA

• • •

Mount et Al [1980] in prove condotte su suini del peso iniziale di 23 kg:

La variazione della temperatura da 8°C a 20°C non influenzò l’IMG

• La variazione della velocità dell’aria da 0,1 a 0,8 m/s (alla temperatura di 12°C) si ebbe una

• significativa riduzione dell’IMG

Riskowsky e Bundy [1990] prove su 128 suinetti dell’età di 3 settimane per un periodo di 2

settimane con velocità dell’aria variabile da 0,11 m/s a 0,4 m/s ed una temperatura di 23,9°C-35°C:

IMG fu influenzato dalla velocità dell’aria ma non dalla temperatura

• Il consumo di alimento fu influenzato negativamente dalla temperatura

• ICA non evidenziò alcuna variazione

Barret et Al [1988] rilevarono un peggiore stato sanitario ed una maggiore mortalità per suinetti

allevati su pavimento metallico forato rispetto ad altri allevati su pavimento fessurato in plastica.

Barbari et Al [1988] confronta performance e manifestazioni comportamentali tra suinetti allevati

su fessurato in cls o su pannelli in PVC forati:

I suinetti allevati su fessurato in cls fornirono maggiori IMG ed il migliore ICA

• I suinetti su PVC evidenziarono un maggiore comfort termico

• Nessuna differenza della incidenza delle lesioni podali ed agli arti

• La % di suinetti in lotta risultò nettamente superiore per i suinetti su PVC (nei primi giorni

• del ciclo)

L'adozione del fessurato nel settore dell'accrescimento ha dato:

Problemi innalzamento Temp. Critica inf. Maggiore coibentazione

• •

Peggioramento qualità dell’ambiente Fosse di veicolazione

• •

Peggioramento accrescimento Svuotamento totale frequente

• •

Peggioramento ICA

Si usa per suinetti da 14-16 kg fino a 40-60 kg i box di 2-3 nidiate.

La ventilazione può essere:

Con movimentazione interna

• Longitudinale con ingresso dell'aria in testata (oltre i 70m)

• Trasversale

• SVEZZAMENTO

COLOSTRO LATTE

Residuo secco 26,3 20,1

Proteine 15,3 6,1

Grasso 7,2 8,5

Lattosio 3,2 4,7

Ceneri 0,6 0,8

Si ha ipoglicemia alla nascita, il primo carburante è il glicogeno epatico che è esaurito subito quindi

si ha bisogno di un latte particolarmente energetico. I suinetti sono mantenuti su un nido caldo con

lampade infrarossi o tappetini caldi. I forti abbassamenti di temperatura sono accompagnati da

ipoglicemia, diminuzione del peso e morte è perciò fondamentale che nei primi giorni di vita i

suinetti vengano tenuti al caldo.

Il peso allo svezzamento dipende dalla quantità di latte prodotto dalla scrofa. La curva di lattazione

ci indica che la scrofa produce 405 kg di latte in 8 settimane per 10 suinetti che al 56° giorno di vita

arrivano a 16 kg, la produzione aumenta fino al 10-15° giorno e poi diminuisce. Una scrofa

mediocre che produce 246 kg di latte in 8 settimane fa arrivare i 10 suinetti a 9,9 kg.

La scarsa ingestione di colostro provoca:

Effetti sull'immunità:

• Minore quantità di immunoglobuline ingerite

◦ Minore protezione immunitaria

◦ Maggiore rischio di malattie infettive

Effetti sull'alimentazione:

• Minore quantità di energia ingerita

◦ Minore produzione di calore

◦ Maggiore ipotermia

Entrambi danno morbilità (malati) e mortalità.

Anche in condizioni di alto peso alla nascita se c'è molta disomogeneità tra i suinetti la mortalità è

alta comunque. Età allo svezzamento e peso

Peso alla nascita 21 giorni 24 giorni 27 giorni 30 gorni

1,1 kg 6,1 6,8 7,5 8,2

1,2 kg 6,4 7,1 7,8 8,6

1,3 kg 6,6 7,4 8,2 8,9

1,4 kg 6,9 7,7 8,5 9,3

1,5 kg 7,2 8,0 8,8 9,6

1,6 kg 7,4 8,3 9,1 9,9

Media (1,35 kg) 6,8 7,5 8,3 9,1

SVEZZAMENTO FRAZIONATO = Spostamento di 4-5 giorni prima della data dei più pesanti in

modo da consentire ai più leggeri di beneficiare della minor concorrenza e di avere accesso alla

mammelle anteriori che contengono più latte. Ha due finalità:

Omogeneizzare le partite di suinetti e lasciare sottoscrofa i suinetti più piccoli, occorre

• svezzare quelli con un peso non inferiore a 5-6 kg

Ridurre i suinetti per nidiata, così nell'ultima settimana di lattazione la scrofa si debilita

• meno e favorisce la riduzione dell'ICS

Anche se non c'è all in e all out si ha comunque un miglioramento delle performance.

AMBIENTE E ATTREZZATURE:

Alla nascita intorno ai 25-28°C

• Poi progressivamente diminuita fino a 21-22 °C

• L’umidità va mantenuta intorno al 60 70%

• La velocità dell’aria intorno ai 0,1 ms inverno e 0,4 ms estate

• 3

Ricambi d’aria vanno da un minimo di 0,2 m /ora/kg PV fino ad un massimo di 2,0

• 3

m /ora/kg PV

Importantissimo, nel caso di pavimenti grigliati l’estrazione dovrebbe avvenire sotto il

• livello del grigliato ALIMENTAZIONE

Tipi di alimento per l'ingrasso:

PRE STARTER

• Si somministra dal 12° giorno di vita fino ai 10-12 kg circa; NON serve a coprire i

fabbisogni dell’animale ma ad abituarlo a consumi diversi dal latte; deve essere appetibile;

molto energetico; facilmente digeribile; ben compatto per consentire al suinetto di

“crocchiare”; poco polveroso; eventualmente “profumato”.

STARTER

• Si somministra dal 30-35° giorno di vita fino ai 25-30 kg; serve a coprire i fabbisogni

dell’animale che non viene più allattato; deve essere appetibile; molto energetico; facilmente

digeribile; ben compatto per consentire al suinetto di “crocchiare”; poco polveroso;

eventualmente “profumato”.

GROWER

• Si somministra dal 60° giorno di vita fino ai 80-100 kg circa; serve a fornire la crescita del

muscolo scheletrico; deve essere appetibile; vanno privilegiate le quote proteiche.

INGRASSO

• Si somministra dagli 80 kg ai 130-140; serve a fornire la deposizione di grasso; vanno

privilegiate le quote energetiche.

FINISSAGGIO

• Si somministra da 130 kg fino al finissaggio (160); serve a favorire la deposizione di grasso;

può essere somministrato razionato o ad libitum; vanno privilegiate le quote energetiche.

Tipi di alimento per la scrofa:

LATTAZIONE

• Deve coprire i fabbisogni della scrofa: deve garantire una produzione di latte sufficiente per

i suinetti; problema dell’ingestione nella immediatezza del parto sia poco prima che subito

dopo; una scrofa produce da 5 e 8 kg di latte die per 21-28 giorni quindi circa il proprio peso

se non di più. Deve coprire i fabbisogni della scrofa;

ASCIUTTA

• deve garantire una ripresa delle riserve

PRIMI DUE TERZI DELLA GRAVIDANZA

• corporee per prepararsi alla gravidanza e

ULTIMO TERZO DELLA GRAVIDANZA

• alla lattazione

I suinetti si sviluppano nel modo seguente:

30 gg 2 cm 2 g

• 60 gg 10 cm 90 g

• 90 gg 20

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A.A. 2015-2016
46 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/19 Zootecnica speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LoveBarbie di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zootecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Mattoni Mario.