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Estratto del documento

IL TEOREMA SPETTRALE

Isometrie lineari e matrici ortogonali

Teorema

Fissata una base β ortonormale di V, un endomorfismo f: V→V è un'isometria lineare se e solo se la matrice A che rappresenta f rispetto β è ortogonale

Dimostrazione

Osserviamo che il prodotto scalare standard x·y di due vettori colonna in Rn è il prodotto (di matrici) della matrice riga xt per la matrice colonna y:

x·y = xty

Principio di sovrapposizione

Teorema

Se

\( \tilde{y}_1 \) è una soluzione particolare di \( L(y) = b_1(x) \)

\( \tilde{y}_2 \) è una soluzione particolare di \( L(y) = b_2(x) \)

allora per ogni \( c_1, c_2 \in \mathbb{R} \)

\( c_1 \tilde{y}_1 + c_2 \tilde{y}_2 \) è una soluzione particolare di \( L(y) = c_1 b_1(x) + c_2 b_2(x) \)

Dimostrazione

L'enunciato è conseguenza della linearità di L

Indicato con \( \text{Sol}(L, \phi) \) l'insieme delle soluzioni dell'equazione omogenea

  • \( y' + a(x)y = \phi \) cioè \( L(y) = \phi \)

si ha che

\( \text{Sol}(L, \phi) = \ker L \)

Dunque \( \text{Sol}(L, \phi) \) è uno spazio vettoriale.

In particolare, per ogni \( c_1, c_2 \in \mathbb{R} \) e per ogni \( y_1, y_2 \in \text{Sol}(L, \phi) \), la funzione

\( c_1 y_1(x) + c_2 y_2(x) \)

è soluzione della stessa equazione.

Indicato con \( \text{Sol}(L, b) \) l'insieme delle soluzioni dell'equazione completa

  • \( y' + a(x)y = b(x) \) cioè \( L(y) = b(x) \)

Sia \( \tilde{y} \in \text{Sol}(L, b) \) una soluzione particolare. Si ha che

  • \( \text{Sol}(L, b) = \text{Sol}(L, \phi) + \tilde{y} \)

DERIVATE E DIFFERENZIALE

ESTREMI LIBERI

Il metodo della matrice Hessiana

Teorema

Siano \( f: A \subseteq \mathbb{R}^n \rightarrow \mathbb{R} \) una funzione di classe \( C^2(A) \) e \( x_0 \) un punto dell'aperto \( A \) che sia stazionario per \( f \). Indichiamo con \( q \) la forma quadratica associata alla matrice hessiana \( H = Hf(x_0) \) di \( f \) in \( x_0 \):

\( q(x) = x^t Hx \)

Se la forma quadratica \( q \) è

  • definita positiva, allora \( x_0 \) è un punto di minimo locale forte per \( f \).
  • definita negativa, allora \( x_0 \) è un punto di massimo locale forte per \( f \).
  • Indefinita, allora \( x_0 \) è un punto di sella per \( f \).

Definizione

Lo sviluppo di Taylor di \( f \), centrato in \( x_0 \), del secondo ordine, con resto secondo Peano è

\( f(x_0 + h) = f(x_0) + \nabla f(x_0)h + \frac{1}{2} h^t Hf(x_0)h + o(|h|^2) \)

Poiché \( x_0 \) è un punto stazionario, cioè \( \nabla f(x_0) = \phi \), indicando \( H = Hf(x_0) \) e \( q(h) = h^t Hh \), abbiamo

\( f(x_0 + h) - f(x_0) = \frac{1}{2} q(h) + \sigma (|h|^2) \)

Indicati con \( \lambda_{min} \) e \( \lambda_{max} \) rispettivamente il minimo e il massimo autovalore di \( H \), per ogni punto \( h \in \mathbb{R}^n \) risulta

\( \lambda_{min} |h|^2 \le q(h) \le \lambda_{max} |h|^2 \)

La funzione derivabile φ ha in t=φ un punto estremante, quindi dovrà essere

ψ'(φ) = ∇f(x*, y*) ⋅ v = φ

cioè, il gradiente ∇f(x*, y*) di f è ortogonale a v. Ricordiamo che anche il gradiente ∇g(x*, y*) di g è ortogonale a v. Per la geometria di R², vettori ∇f(x*, y*) e ∇g(x*, y*) sono paralleli in quanto entrambi ortogonali a v. Dunque esiste un λ∈R tale che

∇f(x*, y*) = λ* ∇g(x*, y*)

POTENZIALE

SIMBOLI

  • ∈ x ∈ S x è un elemento di S
  • ∉ x ∉ S x non è un elemento di S
  • ⊆ S ⊆ X S è sottoinsieme di X
  • Ø l'insieme vuoto
  • ∩ S ∩ T intersezione di S e T
  • ∪ S ∪ T unione di S e T
  • ⇔ se e solo se
  • ∀ per ogni
  • ∃ esiste

Determinante di una matrice

Il determinante della matrice quadrata reale A di ordine n è definito come il determinante dell'endomorfismo LA di Rn

det A = det LA

Autovalore

Un autovalore dell'endomorfismo (lineare) f:V→V è un vettore non nullo v di V tale che

f(v)=λv | Av=λv

dove λ è un numero reale (positivo negativo o nullo), detto autovalore

Autospazio

Si chiama autospazio relativo all'autovalore λ e il sottospazio vettoriale di V

Vλ = ker(f - λIdV) = {v ∈ V | fv = λv} matrici Vλ = Sol {(A - λI)v = Φ} = {v ∈ Rl| av = λv }

Molteplicità geometrica

La dimensione di Vλ si chiama molteplicità geometrica dell'autovalore λ e si denota mg(λ):

mg(λ) = dim VA

Se dim V=n , dal teorema di nullità più rango, risulta

mg(λ) = n - rk(F- λIdv) matrici mg(λ) = dim Vλ = n - rk(A - λI)

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
42 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JDarks1966 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Citterio Maurizio Giovanni.