L approccio top-down è quello che prevede prima la fabbricazione
dello scaffold e poi la semina delle cell al suo interno. È quello
+convenzionale.
L approccio bottom-up prevede prima la formazione di aggregati cell
o foglietti cell e poi l assemblamento di questi layer by layer a
costituire il tessuto.
Solvent casting/particulate leaching
Parto da una soluzione di polimero in un solvente organico. Aggiungo
un agente porogeno, ad es un sale es NaCl o sferette di ghiaccio.
La miscela viene posta in uno stampo o mold con la forma che voglio
dare allo scaffold. Faccio evaporare il solvente. Ottengo un composito
polimero+sale. Sciolgo il sale in acqua x eliminarlo sciacquandolo via
dallo scaffold. Ottengo una struttura porosa.
La porosità dipende dalla [porogeno] e la dimensione e forma dei
pori dalla dimensione e forma del porogeno.
semplice
× distribuzione disomogenea dei pori a causa della precipitazione
del porogeno sul fondo
× non possiamo controllare la posizione dei pori qunidi bassa
riproducibilità
× pori poco interconnessi
× difficile rimuovere residui di sale dopo lavaggio, che sono
tossici per la []
× pori squadrati poco compatibili con le cell
Per ovviare al problema di pori squadrati e poco interconnessi, si può
usare come porogeno delle sfere di paraffina o di gelatina.
Paraffina: emulsione in acqua, si formano le sferette di paraffina, si
raffredda, si filtra per selezionare la dimensione voluta, si
dispone le sferette nella mold e si fonde parzialmente per creare
le interconnessioni; pro le sfere sono +regolari, contro il solvente
per il lavaggio dev essere organico e non deve sciogliere il polimero e è
tossica. Gelatina: emulsione in olio, poi stesso procedimento della
paraffina. Contro sfere -regolari, pro solubile in acqua e non tossica.
Dimensione dei pori di centinaia di micron.
Gas foaming
Per ottenere uno scaffold poroso in PU. La miscela di reazione
comprende macrodiolo e di-isocianato, acqua e un catalizzatore.
Dall interazione tra di-isocianato e acqua si produce CO2 che funge da
porogeno. Il processo viene confinato all interno di un contenitore
con volume e forma fissata, all interno del quale cresce la schiuma.
Poi si toglie la pelle superficiale che è meno porosa.
La porosità dipende dal rapporto tra quantità d acqua e gli altri
reagenti rispetto al volume. Dimensione di centinaia di micron.
Oppure posso usare come porogeno un agente rigonfiante (blowing
agent), che reagisce col calore producendo CO2 e H2O. la soluzione
polimerica contenete l agente rigonf viene fatta passare all interno di un
estrusore che scalda fino alla T di reazione del porogeno ed estrude la
schiuma.
La T di reazione dell a.r. dev essere < della T di fusione del
polimero per non degradarlo durante il processo, non dev essere
tossico e non deve interagire chimicamente col polimero.
L estrusione dà una direzionalità ai pori.
Liofilizzazione (freeze-drying)
Il liofilizzatore utilizza una T bassa e il vuoto spinto, al fine di indurre il
passaggio del polimero da stato solido a gassoso (sublimazione).
Sciolgo il polimero nel solvente, poi congelo utilizzando ad es azoto
liquido a -40°/-15°, in questo modo avrò la formazione di cristalli solidi
immersi in una fase ancora liquida. Poi faccio il vuoto, così che i
cristalli sublinino, lasciando dei pori.
Se uso T molto basse es -40°, avrò una cristallizzazione +veloce,
quindi dei cristalli +piccoli. Se uso T +alte es -15°, avrò una
cristallizzazione +lenta e quindi cristalli +grandi. Quindi la porosità
dipende dalla T usato/velocità di congelamento.
Posso usare anceh due solventi diversi, con due punti di congelamento
diversi, allora otterrò una macroporosità e una microporosità.
Elettrospinning
Si possono produrre fibre micrometriche o nanometriche (sotto i 100
nm di diametro). Sulle microfibre le cell aderiscono appiattendosi,
mentre con le nanofibre assumono una forma +tondenggiante
+fisiologica e viene facilitata la migrazione vs l interno dello scaffold.
Il tipico set-up sperimentale dell elettrospinning è costituito da:
una siringa, contenente la soluzione polimerica
un ago (needle), da cui viene estrusa la fibra, che è un
capillare metallico, detto anche spinneret
un collettore, che è il sistema di raccolta della fibra che si
deposita
un generatore di tensione, che applica una differenza di
potenziale tra spinneret e collettore
× tanti parametri di processo da controllare:
Concentrazione del polimero. Aumentando la [] abbasso la presenza
di difetti ovvero granuli, ma aumento il diametro delle fibre. Abbassando
la [] diminuisco il diametro, ma aumento i difetti. Oltre una certa [] ho
una viscosità troppo elevata che impedisce l estrusione.
Distanza spinneret-collettore. All aumentare della distanza aumenta
la qunatità di solvente che riesce a evaporare e i difetti/i beads vengono
stretchati e quindi ridotti. Posso ottenere fibre cilindriche o a nastro.
Volatilità del solvente. Se il solvente è poco volatile ottengo una fibra
liscia, mentre se è altamente volatile ottengo una fibra porosa. Questa
nanoporosità può essere un vantaggio per l adesione delle cell, ma
abbassa le propr mecc.
Tensione. Se la ddp è bassa, ho fibre +lunghe e +sottili e il solvente
evapora del tutto. Se la ddp è alta, ho fibre +corte e +spesse e il