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SCONTO PRO SOLUTO CON VOLTURA DELLA POLIZZA ASSICURATIVA
È la cessione dell’assicurazione crediti ad una banca, la quale (applicando uno sconto) liquida
all’azienda una percentuale del credito. La banca acquisisce la proprietà della polizza.
IL FORFAITING
Smobilizzare un credito significa trasformare un credito a scadenza in un credito a vista.
Il forfaiting è un'operazione di sconto di portafoglio che consente all'esportatore di smobilizzare i
crediti incorporati in titoli espressi in valuta estera con scadenza nel medio termine relativi a
forniture di beni di consumo durevoli (dilazioni da 2 fino a 8/10 anni).
L'operazione si concretizza nell'acquisto di titoli da parte di un intermediario finanziario - detto
forfaiter - che ne anticipa il netto ricavo, calcolato detraendo dal valore facciale dei titoli gli interessi,
le commissioni e le spese.
FACTORING
È contratto in cui l'elemento costante è la gestione dei crediti di un'impresa, attuata mediante lo
strumento formale della cessione dei crediti: pro solvendo oppure pro soluto.
A differenza del forfaiting, il factoring spesso riguarda la cessione in blocco di molteplici crediti,
anche futuri ed eventuali.
Il factoring si configura quindi come un contratto caratterizzato da una funzione di finanziamento
all'impresa e di "assicurazione", quando il factor assuma il rischio dell'insolvenza del debitore.
L'ASSICURAZIONE DEI CREDITI
Al pari di ogni assicurazione, è un rimedio risarcitorio che opera prevedendo un indennizzo in
seguito al verificarsi del sinistro, che nel caso di specie è dato dal mancato pagamento dei crediti.
La semplice copertura assicurativa del credito, tuttavia, se risolve l'esigenza di eliminare il rischio di
credito sull'acquirente e sul garante, non risolve il problema di mancanza di liquidità: il credito,
ancorché assicurato, rimane comunque nel portafoglio dell'esportatore (e nell'attivo del suo
bilancio) sino a scadenza.
Il principio di base delle polizze è la globalità, per cui l'assicurato dovrà dichiarare all'assicuratore
l'intero volume d'affari, senza poter selezionare i rischi da sottoporre a copertura; tale principio può
essere derogato concordando con la compagnia l'esclusione di determinate categorie di crediti già
assistiti da diversa garanzia.
Polizze export
Le polizze export altro non sono che polizze crediti, ossia prodotti assicurativi destinati a coprire il
rischio credito derivante da crediti vs clienti esteri. Il grande vantaggio delle polizze export è quello
di garantire la certezza dell’incasso senza perdere competitività. Le polizze crediti sono molto utili,
soprattutto quando una azienda non è in grado di determinare il credit risk.
Riveste infatti particolare importanza, nelle operazioni di export, il credit risk management, e cioè
una partica che consente di gestire il rischio di credito nei confronti di clienti esteri.
*Uno dei maggiori problemi che incontrano le imprese italiane, soprattutto le PMI sprovviste di
adeguate politiche di export credit risk management, riguarda la tutela del credito per il mancato o
il ritardato incasso, con conseguenze pesantissime sulla gestione economica e finanziaria aziendale.
Per questo motivo, è altamente consigliabile ricorrere all’assicurazione dei crediti nei casi in cui
l’operazione di compravendita internazionale non sia assistita dalle tradizionali forme di pagamento
garantite (pagamento anticipato, lettera di credito e strumenti similari).
L’assicurazione dei crediti export è lo strumento che consente agli esportatori di tutelarsi contro i
vari rischi legati all’esportazione, in modo da avere la certezza dell’incasso dovuto. Il tutto avviene
attraverso la semplice sottoscrizione di una polizza assicurativa.
La SACE
Che cos’è la SACE? La Servizi Assicurativi per il Commercio Estero S.p.A., o più semplicemente SACE,
è una società del gruppo CDP (= Cassa Depositi e Prestiti), specializzata nel settore assicurativo-
finanziario. L'azienda è attiva nell'export credit (stipula infatti l'assicurazione del credito
all'esportazione), nell'assicurazione dei crediti, nella protezione degli investimenti, nelle garanzie
finanziarie, nelle cauzioni e nel factoring, partecipata al 100% da CDP. Il Gruppo assume in
assicurazione e/o in riassicurazione i rischi a cui sono esposte le aziende italiane nelle loro
transazioni internazionali e negli investimenti all'estero.
La SACE è stata costituita, con decorrenza dal 1° gennaio 2004, attraverso la trasformazione in
società per azioni del preesistente ente pubblico economico denominato Istituto per i Servizi
Assicurativi del Commercio Estero (SACE) costituito nel 1977. SACE opera in 189 paesi, garantendo
flussi di cassa più stabili e trasformando i rischi di insolvenza delle 25.000 imprese clienti in
opportunità di sviluppo.
La SACE offre, in particolare, un’ampia gamma di prodotti assicurativi e finanziari:
• Credito all’esportazione e project finance
• Protezione degli investimenti all’estero
• Garanzie finanziarie
• Assicurazione del credito
• Cauzioni e rischi della costruzione
• Factoring credito all’esportazione
La SACE è poi autorizzata a rilasciare garanzie e coperture assicurative in relazione ai rischi di:
• carattere politico,
• catastrofico, economico
• commerciale
• di cambio
cui sono esposti gli operatori nazionali nella loro attività con l’estero.
Le aziende, per rivolgersi alla SACE, devono essere di rilievo strategico, così come stabilito nello
statuto di costituzione della società. SACE è autorizzata a rilasciare garanzie e coperture assicurative
in relazione a operazioni che siano di rilievo strategico per l'economia italiana sotto i profili
dell'internazionalizzazione, della sicurezza economica e dell'attivazione di processi produttivi e
occupazionali in Italia, nonché in relazione ai rischi di mancata riscossione dei crediti vantati nei
confronti delle amministrazioni pubbliche
IL Gruppo SACE
Il processo di valutazione
Nel momento in cui SACE decide di coprire un rischio credito di un’azienda italiana vs un cliente
estero, la valutazione del rischio di credito delle controparti estere è basata su elementi di tipo
quantitativo e qualitativo.
L’analisi quantitativa dei dati aziendali si basa principalmente sulla riclassificazione delle voci di
bilancio degli ultimi due esercizi per individuare i principali aggregati economico-finanziari necessari
alla valutazione.
L’analisi per indici consente di esprimere un giudizio:
• sulla solidità patrimoniale ed il grado di liquidità
• sulla capacità reddituale e di generazione di cassa, anche attraverso la comparazione dei
ratios con altre società del settore e dei mercati di riferimento.
L’analisi qualitativa ricopre oggi un ruolo fondamentale nel processo di credit risk assessment. Gli
elementi di valutazione imprescindibili comprendono:
• il settore ed il mercato di riferimento, con particolare attenzione al posizionamento
dell’azienda ed alle sue dinamiche di funzionamento;
• qualità, competenza ed esperienza del management
• le informazioni raccolte attraverso l’ausilio di fonti informative esterne, utilizzate per
determinare:
affidabilità, regolarità nei pagamenti,
a) assenza di pregiudizievoli e procedure esecutive in corso che possono indicare l’esistenza
b) di problemi di liquidità dell’impresa
oltre ad informazioni in merito al track record con il Gruppo SACE su operazioni
c) precedentemente assunte in garanzia.
L’attività di SACE è a supporto dell’internazionalizzazione delle aziende italiane. Le attività di SACE
crescono al cresce del livello di internazionalizzazione delle aziende del nostro Paese.
Eravamo rimasti, nelle lezioni che precedono quelle con Alleanza, allo studio del ruolo dei capitali
propri in ambito assicurativo. Il ruolo che questi capitali ricoprono è importante, nonostante il ciclo
economico (inverso) delle compagnie che fa sì (almeno sulla carta) che questa possa operare con
mezzi propri ridottissimi, se non addirittura nulli.
Nella prassi, tuttavia, le compagnie non possono davvero operare senza mezzi di partenza;
innanzitutto, un ciclo economico inverso che consenta di fare a meno dei mezzi propri implica, di
fatto, una situazione fisiologica perfetta, la quale è chiaramente difficile da ottenere nella prassi (a
tal proposito, si pensi semplicemente agli scostamenti che possono avvenire l’attività assicurativa).
La stessa rischiosità di una compagnia di assicurazione è particolarmente complessa, e molti sono i
rischi a cui la gestione assicurativa viene esposta durante la vita della società.
Alla luce di tutto ciò, si spiega meglio come i capitali propri svolgano un ruolo importante anche in
ambito assicurativo. I mezzi propri infatti fungono da ammortizzatore, non solo in caso di
scostamenti della gestione tecnica, ma anche nel caso di tutti quegli scostamenti che possono
derivare sia dalla gestione finanziario-patrimoniale, sia dai rischi operativi, di controparte, di
mercato ecc.
I mezzi propri aiutano le compagnie, anche quando questa abbia già stanziato accantonamenti a
riserva, a fondi rischi (per non parlare del ruolo svolto dalle riserve tecniche).
Occorre adesso soffermarsi su quelle che sono le varie tipologie di rischio cui è esposta una
compagnia di assicurazione. Questo è importante perché, come vedremo, nella determinazione del
requisito di solvibilità dettato dalla direttiva comunitaria (Solvency II), si fa riferimento al profilo di
rischiosità della compagnia ed ai vari rischi a cui la sua gestione è esposta.
I rischi dell’attività assicurativa
I rischi a cui la compagnia va incontro durante la sua attività sono molteplici; possiamo tuttavia
distinguerli tra rischi di natura qualitativa e di natura quantitativa (= ossia quantificabili).
*I rischi di natura qualitativa sono difficili da rappresentare in termini numerici, e questo perché non
sono ancora state sviluppate delle metodologie adatte alla loro rilevazione. Nella categoria dei rischi
qualitativi rientrano:
- il rischio strategico: consiste nel deterioramento della posizione di capitale e della
redditività derivanti da errate decisioni aziendali, da un'implementazione inadeguata dei
piani e strategie aziendali, dall'inappropriatezza e dalla mancanza di reattività ai
cambiamenti dell'ambiente esterno. Questo rischio comprende:
a) Strategie di assunzione dei rischi
b) Cattiva gestione