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GESTIONE TECNICO-ASSICURATIVA
Rappresenta la base dell’attività assicurativa e richiede scelte strategiche, come: scelte di
specializzazione tecnica (che ne connotano l’attività, ossia in quale ramo operare, se ramo
vita o danni), o specializzazione commerciale (concentrarsi sul settore famiglie,o imprese,
…) o specializzazione geografica (si intende ambito operativo territoriale: regionale,
nazionale o internazionale), o specializzazione istituzionale (scelta riguardante l’operare in
proprio, in gruppo, in conglomerati finanziari (non solo gruppi di compagnie assicurative, ma
gruppi eterogenei di intermediari fin)), o specializzazione distributiva (ossia relativa
all’approccio sul mercato e l’esposizione del prodotto/servizio offerto: canali distributivi
tradizionali: broker, agenti; oppure canali alternativi: canale bancario, Bancassicurazione) o
scelte relativa alla struttura liquidativa (processo di liquidità fino al pagamento del
risarcimento, relativa essenzialmente al ramo danni, che può essere in proprio o in
condivisione con altre compagnie)
Attività:
- operazioni di assunzione di rischi puri direttamente o indirettamente (rischio che un’altra
compagnia le retrocede)
- operazioni di riassicurazione di quote parti di rischi assunti
- costituzione e gestione di portafoglio rischi
- operazioni relative al risarcimento dei danni in favore degli assicurati → processo liquidativo
- gestione dei risarcimenti da parte della compagnia di riassicurazione
→ A cede a B un rischio: Riassicurazione passiva, posizione di B: Riassicurazione attiva
GESTIONE PATRIMONIALE–FINANZIARIA
Attività:
● incasso di premi e di eventuali altri ricavi (relativi all’attività di investimento)
● pagamento dei risarcimenti ai danneggiati → conclusa fase di liquidazione
● investimento delle riserve tecniche
● amministrazione del complesso degli investimenti
● pagamenti della gestione aziendale
● operazioni relative al disinvestimento dei precedenti investimenti patrimoniali
PROFILI DI VIGILANZA DELL’INDUSTRIA ASSICURATIVA
Bisogna partire dal presupposto che la struttura assicurativa è fortemente controllata, ed i
principali organi di vigilanza sono: IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni),
COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) e il Ministero dello Sviluppo
Economico. La loro azione è volta alla tutela del consumatore, mediante la tutela dello
sviluppo economico dell’impresa assicurativa andando a favorire elevati livelli di efficienza,
competitività e innovazione a costi decrescenti (obiettivo).
Dal 1982 al 2012 i controlli in materia assicurativa sono stati incentrati sull’ISVAP (Istituto
per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di interesse collettivo), era un organo
autonomo
Nel 2012 l’ISVAP è stato trasformato nell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle
Assicurazioni): questo nuovo istituto è passato sotto il controllo della Banca d’Italia
SCOPO Principale della vigilanza è l’adeguata protezione degli assicurati e degli aventi
diritto alle prestazioni assicurative → a questi fini si dice che l’IVASS persegue obiettivi di
sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione e di riassicurazione, e insieme alla
CONSOB, obiettivi di garanzia delle trasparenza e della correttezza di comportamento nei
confronti della clientela.
L’IVASS nell’esercizio delle proprie funzioni si deve conformare a quelle che sono le
disposizioni delle EIOPA (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e
professionali) oppure deve motivare se intende discostarsi dalle indicazioni Europee.
L’ambito territoriale dei poteri di vigilanza dell’IVASS è rivolto alle imprese che hanno sede
legale in Italia e in virtù del principio dell’home country control l’IVASS ha potere di vigilanza
anche sulle succursali che operano a livello comunitario, sia in regime di stabilimento o
anche in regime di libera prestazione dei servizi.
L’IVASS ha personalità giuridica di diritto pubblico, ha piena autonomia e indipendenza. I
soggetti verso i quali svolge la sua attività di vigilanza (funzione di controllo e di
regolamentazione) sono:
• Compagnie di assicurazioni che esercitano sul territorio italiano l’attività di assicurazione o
di riassicurazione in qualsiasi ramo
• Gruppi assicurativi e conglomerati finanziari nei quali sono incluse imprese di
assicurazione e di riassicurazione
• Altri soggetti che svolgono in qualunque forma funzioni anche parzialmente comprese nel
ciclo operativo delle imprese di assicurazione o di riassicurazione limitatamente ai profili
assicurativi
• intermediari di assicurazioni e di riassicurazioni e di ogni altro operatore del mercato
assicurativo (Agenti, Broker, mediatori)
FUNZIONI IVASS
- adeguata protezione degli assicurati e coloro che sono sottoposti alla disciplina sulle
assicurazioni private
- obiettivo di svolgere un’azione di garanzia, correttezza e trasparenza nei confronti dei
mercati (insieme alla Consob)
- gestire i rischi che derivano da una concorrenza elevata nel mercato
- tutela della solidità finanziaria e patrimoniale delle compagnie assicurative salvaguardando
la stabilità del sistema assicurativo e di conseguenza di quello finanziario
- partecipa all’attività dell’EIOPA (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni
aziendali e professionali, preposta alla vigilanza delle assicurazioni) e si adegua alle sue
disposizioni generali
IVASS: Attività di Vigilanza
Vigilanza strutturale: orientata agli interventi volti a definire la struttura del sistema
assicurativo mediante controlli (all’accesso al mercato, sulle politiche di aggregazione, …)
Vigilanza prudenziale: volta alla garanzia della sana e prudente gestione degli operatori
(obiettivo: stabilità del mercato)
Vigilanza informativa: volta a ridurre l’asimmetria informativa
Vigilanza protettiva: volta alla tutela del consumatore → se si manifestassero situazioni di
difficoltà nel sistema, l’IVASS interverrebbe introducendo provvedimenti a tutela del
consumatore
→ Implica: Controllare la gestione tecnica (relativa ai rischi), finanziaria, patrimoniale e
contabile, verificandone la rispondenza
IVASS: Attività di Regolamentazione
Con essa, l’IVASS disciplina ed indirizza l’attività assicurativa con provvedimenti e circolari,
che introducono le regole di comportamento, volte a garantire il collegamento tra
l’ordinamento normativo ed il sistema assicurativo.
ORGANIGRAMMA DELL’IVASS
L’IVASS è composto da:
• Presidente, che è il direttore Generale della Banca d’Italia
• Consiglio, organo collegiale costituito dal Presidente e da due Consiglieri. E’ l’organo a cui
spetta l’amministrazione generale dell’IVASS.
• Direttorio, organo collegiale, costituito dal Governatore della Banca d’Italia, che lo
presiede, dal Direttore Generale della Banca d’ITALIA (Presidente dell’IVASS), dai tre Vice
direttori generali della Banca d’Italia e dai due consiglieri dell’Istituto. Svolge una attività di
indirizzo e di direzione strategica della vigilanza assicurativa.
→ Nell’esercizio delle proprie funzioni l’IVASS può chiedere anche la collaborazioni di altre
autorità di vigilanza: Ministero dello Sviluppo economico e COVIP
Ministero dello Sviluppo Economico, con il tempo ha perso tutte le funzioni principali che
aveva perché sono state spostate via via sull’IVASS.
I suoi compiti principali sono: disporre la revoca all’autorizzazione all’esercizio della attività
assicurativa e autorizzare le procedure di amministrazione straordinaria e di liquidazione
coatta amministrativa
COVIP ( Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione)
Istituita nel ’93, dal ’96 esercita i suoi compiti di vigilanza. La sua attività è rivolta alla tutela
del risparmio previdenziale, alla trasparenza e al corretto funzionamento del sistema dei
fondi pensione. Esso ha una duplice funzione:
→ gestione tecnica, patrimoniale, finanziaria e contabile dei fondi pensione e del loro
assetto organizzativo
→ tenuta dell’albo dei fondi pensione
→ attività ispettiva
→ definizione delle regole per la tenuta dell’informazione contabile e delle regole per la
trasparenza nei confronti dei partecipanti
Inoltre, dall’altro lato: ha un ruolo complementare a quello del Ministero del Lavoro per il
rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività previdenziale ed agire/gestire in casi di
crisi/criticità del settore dei fondi pensione. E collabora con le istituzioni ed autorità attive
nell’ambito previdenziale a livello internazionale
FONTI NORMATIVE
→ I direttiva (dir. 73/239-240 e 79/267)
→ II direttiva (dir. 88/357 e 90/619)
→ III direttiva (dir. 92/49 e 92/96) → introduce il principio del mutuo riconoscimento e
armonizza le norme di vigilanza prudenziali
→ Successivamente: il nuovo modello di vigilanza dei mercati finanziari ha visto nascere,
accanto alla tradizionale vigilanza su scala nazionale, un sistema di supervisione europeo.
Dal 01/01/2011: European Systemic RIsk Board e European System of Financial Supervisors
VIGILANZA STRUTTURALE - Principi sanciti:
1. Principio della specializzazione
Con riferimento all’esclusività dell’oggetto sociale ed il divieto di esercizio congiunto
dell’assicurazione danni e vita
Osservazione: la legge non dà una definizione all’azienda di assicurazione
Esclusività dell’oggetto sociale: l’oggetto sociale è limitato all’esercizio dell’attività di
assicurazione, riassicurazione e capitalizzazione, oltre che alle attività connesse
(accessorie, di supporto alle attività principali). Volta a:
→ evitare una diversificazione troppo elevata dei rischi che una compagnia assicurativa
deve affrontare (già maggiori rispetto agli altri intermediari finanziari)
→ salvaguardare la sana e corretta gestione dell’intermediario assicurativo
Difatti attualmente non è più possibile, come in passato, offrire un servizio di assicurazione
misto l’autorizzazione dell’IVASS concerne alla sola offerta di un ramo, che sia Vita o Danni
(le assicurazioni miste precedenti al 1979 hanno conservato la concessione ad operare in
entrambi i rami)
→ Caso particolare: l’assicurazione per malattia e infortuni, generalmente associata al ramo
danni, può essere in via esclusiva offerta da compagnie del ramo vita, in quanto ad essa
connessa