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TRATTATO DI VERSAILLES

Grazie al Trattato furono prese decisioni riguardo a:

  1. Disarmo
  2. Mutamenti territoriali
  3. Spese di riparazione
  4. Nascita della Società delle nazioni

In particolare, per la questione del disarmo, i Paesi vincitori obbligarono la Repubblica di Weimar a:

  1. Abolire il servizio militare obbligatorio
  2. Ridurre l'esercito
  3. Non produrre e commerciare armi
  4. Limitare dell'apparato militare (massimo 24 navi, nessun sottomarino, e niente aviazione)

Veniamo adesso al punto più controverso del Trattato di Versailles: le riparazioni. Un'apposita commissione quantificò i danni in 269 miliardi di marchi-oro a titolo di riparazioni, da corrispondere in 42 annualità. I pagamenti potevano essere in moneta, natura, impianti e prodotti industriali. Si trattò di una cifra davvero sbalorditiva che non dava alla Germania alcun margine di ripresa. Francia e Gran Bretagna, come si ricorderà, nel corso della guerra si erano indebitate.

con gli USA. Al termine delle ostilità chiesero che questi debiti fossero annullati. Gli Stati Uniti si rifiutarono di annullare i debiti di guerra per impedire a Francia e Gran Bretagna di ritrovare una posizione di forza in Europa. Le due potenze europee, dunque, si accanirono ancora di più verso la Repubblica di Weimer, caricando le spese di riparazione. La Società delle Nazioni fu attiva dal 1920 al 1946, anno in cui venne istituita l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Fra i compiti della Società rientrava anche la soluzione delle controversie internazionali; vi appartennero in totale 63 stati. L'apparato prevedeva un'Assemblea, un Consiglio e un Segretariato; i membri del Consiglio si distinguevano in "permanenti" (Francia, Gran Bretagna, Italia; in seguito anche Germania e Unione Sovietica) e "non permanenti", eletti dall'Assemblea; le decisioni potevano essere prese solo all'unanimità. Uno dei primi

Compiti della Società delle Nazioni furono la gestione delle ex colonie tedesche e turche. Fra i meriti della Società delle Nazioni vanno ricordati alcuni successi sul piano della lotta al traffico internazionale di stupefacenti e alla prostituzione, nella difesa dei rifugiati della prima guerra mondiale e in campo sanitario. Le grandi potenze continuarono tuttavia a gestire i propri interessi, come ad esempio l'occupazione francese della Ruhr e l'occupazione italiana di Corfù, entrambe del 1923. Si rivelò infine impotente nel prevenire l'aggressione tedesca alla Cecoslovacchia nel 1938 e più in generale l'espansione tedesca, limitandosi invece a espellere nel 1939 l'URSS. La Società delle Nazioni fu sciolta, infatti, nel 1946. Il fallimento di questa istituzione può essere ricondotto a diversi aspetti:

  • Non disponeva di forze armate;
  • Le delibere potevano essere prese solo all'unanimità;
  • Le decisioni erano lente.
ragione per cui il Consiglio e l'Assemblea non erano permanenti era che erano stati creati appositamente per gestire le trattative di pace dopo la Prima Guerra Mondiale. Una volta che le trattative furono concluse e il Trattato di Versailles fu firmato nel 1919, non c'era più bisogno di mantenere queste istituzioni. Il Trattato di Versailles impose pesanti riparazioni di guerra alla Germania, che doveva pagare per i danni causati durante il conflitto. Francia e Gran Bretagna speravano di finanziare la ricostruzione utilizzando questi soldi. Tuttavia, questa decisione causò molte controversie e fu oggetto di critiche da parte di alcuni Paesi "minori" che parteciparono alle trattative di pace, come l'Italia. John Maynard Keynes, un famoso economista del Novecento, era presente a Versailles durante le trattative di pace. Era in forte disaccordo con le clausole che imponevano alla Germania di pagare tutte le spese di riparazione e si dimise dal suo incarico in segno di protesta. Successivamente pubblicò un saggio intitolato "The Economic Consequences of the Peace", che era chiaramente polemico e mirava a influenzare l'opinione pubblica per annullare tali clausole.taglio importante fu l'emergere degli Stati Uniti come potenza economica dominante nel mondo. La guerra aveva distrutto gran parte dell'infrastruttura industriale europea, mentre l'industria americana era stata in grado di prosperare e crescere durante il conflitto. Questo ha portato a un trasferimento di potere economico dagli stati europei agli Stati Uniti. Inoltre, la pace di Versailles ha creato un clima di instabilità politica ed economica in Europa. Le condizioni imposte alla Germania erano così gravose che hanno contribuito a creare un senso di ingiustizia e rancore tra il popolo tedesco. Questo ha alimentato il malcontento e ha creato le condizioni per l'ascesa del nazismo e la seconda guerra mondiale. In conclusione, la pace di Versailles ha avuto conseguenze economiche e politiche significative. Ha contribuito a spostare il centro di gravità economico dal continente europeo agli Stati Uniti e ha creato le basi per il successivo conflitto mondiale. La critica di Keynes verso i "Quattro" e la loro mancanza di cooperazione internazionale si è rivelata profetica, e le conseguenze di questa mancanza di cooperazione sono state devastanti per l'Europa e per il mondo intero.fattore molto importante che significò lo spostamento di gravità economica verso gli USA fu l'investimento di capitali all'estero che passo dal 9% al 50%, dopo la guerra. L'EUROPA L'Europa nell'immediato dopoguerra attraversò un periodo alquanto cupo. Era normale, infatti, che dopo aver convertito le industrie in industrie belliche, vi fosse una crisi di riconversione dell'economia verso la normalità. Non si può inoltre tacere come l'insoddisfazione lasciata dai trattati favorì l'ascesa di movimenti politici estremi, come il fascismo. Il frazionamento dell'Impero austro-ungarico e di quello russo comportò una certa restrizione della mobilità geografica delle persone. Tuttavia, la principale restrizione fu la chiusura delle frontiere degli Stati Uniti, paese di immigrazione per eccellenza. Nel 1921 gli Stati Uniti inaugurarono il sistema delle quote, che portò ad una.

riduzione drastica dell'immigrazione. Sulla stessa scia molti altri paesi presero provvedimenti per evitare ondate migratorie. Era il segno che il nazionalismo che aveva causato la guerra era stato tutt'altro che eliminato.

Durante la guerra, come è ovvio, aumentò la domanda di liquidità, per finanziare la guerra. In teoria, poiché l'oro è disponibile in quantità fissa, la maggiore domanda avrebbe dovuto comportare l'aumento del potere d'acquisto dell'oro e quindi la diminuzione dei prezzi. Invece si creò l'esatto contrario. Un'onda di elevata inflazione riguardò tutti i paesi belligeranti. Con la guerra si può parlare di crollo del sistema monetario basato sull'oro e sulla libera convertibilità. La decisione britannica, presa alla vigilia della guerra, di sospendere la convertibilità della sterlina fu un fatto di importanza cruciale, perché il gold

standard funzionava bene grazie all'intermediazione di Londra. Allora fu decretato ovunque il corso forzoso, ovvero la temporanea inconvertibilità dei biglietti in oro e viceversa, che portò l'inflazione. In alcuni casi, però, più che di inflazione si deve parlare di iperinflazione. Avvenne in Germania, dopo la guerra chiese e ottenne, in un primo momento, di effettuare i pagamenti in beni piuttosto che in moneta. Poi la Francia cominciò a temere il risorgere della concorrenza tedesca e pretese pagamenti in valuta pregiata. Mentre in Germania le industrie lavoravano a pieno ritmo, lo Stato continuava a stampare carta moneta e, parallelamente, aumentava la velocità di circolazione. L'inflazione divenne sempre più rapida, tanto che in molti scambi si tornò al baratto e, mentre nelle città si pativa la fame, i contadini preferivano lasciar marcire i prodotti sul campo piuttosto che cederli contro moneta che non aveva.praticamente più valore. Nel 1921 i paesi vincitori nominarono una commissione di esperti incaricata di esaminare il caso tedesco e suggerire modi per porvi riparo. Mentre la commissione era al lavoro, la situazione precipitò. I francesi occuparono la Ruhr. In risposta, gli operai tedeschi attuarono una resistenza passiva, paralizzando la produzione. I francesi replicarono con l'istituzione di tribunali di guerra. Nel contempo le emissioni di moneta continuavano a ritmo sempre più accelerato, finché i prezzi giunsero a variare non più a giorni, ma addirittura a ore e raggiunsero valori difficilmente valutabili. Nel 1924 i paesi vincitori discussero delle condizioni tedesche nella conferenza di Londra, in cui fu varato un piano di risanamento che prevedeva prestiti internazionali, rateizzazione del debito di guerra e coniazione di una nuova moneta, il Rentenmark. In particolare gli Stati Uniti vararono a favore della Germania il Piano Dawes. Consisteva

nel far affluire capitali statunitensi in Germania e di qui indirettamente alle altre nazioni europee colpite dalla guerra. In questo modo gli americani avrebbero conseguito gli obiettivi di:

  1. esportare in Europa capitali e merci in sovrapproduzione, evitando una crisi economica (che poi si sarebbe comunque verificata nel 1929);
  2. rilanciare l'economia europea al fine di vedersi presto ripagati i debiti di guerra.

Il piano Dawes ottenne grandi successi, potenziando l'economia tedesca e rilanciandone l'industria. A questo successo contribuì anche il Piano Young del 1928, che riduceva la portata dei risarcimenti dovuti dai tedeschi scaglionandoli inoltre in rate per sessant'anni.

L'URSS

La rivoluzione russa (o bolscevica) fu influenzata dal marxismo, che auspicava al socialismo e alla lotta di classe; che era indirizzata contro il capitalismo. Un aspetto contraddittorio della rivoluzione russa fu che in sostanza si combatteva il capitalismo in un Paese.

Economicamente arretrato. Ad esempio, nel 1913 il PIL procapite russo era meno di un terzo di quello USA. Nel complesso si trattava di un paese prevalentemente dedito alla produzione, consumo ed esportazione di cereali. Anche dal punto di vista sociale, la Russia era un paese contraddittorio, l'80% della popolazione era composta da contadini poveri, il tasso di alfabetizzazione era molto basso, la mortalità infantile era molto alta. Dall'altro lato si registrava una frequenza universitaria piuttosto alta e un'intellettualità di primissimo ordine, che aveva segnato la cultura europea dell'Ottocento. Nel 1917 l'esercito dello Zar non riusciva a contenere l'avanzata delle truppe degli imperi centrali. A questo punto avvenne un primo moto rivoluzionario che abbatté lo Zar e successivamente, nel mese di ottobre, si impose la parte più radicale dello schieramento rivoluzionario, cioè il Partito Comunista guidato da Lenin.

Bolscevichi, dunque:
  1. Conquistarono il potere;
  2. Firmarono una pace separata con i tedeschi;
  3. Avviarono una trasformazione dell'economia del paese.
Con la rivoluzione bolscevica si completò un percorso di profonda trasformazione.
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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Kevinzerilli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Marcelli Angelina.